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Il problema di una buona base dati: Revealed e Stated Preferences

La stima e la previsione della domanda merc

3.3. Il problema di una buona base dati: Revealed e Stated Preferences

Sia a livello aggregato che disaggregato, per una corretta comprensione del processo di scelta dell'impresa e per implementare modelli di previsione, sono necessarie buone basi di dati.

Tradizionalmente l'analisi della domanda per passeggeri e merci si é basata sulle revealed preferences o preference rivelate (RP) che consentono di analizzare dati riferiti alle scelte effettive fatte da un campione di utenti, estratto in maniera

casuale dall’universo degli individui dei quali interessa conoscere le caratteristiche, .relativamente ad alternative attualmente esistenti.

Dai valori campionari è possibile poi risalire alla stima dei valori relativi all’universo.

A seconda delle componenti di domanda merci che si intendono valutare si può far riferimento ad indagini campionarie di diverso tipo:

• indagini al “cordone” o su sezioni di valico;

• indagini presso unità locali (unità di trasporto, unità di logistica, unità di produzione, unità di vendita).

Figura 23 – Tecniche di indagine di tipo RP (Gattuso, 2006)

Entrambe le tipologie di indagini possono essere svolte secondo metodologie specifiche e diversamente articolate (vedi figura 23). Mentre le indagini “al cordone” devono necessariamente essere realizzate tramite incontro diretto con il soggetto intervistato, le indagini presso le unità locali possono essere svolte tramite intervista diretta, contatto telefonico, questionario inviato a mezzo postale o anche “on line”, utilizzando una connessione ad Internet.

• tecnica PAPI (Paper Aided Personal Interview); • tecnica CATI (Computer Aided Telephone Interview); • tecnica CAPI (Computer Aided Personal Interview); • tecnica CASI (Computer Aided Self Interview); • tecnica CAWI (Computer Aided Web Interview).

La tecnica PAPI è quella più frequentemente utilizzata e presuppone l’utilizzo di un questionario di indagine preventivamente predisposto; secondo tale tecnica, l’intervistatore legge le domande e le opzioni di risposta nell’esatto ordine e con lo stesso linguaggio adottati nel questionario, riportandovi le risposte così come fornite dall’intervistato.

La tecnica CATI consiste in una rilevazione telefonica assistita da computer. Le domande di indagine vengono poste dagli intervistatori, a mezzo telefono, così come mostrate sullo schermo del PC e le risposte degli intervistati vengono registrate direttamente su supporto magnetico. I singoli quesiti compaiono al rilevatore in una successione predefinita e regolata da filtri dipendenti dalle risposte via via ottenute.

La tecnica CAPI presuppone delle interviste dirette con l’ausilio di computer portatile; le informazioni vengono raccolte utilizzando un software apposito il cui funzionamento è analogo a quello utilizzato per la tecnica CATI.

La tecnica CASI consente all’intervistato di fornire i dati utilizzando il proprio computer (questionario inviato per e-mail), o facendo uso della tastiera di un telefono multifrequenza collegato al computer, o rispondendo verbalmente dopo aver contattato un numero telefonico dedicato.

La tecnica CAWI, infine, fa uso della connessione ad Internet; il questionario viene compilato on line. L’intervistato compila i campi i cui dati vengono automaticamente memorizzati in un database.

Nel contesto merci vi sono limiti pratici all’utilizzo delle tecniche di indagine di tipo RP e problemi inerenti la disponibilità della base di dati che frenano lo sviluppo della ricerca.

I problemi principali sono dovuti al fatto che:

- i dati possono essere molto costosi da reperire (ad esempio, i prezzi potrebbero essere confidenziali o avere un valore commerciale nel mercato);

- potrebbero esservi correlazioni tra le variabili esplicative del comportamento individuale o troppo poche osservazioni per rendere le stime affidabili;

- potrebbe essere difficile distinguere gli effetti degli attributi;

- le definizioni delle ipotesi di decisione possono essere molto difficili da delimitare, definire.

È importante sottolineare che non esiste un approccio metodologico codificato per le indagini sulla domanda di trasporto merci. Nella letteratura di settore sono proposte alcune metodologie operative significative per la stima diretta della domanda, quali:

• la metodologia desunta dalla letteratura nazionale (de Luca, 1997; Cascetta, Montella, 1998; de Luca, 2000);

• la metodologia francese del CERTU (1998); • la metodologia canadese (1998);

• la metodologia americana del FHWA (1998);

• la metodologia americana del Dipartimento dei Trasporti dello Stato dell’Ohio (1999). In merito alle indagini presso le unità locali si segnalano alcune esperienze recenti condotte anche in Italia (Da Rios, Gattuso, 2003; Russo, Comi, 2005).

Le indagini SP si basano sulla raccolta di interviste in cui viene richiesto di scegliere tra due o più opzioni di scelta alternative. Il contesto del quesito è ipotetico, non è, infatti, necessario che le alternative siano effettivamente disponibili sul mercato. Sulla base delle scelte dichiarate si può inferire la struttura delle preferenze dell'intervistato.

Figura 24 – Tecniche di indagine di tipo SP (Gattuso, 2006)

L’intervistato può: effettuare una scelta (choice), effettuare un ordinamento dei profili (ranking) o assegnare un voto di preferenza a ciascun profilo (rating). La modalità di risposta determina la tecnica di analisi dei dati raccolti.

Con la tecnica choice l’intervistato deve scegliere fra due (binary choice) o più (multiple choice) profili. Se l’intervistato esprime anche il grado di preferenza per profilo scelto, si parla di scelta con intensità di preferenza. L’esercizio di choice approssima meglio del rating o del ranking la tipica situazione di acquisto di un bene o di un servizio (a maggior ragione se, fra le alternative disponibili, vi è l’opzione nulla, che rappresenta la decisione di “non scegliere” o di “posticipare la scelta”). Il livello informativo degli esercizi di choice è, però, nettamente inferiore rispetto al ranking o rating, nulla si sa sull’entità della maggiore preferenza dell’opzione scelta rispetto le opzioni alternative, o sull’ordine di preferenza delle alternative scartate.

Con il ranking, invece, l’intervistato deve ordinare secondo le proprie preferenze (dal migliore al peggiore) i profili proposti. E’ un esercizio più complicato e faticoso del choice perché, prima di procedere all’ordinamento, l’intervistato deve considerare contempo- raneamente tutte le caratteristiche di tutti i profili in esame.

È, inoltre, meno realistico del choice, perché in una situazione reale gli individui paragonano fra loro le opzioni disponibili allo scopo di individuarne la preferita, prescindendo dall’ordinamento di quelle scartate.

Con il rating l’intervistato deve ordinare fra loro i profili ed attribuire a ciascuno di essi un valore scalare che ne esprima l’intensità di preferenza. Gli esercizi di “votazione” dei profili sono ancor meno realisti, oltre che più complicati, del ranking. Inoltre, prima di aggregare i dati rating è necessario standardizzare le risposte date, poiché la scala di misura delle preferenze varia da individuo a individuo.

Analogamente alle interviste di tipo RP, le interviste di tipo SP possono essere effettuate utilizzando tecniche differenti: da quelle più tradizionali nelle quali al decisore vengono presentate delle schede cartacee con tutte le informazioni relative ad un contesto di scelta, a tecniche più sofisticate nelle quali l’intervistatore usa un computer (computer aided interview) e gli scenari sono generati in tempo reale tenendo conto delle caratteristiche e delle risposte via via fornite dal decisore, presentati su schermo e memorizzati in tempo reale.

La principale implicazione, e limite, derivante dall'utilizzo di una base dati di tipo SP riguarda l'analisi delle "distorsioni" che tale metodologia di raccolta dati potrebbe indurre.

Una diffusa rassegna delle ipotetiche distorsioni é stata prodotta da Vieira, 1992. In particolare:

- le risposte sono influenzate da uno sforzo conscio o inconscio dell'intervistato di razionalizzare il comportamento sulla base dell'attuale situazione di mercato (distorsione giustificata);

- l'utilizzo delle SP può rendere meno evidenti i vincoli attuali di mercato, la distorsione in questo caso é di segno opposto alla precedente (distorsione incondizionata);

- l'intervistato si concentra solo su una piccola parte degli attributi (distorsione da prominenza);

- distorsione derivante da come è presentato l'esperimento, ordine degli attributi, apprendimento durante l'esperimento, come gli intervistati si rapportano alle informazioni presentate ad esempio interpretazione della scala di risposta (distorsione da protocollo);

- l'intervistato cerca di influenzare politica e decisioni che potrebbero derivare dalle sue risposte (distorsione da motivazioni nascoste).

Alla luce di queste considerazioni, l'utilizzo di tecniche di tipo SP è di notevole interesse per completare o integrare studi di tipo RP e quindi dare maggior impulso allo ricerca nel campo del trasporto merci inerente il comportamento individuale.

Inoltre l'analisi di dati raccolti con tecniche SP si basa su modelli di scelta discreta, come per le RP, e possono essere utilizzati, in combinazione o no, anche a scopi previsivi (Viera, 1992).