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(Sede Museo di Capodimonte)

L’ufficio coordina l’attività del Laboratorio di restauro della Soprintendenza a cui afferiscono le opere dei musei dipendenti e del territorio, elabora progetti di restauro e ospita anche attività formativa tramite convenzioni stipulate con le Università e con gli Istituti di Ricerca.

L’attività del laboratorio, situato nel Palazzotto Borbonico, è diretta alle opere dei musei dipendenti e del territorio, di cui cura la progettazione, la realizzazione e la documentazione, secondo un’articolazione individuata in base ai diversi materiali costitutivi delle opere. Ciascun restauratore cura la direzione tecnica degli interventi che realizza, coordinando eventualmente l’attività di tirocinanti in convenzione con le università.

Il Centro Documentazione Restauro è annesso ai laboratori di restauro nel Palazzotto Borbonico di Capodimonte, e custodisce la documentazione relativa ai restauri condotti dall’attuale Soprintendenza Speciale per il PSAE e per il Polo Museale della città di Napoli su opere di pertinenza dei musei dipendenti (Capodimonte, San Martino, Duca di Martina, villa Pignatelli), del territorio della città di Napoli, nonché del territorio di Napoli e provincia su cui fino al 2001 era estesa la competenza dalla Soprintendenza. (precedentemente denominata Soprintendenza al Patrimonio storico artistico ed etnoantropologico di Napoli - Sopr. ai Beni Artistici e Storici di Napoli - Sopr. alle Gallerie della Campania).

Il materiale custodito è composto prevalentemente da schede cartacee e relazioni di restauro corredate da fotografie e diapositive, e talvolta da altre forme di documentazione su vario supporto (lastre radiografiche, grafici, rilievi su lucido, file su CD, etc.). La tipologia delle opere interessate dai restauri comprende dipinti, sculture, arredi, opere d’arte applicata, pertinenze decorative di edifici monumentali. Il materiale documentario risale prevalentemente agli anni compresi fra il

Resp. Dott.ssa Marina Santucci

Resp. Dott.ssa Marina Santucci

Resp. Dott.ssa Marina Santucci // Funz. Resp. Dott.ssa Angela Cerasuolo

1980 ad oggi - include fra l’altro la documentazione delle intense campagne di restauro condotte dalla Soprintendenza in seguito al sisma del 1980 - e continua ad incrementarsi con i restauri correnti, ma anche con documentazione risalente a restauri del passato più o meno remoto, che viene recuperata dall’ufficio in un continuo lavoro di aggiornamento e ampliamento delle acquisizioni.

Il lavoro di riordino e organizzazione dell’ufficio, costantemente in atto, è stato intrapreso solo a partire dal 1990 circa per razionalizzare la conservazione del materiale, già raccolto disordinatamente, e renderne così possibile un’agevole consultazione.

Il personale di ruolo destinato a quest’ufficio comprende due unità: il funzionario responsabile, Angela Cerasuolo, che dispone il coordinamento scientifico delle attività ed Angela Verde, che provvede ad impostare dal punto di vista archivistico la schedatura e l’ordinamento del materiale, organizzando in questo l’attività di due operatrici alle dipendenze della società “ALES”, che si occupano anche dell’informatizzazione dei materiali custoditi.

L’ufficio si avvale anche della collaborazione di giovani laureati a cui in convenzione con le università di provenienza si offre la possibilità di effettuare dei tirocini formativi.

L’ordinamento del materiale è organizzato in fascicoli relativi alle singole opere collocati in appositi schedari ordinati in base al luogo di conservazione delle opere - Chiesa, museo, palazzo, etc. Nei fascicoli vengono inseriti schede e relazioni di restauro e stampe fotografiche di formato standard, mentre le diapositive vengono sistemate in idonei contenitori e le documentazioni fotografiche, se numerose, ordinate in raccoglitori ad anelli conservati a parte in scaffalature e collegati al fascicolo tramite le reciproche collocazioni. Altri schedari di formato adeguato sono utilizzati per conservare le lastre radiografiche e i materiali cartacei - fotografie, grafici, lucidi, etc., di maggiori dimensioni.

L’ordinamento informatizzato contempla un’inventariazione delle diverse tipologie di materiali custoditi, con l’indicazione della quantità e della collocazione degli stessi, previa individuazione dei dati identificativi di base delle opere e il reperimento, quando possibile, degli estremi catalografici e di notizie bibliografiche utili. Sono indicate sinteticamente le notizie principali sui restauri (data dell’intervento, nome dell’operatore, funzionario responsabile, etc.). Una o più scansioni delle foto di documentazione corredano ogni fascicolo informatizzato. Come è intuibile, l’informatizzazione comporta l’esecuzione di un ordinamento più analitico e l’approfondimento della selezione dei materiali. A tutt’oggi, si è realizzato compiutamente questo lavoro analitico, portato a termine con l’inserimento nel database GP241 per tutta la documentazione pregressa riguardante il Museo di Capodimonte, il Museo Duca di Martina, il Museo Diego Aragona Pignatelli Cortes e il Museo di San Martino e della maggior parte delle chiese e edifici del territorio di Napoli e provincia. Questo lavoro è stato preceduto dal generale riordinamento del materiale cartaceo, attuato anche tramite la realizzazione di un elenco Excel relativo a tutto il materiale documentario del territorio, sulla cui base i fascicoli sono stati ordinatamente disposti negli schedari, per un totale di 3.000 fascicoli e 300 raccoglitori ca.

L’informatizzazione è stata attuata tramite il database GP241 gestito dalla società “Servizi Globali” che fino al febbraio 2011 ha collaborato con il MIBAC, e da quella data non più utilizzabile dopo che la società non ha avuto il rinnovo del contratto;

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i file di dati SQL sono in corso di riversaggio sul sistema informativo ARISTOS, su cui negli anni 2006-2008 è stata realizzata un’informatizzazione estremamente più analitica su una parte della documentazione.

AR.I.S.T.O.S. è uno strumento informatico, sviluppato con tecnologie standard, funzionante via web, dedicato all’organizzazione e alla gestione delle informazioni relative alla storia della tutela concepita in tutti i suoi diversi aspetti, anche se con un peculiare interesse per la storia del restauro e della catalogazione, da cui l’acronimo: Archivio Informatico per la Storia della Tutela degli oggetti storici artistici. AR.I.S.T.O.S. è il frutto dell’attività di progettazione e sviluppo compiuta dalla Soprintendenza BAPPSAE per le Province di Pisa e Livorno in collaborazione con la cattedra di Storia della critica d’arte della Facoltà di Lettere dell’Università di Pisa e la Scuola Normale Superiore di Pisa. Tale progetto, finanziato con i fondi CIPE (Delibera N. 17/2003), è stato gestito dal Dipartimento per l’Innovazione e l’Organizzazione e dall’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione del Ministero per i Beni e le Attività culturali attraverso la Soprintendenza BAPPSAE di Pisa e Livorno, in collaborazione con la Normale di Pisa.

La realizzazione del progetto ARISTOS nel Centro Documentazione Restauro della Soprintendenza Speciale per il Polo Museale Napoletano ha avuto come oggetto le opere del museo di Capodimonte. La possibilità di operare un’informatizzazione analitica e altamente qualificata, è apparsa particolarmente utile per la fruizione del materiale documentario dei Musei, tanto da parte del pubblico sempre più numeroso, che per la gestione stessa delle opere nell’ambito delle molteplici attività del museo e per la programmazione degli interventi di restauro. Si è così scelto di privilegiare inizialmente l’inserimento della documentazione relativa alle opere del Museo di Capodimonte, dando inoltre la precedenza a quella corredata da diapositive, la cui fruizione risulta altrimenti problematica e che costituisce una fonte significativa per la conoscenza degli aspetti tecnico - conservativi delle opere. Inoltre, parallelamente, si è scelto di utilizzare a pieno le potenzialità del programma ARISTOS ricostruendo, attraverso il recupero di documenti storici, le vicissitudini di un gruppo di opere campione scelte per le loro problematiche conservative.

Grazie alla collaborazione degli informatici della Normale di Pisa, inoltre, si sta attuando il recupero della documentazione fotografica relativa ai restauri effettuati sulle opere del Museo di Capodimonte dagli anni ’30 ad oggi, tramite l’inserimento in Aristos delle riproduzioni digitalizzate già disponibili (circa 8000 foto) realizzate dagli operatori della società “Servizi Globali” nella fototeca di Sant’Elmo.

Oltre a queste articolate attività di ordinamento, l’ufficio è costantemente impegnato a reperire e predisporre il materiale richiesto in consultazione da parte del pubblico, composto da studiosi ammessi ad accedervi su richiesta nei giorni prestabiliti - il martedì e il giovedì - mentre per il personale interno costituito da storici dell’arte e restauratori impegnati nella programmazione e nell’esecuzione di nuovi interventi, o semplicemente interessati a conoscere le condizioni delle opere in vista delle diverse attività espositive o di studio, la consultazione è quotidianamente consentita. In particolare, l’ufficio ha contribuito attivamente alle ricerche realizzate per corredare di notizie sui restauri le schede storico-artistiche del Catalogo dei dipinti napoletani del XVII e XVIII secolo appartenenti alle collezioni borboniche e post-unitarie del Museo di Capodimonte e sta ora provvedendo a quello dei dipinti di altre aree geografiche, in fase di elaborazione.

Tab. 12. Attività Centro Documentazione Restauro, Anno 2011-2012

N. nuovi fascicoli

ordinati N. nuovi raccoglitori ordi-nati N. consultazioni ANNO

2011 ANNO 2012 ANNO 2011 ANNO 2012 ANNO 2011 ANNO 2012 Ordinamento dei fascicoli di

documentazione, organizza- ti in base alle singole opere - che comprendono dipinti, sculture, arredi, opere d’arte applicata, pertinenze deco- rative di edifici monumentali - collocati in appositi scheda- ri ordinati in base al luogo di conservazione delle opere. Il materiale è composto da schede cartacee e relazioni di restauro corredate da fo- tografie e diapositive, o altre forme di documentazione (lastre radiografiche, grafi- ci, rilievi su lucido, file su CD, etc.)

100 170

Collocazione dei materiali di documentazione negli appo- siti raccoglitori, per l’agevole consultazione di foto e rela- zioni

20 30

Supporto scientifico a studio- si con informazioni ed assi- stenza per la consultazione del materiale custodito, non- ché corrispondenza naziona- le e internazionale in risposta a richieste di informazioni.

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Tab. 13. Restauri dipinti, Centro Documentazione Restauri, Anno 2011-2012

Elenco generale ANNO 2011 ANNO 2012

Restauri di dipinti ese- guiti in occasione di

esposizioni 10 40

Restauri di dipinti fi- nanziati da privati o

associazioni 5 50

Restauri di dipinti fi- nanziati con fondi or-

dinari - -

Restauri di dipinti eseguiti nei laboratori interni della Soprinten- denza*

15 15

* parte di questi interventi sono stati eseguiti in occasione di esposizioni

Tab. 14. Restauri sculture, Centro Documentazione Restauri, Anno 2011-2012

Elenco generale ANNO 2011 ANNO 2012

Restauri di sculture eseguiti in occasione di esposizioni 20 10 Restauri di sculture finanziati da privati o associazioni - - Restauri di sculture finanziati con fondi or-

dinari (Fondi Arcus) - 10

Tab. 15. Altri restauri, Centro Documentazione Restauri, Anno 2011-2012

Elenco generale ANNO 2011 ANNO 2012

Manufatti lapidei 50 -

Manufatti tessili - 10

Monumenti funebri o celebra-

tivi - - Metalli 100 30 Avori 20 - Terracotte e maioliche 100 10 Arredi 20 50 Codici Miniati - - Vetri 50 50

Tab. 16. Manutenzioni, Centro Documentazione Restauri, Anno 2011-2012 Elenco generale Biennio 2011/2012

Manutenzione pro- grammata delle scul-

ture 20

Manutenzione straor-

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ESPOSIzIOnI

esPosiZioni MUseo Di cAPoDiMonte in PRosecUZione DAL 2010

Bill Viola per Capodimonte

30 ottobre 2010 – 23 gennaio 2011 (prorogata al 27 febbraio 2011)

Marisa Albanese: Spyholes - Grand Tour 2.0

30 novembre 2010 - 9 gennaio 2011

Vasari a Napoli. I dipinti della Sacrestia di san Giovanni a Carbonara. Il restauro, gli studi, le indagini

17 dicembre 2010 – 25 marzo 2011

2011 Antonio Biasiucci. Pani - Volti

16 febbraio – 17 aprile 2011

Capodimonte: la Galleria dell’Ottocento per l’Italia Unita

17 marzo – 31 ottobre

“Le armi del cavaliere giostrante”

dall’8 aprile

Musei vivi, nuovi tesori per Napoli

Dal 9 aprile

in contemporanea Certosa e Museo di San Martino – Museo Duca di Martina – Castel Sant’Elmo

Il giovane Ribera tra Roma, Parma e Napoli 1608-1624

23 settembre 2011 - 8 gennaio 2012

Salvino Campos Inquietudine

8 novembre – 11 dicembre 2011

2012 Giovanni Lanfranco grande disegnatore

(in occasione delle Giornate europee del Patrimonio 2012, 29-30 settembre 2012)

2013 Restituzioni 2013. Tesori d’arte restaurati

23 marzo-9 luglio