La vita online delle ragazze
4.3 Le attività online
4.3.1 Cercare informazioni
Le interviste condotte mostrano come le ragazze abbiano una dieta mediale online abbastanza simile. La loro dieta si nutre di fonti differenti solo in specifici casi, ad esempio in occasione di forum specialistici, in cui tuttavia le ragazze per lo più acquisiscono informazioni piuttosto che partecipare. Molto raramente, inoltre, vengono frequentati siti dei quotidiani on-line.
Nell’ambito dell’utilizzo del web come fonte di informazioni, i racconti fanno emergere come nella maggior parte dei casi le ricerche online si limitino all’utilizzo dei motori di ricerca principali come Google (https://www.google.it) e Wikipedia (www.wikipedia.org) e Yahoo! Answers (www.answers.yahoo.com), un servizio web che permette di inviare domande e ricevere risposte su ogni argomento suddiviso in opportune categorie. Semplificando, tre sono gli ambiti di utilizzo della rete da parte delle ragazze: la scuola;; l’intimità;; la moda.
A) La scuola
Gli interessi legati al mondo della scuola strutturano parte delle attività online delle ragazze. Per quel che riguarda l’utilizzo di internet per ricercare informazioni, per esempio, il web è spesso citato come fonte importante per portare a termine le ricerche scolastiche.
Intervistatrice: hai mai consultato forum per altro?
Sì, quando ho fatto la tesina che era incentrata sull’emancipazione della donna, tra parentesi (sorride). C’erano dei forum dove ne parlavano e vedevo i commenti. (Carlotta, 16 anni)
Se da un lato viene spontaneo alle ragazze rivolgersi a internet per rispondere ai quesiti a cui si trovano di fronte, dall’altro lato gli strumenti di ricerca utilizzati dalle ragazze non sono raffinati e non dimostrano sempre consapevolezza delle possibilità offerte dalla rete. A volte le ricerche sembrano essere il risultato di un processo casuale piuttosto che consapevole. Questo conferma i risultati di altre ricerche che hanno messo in discussione la retorica associazione tra l’intensità delle connessioni giovanili e le effettive competenze digitali, mostrando come il tempo che ragazzi e ragazze trascorrono connessi non corrisponda per forza ad un buon livello di competenza digitale (Gui e Argentin 2011).
Intervistatrice: c’è qualche sito o forum che guardi?
cerco qualcosa, uso internet e il riferimento mi arriva su un blog, tipo “alfemminile” o qualcosa del genere. (Giuliana, 18 anni)
Sempre più spesso le scuole prevedono l’utilizzo di tecnologie per integrare il piano di offerta didattica. Alcune delle ragazze raccontano ad esempio di utilizzare piattaforme online che integrano la didattica tradizionale. Più spesso le ragazze raccontano di comunicare con le/i docenti attraverso la mail, ormai utilizzata esclusivamente per le comunicazioni con la scuola, mentre le chat di Facebook sono utilizzate per le forme di comunicazione sincrone, ad esempio le chat di Facebook. Molte delle ragazze che hanno partecipato alla ricerca raccontano di usare servizi di Istant Messaging e chat per comunicare con le/compagne/i fuori dall’orario scolastico e, spesso, fare i compiti insieme a distanza. Skype 82 e la chat di Facebook sono spesso utilizzate a questo proposito.
B) L’intimità
L’attività di ricerca di informazioni online a volte coinvolge anche sfere più intime della soggettività delle intervistate. Facendo opera di semplificazione, l’ ambito di ricerca di informazioni spazia da una dimensione più legata alla salute e una più legata alla scoperta della sessualità. La possibilità di cercare informazioni sui siti web permette alle ragazze di entrare in contatto con risorse non facilmente accessibili nella vita offline. E’ prezioso per esempio per le ragazze che non si riconoscono in una sessualità eterosessuale per le quali la rete può costituire uno spazio di informazioni aperte.
C'è stato un periodo che una mia amica mi ha dato un sito, anche lei non è etero. Lezpop,83 per informarmi anche un po'. (Margherita, 16 anni)
Come indicato da altre ricerche condotte con ragazzi e ragazze, internet è diventata una agenzia di socializzazione importante per temi quali il corpo, la sessualità e le relazioni pur senza sostintuire completamente le agenzie più tradizionali quali la scuola, la famiglia e il gruppo di pari (Scarcelli 2015). Di fatto, per le ragazze intervistate la possibilità di informarsi su internet va a integrare le discussioni in famiglia o con il gruppo di amici e amiche.
82 Skype: software proprietario che permette agli utenti di chiamare e video chiamare gratuitamente altri utenti connessi a una rete. In alcuni casi Skype è citato nelle interviste come strumento per comunicare con persone che abitano lontano. Tra coloro che dicono di conoscerlo e usarlo, ne fanno un uso sporadico le ragazze che lo utilizzano per mantenere i contatti con amici e amiche conosciuti durante le vacanze, mentre ne fanno un uso più continuativo le ragazze non di origine italiana, per le quali diventa uno strumento per mantenere e curare il rapporto con la famiglia di origine.
Mmmh…..forse. All’inizio inizio tipo sui baci eccetera (ride). Quello sì che ero andata a guardare ma per il resto no. Delle cose parlo con la mia migliore amica che comunque è meno esperta (ride), però riusciamo a parlare. Ai miei genitori non lo chiederei proprio mai, solo ultimamente sto iniziando a dire se sto con qualcuno o così perché pensavo che mio padre, essendo molto protettivo, pensavo che sclerasse, invece l’anno scorso che gli ho detto che stavo con un ragazzo e l’aveva presa benissimo, però di solito non vado oltre e non mi apro anche perché mi vergogno… (Simonetta, 17 anni)
Quando si parla di scoperta della sessualità sembra comunque prevalere l’importanza del confronto con l’altra o l’altro: prima di tutto con gli amici, e in alcuni casi anche con i genitori, in particolar modo con la madre.
O con mia madre o con i miei amici. Cioè ci confrontiamo più che altro. In generale così, non ho mai cercato su internet. (Giulia, 17 anni)
Nella ricerca di informazioni rispetto al tema della salute internet è considerato a volte uno spazio affidabile a cui rivolgersi e una fonte piuttosto autorevole. Nella maggior parte dei casi si vanno a cercare quegli spazi, come forum o riviste specialistiche, in cui è possibile consultare la parola di un esperto sul tema, si possono trovare informazioni di tipo medico.
No mi ricordo che una volta ho cercato qualcosa sulla pillola del giorno dopo, ma era una curiosità a caso. Volevo capire come funzionasse, ho cercato una volta perché avevo perso il librettino illustrativo cosa succede se vomiti la pillola la seconda settimana (ride). (Ornella, 18 anni)
In alcuni casi internet viene interpellata come fonte di rassicurazione di cui è particolarmente apprezzata l’immediatezza oltre alla possibilità di non essere esposti al giudizio (Scarcelli 2015).
E poi prima o dopo, non ricordo, che è successo questa estate con un ragazzo che non ero proprio in me, è successo qualcosina e dopo sono andata a vedere. Io non sono molto esperta e quindi ero andata a cercare, ma cose tipo sui preliminari. (Carlotta, 16 anni) C) La moda
In generale i racconti delle ragazze mostrano come sono gli interessi della vita offline a orientare le attività online. Un esempio rappresentativo è quello offerto dall’interesse che le ragazze nutrono per la moda e l’abbigliamento. Buona parte delle ragazze intervistate racconta di usare la rete come fonte di ispirazione per costruire il proprio stile personale di abbigliamento. Nelle attività online descritte dalle ragazze coesiste l’interesse per la ricerca
sulle nuove collezioni dei grandi marchi con la voglia di trovare immagini di ragazze ‘normali’ a cui ispirarsi nella vita di tutti i giorni. Questo interesse - che per semplicità racchiudiamo sotto il termine ombrello ‘moda’ ma che ha a che fare non solo con gli abiti ma anche con il concetto di bellezza e la relazione con il corpo - orienta in modo considerevole le attività delle ragazze online, contribuendo a estendere la loro dieta mediale. Legato a questo interesse c’è l’uso di spazi online quali: la piattaforma di videosharing YouTube (www.youtube.com), i siti web promozionali, i siti di gossip e spettacolo, i fashion blog, i
social network sites dedicati alla moda.
Io di solito cerco vestiti che non trovo in Italia e quindi guardo online: Poshmarket…che sono ragazze come me che mettono in vendita i loro vestiti a prezzi più bassi, se no non lo so (ride). (Morena,16 anni)
Ah, e poi ho anche un account su un social network che si chiama Lookbook. 84 Me l’ha dato una mia amica francese. Lì si postano un sacco di outfit bellissimi. L’account su Lookbook ce l’ho da qualche mese perché ho conosciuto questa ragazza a Boston questa estate. (Carlotta,16 anni).
L’attenzione posta dalle ragazze verso i fashion blog è particolarmente interessante, prima di tutto perché le ragazze raramente nelle interviste dicono di leggere di frequente blog o siti web, quindi si tratta di una eccezione. La lettura di questi blog può essere considerata un ampliamento della dieta mediale media delle ragazze intervistate. In secondo luogo i blog in se stessi, nella riflessione femminista sulle tecnologie, sono stati oggetto di particolare attenzione poiché dalla loro apparizione (e costante crescita) hanno significato una sempre maggiore presenza di voci femminili nella rete. Si ritiene quindi importante dedicare uno specifico paragrafo a questo particolare spazio online. Inizialmente, in continuità con quanto analizzato fino ad ora, vedremo come le ragazze consultano i blog di moda e quale significato attribuiscono loro (più dal lato di consumatrici di contenuti);; in un secondo momento ci concentreremo su due casi studio riferiti a due tra le ragazze intervistate che hanno dato vita in prima persona ad un blog. Attraverso queste storie analizzeremo alcuni aspetti del coinvolgimento attivo delle ragazze sulla rete, in questo caso come blogger e dunque anche come produttrici attive di contenuti.