ve-nuto, cominciò a trovare che non era più così ributtante
come
gliera parsodapprima, ed at-teggiandosicome
sefossesopraun
piedestallo,rispose: - • ,
—
Sissignore, iostessosono diana..*cioèsonoil signordi Belleville...
—
Ilquale ha sposatelasignora Sainte-Suzan-ne,una
donnaleggiadra,della migliore società, diuno
spiritosuperiore.—
Diavolo, pensòChamoureau,
egliparlabene di mia moglie. .. questoè il primo caso che rpicapita.—
Del resto, signore, ripreseCroque,non
oc-corre ch’io vi faccia l’elogio della vostra signora moglie, poiché, dalmomento
che voi ne avete fattola vostracompagna
prediletta, è chiaro che avetesaputoapprezzarelesuenumerose
qualità, lesue ammirabili perfezioni.— Cecamente,
signore, io conosco le perfe-zioni di mia moglie... ella hacapelli magnifici, occhi vulcanici...— Oh!
signore, ilfisico èancora unnulla in confronto al morale... vihanno
moltebelledonne
nelmondo, ma
delledonne
virtuosecome
lo è la vostra signora sposa, oso direche ne esistano assai poche!—
Bisogna bene che Telenia abbiareso degl’im-portantiservigia questosignore... egli la trova troppovirtuosa, pensòChamoureau;
poi volgen-dosi verso Croque: Possoiosapere achi ho l’o-nore di parlare inquestomomento?
129
Croque
si raddrizzò,fecegirare lasua canoa sotto il nasodel suo interlocutore erispose:
—
Iosono ilbarone diSchlapelmerg. Ritengo che questonomo
non vi giungerà sconosciuto eche lavostrasignora consorte vi avrà spesso parlato dime.—
Il baronedi...—
Schtapelmerg!— Oh
!sì,Stapel... oraci sono1—
Voimi
conoscete,non è vero?— No
in fedemia.. èlaprimavoltachesento pronunziareil vostronome,e seIo avessi udito altre volte sono certo che lo avrei ritenuto a mente,perch’ è unnome
abbastanza originale....
—
Voi mi meravigliale grandemente...come
! lasignoradi Sainte-Suzanne avrebbe obbliato ilsuo vecchioamico...ilsuo devoto Schtapelmerg!...
—
Voifostesuo amico?-— Oh
!signore!... suoamico!... perlavitae per lamorte... Mi sono battuto venti volte per quest" adorabiledonna.—
Voi vi sietebattuto percagione di lei?—
Io non facevo altro chequesto, signore..era il
mio
mestiere... se lasi guardava troppo davvicino,selesicalpestava un piede,se lesi gualciva ilvestito, dettofatto, iosfoderavo la spadaeduno
!due
!parate questa...paf! imbroc-cato!...—
Capperi! dicevatraséChamoureau,
intanto cheCroque
pareva volessebucareun
tiglio...ecco unuomo
cheio non insulterògiammai!—
Infine,signore, dopo avereviaggiato nella Baviera,mia patria, edopo avere visitato qual-cuno de’ miei numerosi dominii (edicendo que-ste parole Croque faceva rientrare nella manica delsuo
paletò il lembo diun
laceromanichinom
chesiostinavaad uscire),ritornatoda unodei mieiprincipati,mia primacura, venendoaParigi, fu quelladi recarmia far visita alla mianobile e rispettabileamica lasignoradiSainte-Suzanne.
A
Parigiappresi chequestagraziosa signorasiera maritataad
un
giovane gentiluomonobile ed ele-ganteilqualeera provvistodi un’immensa
for-tuna edi un’ amabilità relativa... emi
sinominò
voi,signor di Belleville.
Chamoureau
che dapprimaerarimastoalquanto sorpreso,nell’udir parlare de’ suoidomimi
que-sto signore dal soprabito sdruscito e dalcappello bisunto,ora,sentendo ch’ei glidava gliepiteti di nobile e dielegante,Chamoureau
siespanse e steselamano
al sedicentebarone esclamando:—
Signordi Schtapel... cosa?.*. ,—
Mergt...— Appunto
cosi... Poiché voi siete l'amico della miasposa, iooso sperareche vorreted’ora in poiessere anche ilmio...— Oh
Iperbaccolecco un uomo...io viho
giu-dicatoalla primaocchiata emi
sonodetto:eccoun uomo
degnodi essereaccoppiatoallasignora di Sainte-Suzanne, eccodue esserinati 1’uno
per l’altro...E
voimioffritela vostraamicizia!...per BaccoI iol’accetto...Ed
ora chemi
venga pure dinanzi qualche vostro nemico... che qualcuno osi guardarvidi traverso... che qualcunosiprovi a torcerviun
capello... millebombe!
orasonoqua
io... e se capita questo nemico loconceròbenioperildi delle feste!...
— Oh
! peresempio, barone... ionon vorrei che voiandaste finolà...— Eh!
via lasciatemi!... Io vi dico che ciò non vi riguardapiu... Io costumo semprecosi co’miei veri amici...Ma
scusate, voidovetecom-131 prendere la mia impazienza...io desiderodi pre- * senlareimiei
omaggi
allasignoradi Belleville...—
Ciò è naturale...venite a trovarla... ella è ritornata dalla sua passeggiata a cavalloche fa tutte le mattine... voisapete eh’ella cavalca be-nissimo...— Se
losol Iofuiil primo che le hatenuta la staffa...alla cavallerizza di... di...insomma
al Circo1....—
Ioadunque
avròil piacere di condurvi damia
moglie.— Oh
I Diobuono
, non vi incomodate... voi eravate dispostoaduscire...*enonvoglioche per causa mia vi sviate...la signora èalcastello, ciòmi
basta, viandròio da perme.— Oh
I no...voglio essere testimonio della gioia che la mia sposanon puòmancar
di provare ve-dendovi... Venite,barone, venite!...Croque
avrebbe preferitocheilsignor di Bel-leville nonfosse testimoniodel suo primo incon-trocon la sorella,ma
non vi eramezzo
di esi-mersene.Teleniaaveva mutatodi toeletta: ellastavasi semisdraiatasopra un'Ottomana, allorchésuo
ma
rito entrònell’appartamento dicendole:
—
Cara amica, ticonduco qualcuno che tu saraicontenta di vedere... una visita inaspettata,ma
che ti faràmollopiacere.Telenia non
degnò nemmeno
divolgereilcapo dal lato della porla;ella si contentòdi mormo-rare:—
Chi6?...chi miconducete'?...—
Il signordiSchtapelmergI—
Chi è costui?... Schtapelmerg?...donde
sbuca egli?...Ionon
conoscoalcuno di codesta razza1132
—
Barone...ellaha dimenticatoilvostronome.—
Allorché lasignora udrà la miavoce,sono certoch’ella miriconoscerà immantinenteeche nondomanderà
più chi iomi
sia.La vocediCroque aveva qualchecosadi aspro, di stridulo,che didattidoveva farlosubito rico-noscere. Perciòappena ch’egli ebbe pronunziala qualche parola
, Teleniasi rivolse bruscamentee dopoaverloesaminato gridò:
— Come
Isiete voi ?—
Si,-cara enobile signora... sonoio, il ba-ronediSchtapelmerg...ilvostrovecchioamico...queglichefusempre ilpiù sincero e devoto vo-stroservitore...
Croque terminò la sua frasefacendodei pro-fondi saluti al signore edalla signora di Belle-ville.Telenia sitrattennea stento dal riderealla barba disuo maritoedel pretesobarone, soprat-tutto
quando
videChamoureau
stringerecon affet-tazione lamano
diCroquedicendogli:—
Afferma, caro barone, io sonofelice nel dirvichelamiasposanon poteva avere una co-noscenzachemi
fosse più gradita della vostraI...—
Voi lo udite, leggiadrasignora,iosono l’a-mico divostro marito:dal latovostrosperochemi
avretesempreconservatoun
posticino nel vo-strocuore...—
Certamente,signordi... nonmi
ricordopiùil vostronome...
—
SchtapelmergInome
deipiù antichi della Baviera.—
Sì...sì...lo so,ma
permetteteeh’io vidica, caro barone,chevoinegligentatealquantolavostra toeletta!... So bene cheun uomo
in viaggionon
seneoccupa...ma
in verità,senonvi conoscessicome
viconosco, vedendovi arrivarein codesto133 abbigliamento non avrei
giammai
indovinato in voiun uomo
dell’alta società.—
Io meritoil vostrorimprovero.Oh!
sì...io 10 merito.Ma
sullaferrovia,intantoch’io sonnec-chiavo, unviaggiatore mi ha presoilmio
cap-pelloch’era nuovo fiammanteemi
haaffibbiato11suo...
— Oh
!rubano moltosulle stradeferrate...disseChamoureau: un
giorno... valea direunanotte...o piuttosto tra il chiaro e l’oscuro...
ma
splen-deva laluna...—
Signore, disse Telenia iu terrompendo
suo marito,lavostraistoria sipuòrimettereadomani;ditemi piuttosto se visieteoccupatodell’incarico chevi ho dato...
— Non
ancora, tenera amica, io uscivo per eseguirela tua commissione, allorché incontrai nel vialedei tigliquesto caro barone... Io pen-savo allora aqualche cosad’importante... all’età degli alberi.— Mi
sembra,signore,che avrestefattoassai meglioa pensarea quantovi avevoraccomanda-to... Intanto ch’io faccioquattro ciarlecon que-sto vecchio amico, andate
dunque
edeseguite la mia commissione.—
Allora, miacara, ioti lasciodiscorrere col baronedalqualenon prendocommiato,
perchè speroeh’ eglici faràil piacere dipranzare con noi... edi passare qualche giornoin casa no-stra...—
Io nondomando
di meglio,corpo di mille bombe!... resteròquantovolete...quisi deve pap-parbene...Telenia lanciòuno sguardo di collera asuo fratello.Il termine pappareeil giuramento per mille
bombe
lesembravano molto fuor dipropo-434
silonellabocca di
un
baronebavarese.Ma
dopoun
gesto ch’ella fece,Chamoureau
uscì, stringen-do lamano
del signordi Schtapelmerg.—
Infede mia,mia cara amica, disseCroque, allorchésuo cognato fu scomparso,non
c’èaltri cheteche possa trovaredegliuominidella pasta di tuo marito...se tali uomini si facessero fare appositamente, ancora non sipotrebbero ottenere migliori...Ed
èanche ricco...molto riccoaquel chepare... Ilvostro èun
eccellentematrimonio...imieicomplimenti, signora...
—
Bisogna bene chemio
maritosiaun uomo
assai ingenuo peravere sorbito lafavola chegli destea bere...Presentarsi
come
barone, allorché si vestono pannicome
i vostri...ohi per fare ciò convieneaveremolta audacia...—
Voi sapete che essa nonmi
ègiammai
mancata.— Come
avete saputoch’ioeroqui?—
?Noi altri vagabondi sappiamotutto...tumi
interessavi abbastanza pernonperderti di vista...mi
furiferitooheavevi contratto un ricco ma-trimonio,seppi bentosto chetu ti facevichia-mare
lasignora di Belleville...Questoèun nome
gentile...solleticante...
— E
con quale scoposietevenutooraqui?—
Prima ditutto perinformarmidellatua sa-lute, poiperfarti lemie
congratulazioni circa iltuomatrimonio... edinfine...