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L’ambiente di lavoro e i registri informativi

Parte I. Il settore metalmeccanico

1.4 L’ambiente di lavoro e i registri informativi

1.1 La contrattazione collettiva nazionale nel settore metalmeccanico

Per il settore della metalmeccanica abbiamo preso in esame cinque contratti collettivi, riferendoci a quelli stipulati dalle organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative173.

1) Il Contratto dell’industria meccanica174 firmato il 26 Novembre 2016, per la parte datoriale dalla Federazione Sindacale dell’industria Metalmeccanica Italiana (Federmeccanica) e dall’Associazione Nazionale Costruttori di Impianti e dei Servizi di Efficienza Energetica (Assistal), entrambe aderenti a Confindustria; per la parte dei lavoratori dalla Federazione Italiana Metalmeccanici (Fim), dalla Federazione Impiegati Operai Metallurgici (Fiom), dall’Unione Italiana Lavoratori Metalmeccanici (Uilm), le federazioni di categoria aderenti rispettivamente alla Cisl, alla Cgil e alla Uil. Il CCNL, attualmente in regime di ultrattività e in fase di rinnovo dal 5 Novembre 2019175, si applica agli stabilimenti appartenenti al settore metalmeccanico nei quali la lavorazione del metallo abbia «una presenza esclusiva, prevalente o quantitativamente rilevante»; agli stabilimenti siderurgici e a quelli

«tradizionalmente considerati affini ai metalmeccanici»; alle unità produttive, di servizio, ricerca, progettazione e sviluppo che abbiano interconnessioni di

173 Su tale nozione cfr. P. Tomassetti, La nozione di sindacato comparativamente più rappresentativo nel decreto legislativo n. 81/2015, in DRL, 2016, 2, 371-375

174 “Contratto collettivo nazionale di lavoro per i lavoratori addetti all’industria metalmeccanica privata e alla installazione di impianti”

175 Cfr. https://www.fiom-cgil.it/net/index.php/industria-privata-e-installazione-impianti/trattativa-industria

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significativa rilevanza con il settore metalmeccanico e alle imprese costruttrici di impianti tecnologici, di servizi di efficienza energetica e di Facility management176. 2) Il Contratto delle piccole e medie imprese dell’industria meccanica177, firmato da Unionmeccanica, la categoria delle aziende del settore aderente alla Confapi, e da Fim, Fiom e Uilm. Il contratto è stato stipulato il 3 Luglio 2017 e sarà in vigore fino al termine del 2020; il suo campo di applicazione fa riferimento alle imprese siderurgiche, navalmeccaniche, elettromeccaniche ed elettroniche, auto-aviomotoristiche, alle aziende che lavorano sulla metallurgia non ferrosa, alle fonderie di seconda fusione (fusione di ghisa e di acciaio in getti), alle oreficerie178. 3) Il Contratto nazionale di lavoro per gli addetti delle aziende cooperative metalmeccaniche, il quale si applica nelle cooperative industriali dei comparti già visti per i precedenti contratti. Il CCNL è stato sottoscritto il 26 Gennaio 2017 tra l’Associazione Generale Cooperative Italiane (Agci), l’Associazione Nazionale delle Cooperative di Produzione e Lavoro (Ancpl), afferente a Legacoop179, la Federlavoro e Servizi – Confcooperative e i sindacati Fim, Fiom e Uilm.

4) Il contratto della meccanica artigiana180, rinnovato da ultimo il 24 Aprile 2018 e che si applica, secondo il dato fornito dalle federazioni sindacali, ai circa 500.000 lavoratori delle 250.000 artigiane181 operanti nei settori della metalmeccanica e della installazione di impianti, del settore orafo, argentiero, della bigiotteria, della orologeria e a quelle che esercitano la loro attività nel settore odontotecnico182. Il

176 Cfr. art. 3 del CCNL

177 “Contratto collettivo nazionale di lavoro per i lavoratori addetti alla piccola e media industria metalmeccanica, orafa ed alla installazione di impianti”

178 Cfr. art 5 del CCNL

179 L’Associazione ha ora assunto la denominazione “Legacoop Produzioni & Servizi”, nata dalla fusione tra Legacoop Servizi e Ancpl, v. https://legacoop.produzione-servizi.coop/lassociazione/

180 “Contratto collettivo nazionale di lavoro per i dipendenti dalle imprese artigiane dei settori metalmeccanica, installazione di impianti, orafi, argentieri ed affini e dalle imprese odontotecniche”

181 Cfr. il comunicato sindacale "Raggiunta l'intesa per il rinnovo del CCNL Artigiano Metalmeccanico", v.

https://www.fiom-cgil.it/net/attachments/article/5344/1147%20-%20CCNL%20ARTIGIANI%20comFiom%20accordo%2024.4.2018(1).pdf

182 Cfr. art. 1 del CCNL

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contratto ha visto la firma, per la parte datoriale, della Confartigianato183, della Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa (CNA)184, della Confederazione Autonoma Sindacati Artigiani (Casartigiani) e della Confederazione delle Libere Associazioni Artigiane Italiane (Claai); per parte sindacale la firma è stata delle solite Fim, Fiom, Uilm.

5) Il Contratto Collettivo Specifico di Lavoro (CCSL) per le aziende appartenenti ai gruppi FCA, CNH Industrial e Ferrari. Si è ritenuto opportuno inserire tale contratto per l’importanza che esso ha assunto nel sistema delle relazioni industriali italiane a seguito della fuoriuscita della Fiat da Federmeccanica e per l’importanza storica e attuale che le aziende, in cui trova vigenza, rivestono nel panorama industriale automobilistico del Paese. Il CCSL è da considerarsi un contratto di primo livello e assume la stessa struttura dei CCNL, regolamentandone peraltro le stesse materie. Il Contratto, rinnovato l’11 Marzo 2019, è stato sottoscritto dai sindacati Fim, Uilm, Fismic, Ugl, dall’Associazione Quadri e Capi Fiat ma non dalla Fiom-Cgil.

1.2 Gli organismi di partecipazione e confronto

Un impianto legislativo che ha tra i suoi punti cardine quello di costruire una gestione partecipata della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, ha bisogno di spazi in cui essa possa trovare effettiva vitalità. La partecipazione infatti non può ridursi solamente al coinvolgimento formale dei RLS da parte del datore di lavoro e al momento contrattuale coi sindacati; semmai quest’ultimo dev’essere inteso come il punto di arrivo in cui far confluire i risultati di un confronto dinamico tra le Parti.

Negli ultimi anni la contrattazione collettiva della meccanica, interessandosi sempre più agli aspetti della salute e sicurezza, si è preoccupata anche di dare una sede a tali momenti di confronto; testimonianza di ciò sono gli organismi e i tavoli costituiti dalle Federazioni in sede negoziale, con l’individuazione di attività e obiettivi mirati

183 Per la precisione delle seguenti categorie: Confartigianato Autoriparazione; Confartigianato Metalmeccanici di Produzione; Confartigianato Impianti; Confartigianato Orafi; Confartigianato Odontotecnici

184 Per la precisione delle seguenti categorie: CNA Produzione; CNA Installazione e Impianti; CNA Servizi alla Comunità/Autoriparatori; CNA Artistico e Tradizionale; CNA Benessere e Sanità – SNO

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e sempre più specifici, volti all’analisi delle problematiche e delle soluzioni relative alla tutela prevenzionistica dai rischi e dalle nocività presenti nei luoghi di lavoro.

In alcuni casi, agli osservatori paritetici – sede “classica” di confronto, dove il tema della salute e sicurezza è però uno dei tanti oggetti di interesse in cui si articola l’attività degli stessi – si son aggiunti organismi di confronto più specializzati, focalizzati sul solo obbiettivo di impegnarsi sul fronte della sicurezza. Un esempio è rappresentato dalla “Commissione Nazionale su Salute e Sicurezza” e dalla

“Commissione Salute e Sicurezza sul lavoro”; la prima costituita ex articolo 4, sezione prima, dell’ultimo rinnovo del CCNL Federmeccanica, la seconda istituita dal titolo primo del CCSL Fca. Gli Osservatori Paritetici sono presenti in tutti i CCNL, suddivisi in due o più livelli, il primo centrale e i secondi periferici, e rappresentano l’ambito primario in cui si realizza lo scambio di informazioni tra le rappresentanze imprenditoriali e quelle dei lavoratori.

1.2.1 Gli Osservatori

Il CCNL dell’industria meccanica prevede un osservatorio nazionale e uno territoriale, ai quali, per i temi di nostro interesse, ci si limita ad attribuire compiti di analisi e monitoraggio degli accordi aziendali inerenti miglioramenti nelle condizioni di lavoro185 e «delle iniziative realizzate dalle Aziende ai fini della tutela e del miglioramento delle condizioni ambientali interne ed esterne»186; il CCNL prevede poi che nelle aziende con più di 150 dipendenti, le direzioni delle unità produttive dovranno informare annualmente, in occasione di un apposito incontro, le RSU (e per il tramite della propria associazione imprenditoriale, le organizzazioni territoriali dei sindacati) sulle iniziative realizzate e l’attuazione dei progetti finalizzati alla tutela ed al miglioramento dell’ambiente interno ed esterno, nonché sulle prevedibili implicazioni riguardo le condizioni ambientali ed ecologiche di eventuali programmi

185 Cfr. art. 1, sezione prima

186 Cfr. art. 2, lett. g), sezione prima

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che comportino nuovi insediamenti industriali o rilevanti ampliamenti di quelli esistenti187.

Nel contratto Unionmeccanica son presenti tre livelli: l’Osservatorio Nazionale188, sede di «analisi, verifica, confronto e proposta sistematici» su varie tematiche, tra cui quelle della sicurezza e dell’ecologia, è sede di monitoraggio e analisi degli infortuni sul lavoro, oltre alla più ampia funzione di garantire la realizzazione della corretta ed uniforme applicazione del contratto collettivo nazionale, dunque si presume anche di ogni aspetto legato alla prevenzione; l’Osservatorio Regionale189, cui sono attribuite le medesime competenze e materie dell’ON; l’Osservatorio Provinciale190, composto da 3 rappresentanti per Unionmeccanica e uno per ogni sindacato, esso prevede oltre ai temi dei livelli superiori, un confronto sulle questioni ambientali e, in caso di rilevanti processi di innovazione tecnologica, un esame apposito sulle conseguenze delle innovazioni sulle condizioni di lavoro191. È previsto poi un sistema informativo aziendale per le realtà con almeno 50 dipendenti in cui le RSU (o in mancanza le organizzazioni sindacali territoriali) possono richiedere, e devono ricevere dall’azienda, informazioni sulle condizioni ambientali ed ecologiche conseguenti a eventuali investimenti sull’occupazione o su decisioni dell’impresa che prevedono

«rilevanti cambiamenti» nell’organizzazione del lavoro, mentre nelle aziende con oltre 200 dipendenti, alle RSU verrà fornito ogni trimestre un prospetto sulle mancate prestazioni a causa di malattia e infortunio192.

Il CCNL della meccanica cooperativa prevede espressamente, in sede di Osservatorio Nazionale193, il confronto sul tema della salute e della sicurezza, in particolare con il monitoraggio e l’analisi dell’andamento e delle tipologie degli infortuni sul lavoro

«mediante l’utilizzo di statistiche nazionali ed europee» e con la promozione di progetti e iniziative «tese a diffondere sull’intero territorio nazionale la cultura della

187 Cfr. art. 9, sezione prima

188 Cfr. art. 2, capitolo primo

189 Cfr. art. 3, capitolo primo

190 Cfr. art. 4, capitolo primo

191 Cfr. art. 6, capitolo primo

192 Cfr. art. 5, c. 1, capitolo primo

193 Cfr. art. 1, sezione prima

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sicurezza e della prevenzione», tra le quali la formazione congiunta RLS e RSPP per una migliore collaborazione sulle tematiche della sicurezza e progetti formativi per la miglior qualificazione degli RLS. Inoltre, entro il 15 Luglio di ogni anno, le centrali cooperative dovranno inviare ai sindacati una informativa sui dati aggregati del settore metalmeccanico relativamente alla sicurezza, alla tutela ambientale e all’organizzazione del lavoro, ed entro il 31 Luglio le parti si incontreranno per un’analisi e un confronto con eventuali chiarimenti rispetto ai contenuti dell’informativa194; a livello territoriale, su richiesta di una delle parti, potranno svolgersi incontri, per aree industrialmente omogenee, su temi legati alle questioni ambientali195, mentre a livello aziendale dovranno svolgersi incontri specifici che affrontino i temi della tutela dell’ambiente e della sicurezza e di eventuali relativi piani di investimento196. Nelle aziende potranno essere inoltre costituiti dei Comitati Tecnici Congiunti, con compiti istruttori e consultivi, formati da membri nominati dai soggetti titolari della contrattazione, per affrontare più nello specifico singole tematiche, anche inerenti alle conseguenze sulle condizioni e l’ambiente di lavoro a seguito di innovazioni tecnologiche e organizzative197.

Infine, anche nella meccanica artigiana, agli Osservatori Nazionali e Regionali, è affidata l’analisi dell’andamento degli infortuni e delle malattie professionali e in generale delle condizioni di lavoro198.

1.2.2 Le Commissioni

Il CCNL dell’industria meccanica del 2016, «allo scopo di promuovere la cultura della sicurezza e della prevenzione nei luoghi di lavoro e consolidare l’obiettivo del miglioramento continuo quali valori condivisi e obiettivi comuni delle imprese, dei lavoratori e delle parti a tutti i livelli»199, ha previsto la costituzione della

“Commissione Nazionale su Salute e Sicurezza”, creando così un nuovo canale

194 Cfr. art. 2, sez. prima

195 Cfr. art. 3, sez. prima

196 Cfr. art. 4, sez. prima

197 Cfr. art. 5, sez. prima

198 Cfr. art. 4, sezione prima. Le Parti, a livello regionale, possono costituire anche Osservatori Territoriali se ne ravvisano l’esigenza.

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comunicativo tra le Federazioni, ulteriore rispetto agli spazi, troppo larghi, degli Osservatori. La Commissione istituita da Fiom, Fim, Uilm, Federmeccanica e Assistal, prevede tra i suoi compiti principali quello di fornire orientamenti e indirizzi agli Organismi Paritetici Provinciali per progetti formativi congiunti tra RLS e RSPP, per consentire una migliore interlocuzione e collaborazione in tema di sicurezza sul lavoro, oltreché essere un modo di fare formazione che può favorire una migliore comprensione del DVR e, aggiungerei, potrebbe essere, in prospettiva, utile anche ai fini di una elaborazione congiunta di tale documento e non solo per favorirne la comprensione a redazione già conclusa. Un ulteriore compito è quello di promuovere la sperimentazione di nuove modalità di verifica delle competenze dei RLS e, per gli stessi, fornire indirizzi per progetti formativi e di aggiornamento

«finalizzati a migliorare ed accrescere la loro qualificazione», dando priorità alla promozione di corsi nelle aziende con almeno sei RLS e alla promozione di corsi in ambiti interaziendali, distinti in relazione ai settori in cui si articola l’industria metalmeccanica e dell’installazione di impianti. Per dare una prima spinta applicativa ai compiti ora elencati, l’8 Ottobre del 2018 le Parti hanno approvato delle linee guida per favorire la formazione congiunta e i break formativi (v. infra).

Altri compiti attribuiti dal CCNL alla Commissione sono: l’istituzione, nell’ambito della settimana nazionale della Sicurezza, di un evento nazionale tematico durante il quale potrà essere approfondita, di anno in anno, una tematica di rischio specifico tipico del settore e durante la quale, al fine di valorizzare e diffondere le buone pratiche, saranno premiate le migliori esperienze realizzate in azienda (in realtà nel 2019 tale evento non è stato neanche organizzato); l’analisi dell’andamento e delle tipologie degli infortuni e dei principali fattori di rischio «con particolare riferimento ai dati forniti dall’Inail, e tenuto conto delle specificità delle diverse attività che compongono la categoria». A tal proposito, in data 8 Giugno 2018, è stato firmato un

199 Cfr. art. 4, c. 1, sez. prima

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protocollo d’intesa200 tra Inail, Federmeccanica, Assistal e le Federazioni Sindacali che «permetterà di conoscere il fenomeno degli infortuni e delle malattie professionali nel settore metalmeccanico e della installazione di impianti necessari per svolgere con efficacia i propri compiti»201. Il “Protocollo di intesa per la promozione di attività finalizzate alla tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro e alla diffusione della cultura della prevenzione” nasce con la volontà di mettere a comune202, grazie all’esperienza collettiva delle parti firmatarie, attività e sistemi finalizzati alla tutela della salute e sicurezza dei lavoratori e alla diffusione della cultura della sicurezza. L’articolo 1 del Protocollo, infatti, tra le attività oggetto della collaborazione indica: l’elaborazione di uno studio medico-statistico sugli infortuni e sulle malattie professionali nel settore metalmeccanico e della installazione di impianti; lo studio ed elaborazione di un modello condiviso finalizzato alla mappatura dei “quasi incidenti”; la definizione di azioni di prevenzione finalizzate alla diffusione della cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro afferenti i diversi comparti; la progettazione di iniziative di carattere informativo/formativo volte alla promozione e diffusione dei valori e della cultura della salute e sicurezza nel lavoro; l’individuazione e diffusione di buone pratiche in materia di salute sicurezza e prevenzione. Tutte queste collaborazioni dovranno essere oggetto di specifici accordi tra le parti (art.4). Durante i lavori per il rinnovo del CCNL, scaduto il 31 Dicembre 2019 ed ora in regime di ultrattività, i Sindacati

200 Cfr. il testo integrale al seguente link: https://www.inail.it/cs/internet/docs/all-prac-protocollo-inail-federmeccanica.pdf ; cfr. anche L.M. Pelusi, Il protocollo d’intesa tra INAIL e parti sociali in materia di sicurezza sul lavoro nel settore metalmeccanico, in Bollettino Adapt, n.24, 24 Giugno 2018

201 Cfr. pag.1 del verbale d’intesa del 8 Ottobre 2018 al seguente link:

https://www.uilmnazionale.it/wp-content/uploads/2018/10/verbale-di-intesa-comm-salute-e-sicurezza-8-ottobre-2018.pdf

202 L’art.3 del Protocollo recita: «Le parti, in funzione delle specifiche competenze e disponibilità, si impegnano a mettere in campo le risorse professionali, tecniche, strumentali e a rendere disponibile il proprio patrimonio di conoscenze in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro per la

realizzazione delle iniziative progettuali e dei piani operativi derivanti dal presente Protocollo d'intesa, in una logica di compartecipazione in relazione agli aspetti economici […]. Le parti, inoltre, si impegnano a realizzare le iniziative progettuali con l'obiettivo della replicabilità e della più ampia ricaduta dei risultati perseguiti in termini di numero di destinatari raggiunti direttamente o indirettamente, nella filiera di interesse»

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hanno richiesto che il Protocollo con l’Inail continui ad operare, lavorando alla realizzazione della banca dati statistica, rimasta al momento, solo sulla carta.

Una “Commissione Salute e Sicurezza sul Lavoro” la troviamo anche nel CCSL Fca-Cnh, individuata quale «sede in cui sviluppare la partecipazione in materia di salute e sicurezza, in conformità alla normativa in materia e con l’obiettivo condiviso di migliorare il coinvolgimento degli RLS nelle iniziative volte a garantire la diffusione di un’effettiva cultura della salute e della sicurezza in coerenza con gli indirizzi e le linee guida definite in sede di Organismo Paritetico Health and Safety (OPHS)». Se la Commissione del CCNL Federmeccanica ha una dimensione nazionale, quella del CCSL ha una natura endoaziendale, infatti essa deve essere istituita in tutti gli stabilimenti e unità produttive, ed è partecipata dalle rappresentanze sindacali interne e dalle dirigenze aziendali203 e non dai delegati delle federazioni nazionali (differenze che chiaramente riflettono la natura e il campo di applicazione del Contratto). La Commissione è il luogo privilegiato in cui espletare i doveri di informazione e consultazione previsti dall’art. 50 del D.Lgs. 81/2008 (v. supra, 2.2.2) e ad essa son conferite ulteriori competenze specifiche di consultazione preventiva e di proposta, su diversi temi, puntualmente individuati dal Contratto, tra i quali: proposta e valutazione di interventi volti al miglioramento progressivo della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro; proposta e valutazione di iniziative utili a una migliore applicazione degli strumenti e delle metodologie del pilastro Safety del Word Class Manufacturing204; informazione e consultazione sull’introduzione nei luoghi di lavoro delle nuove tecnologie con riferimento agli aspetti relativi alla salute e sicurezza dei lavoratori; analisi e valutazione degli aspetti ergonomici delle

203 La Commissione è composta, per la parte aziendale, dal datore di lavoro o un suo rappresentante, dal Responsabile del Personale o un suo rappresentante e dal Rspp; per la parte dei lavoratori, dai RLS eletti o designati nell’ambito delle RSA delle Organizzazioni sindacali firmatarie il Contratto

Collettivo, con la seguente modulazione: fino a 8 nelle unità produttive con oltre 1000 dipendenti, fino a 4 nelle u.p. tra 501 e 1000 dipendenti, fino a 3 nelle u.p. tra 201 e 500 dipendenti e 1 nelle u.p. fino a 200 dipendenti.

204 Cfr. Mercadante L., Terracina A., Spada G., La World Class Manifacturing: strumenti e metodi per migliorare la salute e la sicurezza dei lavoratori, in Reti, sinergie, appropriatezza, innovazione:

professioni tecniche verso il futuro della salute e sicurezza sul lavoro – Atti del 9° Seminario Contarp, p.389 e ss.

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postazioni di lavoro secondo gli standard riconosciuti e applicati nei Gruppi industriali; verifiche congiunte circa le modalità e i contenuti dei programmi di formazione per i lavoratori in rapporto alle cautele da osservare a fronte dei rischi generali e specifici collegabili all’attività lavorativa, tenendo conto delle trasformazioni tecnologiche degli impianti. La Commissione lavora a stretto contatto con l’OPHS (v. infra) «per le comuni finalità collegate all’attuazione di un Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza sul Lavoro», infatti si occupa dell’attuazione dei programmi, delle iniziative, delle linee guida e delle buone prassi in materia di salute e sicurezza definite in quella sede nonché dell’esame e della definizione di programmi di formazione volontaria coerenti con le finalità e le metodologie indicate dallo stesso Organismo Paritetico. Quest’ultimo, internalizzato nel CCSL dall’articolo 6, è stato istituito il 4 Aprile 2011, in sede extracontrattuale, da FCA e CNH Industrial con Fim, Uilm e Fismic205 ed è da considerarsi tale così come previsto dall’art. 2, comma 1, lett. ee) del D.Lgs. n. 81/2008. L’OPHS nasce con «la finalità primaria di dare piena attuazione al Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza, con particolare riguardo ai ruoli e competenze delle figure aziendali coinvolte, alle attività di informazione e formazione volte ad assicurare un’effettiva consapevolezza da parte di tutti i lavoratori in materia di salute e sicurezza sul lavoro»; esso è costituito in forma di Associazione non riconosciuta (ex art.36 del codice civile) ed è disciplinato da un Regolamento approvato in data 17 giugno 2011.

Alla luce del precetto normativo è demandata all’OPHS l’adozione e la condivisione di soluzioni organizzative o procedurali finalizzate alla promozione della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro e costituisce la sede di composizione di eventuali controversie sorte in sede di Commissione Salute e Sicurezza sul lavoro, in particolare, sull’applicazione dei diritti di rappresentanza in materia di salute e sicurezza, sul rispetto dei doveri di informazione e consultazione dei RLS e sull’adempimento degli obblighi di informazione e formazione dei lavoratori previsti dalle norme vigenti e inerenti la salute e la sicurezza sul lavoro.

205 Cfr. il sito dell’OPHS: https://www.ophs.it/Pages/home.aspx

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Si segnala infine, nei contratti Federmeccanica206 e Cooperative207, il compito, affidato alla “Commissione nazionale per l’integrazione dei lavoratori migranti”, in

Si segnala infine, nei contratti Federmeccanica206 e Cooperative207, il compito, affidato alla “Commissione nazionale per l’integrazione dei lavoratori migranti”, in