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Già nel 2014 ormai tutte le Regioni, Province , Comuni capoluogo si sono dotati di website. Proprio sul sito

www.rur.it, si può leggere il Report “ Le città digitali in Italia” stilato dal Censis ( Centro studi investimenti sociali ) e Rur ( Rete urbana delle rappresentanze) che analizza i siti delle 20 regioni, delle 102 province , dei 103 comuni capoluogo e di 325 comuni non capoluogo. L’ utilizzo ottimale dell’ ICT e di Internet esigenza strategica per la Pa , quindi la progettazione e la gestione del sito deve essere inserita nel contesto organizzativo dell’ amministrazione e sul web deve essere pubblicata tutta l’ informazione di pubblica rilevanza relativa all’ attività generate dall’ amministrazione. I contenuti minimi, secondo l’ articolo 54 del Codice di Amministrazione digitale , necessari di un sito web sono rinvenibili:

presenza dell’ organigramma ovvero l’articolazione degli uffici, attribuzioni ed organizzazione di ciascun ufficio

elenco delle tipologie di procedimento svolte da ciascun ufficio, il termine per la conclusione del di ciascun procedimento , il nome del responsabile e l’ unità organizzativa responsabile dell’ istruttoria

elenco completo delle caselle di posta elettronica istituzionali attive specificando se si tratta di PEC

le pubblicazioni ( direttive, programmi, circolari) ed i messaggi di informazione e comunicazione

l’ elenco di tutti i bandi di gara e di concorso

elenco dei servizi forniti in rete già disponibili e di quelli di futura attivazione ( con indicazione dei tempi previsti)

elenco della documentazione richiesta per i singoli procedimenti , i moduli ed i formulari ad ogni effetto di legge.

Inoltre, per fornire un buon servizio, i siti degli Enti locali dovrebbero contenere anche :

informazioni sulla struttura amministrativa dell’ Ente ( collocazione fisica degli uffici, orari di accesso al pubblico, informazioni per contattare gli uffici quali telefono, fax, email)

informazioni sul vertice politico dell’ ente : struttura, collocazione fisica degli organi di governo, indicazioni biografiche sugli amministratori, informazioni per contattare il vertice politico dell’ ente (telefono, fax, mail )

strumenti di consultazione atti e documenti ( con semplice pubblicazione o con motori di ricerca ) quali delibere di giunta e di consiglio con testo scaricabile , statuto, regolamenti, bilancio, altri documenti prodotti dall’ ente.

strumenti per il dialogo con l’ ente: possibilità di inviare suggerimenti, reclami, sondaggi, questionari , forum ( rinvio al progetto messo a punto e ben riuscito dal Comune di Pisa circa la reingegnerizzazione dei reclami )

strumenti per il marketing territoriale per promuovere il territorio dal punto di vista turistico illustrando le attrattive fisiche e culturali autoctone, per attirare investitori, proponendo le opportunità e le agevolazioni per le imprese. A tal riguardo, il Comune di Pisa ha creato il Portale dedicato al turismo e sulle agevolazioni per le imprese si consiglia di visionare il sito istituzionale della Camera di Commercio di Pisa sita in Piazza Vittorio Emanuele.

L’ Unione europea distingue relativamente ai servizi forniti online 4 livelli di interazione :

1. only information ovvero che forniscono informazioni sul servizio e le modalità di erogazione, consentono al cittadino di arrivare all’ ufficio già a conoscenza delle procedure

2. only way interaction ad una via che offrono la modulistica scaricabile , da compilare e consegnare all’ ufficio: permettono al cittadino di giungere all’ ufficio con tutta la documentazione necessaria 3. two way interaction a due vie: è il livello interattivi che consente di avviare la pratica online e di

controllarne l’ andamento

4. transaction, interattività completa : prevede la possibilità di ottenere certificati ed effettuare pagamenti online, a tal punto il cittadino non ha più necessità di recarsi fisicamente nella sede amministrativa.

Il Codice della Pa digitale prescrive che le amministrazioni debbano, a partire dal 2006, ovvero dall’ anno dell’ entrata in vigore del suddetto codice, attrezzarsi per garantire i pagamenti informatici certificati. Inoltre , la Direttiva del 27 luglio 2005 prescrive che entro 6 mesi dall’ emanazione debbano essere attivati sistemi di rilevazione per monitorare il gradimento dei servizi online. Per quanto concerne la qualità dei siti pubblici, essi debbono rispettare i principi di accessibilità, nonché di elevata usabilità e reperibilità , anche da parte dei bacini di utenza disabili ed immigrati, completezza delle informazioni , chiarezza di linguaggio, affidabilità , semplicità nella consultazione, qualità, omogeneità ed interoperabilità( articolo 53 del Codice della Pa digitale ). La forza del sito istituzionale è proprio la sua reputation , la sua affidabilità, ovvero la certezza che fornisce informazioni precise e corrette. Il valore di un sito web sta nella completezza delle sue informazioni ( che risultano essere disponibili 24 ore su 24) e nel suo aggiornamento in tempo reale. Se contiene informazioni superate o notizie “decotte” danneggia l’ immagine dell’ ente locale. Per consentire quotidianamente l’ aggiornamento di una gran mole di informazioni a fronte di una cronica scarsità di risorse umane ed economiche , moltissimi siti ed intranet della Pa utilizzano un CMS

( Content Management System) : si tratta di un sistema web-based , cioè utilizzabile da uno o più redattori tramite Internet da qualunque postazione ( con credenziali) , che permette di modificare o aggiungere testi, rispettando un’ architettura predefinita senza conoscere il linguaggio di programmazione, utilizzando un’ interfaccia simile ai più noti programmi di videoscrittura. La domanda che ci poniamo è come rendere agevolmente disponibili per il visitatore tutte le informazioni che sta reperendo e trova fruibili? Innanzitutto, organizzando i contenuti informativi in un’ ottica user-centred ovvero orientata alle esigenze dell’ utilizzatore strutturandoli per aree tematiche o modelli di navigazione facilmente comprensibili. Tra questi, gli eventi della vita che comprendono 16 categorie per il cittadino e 12 categoria per le imprese.

1 Avere un figlio

1

Aprire una nuova attività

2

Studiare

2

Modificare un’ attività

3

Lavorare

3

Sviluppare un’ attività

4

Usare un mezzo di trasporto

4

Terminare un’ attività

5

Fare il volontariato

5

Finanziare un’attività

6

Avere una casa

6

Gestire il personale

7

Avere una famiglia

7

Possedere immobili

8

Pagare le tasse

8

Pagare le tasse

9

Andare all’ estero

9

Registrare marchi e brevetti

10 Vivere in salute

10 Importare ed esportare

11 Fare sport

11 Fare e subire una denuncia

12 Vivere l’ambiente

12 Salvaguardare l’ ambiente

13 Fare e subire una denuncia vivere