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Conclusioni del Consiglio e dei Rappresentanti dei governi degli Stati membri,

Nel documento La politica culturale dell'Unione Europea (pagine 99-101)

SEZIONE II. Fonti regionali

B) Unione Europea

52. Conclusioni del Consiglio e dei Rappresentanti dei governi degli Stati membri,

Il Consiglio dell'Unione europea e i rappresentanti dei governi degli Stati membri, riuniti in sede di Consiglio considerano che il piano di lavoro per la cultura 2008 – 2010 del Consiglio ha rappresentato una nuova fase importante dello sviluppo della cooperazione tra Stati membri in materia di cultura e ha migliorato la coerenza e la visibilità dell'azione europea in questo campo, sottolineando il ruolo orizzontale della cultura. Essi sono convinti che la cultura possa contribuire alla realizzazione degli obiettivi di Europa 2020, una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. Prendono atto dei risultati dei lavori svolti nel quadro del piano di lavoro del Consiglio per la cultura 2008 – 2010 e convengono di adottare il piano di lavoro per la cultura 2011 – 2014 e i principi per l'istituzione e il funzionamento dei gruppi di lavoro istituiti dagli Stati membri156. Il piano di lavoro, che figura nell’allegato I delle conclusioni prevede sei priorità per il settore della cultura, in base alle quali saranno perseguite specifiche attività.

Priorità A: diversità culturale, dialogo interculturale e cultura accessibile e inclusiva

Esperti dei paesi dell’Ue comporranno un gruppo di lavoro che individuerà le politiche e i manuali di buone prassi destinati alle istituzioni artistiche e culturali pubbliche, al fine di promuovere un migliore accesso e una partecipazione più ampia alla cultura, la diversità culturale e il dialogo interculturale, l'aspetto interculturale del patrimonio e favorire

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l’educazione artistica e culturale e lo sviluppo di competenze interculturali.

Il gruppo di lavoro elaborerà anche un manuale di buone prassi, destinato alle autorità nazionali ed europee in ambito culturale ed educativo, per lo sviluppo della competenza chiave «consapevolezza ed espressione culturali».

All’interno di questa priorità la Commissione sosterrà le città culturalmente inclusive attraverso l'individuazione di buone prassi, nonché il multilinguismo studiando il ruolo dei sottotitoli nell'apprendimento delle lingue straniere.

Priorità B: industrie culturali e creative

Un gruppo di lavoro elaborerà una guida alle politiche e manuali di buone prassi relativi a:

- l'utilizzo dei programmi di sostegno dell'UE per promuovere il ruolo della cultura nello sviluppo locale e regionale;

- strategie di esportazione e di sostegno all'internazionalizzazione delle ICC

- i meccanismi finanziari disponibili per le PMI attive nel settore culturale e creativo. La Commissione proporrà un follow-up del Libro verde sul potenziale delle industrie culturali e creative. Istituirà altresì l'«Alleanza europea delle industrie creative» e promuoverà lo sviluppo del turismo culturale e la sua gestione sostenibile per lo sviluppo sociale ed economico dell'Europa.

Priorità C: competenze e mobilità

La prima tematica di questa priorità sono i programmi di sostegno per la mobilità. Un gruppo di lavoro analizzerà e valuterà tali programmi identificando gli ostacoli e individuando buone prassi per il superamento delle difficoltà (tematica n.1). Individuerà inoltre i tipi di partenariati creativi riusciti, come base per una guida alle politiche di promozione di tali partenariati (tematica n.2). Inoltre, il gruppo di lavoro elaborerà un manuale di buone prassi su tutte le fasi organizzative delle residenze di artisti (tematica n.3).

La Commissione esplorerà la possibilità di istituire consigli settoriali «cultura» a livello europeo per sostenere l'identificazione e lo sviluppo delle competenze necessarie nel settore. Per promuovere l'alfabetizzazione mediatica effettuerà uno studio sui criteri di valutazione dei livelli di alfabetizzazione mediatica nei paesi dell'UE. La Commissione intende altresì presentare proposte di contenuti e norme per i servizi di informazione e di consulenza nel campo della mobilità. Inoltre, svilupperà un manuale di buone prassi amministrative in materia di mobilità degli artisti, destinato alle autorità nazionali.

Priorità D: patrimonio culturale, compresa la mobilità delle collezioni

che contribuiranno a semplificare i processi relativi alla mobilità delle collezioni.

La Commissione, insieme ai paesi dell'UE, dovrà effettuare un lavoro di follow-up sulla digitalizzazione del patrimonio culturale. Ciò include il lavoro sul patrimonio cinematografico ed Europeana. Inoltre, essi attueranno la decisione sul marchio del patrimonio europeo, elaborando i moduli per la candidatura e gli orientamenti per le procedure di selezione e di controllo.

Infine, la Commissione metterà a punto un kit di strumenti per la lotta al traffico illecito e il furto di beni culturali e analizzerà i sistemi per la stima delle opere d'arte.

Priorità E: cultura nelle relazioni esterne

I paesi dell'UE e la Commissione svilupperanno un approccio strategico in materia di cultura nel quadro delle loro relazioni esterne. Essi rafforzeranno la cooperazione in questo settore; in particolare, la Commissione offrirà uno spazio Internet per condividere le informazioni attraverso uno strumento comune. Inoltre, essi continueranno a promuovere la ratifica della convenzione UNESCO sulla protezione e la promozione della diversità delle espressioni culturali da parte dei paesi partner, nonché ad implementarla, integrando gli obiettivi della convenzione nelle politiche europee e nazionali interessate. Quando necessario, la Commissione riunirà gruppi di esperti per sostenere lo sviluppo delle relazioni culturali con i paesi terzi.

Priorità F: statistiche culturali

La Commissione, insieme ai paesi dell'UE, si occuperà di migliorare le metodologie e le informazioni relative alle statistiche culturali proponendo un quadro metodologico e la pubblicazione di una nuova edizione del «tascabile» di Eurostat. La Commissione elaborerà un kit di strumenti per le amministrazioni e istituzioni culturali sulle modalità di campionatura dei dati sulla mobilità.

d) Risoluzioni

Nel documento La politica culturale dell'Unione Europea (pagine 99-101)