SEZIONE II. Fonti regionali
B) Unione Europea
44. Libro Verde del 27 aprile 2010 Le industrie culturali e creative, un potenziale
Il Libro verde sulle industrie culturali e creative (ICC) 142 che fa parte dell’Agenda europea per la cultura,143 propone un dibattito sulle condizioni per uno spazio creativo per le ICC europee e concerne i settori necessari per sfruttare efficacemente il potenziale di tali industrie, soprattutto a livello europeo.
Il Libro verde nota le condizioni attuali che vedono l’ambiente globale in continuo mutamento assieme alle tecnologie in costante evoluzione e all’accresciuta globalizzazione porre una sfida alla competitività europea. Per restare competitiva l’Europa deve creare le condizioni propizie al fiorire della creatività e dell’innovazione. Bisogna individuare nuove fonti di crescita intelligente, sostenibile, inclusiva e investire in esse per assicurarsi il futuro. Traendo forza dalla ricchezza e dalla varietà delle sue culture, l’Europa deve sperimentare nuovi modi per creare valore aggiunto, ma anche di vivere insieme, condividere le risorse e mettere a frutto la sua diversità. Le industrie culturali e creative dell’Europa possono contribuire a rispondere a queste sfide e quindi mettere in atto la strategia Europa 2020 e alcune delle sue “iniziative faro” come "L'Unione per l'innovazione", "Un'agenda europea del
digitale", la lotta contro il cambiamento climatico, "Un'agenda per nuove competenze e nuovi posti di lavoro" o "Una politica industriale per l'era della globalizzazione".
142
In COM/2010/0183 def. – Non pubblicato nella Gazzetta ufficiale. 143
Il settore delle ICC è uno dei settori più dinamici d'Europa, che contribuisce per il 2,6% al Pil dell'Unione europea, ha un elevato tasso di crescita e offre impieghi di qualità a circa cinque milioni di persone nei 27 paesi membri dell'Ue. I contenuti culturali hanno un ruolo cruciale nello sviluppo della società dell'informazione, alimentando investimenti nelle infrastrutture e nei servizi a banda larga, nelle tecnologie digitali, nell'elettronica di consumo e nelle telecomunicazioni. Oltre al loro contributo diretto al Pil, le ICC sono anche importanti forze motrici dell'innovazione economica e sociale in numerosi altri settori.
Il Libro verde si propone di suscitare un dibattito sulle condizioni che possono stimolare lo sviluppo delle ICC dell’Unione europea. L’atto affronta alcuni aspetti chiave per i quali il pieno uso delle politiche e degli strumenti a tutti i livelli d’intervento e un migliore coordinamento tra essi può permettere di sfruttare le potenzialità delle ICC in Europa.
Il Libro verde, nel far riferimento alle industrie culturali e creative, ha adottato un approccio ampio, inglobando le diverse connotazioni che i termini “culturale e creativo” assumono nell'Unione Europea.
Per industrie culturali si intendono
le industrie che producono e distribuiscono beni o servizi che, quando vengono concepiti, sono considerati possedere un carattere, un uso o uno scopo specifici che incorporano o trasmettono espressioni culturali, quale che sia il loro valore commerciale. Oltre ai settori tradizionali delle arti (arti dello spettacolo, arti visive, patrimonio culturale - compreso il settore pubblico), questi beni e servizi comprendono anche i film, i Dvd e i video, la televisione e la radio, i giochi video, i nuovi media, la musica, i libri e la stampa. Questo concetto è definito in relazione alle espressioni culturali nel contesto della convenzione Unesco sulla protezione e la promozione della diversità delle espressioni culturali (2005).
Sono industrie creative
le industrie che utilizzano la cultura come input e hanno una dimensione culturale, anche se i loro output hanno un carattere principalmente funzionale. Comprendono l'architettura e il design, che integrano elementi creativi in processi più ampi, e sottosettori come il design grafico, il design di moda o la pubblicità.
La velocità di sviluppo e di diffusione delle tecnologie digitali dell’informazione e della comunicazione assieme alla globalizzazione ha un forte impatto su tutti i settori delle ICC, creando da un lato opportunità in termini di costi e portata di produzione e distribuzione e dall’altro modificando i modelli tradizionali di produzione e consumo, in particolare riguardo alla digitalizzazione. Affinché le ICC possano sfruttare al meglio le possibilità offerte dalla diversità culturale, dalla modernizzazione e dalla digitalizzazione è necessario compiere determinate azioni come descritte qui in seguito.
a) Predisporre gli strumenti adeguati
Per trarre vantaggio dal potenziale culturale ed economico delle ICC, occorre fornire a tali industrie nuovi spazi per la sperimentazione, l’innovazione e l’imprenditoria. È necessario rafforzare le capacità di ricerca e sviluppo delle ICC e intensificare le collaborazioni tra le arti, le istituzioni universitarie e scientifiche e le iniziative pubblico-private a sostegno della sperimentazione artistica. È necessario migliorare l’ambiente fisico e sociale nel quale i lavoratori creativi e le relative istituzioni possono lavorare efficacemente in cluster. Le ICC possono trarre vantaggio da una localizzazione comune promuovendo la creazione di reti, fornendo un migliore sostegno alle nuove imprese creative e introducendo la dimensione utente nei cluster esistenti.
Per migliorare la competitività del settore è necessario rispondere meglio al fabbisogno di competenze professionali delle ICC, colmando il divario tra formazione e pratica attraverso la creazione di partenariati tra le scuole d’arte e di design, le università e le imprese ovvero, la creazione di incubatori in stretta collaborazione con le scuole d’arte e la promozione di scambi tra persone che devono affrontare le stesse difficoltà.
L’accesso al finanziamento è uno dei principali ostacoli alla crescita nel settore delle ICC, che incontrano problemi specifici legati agli investimenti come l’insufficienza delle informazione sulle fonti di finanziamento, la difficoltà a elaborare e presentare un piano d’impresa convincente oppure il ricorso a un modello d’impresa inappropriato. È essenziale provare con chiarezza il valore economico e il potenziale di tale settore alle banche e agli investitori e realizzare meccanismi finanziari come ad esempio sistemi di garanzia, per incoraggiare i finanziamenti assieme ad altri strumenti finanziari innovativi come il capitale di rischio, che facilitino l’accesso al finanziamento.
b) Lo sviluppo di industrie culturali e creative a livello locale e regionale
Nel definire le politiche e gli strumenti di supporto per le ICC si dovrebbe tener conto del ruolo che le ICC possono svolgere nello sviluppo regionale e locale. Esse devono essere definite in funzione delle caratteristiche locali e attingendo alle risorse locali seguendo il modello di sviluppo territoriale. Per avere successo le strategie integrate vanno elaborate a livello territoriale dalle autorità responsabili delle varie politiche assieme alla società civile. Allo stesso tempo un coordinamento efficace tra i vari livelli d’intervento e di amministrazione è essenziale per un risultato positivo.
La mobilità delle opere, degli artisti e degli operatori culturali agevola la transizione delle ICC dal contesto locale a quello globale poiché apre nuove opportunità di mercato.
Inoltre, contribuisce allo sviluppo artistico e alle competenze professionali degli artisti e degli operatori culturali e promuove la diversità culturale e il dialogo interculturale. Sono necessari ulteriori sforzi per creare partenariati e cooperazioni che incoraggino maggiormente la mobilità transfrontaliera o virtuale.
Per favorire lo sviluppo delle ICC a livello mondiale e permettere loro di partecipare al commercio internazionale è necessario aiutarle a stabilire legami con paesi terzi. Per sostenere le esportazioni è necessario mettere a punto degli strumenti specifici a loro sostegno come ad esempio il dialogo da industria a industria, le missioni di indagine, lo studio dei mercati e la rappresentanza collettiva in fiere internazionali. Inoltre, le ICC possono essere incluse nei programmi di cooperazione come settore prioritario per gli scambi economici.
c) Gli effetti indotti dalle industrie culturali e creative
Le ICC svolgono nei sistemi di innovazione nazionali e regionali un ruolo importante: contribuiscono all’accettazione e allo sviluppo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, hanno capacità di orientare o amplificare le tendenze sociali e perciò la domanda dei consumatori, contribuiscono alle attività innovative di altre imprese e organizzazioni nell’insieme dell’economia. Al tempo stesso il settore della cultura e le ICC possono dare un contributo fondamentale alla risposta a grandi sfide come la lotta contro il riscaldamento globale, il passaggio ad un’economia verde e un nuovo modello di sviluppo sostenibile. Per questi motivi le ricadute positive delle ICC sulla più ampia economia e società vanno rafforzate ulteriormente. I legami tra le ICC e l’istruzione, l’industria, la ricerca e l’amministrazione devono essere massimizzati formando veri «partenariati creativi».
45. Relazione della Commissione, del 19 luglio 2010, al Parlamento europeo, al Consiglio,