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2. EVOLUZIONE E IMPATTO DELLA TECNOLOGIA

2.4 Conclusioni

La digitalizzazione e Internet hanno influenzato l’intera catena del valore a partire dalle fasi di creazione, produzione e distribuzione, passando per quelle di promozione e infine consumo. Questi cambiamenti hanno rivoluzionato l’industria, molti player precedentemente esterni ad essa ora vi fanno parte e hanno modificato il mercato distruggendo vecchi modelli di business e dando vita a dei nuovi. Per un lungo periodo la vendita di supporti fisici è stata il modello dominante e la fonte di maggiori ricavi. Questo fino all’avvento di Internet che per una serie di svariati fattori, prima fra tutti la pirateria online, ha comportato un calo drastico delle vendite, risanato solo in parte e con un intervento tardivo dal mercato digitale legale online. Sia le major che altri player dell’industria si sono adoperati per il lancio di nuovi modelli di business come la vendita di singoli online, servizi di abbonamento in combinazione con altri servizi come il mobile broadband, la pay tv o i servizi cloud. Le major hanno inoltre diversificato le loro attività per aumentare i ricavi dalle royalty derivanti da performance live e da attività di ricavo non digitali, come ad esempio il merchandising.

Le esistenti relazioni di potere tra i differenti player nella catena del valore sono mutate rispetto al passato. Da una parte le grandi major cercano di intensificare il loro controllo sugli artisti di successo tramite accordi e contratti a 360 gradi, nei quali gestiscono tutti i processi: dalla produzione alla promozione passando per il merchandising e le presenza online. Dall’altra parte l’evoluzione tecnologica e le ICT ( equipaggiamento e software per la produzione, distribuzione internet e marketing tramite website, social network e mailing list) sono molto meno costosi e alla portata di quegli artisti che decidono di essere indipendenti e non interfacciarsi con intermediari come le major. Tuttavia le

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major rimangono importanti market player e in una posizione di vantaggio rispetto agli altri attori della catena grazie a

- skill possedute per sviluppare e lanciare artisti ad inizio carriera; - skill per gestire e supportare artisti già affermati;

- skill professionali che permettono la creazione di business network internazionali nonché di instaurare forti relationship con le società di copyright altri player di spessore;

- la proprietà di copyright su canzoni e registrazioni;

La posizione dei consumatori, un tempo solo alla fine della catena del valore, si è fatta più forte vista la possibilità di partecipare a differenti fasi della catena del valore. Essi hanno inoltre accesso a cataloghi musicali sempre più vasti e possono usufruirne quando e ovunque vogliano grazie all’utilizzo di device tecnologici come smartphone e tablet. Possono inoltre partecipare al processo di promozione e diffusione condividendo musica tramite la rete e i social network. La loro partecipazione attiva non si limita alla fase promozionale, ma si estende anche a quella di produzione: ad esempio tramite l’upload nella rete delle proprie canzoni, cover e o rivisitazioni di canzoni esistenti (UCG). Nonostante il filesharing sui network p2p perversi ancora e permetta di accedere e scaricare gratuitamente ma illegalmente contenuti musicali, l’industria sembra essere giunta a crescere nuovamente. Questo grazie all’introduzione di nuovi servizi musicali online che fan leva su nuovi e rinnovati modelli di ricavo sorretti da una costante ricerca tecnologica. Tutti questi servizi hanno la caratteristica di essere facilmente raggiungibili con una semplice connessione Internet e soprattutto facilmente utilizzabili (userfriendly), dispongono di cataloghi e librerie musicali ben fornite, ottime funzionalità di ricerca e funzionalità aggiunte, tutte peculiarità che fanno percepire una valore aggiunto al consumatore rispetto ai servizi illegali e proprio per questo più consumatori iniziano a pagare (di nuovo) per la musica digitale.

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3.COPYRIGHT E LICENSING: UNA

PANORAMICA SUL QUADRO NORMATIVO

3.1 Introduzione

La distribuzione della musica digitale ha senza dubbio creato e dato nuove possibilità di crescita a provider di servizi, e fornito condizioni di vantaggio ai consumatori, grazie anche alla facilità con cui tramite il web, si varcano i confini nazionali. Tuttavia, l’industria discografica al fine di servire efficientemente il competitivo mercato della musica digitale si trova ad affrontare elevate barriere non solo di natura economica, ma anche di natura regolamentativa e legale. Su questo l’Unione Europea e le sue istituzioni hanno comunque sempre dimostrato un certo interesse. Nello specifico l’Unione Europea tramite l’Agenda Digitale 202016 ha dimostrato di adoperarsi al fine di stimolare e sviluppare il mercato europeo digitale cercando, nei limiti del possibile, di favorire una libera circolazione di media e dei contenuti. In particolare si adopera per i seguenti prefissati obiettivi:

- Creare un ambiente favorevole al mondo digitale, nell’interesse di creatori e detentori di diritti (right holder), assicurando a entrambi remunerazioni appropriate per le creazioni creative, per contribuire alla creazione di un mercato altamente differenziato;

- Educare e responsabilizzare socialmente il consumatore, facendo informazione su pricing e fornire condizioni di utilizzo trasparenti, facilitando l’utente all’accesso ad ampi range di contenuti attraverso network digitali raggiungibili in ogni luogo e momento;

16 L’Agenda Digitale presentata dalla Commissione europea è una delle sette iniziative faro della strategia Europa 2020, che fissa obiettivi per la crescita nell’Unione europea (UE) da raggiungere entro il 2020. Questa agenda digitale propone di sfruttare al meglio il potenziale delle tecnologie

dell’informazione e della comunicazione (TIC) per favorire l’innovazione, la crescita economica e il progresso.

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- Promuovere progetti condivisi e pianificati a livello comunitario che sviluppino nuovi e innovativi modelli di ricavo per la distribuzione di contenuti creativi. (Commissione Europea 2009);

Gli ostacoli maggiori che si trovano ad affrontare le industrie creative, digitali e mediatiche, come appunto quella discografica , nel raggiungere i sopracitati obiettivi sono costituite dalle problematiche scaturite dalla gestione di copyright e licensing. Altri ostacoli invece hanno a che vedere con l’interoperabilità tra device, software, e le differenze tra i regimi contributivi in termini di tassazione.

In questo capitolo saranno brevemente analizzate alcune delle principali sfide che a livello regolamentativo l’Unione Europea sta sostenendo per soccorrere l’industria discografica su questo cruciale quanto fondamentale aspetto. Alcune delle politiche adottate, in particolare quelle inerenti alla regolamentazione europea per il copyright sono tutt’oggi e tutt’ora soggette a dibattito e continue revisioni. Non essendo lo scopo dell’elaborato l’approfondimento di queste revisioni, tale sezione vuole solo brevemente presentare una panoramica dei principali ostacoli che l’industria si trova a fronteggiare su questo aspetto.