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COME CONOSCERE “I BRIGANTI”? METODI DI COMUNICAZIONE A COSTO ZERO

LA COOPERATIVA “I BRINGATI DEL CERRETO”

6. COME CONOSCERE “I BRIGANTI”? METODI DI COMUNICAZIONE A COSTO ZERO

Le attività di tipo turistico svolte dalla cooperativa di comunità sono state possibili grazie ad un aumento graduale delle presenze e dei pernottamenti (vedi figura n° 6) avvenuto nel corso degli anni. Come possiamo osservare dalla figura 6, che ci mostra l’andamento dei pernottamenti dal 2003 al 2012, partendo da un minimo di 0 del 2003 si arriva ad un picco di quasi 8000 pernottamenti nel 2009 per poi passare ai 7500 del 2012.

Il lieve segno negative del 2010 ed in particolare del 2011 sono dovuti al momento di crisi vissuto dall’intero Paese, essendo il pubblico di Cerreto Alpi prevalentemente italiano.

L’aumento complessivo ha visto come importante attore del suo divenire una sapiente politica di comunicazione che ha puntato ad ottenere un risultato sempre crescente attraverso una spesa ridotta. La prima forma di comunicazione adottata è stata quella cartacea/ telematica legata all’educazione ambientale, quindi al turismo scolastico, messa in atto dal Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano. Attraverso il Parco, la Cooperativa ha potuto iniziare un percorso di “pubblicizzazione” delle attività rivolte ai più giovani. Questo ha comportato anche l’inserimento del mondo fieristico, sempre attraverso l’Ente. Un passo che ha permesso, man a mano, di poter ampliare l’offerta e proporre sempre maggiori esperienze nell’ambito.

A seguire vi è stata la creazione di un sito dedicato interamente alla Cooperativa e gestito dai responsabili alle pubbliche relazioni della stessa. Il sito (figura n° 7), recentemente rinnovato, permette una facile navigazione ed un’immediata scoperta delle attività svolte.

Come è possibile notare dall’immagine 7 sono presenti anche i link a due social network: Facebook e G+ (GooglePlus). Al momento entrambi i profili sono poco curati, poveri di notizie e di immagini, con il conseguente numero esiguo di followers. È auspicabile lavorare maggiormente su di essi, utilizzando una politica che permetta al pubblico la scoperta del territorio 365 giorni l’anno, invogliandone la visita.

Oltre all’uso di propri mezzi di comunicazione telematica e non, tre sono stati I punti focali per raggiungere un numero maggiore di utenti.

La prima strategia è sicuramente quella basata sul mondo dell’informazione, dove per informazione, non si vuole intendere solamente la carta stampata, ma anche l’informazione tramite la rete, sia attraverso testate giornalistiche sia attraverso le “pagine” di travel- blogger. Questi ultimi rappresentano, infatti, una grande novità per quello che riguarda i canali di promozione turistica: a leggere e scoprire le località proposte nei post sono un numero sempre più crescenti di persone.

Spesso, a Ceretto Alpi, sono stati ospitati per uno o due giorni giornalisti, scrittori e blogger interessati al progetto, con la conseguente pubblicazione di articoli sulle attività svolte.

Tra le varie iniziative ricordiamo #Cerretoblogtour, svoltosi a Cerreto Alpi dal 14 al 16 febbraio 2014, educational ideato conto dell’impatto delle nuove tecnologie e dei nuovi modelli narrativi e comunicativi web 3.0, utilizzati oggi dai media. L’evento rientra nel progetto Environmental Cooperation model for Cluster del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano e co-finanziato dall'Unione Europea (programma LIFE+ Environment 2009). La strategia prescelta è stata quella di permettere ai partecipanti di scoprire il Cerreto e le sue potenzialità per lo sviluppo sostenibile di una località turistica di

successo, capace di rispondere ai nuovi turismi. Food-Travel Bloggers , influencer della Rete Web e dei Social Network, in 41 particolare Instagramers , si sono ritrovati a vivere esperienze nel 42 territorio raccontandole in diretta ad una community massiccia di viaggiatori consapevoli, sfruttando gli strumenti di comunicazione oggi più utilizzati e rivolgendosi ad un target differenziato.

In occasione dal #Cerretoblogtour, grazie alla collaborazione di IGers Emilia Romagna e IGers Italia è stato anche realizzato il 43 concorso #Cerretochallenge: un concorso fotografico che ha coniugato la scoperta del territorio con la condivisione al grande pubblico delle immagini più significative dell’esperienza, creando una sorta di piccola epidemia “virale” dell’evento sui social.

La seconda strategia adottata ha visto la creazione di eventi che potessero attirare attenzione sul borgo, tra i quali spicca il Mondiale del Fungo. Già ampiamente citato nel paragrafo precedente, l’evento usufruisce di più canali comunicativi: la carta stampata, grazie all’impegno dei responsabili della comunicazione della Cooperativa e la rete. Quest’ultima, infatti, prevede, non solo una comunicazione tramite il sito della Cooperativa e quello del Parco ma, bensì, un blog ed una pagina Facebook dedicati alla mascotte dell’evento, Fra Ranaldo.

Al contrario dei profili propri della Cooperativa, Fra Ranaldo ha pagine più curate ed aggiornate. Se questo da una parte è un bene, dall’altra, nel caso di Facebook, la scelta di un profili “personale” e

Coloro che curano una pagina web personale, blog e che, nel nostro caso, i blogs abbiano come 41

argomento principale delle esperienze di viaggio o enogastronomiche.

Coloro che pubblicano foto sul web attraverso Instagram, una applicazione per iPhone, Android e 42

Windows Phone che vanta oltre 150 milioni di utenti nel mondo.

IGer Italia è l’associazione italiana degli appassionati di Instagram. La community è poi divisa per 43

non di una pagina non è stata a mio avviso corretta. La pagina infatti permette di raggiungere un numero maggiori di utenti, ma soprattutto permette di poter monitorare l’andamento della stessa da un punto di vista di visite e apprezzamento. Manca forse un formazione approfondita su un argomento ad oggi importante come quello dei social.

La stessa politica potrebbe essere applicata al profilo della Cooperativa stessa.

Figura 8 - Immagine del profilo Facebook di Fra Ranaldo

La terza strategia comunicativa si è basata su un canale più settoriale, ovvero la presentazione del modello di cooperativa di comunità e, soprattutto di Turismo di Comunità, presso sia convegni di settore che presso comunità intenzionate ad intraprendere la costruzione di un modello simile. Molte, infatti, sono state le zone del nord Italia che hanno chiesto consiglio a “I Brigantanti” sullo sviluppo di un Turismo di Comunità.

Tutte le azioni intraprese dalla Cooperativa per comunicare il proprio operato sono state scelte per permettere di conoscere Cerreto Alpi attraverso le esperienze che lì si possono vivere e tramite l’esperienza di chi, giorno dopo giorno, si è dedicato alla riuscita del progetto.

6. RIFLESSIONI SULLA RICADUTA ECONOMICA DELL’ATTIVITA’