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VIEVERE CERRETO ALPI: LE ATTIVITA’ PROPOSTE

LA COOPERATIVA “I BRINGATI DEL CERRETO”

5. VIEVERE CERRETO ALPI: LE ATTIVITA’ PROPOSTE

Come già citato in precedenza, per creare turismo di comunità è necessario creare un rapporto tra il turista ed gli abitanti dell’area ospitante.

Pe far si che questo legame sia possibile, non basta essere un buon ospite ma, sempre più, è necessario cercare si coinvolgere sempre più il turista nella vita del luogo. Per rendere possibile questo tipo di azione “I Briganti” hanno dato vista a diverse attività e manifestazioni che possano coinvolgere in prima persona il visitatore e lo “immergano” nel mondo della

montagna.

O g n i a t t i v i t à c r e a t a p e r coinvolgere il visitatore nella v i t a d i C e r r e t o A l p i è strettamente connessa al territorio e alle attività che da m i l l e n n i v i s i s v o l g o n o .

Esperienza esplicativa può essere la “notte al metato ”: l’antico 37 edificio, completamente ristrutturato dalla Cooperativa, oltre ad essere nuovamente in funzione ospita serate, dove gli anziani del luogo raccontano esperienze di vita e leggende legate alla montagna, tramandando così quella cultura popolare che rischiava di perdersi. Per comprendere meglio l’esperienza, il turista può scegliere di dedicare la giornata intera alla “tradizione della castagna”: visita al castagneto, raccolta delle castagne (in stagione), visita guidata al

Il metato è un edificio costruito appositamente per l’essicazione delle castagne destinate alla 37

produzione della farina, tipica produzione di questa zona d’Appenino.

Figura 3 – Immagine del metato in funzione (fonte

metato (figura n°3) con dimostrazione del funzionamento, visita al mulino e lezione di cucina.

Il mulino (figura n°4) rappresenta un altro elemento chiave per chi vuole conoscere questa piccola realtà. Qui le castagne essiccate venivano trasformate in farina e tutt’oggi, dopo il restauro effettuato dal Parco Nazionale, non solo ha ripreso la sua funzione ma è diventato un confortevole alloggio per chi desidera pernottare presso Cerreto Alpi. Già in funzione nel 1400, il mulino e stato dismesso intorno agli anni sessanta, per tornare ad essere oggi uno dei fulcri della vita del borgo. Può ospitare fino a 9 persone, provvisto di servizi, cucina e spazio barbecue è il punto di partenza delle molte escursioni invernali ed estive da praticare a piedi, a cavallo o con le ciaspole.

Da poco inaugurato è il percorso canyoning del Secchia, nato dopo 38 la necessità dei giovani del posto di munirsi di patentino per rocciatori utile al mantenimento dei castagni. Il percorso permette ai visitatori di scoprire il lato più selvaggio di Cerreto Alpi.

L’area dell’Appennino Tosco-Emiliano, grazie alle sue numerosi fonti d’acqua dolce, è un territorio che ben si presta all’attività di pesca alla trota, nasce così l’idea di legare insieme la scoperta del territorio

Il torrentismo (o canyoning) consiste nella discesa di strette gole (o canyon o forre) percorse da piccoli corsi

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d'acqua. A differenza di altri sport acquatici con cui spesso viene confuso si percorre il torrente a piedi, senza l'ausilio di gommone o canoa.

Figura 4 - Il banner pubblicitario per l'alloggio al Mulino (fonte www.ibrigantidicerretto.com)

appenninico e la pesca sportiva. Il pesca-turismo si basa su uscite guidate che prevedono una parte di trekking ed una dedicate alla pesca della trota, pesce d’acqua dolce che popolano i fiumi, i torrenti e i laghi della zona. L’attività è organizzata in collaborazione con I Giardini dell’Acqua - Troticoltura Alta Val Secchia , le cui guide sono 39 tutti esperti Ittiologi in possesso di patentino per

Istruttori Federali di Pesca del CONI. Il loro compito, oltre ad illustrare le varie peculiarità del paco Nazionale dell’Appennino Tosco- Emiliano, è quello di accertarsi del corretto svolgimento dell’attività di pesca. Infatti, le uniche tecniche consentite nelle uscite con guidate sono di tipo ecocompatibile: con esche artificiali, spinning o tecniche di pesca a mosca e con amo singolo senza ardiglione. Le Trote Mediterranee pescate dovranno essere rilasciate 40

immediatamente dopo la cattura (Catch & Release), ed è consentita solamente, nei limiti del regolamento provinciale vigente, la cattura e la detenzione di eventuali Trote Fario di ceppo Atlantico.

ll Pescatore, così facendo, non vestirà solamente i panni di un visitatore appassionato di pesca ma si renderà partecipe agli obiettivi gestionali protesi alla salvaguardia ed alla valorizzazione della fauna ittica autoctona per le acque del Parco.

 

Così come le attività, anche gli eventi creati dalla Cooperativa i Briganti mirano a far sentire il turista parte integrante del borgo. Ai tre eventi citati a seguire ne aggiungeremo un terzo, di più ampio spettro, nato lo scorso anno: Il mondiale del fungo. Questa

http://www.igiardinidellacqua.com

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Specie di trota nativa, ovvero tipica delle acque appenniniche.

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Figura 4 - Locandina de "La Notte Scura” edizione 2013

competizione rivolta ad esperti “fungaioli” e non, vuole legare la tradizione ad una vera e propria associazione tra Cerreto e uno dei preziosi frutti che questa terra offre: il porcino.

La festa del mulino. Tra le prime manifestazioni ideate, si tiene presso il mulino di Cerreto e permette ai visitatori di vedere le macine in funzione e pranzare a base di prodotti tipici locali. La giornata vuole rendere omaggio a questa struttura che, come già detto, rappresenta un punto focale per la comunità della vallata.

La notte scura (figura n°4). Appuntamento ormai tradizionale, volto alla scoperta della medioevale Cerreto Alpi. La particolarità dell’evento è data dall’illuminazione del borgo mediante candele, fiaccole, luna e stelle che accompagnano i partecipanti a degustare prodotti tipici nelle aie e nelle piazzette. Durante l’intera giornata sono previsti mercatini artigianali ed attività per grandi e piccini.

Festa dei Borghi del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano“. Iniziativa ideata, in collaborazione col Consorzio “Fare Appennino”, per rilanciare il ruolo determinante dei Borghi che compongono il territorio del Parco Nazionale e soprattutto per rafforzare la volontà di unione territoriale e non di terra di confini.

Il Campionato Mondiale del Fungo (figura n°5). Manifestazione di ricerca e raccolta del fungo porcino. Alla sua seconda edizione, questa competizione tra amanti del fungo vuole diventare una vera e propria istituzione per la raccolta del porcino. Organizzata dal Parco nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano e dalla Cooperativa I Briganti del Cerreto in collaborazione con il Comune di Collagna e l’associazione A Passeggio nel Bosco, la competizione ha diversi obbiettivi: formare ricercatori e raccoglitori di funghi su tecniche di tispo sostenibile; favorire lo sviluppo di un turismo rispettoso

dell’ambiente di cui il fenomeno è soggetto; incentivare le attività fisiche outdoor, così da ricreare e rafforzare il binomio uomo-natura. La manifestazione si divide in due giornate, la prima di formazione su tecniche di raccolta e comportamento idoneo da tenere nell’ambiente “bosco” (obbligatoria per tutti I partecipanti) e la seconda di competizione. Le categorie previste sono 4: individuale, a gruppi, fotografica e di combinata appenninica. Esclusa la categoria fotografica, per le tre rimanti I partecipanti devono sottostare ad un regolamento rigido (es. Raccolta di non più di 3kg a testa di funghi) pena l’esclusione.

Mascotte della manifestazione Fra Rinaldo e la sua mula Rianna, leggendaria figura del Cerreto ed esperto fungaiolo, che dal suo blog fornisce preziosi consigli agli utenti, preparandoli, edizione dopo edizione, alla gara.

6. COME CONOSCERE “I BRIGANTI”? METODI DI COMUNICAZIONE