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CAPITOLO II: IL BILANCIO E LA CONTABILITA’ DELLE ASL

2.1 IL SISTEMA CONTABILE ED IL PASSAGGIO ALLA CONTABILITA’ ANALITICA

2.1.1 La contabilità finanziaria

Il sistema contabile inizialmente implementato nell’ambito sanitario si centrava sul

Bilancio di previsione annuale e sul Rendiconto finanziarioXL, fondato su di una

contabilità finanziaria che aveva per oggetto la gestione delle entrate e delle uscite finanziarie.

Storicamente, per quanto concerne le entrate, s’individuano 4 principali fasi:

1. Previsione à raffigura una fase preliminare, dove il flusso delle fonti finanziarie previste per l’esercizio viene valorizzato a priori.

2. Accertamento à è la fase giuridica di nascita del credito, nella quale si identificano:

o Ragioni del credito

o Individuazioni del debitore

o Importo da incassare e relativa scadenza

Rappresenta quindi il momento in cui si individuano i mezzi finanziari, comporta inoltre una registrazione contabile ad uno o più capitoli di bilancioXLI. Le somme accertate e in seguito non incassate entro l’esercizio in corso, costituiscono

residui attivi (accertamento – versamento);

3. Riscossione à rappresenta la fase con la quale si individuano le somme dovute dal tesoriere o da altri incaricati della riscossione. Per quanto concerne il “tesoriere”, esso rappresenta un soggetto terzo rispetto all’ente responsabile della gestione della liquidità, mentre relativamente agli “altri soggetti incaricati della riscossione” si possono individuare sia soggetti interni, quali

                                                                                                               

XL  L’approvazione del Bilancio di Previsione annuale da parte delle Regioni costituiva, per le strutture sanitarie, “un’autorizzazione a spendere”. Mentre per quanto concerne il Rendiconto Finanziario esso rappresentava lo strumento giuridico finalizzato al controllo ex post delle attività svolte e del risultato finanziario conseguito.

XLI  Il Capitolo rappresenta l’unità elementare del bilancio finanziario in rapporto al quale vengono definite le operazioni contabili. Con il capitolo si va ad indicare la natura dell’entrata e della spesa.

le guardie comunali, sia soggetti esterni ai quali l’ente delega la funzione di riscossione di alcune entrate con l’obbligo, per essi, di successivo versamento al tesoriere;

4. Versamento à è la fase con la quale si conclude il ciclo delle entrate, consiste nel conferimento al tesoriere delle somme precedentemente riscosse e comporta il rilascio da parte di quest’ultimo di una quietanza con numerazione progressiva per ogni versamento. La quietanza produce un duplice effetto, sia per il debitore sia per il tesoriere. Per il debitore assume le vesti di quietanza liberatoria mentre per il tesoriere rappresenta l’atto con il quale esso dimostra l’entità della riscossione.

Le uscite invece si articolano nelle suddetti fasi:

1. Previsione à fase iniziale che comporta lo stanziamento ossia l’ammontare delle risorse finanziarie che nel corso dell’anno possono essere impiegate per ciascuno dei capitoli in cui viene articolato il bilancio di previsione;

2. Impegno à esprime la volontà di eseguire una spesa creando un vincolo contabile. Ogni impegno di spesa su un determinato capitolo di bilancio va a decrementare la disponibilità totale delle risorse finanziarie stanziate;

3. Liquidazione à è una fase con la quale s’individua il diritto acquisito dal creditore, l’importo da pagare e le varie scadenze. Viene data autorizzazione al pagamento a fronte di documenti contabili quali per esempio: fatture, notule) dei quali si doveva preliminarmente verificare la congruità sostanziale e contabile;

4. Mandato/Ordinazione à si da ordine al tesoriere di pagare al creditore mediante l’emissione di uno specifico documento, il Mandato;

5. Pagamento à rappresenta l’esecuzione materiale della disposizione di pagamento definita nel mandato, nei modi e nei termini indicati nello stesso.

Il preesistente sistema di contabilità finanziaria, di tipo preventivo con rendiconto a consuntivo, si basava sul principio della competenza finanziaria e mediante il ricorso alla partita semplice portava, come detto in precedenza, alla rilevazione delle fasi che caratterizzavano il ciclo dell’entrata e della spesa.

Uno degli obiettivi principali della gestione finanziaria era per l’appunto quello di garantire l’autorizzazione della gestione dei due cicli al fine di realizzare un controllo giuridico-contabile sui movimenti finanziari di gestione.

Infatti, in tale modello l’attenzione si focalizza essenzialmente sulla dimensione finanziaria dei fatti tralasciando quella economica e patrimoniale, che invece assume grande importanza a partire dagli anni ’90.

Tutto questo porta a evidenziare come tale sistema contabile non sia efficiente tanto quanto possa sembrare, questo perché si caratterizza per una serie di limiti che ostacolano la corretta gestione dei conti sollecitati durante l’esercizio.

Uno dei principali freni della contabilità finanziaria, che rappresenta al tempo stesso uno dei motivi per i quali si è passati ad una contabilità economica-patrimoniale, risiede nel fatto che con tale sistema non si riusciva a fornire informazioni utili sull’utilizzo effettivo delle risorse, risultando quindi, uno strumento più adeguato per un controllo di tipo burocratico, politico, semplice e formale, incentrato prevalentemente sulla legittimità dei singoli atti.

I documenti principali che erano adottati dagli enti del settore sanitario prima del processo di aziendalizzazione, segnato dall’avvento del D.Lgs 502/92, erano quindi quelli tipici della contabilità finanziaria, tra i quali il bilancio preventivo annuale, che veniva visto come il documento principale per l’amministrazione della struttura sanitaria e il rendiconto finanziario.

1. Definire a priori l’ambito e i limiti di manovra dell’ente, mediante stanziamenti di bilancio in capitoli, con articoli che possono variare solo attraverso precise procedure;

2. Verificare la corretta imputazione contabile dei singoli provvedimenti e l’effettiva attuazione delle scelte in sede di bilancio preventivo.

Con l’entrata in vigore del D.Lgs 502/92, il sistema contabile, fino ad allora caratterizzato prettamente da aspetti finanziari, viene ad essere sostituito dal sistema di contabilità economica patrimoniale, secondo quanto disposto dall’art.5 comma 4 del suddetto decreto, generando un processo di rinnovamento contabile.

Nella tabella che segue sono indicati (tab.2) i principali cambiamenti che si sono rilevati nel sistema contabile in seguito al processo di aziendalizzazione.

Tabella 2: I cambiamenti nel sistema contabile

Sistema di

contabilità Programmazione Rendicontazione

PERIODO