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Per quanto riguarda invece la sezione dei Costi della produzione, le differenze che troviamo sono ridotte, tra esse si possono individuare:

CAPITOLO II: IL BILANCIO E LA CONTABILITA’ DELLE ASL

Grafico 2: La progressiva diffusione della contabilità economico – patrimoniale

E) PROVENTI ED ONERI STRAORDINARI 1) Proventi straordinar

2. Per quanto riguarda invece la sezione dei Costi della produzione, le differenze che troviamo sono ridotte, tra esse si possono individuare:

a. I costi caratteristici dell’azienda riguardano essenzialmente gli acquisti di beni e servizi dell’esercizio, i quali si scompongono in:

i. Acquisti di servizi sanitariLVI à si fa riferimento alla medicina di base, attività di assistenza specialistica ambulatoriale e per collaborazioni in prestazioni di lavoro sanitarie e socio- sanitarie;

ii. Acquisti di servizi non sanitari à concernenti i costi di fornitura dei servizi non sanitari, quali ad esempio, le utenze, collaborazioni, servizi di manutenzione e riparazione e per godimento di beni di terzi.

Tali costi sono imputati nel rispetto del criterio di costo, ed il valore da inserire è determinato mediante la fattura del fornitore o attraverso i dati raccolti in apposite schede;

b. I costi del personale si dividono in:

i. Personale dirigente medico à riguarda tutti i medici;

ii. Personale dirigente ruolo sanitario non medico à concerne persone che hanno raggiunto lo stato di dirigente per progressione (Es. Infermiere con specialistica)

iii. Personale comparto ruolo sanitario à rientrano per esempio gli infermieri semplici;

iv. Personale dirigente altri ruoli v. Personale comparto altri ruoli

                                                                                                               

LVI  Nel conto economico tale voce viene scomposta in sotto-voci specifiche relative all’acquisizione di prestazioni e servizi di natura sanitaria e socio-sanitaria.

Relativamente agli “Ammortamenti”, bisogna fare una precisazione, in quanto potremmo ricorrere, in determinati casi al cosiddetto ammortamento integrale. Processo che si viene ad attivare nel momento in cui si faccia riferimento a cespiti con valore inferiore a 516,46 € o cespiti acquistati utilizzando contribuiti in c/esercizio e consiste nell’imputare integralmente ad ammortamento il valore del bene acquistato. La voce sollecitata la troviamo nella sezione A.2 del conto economico “Rettifiche in c/esercizio per destinazione ad investimenti” con segno negativo, a cui si collega un conto di P.N “Finanziamenti di investimenti da rettifiche di C/E”.

Questi sono le principali differenze che si rilevano nella macroclasse B, Costi della produzione.

Come detto in precedenza nel Bilancio, si determino dei parziali intermedi prima di giungere al risultato economico di periodo. Il primo valore, significativo, che troviamo è il “Risultato Operativo”, con il quale si mette in risalto il risultato della gestione caratteristica. Viene determinato sottraendo dal Valore della produzione i conseguenti Costi di produzione.

In seguito, si redigono altre sezioni, quali: -­‐ Proventi e oneri finanziari

-­‐ Rettifiche di valore di attività finanziarie -­‐ Proventi e oneri straordinari

-­‐ Imposte e tasse

La somma di questi risultati parziali determina il risultato economico di periodo. È possibile che, in calce allo schema di conto economico, si possa rilevare l’indicazione di eventuali “Contribuiti per il ripiano perdite ricevuti nell’esercizio”. Tale rilevazione, nel caso ci fosse, non produrrebbe nessun effetto economico poiché coinvolgerebbe solamente le poste del Patrimonio Netto, e per tale motivo, sarebbe più corretto inserirla alla fine dello Stato Patrimoniale, fornendo eventuali precisazioni in Nota Integrativa.

2.2.3 Nota integrativa

Seguendo l’impostazione ministeriale, precisata dalla normativa Cee e accolta con D.Lgs 137/1991, pur considerando la Nota Integrativa come un documento caratterizzante il Bilancio d’Esercizio, per la sua redazione, non è definito un vero e proprio schema da seguire, ma soltanto i principi generali da rispettare, lasciando così libere le Regioni nel variare la composizione del modello stesso.

A tal proposito possiamo affermare che la Nota Integrativa deve essere suddivisa in quattro parti:

I. Criteri di valutazione

II. Informazioni sullo Stato Patrimoniale III. Informazioni sul Conto Economico IV. Altre informazioni

Si può articolare anche in sezioni o tabelle, le quali devono essere redatte nel rispetto delle disposizioni previste dalla Regione. Le stesse sezioni si possono comporre di note di commento delle voci descrittive degli argomenti trattati.

La Nota Integrativa, può essere quindi considerata come un documento di supporto per interpretare e valutare la significatività dei valori e risultati determinati all’interno del Bilancio. Con essa, infatti, si vanno a definire dettagliate informazioni sul processo sia valutativo sia formativo delle poste contabili facilitando così la lettura e l’analisi.

Le funzioni principali di tale documento possono essere sintetizzati in questi punti:

-­‐ Funzione analitico-descrittiva à permette di evidenziare degli aspetti di conti iscritti nello Stato Patrimoniale o Conto Economico, non desumibili direttamente dal Bilancio;

-­‐ Funzione esplicativa à esprime i ragionamenti alla base delle stime effettuate in sede di redazione;

-­‐ Funzione informativa à permette di ottenere, come detto in precedenza, informazioni aggiuntive rispetto a quanto decifrabile dagli schemi di Bilancio. Un esempio lampante è rappresentato dalle immobilizzazioni materiali iscritte nella sezione A.2) dello Stato Patrimoniale, al netto del fondo ammortamento.

A tal proposito si può affermare che dalla nota integrativa si desumono informazioni non riscontrabili dal bilancio, quali ad esempio il valore del costo storico di acquisto delle immobilizzazioni, il valore complessivo degli ammortamenti registrati negli esercizi precedenti ed anche eventuali manutenzioni, riparazioni, svalutazioni o rivalutazioni delle stesse strutture. Da qui nasce l’utilità della Nota Integrativa come strumento informativo.

Oltre alla Nota Integrativa, al Bilancio sono allegati altri documenti come la relazione sulla gestione, redatta dal Direttore Generale, e la relazione sul bilancio, redatta invece dal Collegio dei Revisori.

Anch’ essi rappresentano documenti utili per comprendere la strategia adottata nell’esercizio e per capire quali saranno i punti cardine su cui si baserà la strategia aziendale futura.

2.2.4 Il bilancio dell’Asl 9 di Grosseto

Per spiegare al meglio quanto descritto nel precedente paragrafo riporto i principali prospetti redatti dall’Azienda Usl 9 di Grosseto per l’anno 2013.

Andrò, nello specifico, a comparare le situazioni emerse nel 2013 e nel 2012, all’interno dello Stato Patrimoniale - Conto Economico, spiegando tali risultati attraverso quanto definito all’interno della Nota Integrativa.

Il Bilancio d’esercizio è stato predisposto nel rispetto di quanto disciplinato dal D.Lgs 118/2011, facendo riferimento sia al Codice Civile sia ai Principi Contabili Nazionali ed è stato orientato al garantire il rigore e la razionalità mediante il rispetto di vincoli economici finalizzati al pareggio di bilancio e di vincoli concernenti il mantenimento dei buoni risultati conseguiti sulle performance.

Prima di iniziare questo tipo di analisi, bisogna innanzitutto capire come si struttura l’Azienda Usl 9 di Grosseto.

L’Azienda opera sul territorio della provincia di Grosseto, coprendo una popolazione complessiva di circa 220 mila abitanti, suddivisi in 28 comuni. Per garantire una migliore gestione degli utenti, l’Az. Usl si suddivide in 4 zone- distretto, che vengono identificate come:

- Zona 1 – Colline metallifere - Zona 2 – Colline dell’albegna - Zona 3 – Amiata grossetana - Zona 4 - Zona grossetana

I dati che riporterò nei vari schemi derivano dalla somma di tre risultati differenti, concernenti la gestione sanitaria, la gestione sociale (convenzione con i comuni della Zona Colline dell’Albegna) e la gestione della SDS, ovvero Società della Salute Amiata Grossetana, e seguiranno un preciso sistema, utilizzato anche per il Budget, cioè, i conti saranno inseriti in bilancio mediante il riconoscimento di un codice a loro assegnato. Da un’analisi immediata risulta come l’Asl 9, abbia ottenuto un risultato positivo nell’esercizio, pari a 144.754 €, importo nettamente superiore

Importi: Euro

Importo % A) IMMOBILIZZAZIONI

I Immobilizzazioni immateriali 1.262.207 1.403.617- 141.410 -10,07%

1) Costi di impianto e di ampliamento - - - 2) Costi di ricerca e sviluppo - - - 3) Diritti di brevetto e diritti di utilizzazione delle opere dell'ingegno 793.978 841.090- 47.112 -5,60% 4) Immobilizzazioni immateriali in corso e acconti - - - 5) Altre immobilizzazioni immateriali 468.229 562.527- 94.298 -16,76%

II Immobilizzazioni materiali 123.573.922 128.848.954 - 5.275.032 -4,09%

1) Terreni 5.886.633 5.886.633 - 0,00% a) Terreni disponibili - - -

b) Terreni indisponibili 5.886.633 5.886.633 - 0,00%

2) Fabbricati 93.669.232 89.723.967 3.945.265 4,40% a) Fabbricati non strumentali (disponibili) 23.871.412 22.086.159 1.785.253 8,08%

b) Fabbricati strumentali (indisponibili) 69.797.820 67.637.808 2.160.012 3,19%

3) Impianti e macchinari 9.685.286 10.105.196- 419.910 -4,16% 4) Attrezzature sanitarie e scientifiche 6.371.635 10.140.090- 3.768.455 -37,16% 5) Mobili e arredi 4.004.735 5.318.791- 1.314.056 -24,71% 6) Automezzi 342.827 395.713- 52.886 -13,36% 7) Oggetti d'arte - - - 8) Altre immobilizzazioni materiali - - - 9) Immobilizzazioni materiali in corso e acconti 3.613.574 7.278.564- 3.664.990 -50,35%