Posti letto ospedalieri per 1000 abitanti ‐ Anni 1998 ‐ 2012
Grafico 3.1: Le prestazioni di assistenza sanitaria negli ann
Per concludere il discorso sui cambiamenti avvenuti e che avverranno prossimamente, bisogna anche prendere in considerazione il mutamento del ruolo e delle responsabilità dei medici di base.
La prima novità riguarda l’accezione di medico che non sarà più considerato come singolo professionista al servizio dei pazienti che opera da solo nel suo studio, ma bensì come un tecnico altamente specializzato che coadiuva in organizzazioni mono o pluri-professionali.
I medici, secondo quanto definito dal Decreto Balduzzi, saranno raggruppati in “Aggregazioni funzionali territoriali”(AFT), prendendo in considerazioni organizzazioni mono-professionali e in “Unità complesse di cure primarie”(UCCP) facendo riferimento a quelle pluri, con le quali si erogheranno prestazioni assistenziali sfruttando l’integrazione del lavoro svolto da medici, specialisti, pediatri ed infermieri.
L’obiettivo che si prefigge di raggiungere il sistema è di garantire un’assistenza ai pazienti 24 ore su 24 e 7 giorni su 7. Sulla questione un articolo del Sole 24 ore afferma che l’intento principale è quello di “fornire ai cittadini italiani, medici di
famiglia sempre aperti”.
Per l’appunto, la nascita di organizzazioni come la AFT e la UCCP, cerca di assicurare il coordinamento tra le varie figure professionali garantendo in qualsiasi momento, agli stessi pazienti, l’adozione di un approccio proattivoLXX verso il costante problema della cronicità, un’accoglienza, una condivisione di percorsi assistenziali e collaborazioni sanitarie e socio-sanitarie tra il personale.
Questa riforma volta ad impiegare a tempo pieno i vari medici ha portato subito a riscontrare i primi “mal di pancia” tra i vari soggetti interessati. I motivi principali pongono l’accento su due fattori:
-‐ C’è incertezza sul compenso che gli stessi medici dovranno percepire, a tal proposito le Regioni hanno in programma di intervenire per rivedere tutte le indennità erogate per associazioni, informatica e collaboratori;
-‐ Il fatto di essere a disposizioni 24 ore su 24 senza avere garanzie sulla presenza di risorse aggiuntive che possono incrementare i propri stipendi non incoraggia gli stessi medici a impegnarsi per la causa, anzi, porta gli stessi a denunciare un loro sfruttamento;
LXX L’approccio proattivo si distingue rispetto al precedente sistema sanitario reattivo, con il quale il paziente era preso in cura solamente dopo che la malattia fosse insorta, incorrendo in tal modo a sostenere costi esorbitanti. Con l’approccio proattivo, invece, ci focalizziamo su un’attività di prevenzione personalizzata, di previsione e diagnosi e gestione delle patologie. Tutto questo determina un costo sensibilmente inferiore rispetto al precedente.
Su questa questione si sono verificati e si stanno verificando tuttora delle battaglie legali per tutelare i medici e per raggiungere un accordo che possa accontentare tutti. Al riguardo nella Regione Veneto il problema legato all’apertura degli ambulatori h24 è stato portato dinanzi alla Corte dei Conti che ha dichiarato l’illegittimità delle procedure adottate, mentre in Toscana si è presentata, il 31 Luglio 2015, in consiglio regionale una proposta di referendum per abrogare la riforma sanitaria prevista dalla Legge Regionale 28/2015.
3.2.2 Confronto con gli altri paesi del globo
Si è finora analizzato e descritto il SSN italiano e i suoi principali aspetti, ma tale complesso risulta essere efficiente rispetto ai sistemi adottati negli altri paesi europei e non?
Facendo un excursus storico notiamo come l’Italia, negli anni, passa da un secondo posto evidenziato da studi e redazioni effettuate dall’OMS nel 2000, a un 22° posto nel 2014 rimarcato dall’EHCI (Euro Health Consumer Index), studio effettuato il 27 Gennaio scorso dalla società svedese Health Consumer Powerhouse (HCP)LXXI, che mette a confronto le performance dei sistemi sanitari europei prendendo in considerazione il punto di vista del paziente/consumatore.
L’obiettivo di questi studi è di individuare gli strumenti più efficienti e metterli a disposizione dei diversi paesi al fine di migliorare la qualità delle prestazioni.
La classifica che è redatta prende in analisi sei diversi indicatori sui quali si effettua una previsione mediante il ricorso ad una scala di valutazione che va da 1 a 3, il cui
LXXI L’Health Consumer Powerhouse(HCP) è un gruppo indipendente di esperti, nato a Stoccolma nel 2004
allo scopo di promuovere la cultura della valutazione e della trasparenza in campo sanitario, partendo dal punto di vista dei cittadini-utenti.
Il primo prodotto è stato lo Swedish Health Consumer Index, che dal 2005 è diventato Euro Health Consumer
Index (EHCI), con la valutazione di 33 sistemi sanitari europei, giunto nel 2009 alla quinta edizione. La
collana delle pubblicazioni si è nel tempo arricchita di rapporti specialistici, più recentemente, sono stati aggiunti altri paesi nella valutazione dell’efficienza dei sistemi sanitari, tra i quali Norvegia, Svizzera, Repubblica di Macedonia, Albania, Islanda, Serbia, Montenegro e Bosnia-Erzegovina.
valore è determinato a seconda del peso relativo o massimo punteggio totale assegnato.
Le diverse aree di valutazione con i relativi pesi possono essere così sintetizzate:
Tabella 3.2: Gli indicatori utilizzati per la classifica EHCI
AREA DI VALUTAZIONE PESO RELATIVO
Diritti e informazioni dei pazienti 150
Accessibilità – tempi d’attesa 225
Risultati di salute 250
Gamma e accessibilità dei servizi offerti
150
Prevenzione 125
Prodotti farmaceutici 100
TOTALE 1000
Nonostante molti paesi registrino un lieve calo della spesa sanitaria a causa della crisi economica, dal rapporto dei suddetti indicatori, si riscontra come l’assistenza sanitaria continui a produrre risultati sempre più positivi.
Il migliore piazzamento se lo aggiudica l’Olanda, principale esponente del sistema “Bismarck” insieme alla Germania, rilevando un punteggio pari a 898 su 1000, al secondo posto troviamo la Svizzera con 855/1000, mentre la Norvegia completa il podio distaccata di 47 punti dalla vetta, poi via via tutti gli altri.
Per trovare l’Italia bisogna scorrere fino al ventiduesimo posto con punteggio di 648/1000 (Grafico 3.2), a tal proposito è necessario sottolineare come paesi
rientranti nei sistemi “Beveridge”LXXII, come appunto Italia-Spagna-Regno Unito, focalizzano l’attenzione sul settore privato, basando su di esso la qualità delle prestazioni ed i servizi offerti.