• Non ci sono risultati.

Contributi e riflessioni sulla performance: linee guida dell’ANCI e

Capitolo 3. LA PROGRAMMAZIONE DELLA

3.2. Contesto Attuale: dalla riforma Brunetta

3.2.3. Contributi e riflessioni sulla performance: linee guida dell’ANCI e

A seguito dell’approvazione del decreto 150/09, ci sono stati diversi contributi e riflessioni in materia di programmazione della performance allo sopo di chiarirne gli aspetti applicativi più complessi. In questo senso l’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI), ha emanato delle linee guida per approfondire gli aspetti applicativi del ciclo della performance e chiarire le problematiche interpretative. A questo scopo l’ANCI ha anche sottoscritto anche protocolli di collaborazione con la Civit32, in cui sono state discusse le citate indicazioni provenienti dall’associazione.

Queste linee guida hanno individuato quali implicazioni principali per gli enti locali a seguito dell’introduzione del ciclo della performance: i) il rafforzamento del legame tra politiche, strategia ed operatività, ii) l’introduzione del programma per la trasparenza e l’integrità iii) la definizione e misurazione degli outcome e iv) l’obiettivo di miglioramento continuo dei servizi pubblici.

L’ANCI ha previsto la scelta di adottare gli strumenti di Piano Esecutivo di Gestione (PEG) e Piano Dettagliato degli Obiettivi (PDO) e della Relazione Previsionale Programmatica (se non richiesti obbligatoriamente PEG e PDO) quali elementi centrali delle fasi di definizione, misurazione e rendicontazione della performance, rafforzando, in questo senso la considerazione di PEG e PDO come strumenti annuali direttamente collegati alla strategia pluriennale di mandato.

Inoltre le linee guida ANCI indicano, per il recepimento delle disposizione del D.Lgs 150/09, le seguenti caratteristiche essenziali degli strumenti di pianificazione e rendicontazione:

i. una pianificazione degli obiettivi triennali sulla base dell’indirizzo politico coerentemente ai bisogni dei cittadini e degli atti di programmazione economico-finanziaria;

32

L’ANCI e la CIVIT hanno sottoscritto un protocollo di collaborazione il 16 settembre 2010 per l’istituzione di un tavolo tecnico per il confronto sulle questioni applicative delle disposizione del D.lgs 150/2009, delle Delibere Civit e regolamenti connessi.

ii. l’individuazione degli obiettivi annuali in raccordo con la pianificazione strategica pluriennale dell’ente,

iii. l’esplicitazione della gestione degli outcome in termini di impatti delle politiche ed azioni;

iv. la programmazione operativa contenente: a) la rappresentazione degli obiettivi operativi, b) delle attività istituzionali da gestire per raggiungere i target,c) degli obiettivi collegati a priorità strategiche, nonché del d) sistema di misurazione con relativi indicatori, e) dei sistemi di raccordo tra risultati e struttura organizzativa, ed f) il contributo della performance individuale a quella organizzativa, e g) la coerenza degli obiettivi operativi con il piano dei conti e il piano dei centri di costo/ricavo.

L’ANCI ha di fatto individuato tre possibili configurazioni di piano della performance, di cui due alternative alla struttura indicata dalla Delibera 112/2010 della CIVIT (figura 3.3).

La configurazione n. 2, ovvero quella di PEG o PDO evoluto, prevede l’utilizzo del piano esecutivo di gestione (o del piano dettaglio degli obiettivi) come piano della performance con integrazione della programmazione annuale con le sezioni introduttive del documento e la definizione degli obiettivi strategici pluriennali. Tale tipologia risulta indicata per gli enti locali di medie e grandi dimensioni che sono tenuti ad adottare il PEG.

La terza configurazione, invece, prevede un Piano della Perfomance derivante dalla relazione previsionale e programmatica, allargata alla dimensione operativa con integrazione delle sezioni introduttive e descrizione degli obiettivi gestionali annuali. Questa configurazione è consigliata agli enti di piccole dimensioni che non redigono il PEG.

Sul tema della performance, allo scopo di fornire riflessioni per lo sviluppo di strumenti a supporto del ciclo della performance negli enti locali, sono intervenuti anche altri contributi. Tra questi anche il progetto “Valutazione della Performance” sviluppato dal Dipartimento della Funzione pubblica33

, che ha

33 Per approfondimenti si rimanda al sito http://qualitapa.gov.it/iniziative/valutazione- performance/il-progetto/ e a: Davide Galli (a cura di). Manuale. Il ciclo della performance nei

previsto un percorso di affiancamento pluriennale dedicato al miglioramento del ciclo di gestione della performance nei Comuni delle Regioni Obiettivo Convergenza34.

Figura 3.3. Configurazioni alternative di Piano della Performance secondo le linee guida dell’ANCI

Fonte: rielaborazione delle configurazioni previste dalla linee guida ANCI p.23

comuni. Ebook 2013 e Il Ciclo di Gestione della Performance nei comuni. Definizione del sistema di misurazione e valutazione della Performance Organizzativa. Principi e criteri, Reference Book, Ottobre2012.Progetto“Valutazione della Performance”, Dipartimento della Funzione pubblica. 34 L'Obiettivo Convergenza nell'ambito della politica di coesione 2007/2013 e della nuova programmazione dei Fondi Strutturali, riguarda gli Stati membri e le Regioni il cui PIL pro capite, calcolato in base ai dati dell’ultimo triennio precedente l’adozione del regolamento sui Fondi Strutturali, è inferiore al 75% della media dell’UE allargata e si attua a livello regionale (livello geografico NUTS-2). Per l’Italia le regioni ammissibili sono Campania, Puglia, Calabria e Sicilia.

Questo progetto è partito dal riconoscimento delle pratiche più promettenti di attuazione dei sistemi di pianificazione, programmazione e valutazione, per individuare quali sono le condizioni che favoriscono l'efficacia del ciclo della performance.

Successivamente sono stati messi in atto percorsi di affiancamento mirati a sviluppare sistemi di pianificazione, programmazione e valutazione nei comuni delle regioni dell’obiettivo convergenza con attività che vanno dalla a) somministrazione di una check list per la review completa del ciclo della performance, b) all’individuazione delle aree di miglioramento del medesimo ciclo e delle relative azioni da mettere in atto, oltre a c) momenti di formazione specifica e d) strumenti di supporto e monitoraggio delle azoni implementate. Il progetto ha poi visto ampliare il campo di applicazione dalle regioni del sud alla grandi città.

Con riferimento alla prima parte del progetto, sono state analizzate le pratiche in termini di pianificazione e programmazione della performance di alcuni enti pilota35, riassunte molto brevemente nella figura 3.4.

Osservando quanto sviluppato da questi enti utilizzando come base di analisi le indicazioni dell’ANCI, appare una situazione in cui le configurazioni delineate dall’associazione dei comuni vengono utilizzate singolarmente o, in parte, congiuntamente ad evidenziazione del fatto che non esiste un’unica soluzione teorica adottabile, ma ciascuna delle configurazioni è utilizzabile, con aggiustamenti caso per caso, ente per ente.

In estrema sintesi, considerando le indicazioni, in tema di pianificazione e programmazione della performance, provenienti della norme, delle delibere della Civit, delle linee guida ANCI e degli orientamenti degli enti pilota del progetto promosso da Dipartimento della Funzione Pubblica, gli enti devono redigere un Piano della Performance strutturato da una sezione strategica e da una sezione operativa. Gli orientamenti in questioni sono essenzialmente due:

1. relazione previsionale programmatica formata da, a) una sezione strategica contenente le linee programmatiche di mandato e la

35 I sei enti pilota sono stati selezionati sulla base di criteri relativi alle dimensioni e alla rappresentatività geografica.

relazione programmatica vera e propria con l’indicazione degli obiettivi operativi, e da, b) una sezione operativa riportante il PEG/PDO con gli obiettivi gestionali;

2. piano esecutivo di gestione evoluto, con l’aggiunta di una a) sezione strategica per la declinazione dei programmi strategici della linee programmatiche di mandato e degli altri documenti di programmazione strategica, mentre nella b) sezione del PEG verranno declinate le azioni in obiettivi operativi gestionali.

Figura 3.4. Orientamenti enti pilota progetto “Valutazione della Performance”

Fonte: elaborazione personale

In questo multiforme contesto, si collocherà quindi il tentativo di sviluppare un modello integrato di pianificazione e programmazione della performance, partendo da quanto emerso dalle indicazione ed osservazioni della dottrina coniugando il tutto con le indicazioni normative con lo scopo della massima semplificazione, integrazione e chiarezza.