REGISTRO AFFARI CIVILI
7. Copertura delle piante organiche dei magistrati e del personale amministrativo 1 Magistrati: uffici giudicanti e requirenti
Deve darsi atto quest’anno del miglioramento della situazione.
Gli uffici giudicanti del distretto, su un organico complessivo di 146 magistrati (28 in servizio presso la Corte d’Appello; 106 presso gli Uffici di primo grado, 5 presso il Tribunale per i Minori; 7 presso gli Uffici e il Tribunale di Sorveglianza), hanno presentato nell’anno in considerazione il più basso di scopertura degli ultimi anni. Il recentissimo aumento di 9 unità (di cui 4 in Corte d’Appello, 1 al tribunale di Sorveglianza, 2 al tribunale di L’Aquila e uno ciascuno ai Tribunali di Pescara e Teramo), ha portato la pianta organica distrettuale a complessivi 211 posti, di cui 155 negli Uffici giudicanti e 56 negli Uffici requirenti; sono attualmente scoperti 13 posti nei primi (scopertura dell’8,39 %) e 5 posti nei secondi (scopertura dell’8,93%).
Trattasi della scopertura più bassa degli ultimi anni, ma al dato estremamente favorevole si contrappone, purtroppo, la grave scopertura del Personale Amministrativo, di cui oltre, che impedisce di valorizzare al massimo le risorse magistratuali, non adeguatamente supportate negli adempimenti amministrativi.
Quest’anno il Distretto ha risentito della mancanza del Magistrato Distrettuale giudicante, trasferito a domanda al tribunale di Chieti, il cui posto non è stato coperto.
Sono vicine a diventare realtà le piante organiche flessibili di cui alla legge finanziaria n.160/2019, che lo schema di decreto ministeriale di proposta stabilisce per il Distretto aquilano in 4 magistrati giudicanti e due requirenti (è in corso il procedimento di acquisizione dei pareri dei Consigli Giudiziari al CSM); il loro arrivo potrà certamente agevolare il regolare svolgimento dell’attività giurisdizionale, non solo in caso di assenza dei magistrati, ma in ogni ipotesi di difficoltà degli Uffici, anche transitoria.
Gli aumenti recentemente stabiliti porranno fine all’annoso problema, più volte evidenziato, della sproporzione tra magistrati e carichi di lavoro, dal punto di vista qualitativo e quantitativo, soprattutto con riferimento ai Tribunali di L’Aquila (ufficio distrettuale, gravato da nuove competenze che necessitano di magistrati specializzati) e Teramo.
Resta la criticità derivante dal troppo basso tasso di specializzazione dei magistrati operanti nella
maggior parte degli uffici, le cui minime dimensioni (tra i tribunali più piccoli d’Italia ben quattro si trovano in Abruzzo, tutti in territori sub-provinciali) obbligano pressoché tutti a funzioni promiscue; si perde così il vantaggio di cui godono altri uffici, di maggiori dimensioni, essendo la specializzazione strumento fondamentale per accrescere la qualità delle sentenze, promuovere la tendenziale uniformità e stabilità degli indirizzi giurisprudenziali, ed anche per aumentare la complessiva produttività degli uffici e fronteggiare adeguatamente la domanda di giustizia.
Fig. 25 - Copertura piante organiche magistrati del Distretto al 30 giugno 2020
7.2 Il personale amministrativo
La politica di ripopolamento del personale attuata dal Ministero della Giustizia negli ultimi anni ha sortito minime ricadute sull’attuale assetto della Corte d’Appello, considerata l’elevata percentuale di pensionamenti e di accesso alla cosiddetta quota 100. Nello scorso mese di settembre sono stati assegnati all’Ufficio n. 5 nuovi assistenti giudiziari ma, nel contempo, sono stati collocati in pensione n. 7 dipendenti, di cui n.3 funzionari giudiziari di comprovata esperienza; un assistente è distaccato presso altro ufficio giudiziario, uno collocato in aspettativa e uno in astensione obbligatoria dal mese di marzo.
Sono attualmente carenti le figure professionali apicali, il che crea notevoli disservizi considerando che l’organico è molto sottodimensionato rispetto alle reali esigenze dell’Ufficio, i cui compiti a servizio dell’intero distretto sono aumentati negli anni; la pianta organica, peraltro, non è proporzionata nemmeno rispetto a quella magistratuale, aumentata negli ultimi anni di ben 4 unità, da poco interamente coperta.
L’organico della Corte di Appello presenta oggi le seguenti scoperture: n. 2 direttori amministrativi, n. 10 funzionari giudiziari, n. 2 cancellieri, n. 8 operatori giudiziari, n. 2 conducenti di automezzi e n. 4 ausiliari; per assicurare i servizi minimi essenziali è quindi indispensabile fare ricorso ad applicazioni di personale da altri uffici giudiziari in cui la percentuale di scopertura è inferiore. I significativi ritardi evidenziati durante l’ispezione ministeriale dell’aprile 2019, maturati in servizi particolarmente importanti come la gestione dell’esecuzione penale, del recupero dei crediti e della gestione delle spese di giustizia, sono comunque stati ridotti considerevolmente o del tutto eliminati. In particolare, è stato abbattuto l’arretrato dell’ufficio recupero crediti e dato impulso alla conversione dei crediti inesigibili; è stato riorganizzato l’ufficio spese di giustizia normalizzando il servizio; è stato dato impulso all’attività dell’accettazione delle fatture, pagate con grande tempestività, con piena soddisfazione degli ordini forensi distrettuali.
Nel settore amministrativo è stata realizzata, con notevole risparmio economico, l’aggregazione in capo alla Corte di tutte le procedure per l’acquisizione del servizio del Responsabile della Prevenzione e Sicurezza e del Medico Competente per gli uffici giudicanti del distretto; poiché la gestione integrata dei servizi di sicurezza nei luoghi di lavoro (D.Lgs. n.81/2008) prevede anche l’acquisizione dei relativi servizi di formazione, la Corte, previa ricognizione dei fabbisogni formativi distrettuali, ha provveduto ad acquisire le deleghe e ad attivare l’acquisto del servizio attraverso il Mepa per tutti gli uffici del distretto.
Nel periodo di emergenza epidemiologica, è stato, inoltre, necessario fronteggiare le problematiche relative alle misure di prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro, nel rispetto delle indicazioni igienico-sanitarie fornite dall’Autorità Sanitaria ed indicate dal Governo, ed al lavoro agile. L’attuale previsione normativa (art. 263 del D.L. n. 34/20), stabilisce tale modalità di svolgimento dell’attività lavorativa per il 50% del personale impiegato nelle attività che possono essere svolte da remoto, a condizione che l’erogazione dei servizi ai cittadini e alle imprese avvenga con regolarità, continuità ed efficienza, nel rigoroso rispetto dei tempi previsti dalle leggi, leggi che, per la fase di c.d. “seconda ondata”, non hanno autorizzato sospensioni generalizzate.
La scopertura a livello distrettuale è pari al 18,90%, dato lievemente migliorato rispetto all’anno precedente per effetto delle assunzioni degli assistenti giudiziari, anche in sovrannumero, in seguito allo scorrimento della graduatoria degli idonei. In alcuni uffici, tuttavia, la situazione è peggiore che in altri (il Tribunale di Sorveglianza di L’Aquila soffre di una scopertura del 50%);
la scopertura del personale UNEP a livello distrettuale è del 27,28%.
Anche a livello distrettuale, quindi, la situazione è problematica, tanto che la Corte è quotidianamente sollecitata da richieste di applicazioni che, a seguito della recente sottoscrizione dell’Accordo sulla mobilità del Personale Giudiziario (15.7.2020) impongono attività tanto impegnative sul piano amministrativo (diramazione di interpelli distrettuali, interlocuzioni con i
24 uffici presenti nel distretto, valutazione dei fabbisogni) quanto poco proficue, consentendo al più di tamponare le emergenze, in quella che si può definire una vera e propria “guerra fra poveri”.
Copertura piante organiche personale amministrativo del Distretto
Uffici giudiziari Uffici UNEP
previsti 597 154
presenti 486 112
% scopertura 18,90 27,27
Anche per l’anno 2020 la collaborazione con la Regione Abruzzo ha consentito di ottenere per 5 mesi, con decorrenza dal 17.8.2020, la riassegnazione di alcuni tirocinanti negli uffici giudiziari, in prosecuzione dell’esperienza positiva avviata negli scorsi anni, finalizzata al rafforzamento delle competenze ed al conseguimento della qualificazione specialistica di operatore per la gestione degli archivi amministrativi giudiziari; il loro apporto all’interno di tutti gli uffici del distretto è stato molto apprezzato.
Fig. 26 - Copertura piante organiche personale amministrativo del Distretto al 30 giugno 2020