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3. La Giustizia Penale

3.4 La Sezione Penale della Corte di appello

3.4 La Sezione Penale della Corte di appello

In appello anche quest’anno si registra una diminuzione delle sopravvenienze, pari all’11%, scese da 3017 a 2753 iscrizioni (quasi mille meno che nell’A.G 2017/18), probabilmente, almeno in parte, in ragione della sospensione prima e del rallentamento poi delle attività processuali nei Tribunali del distretto a causa dell’emergenza COVID (da marzo a maggio 2020).

Nel periodo in esame si è parimenti registrata una leggera diminuzione delle definizioni (passate da 2697 a 2566, -4%) con il risultato che le pendenze finali sono passate da 4710 a 4.897 con un aumento del 4%.

Dati che attestano, comunque, tenuto conto del periodo di sospensione e rallentata attività ordinaria della Sezione, la capacità di definire un buon numero di processi.

Notevole è stata la riduzione delle dichiarazioni di ricusazione, passate da 18 a 6 (- 67 %), quasi tutte rigettate o dichiarate inammissibili.

Le domande di revisione sono passate da 15 a 9 (- 45%).

Le domande di riparazione per ingiusta detenzione sono passate da 38 a 11 (- 71,05%).

I procedimenti relativi alle misure di prevenzione personali e reali sono. Invece, aumentati, passando da 11 a 20 (+ 81,82%).

Complessivamente sono stati trattati n 382 incidenti di esecuzione, con una diminuzione dell’8,17

% (416 lo scorso anno).

I numeri della Corte di Assise di Appello danno conto della notevolissima diminuzione delle

iscrizioni da 8 a 2 (- 75%). Le definizioni sono state 6 come lo scorso anno. La pendenza finale è dimezzata (da 8 a 4, - 50%).

La Sezione minorenni, infine, anch’essa con numeri assoluti non particolarmente significativi, ha registrato una diminuzione nelle iscrizioni da 40 a 34 (- 25%) con definizioni stabili (40) ed una riduzione della pendenza del 25% (da 24 a 18); si è registrato, in linea con quanto segnalato dal Presidente del Tribunale per i Minorenni, un incremento di processi per i reati di violenza sessuale.

Il bilancio della Sezione Penale della Corte è da considerarsi, nel periodo in esame, alla luce di tali dati, sufficientemente positivo, in linea con gli anni scorsi.

Ciò anche tenuto conto della grave situazione della emergenza sanitaria da COVID 19 che ha comportato, per il periodo compreso tra l’8 marzo e il 12 maggio 2020, come previsto dalla normativa emergenziale, solo la celebrazione dei processi con imputati detenuti e consenzienti alla trattazione; nella fase successiva, dalla metà di maggio in poi, è stata possibile la ripresa graduale delle udienze in presenza, con facoltà per le parti private di collegarsi da remoto, e la Sezione ha assicurato, in esecuzione di specifica direttiva organizzativa, la trattazione di un buon numero di processi, seppure inferiore agli ordinari carichi di lavoro, privilegiando, ove possibile, quelli con valore ponderale elevato, con gran beneficio per la prospettive future di produttività.

La Sezione penale ha definito al 30 giugno 2020 la totalità dei procedimenti iscritti fino al 2016 e quasi tutti quelli iscritti nel 2017 (residua un numero poco superiore alle 100 unità, definiti entro 2020).

Sono stati altresì definiti numerosi processi degli anni successivi che, pur non a priorità assoluta, rispondevano ai criteri di priorità convenzionale previsti dal DOG; i procedimenti con imputati detenuti o comunque sottoposti a misure cautelari iscritti nel 2019 e nei primi mesi del 2020 sono quasi tutti definiti.

Anche per il periodo in esame, quindi, sono stati confermati i tempi di definizione rispettati gli scorsi anni: i processi a trattazione prioritaria sono stati celebrati nella totalità entro 12/18 mesi dall’iscrizione, nonostante la particolare complessità di numerosi di essi, mentre quelli relativi a imputati sottoposti a misure cautelari (non solo detentive) sono stati definiti entro pochi mesi e comunque prima che decorrano i termini di durata delle misure. Tutte le istanze difensive sono state definite nei termini.

Il quadro fin qui tracciato è stato reso possibile dalla capacità di lavoro di tutti i Magistrati della sezione, disponibili ad un impegno particolarmente gravoso, come attestato dalla produttività individuale, tra le più alte in Italia, nonostante il periodo di stasi e rallentamento.

Tra i processi più impegnativi trattati e definiti dalla Corte di Appello nel periodo in riferimento si segnalano:

-proc. n. 1672/2019 RG. App. a carico di F.R., per abusi sessuali commessi su ragazzi minorenni nell’ambito di una comunità sportiva, che ha comportato parziale rinnovazione della istruttoria dibattimentale;

-proc. n. 1993/2017 RG App. a carico di L.G. +6 in materia di lottizzazione edilizia abusiva, che ha comportato la rinnovazione dell’istruttoria dibattimentale con l’espletamento di perizia, impegnando il Collegio giudicante per diverse udienze;

- proc. n. 2659/2019 RG. App. a carico di I.N.R. + 1 (entrambi detenuti) in materia di atti sessuali ai danni di persona minorenne, maltrattamenti in famiglia e violenza privata, che si è articolato in più udienze celebrate anche in pieno periodo emergenziale, nel corso delle quali è stata svolta attività di parziale rinnovazione dell’istruttoria;

-proc. N. 476/2020 R.G. App a carico di D.D. in materia di violenza sessuale su minori nell’ambito di istituzione scolastica;

- proc. N. 1849/2018 R.G. App. a carico di C. ed altri in materia di concussione e rivelazione di segreto di ufficio; -proc. N. 2164/2018 R.G. App. a carico di C.A. per il reato di uccisione di animali ed altro, che ha comportato attività di rinnovazione istruttoria e ha impegnato il Collegio giudicante per diverse udienze; violenza sessuale, che ha comportato la rinnovazione dell’istruttoria dibattimentale.

Si segnala, nel medesimo periodo, la definizione in Corte di Assise di Appello del proc. N.

2/2019 R.G. Ass. App. a carico di P.D. +1 in materia di riduzione in schiavitù e il proc. N.6/2018 R.G. Ass. App. a carico di N.S. +1 in materia di associazione con finalità di terrorismo ed eversione.

Contenuto il numero delle sentenze dichiarative della prescrizione (517, a fronte di 384 nel 2018/19), frutto del meccanismo virtuoso di spoglio dei processi, cui provvedono il Primo Presidente ed i Presidenti di Sezione, che consente di organizzare le fissazioni dei processi nel rispetto delle priorità ed in modo di scongiurare il più possibile le dichiarazioni di estinzione, che andranno progressivamente ad azzerarsi anche per effetto dei meccanismi legislativi di contrasto a tale fenomeno introdotti dalla L. 103/2017.

Indubbia è infine la difficoltà del personale amministrativo, nonostante il generoso e costante impegno, a causa della scarsità delle risorse umane, anche a seguito del pensionamento di unità di grande esperienza e capacità. È stata rinnovata la convenzione tra la Corte e le Associazioni dei Finanzieri in congedo con il contributo economico della Fondazione Carispaq al fine di consentire ad unità di militari in congedo, resisi disponibili, individuate dai rispettivi Comandanti Provinciali, di prestare la propria opera presso la cancelleria della Sezione, in modi da supportare adeguatamente la gravosa attività del personale.

Fig. 18 riepilogo giustizia penale in Corte di appello