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Tribunali e Corte di Appello

Tutti gli uffici sono informatizzati con l’uso dei sistemi ministeriali SICID (Contenzioso, Lavoro, volontaria) e SIECIC (Concorsuali, Esecuzioni Mobiliari ed Immobiliari -ove di competenza-) che vengono utilizzati in modo sistematico.

La Consolle del Magistrato è diffusa in tutto il distretto e viene utilizzata da giudici di tutti gli uffici.

Il sistema Cruscotto, compresi i relativi indicatori concorsuali, è funzionante a livello distrettuale nella versione SAIKU.

Le statistiche dei sistemi SICID e SIECIC vengono calcolate trimestralmente e non rilevano errori nelle estrazioni se non in rarissimi casi. I sistemi SICID e SIECIC alimentano in automatico il sistema Data Warehouse Nazionale.

L’Archivio Giurisprudenziale è funzionante e alimenta l’Archivio Giurisprudenziale Nazionale.

I sistemi sono configurati per permettere la comunicazione con gli uffici Affari Civili delle procure e per l’utilizzo della Consolle del PM.

Il processo civile telematico è diffuso in tutti gli uffici del distretto.

Al primo luglio 2019, inizio del periodo di osservazione, i depositi e le comunicazioni telematiche erano già obbligatori per legge da anni ed il PCT era già ampiamente utilizzato in tutti gli uffici del distretto. Questo ha fatto sì che nel corso del periodo di osservazione l’utilizzo delle funzionalità del PCT ha avuto un andamento grossomodo costante con lievi incrementi, riflettendo quanto già accaduto negli ultimi anni. La pandemia da COVID 19 ha fatto sentire pesantemente il suo effetto anche sull’attività degli uffici giudiziari e quindi sull’utilizzo delle funzionalità telematiche che è bruscamente crollato nel corso del periodo di sospensione delle udienze e dei termini processuali per poi però crescere rapidamente alla ripresa dell’attività giudiziaria fino a tornare ai livelli usuali e perfino a superarli. Tali considerazioni sono rese evidenti dai grafici che si riportano nel seguito e che rappresentano l’andamento nel tempo di alcuni parametri caratteristici del PCT.

Depositi telematici

Fig. 27: Depositi telematici nel periodo di osservazione

Il grafico precedente mostra il numero dei depositi telematici effettuati dai magistrati e dai professionisti esterni nel mese nel distretto. Si vede come tutti i trend, con le fluttuazioni dovute ai periodi festivi/di sospensione, sono sì in crescita ma con incrementi limitati, confermando l’andamento che aveva già caratterizzato i periodi di osservazione precedenti. Da notare come nei mesi di marzo e aprile 2020 ci sia stato un brusco calo dei depositi telematici che è però tornato a crescere velocemente nel mese di maggio e di giugno fino a raggiungere e superare i livelli tipici del periodo. Ciò risulta ancora più evidente nei due grafici seguenti che mostrano il confronto fra i depositi telematici effettuati nell’ultimo triennio di osservazione (01/07/2017 – 30/06/2020) da magistrati e professionisti esterni, rispettivamente.

Fig. 28: Depositi telematici magistrati nell’ultimo triennio

Fig. 29: Depositi telematici professionisti esterni nell’ultimo triennio

E’ da notare come nel caso dei professionisti esterni il numero dei depositi telematici nel periodo di sospensione dei termini processuali per coronavirus si sia avvicinato a valori tipici di tali periodi (mese di agosto), mentre ciò non si è registrato per i magistrati per i quali il numero dei depositi, pur diminuendo (notare che tra i depositi dei magistrati vengono considerati i verbali di udienza, assenti in questo periodo), si è mantenuto su livelli notevolmente più alti rispetto ai periodi feriali, evidenziando il prosieguo dell’attività telematica dei magistrati durante il lockdown.

I grafici seguenti, invece, mostrano il numero di magistrati e dei professionisti esterni che hanno effettuato almeno un deposito nel mese nel distretto nel periodo di osservazione e nell’ultimo triennio, rispettivamente. Notare come l’andamento sia piuttosto costante e come non ci sia stato un incremento alla ripresa dell’attività dopo il lockdown, lasciando dedurre che la pandemia non ha incentivato più persone all’utilizzo delle funzionalità telematiche, forse perché chi poteva/doveva già le utilizzava precedentemente.

Fig. 30: Magistrati e professionisti esterni telematici nel periodo di osservazione

Fi.31: Magistrati e professionisti esterni telematici nell’ultimo triennio

Depositi telematici da parte sia dei magistrati che dei professionisti esterni vengono effettuati presso tutti gli uffici.

Comunicazioni telematiche

Fig32: Comunicazioni e notificazioni telematiche nel periodo di osservazione

Fig.33.: Comunicazioni a Infocamere e Trasmissioni telematiche nel periodo di osservazione

Per le comunicazioni telematiche valgono le stesse considerazioni fatte per i depositi. Infatti, ormai da anni vengono inviati con successo in modo telematico biglietti di cancelleria (comunicazioni) e notificazioni ai professionisti esterni (difensori, ctu, …). Il sistema, inoltre, invia semi-automaticamente le comunicazioni di competenza (es. sentenze di fallimento) al sistema informatizzato delle Camere di Commercio (Infocamere). Infine, a partire da aprile 2017 è stato attivato un meccanismo di dialogo telematico (denominato “trasmissione”) verso soggetti terzi, non censiti come “parti” nel procedimento, ma destinatari per legge di comunicazioni (esempio gli Uffici di Stato Civile del Comune a cui vanno inviate le comunicazioni relative a separazioni e divorzi). Tale sistema è ancora poco utilizzato nel distretto. Notare come per le comunicazioni e notificazioni ci sia stato, oltre al crollo aspettato nel mese di aprile, un notevole aumento nei mesi di marzo e soprattutto maggio dovuto principalmente al differimento/fissazione delle udienze.

Fig.34.: Atti scansionati nel periodo di osservazione

Fig 35: Atti scansionati nel periodo di osservazione precedente

Il grafico riporta il numero di atti scansionati nel distretto nel periodo di osservazione distinti per verbali di udienza e atti redatti dal magistrato, dal professionista esterno o altro soggetto (es.

ufficiali giudiziari). Esso evidenzia come il numero degli atti scansionati è in diminuzione. Il

trend a decrescere è ancora più evidente se si confronta il grafico con l’analogo dell’anno precedente (Figura 9), ad evidenziare che, aumentando il numero degli atti depositati telematicamente, l’esigenza di ricorrere alle scansioni diminuisce. La tendenza alla diminuzione riguarda prevalentemente gli atti prodotti dal magistrato ed i verbali di udienza come risulta evidente dai grafici nelle figure 10 e 11 che mostrano il numero di atti scansionati rispetto all’anno dell’evento processuale a cui l’atto è associato (coincidente normalmente con l’anno dell’atto) nel periodo di osservazione ed in quello precedente, rispettivamente.

Fig.36: Tipologia di atti scansionati rispetto all’anno dell’evento processuale nel periodo di osservazione

Fig.37: Tipologia di atti scansionati rispetto all’anno dell’evento nel periodo di osservazione precedente

I grafici evidenziano anche come la quasi totalità delle scansioni interessi gli atti correnti e come l’attività di digitalizzazione del pregresso, che in passato aveva avuto un ruolo preponderante, attualmente è marginale.

Procura Generale e Procure della Repubblica

A partire dal mese di luglio 2019, in linea con la situazione nazionale, è partita l’informatizzazione degli Uffici Affari Civili della Procura Generale e delle Procure della Repubblica con la diffusione dei sistemi Consolle del PM per i pubblici ministeri e SICID-UAC per le segreterie. Questi sistemi si integrano con i sistemi civili della Corte d’Appello e dei Tribunali per la richiesta/emissione telematica di visti/pareri e per il deposito telematico di provvedimenti da parte del PM. L’attività ha interessato la Procura Generale e 5 Procure del distretto con l’erogazione di appositi percorsi formativi e l’installazione dei sistemi suddetti. I sistemi distrettuali sono configurati per tutte le Procure del distretto. Allo stato attuale la Procura Generale e 3 Procure utilizzano i sistemi telematici del civile con regolarità. I grafici seguenti riportano l’andamento e la tipologia dei depositi telematici dei PM nel periodo di osservazione ed il numero di PM che ha effettuato almeno un deposito telematico nel mese.

Fig38: Depositi telematici da parte dei PM nel periodo di osservazione

Fig39: PM telematici nel periodo di osservazione

Uffici del Giudice di Pace

Il sistema ministeriale per la gestione dei registri civili SIGP è utilizzato in modo sistematico da tutti gli uffici del giudice di pace delle otto sedi di circondario e delle sei sedi passate sotto la gestione degli enti locali secondo il D.L.gs. 156/2012 (Atri, Castel di Sangro, Gissi, Guardiagrele, Penne e Pescina).

Il sistema statistico integrato nel SIGP funziona correttamente.

Per quanto riguarda le funzionalità del processo civile telematico, il SIGP nel distretto è al passo con lo stato dell’arte generale a livello nazionale secondo le direttive DGSIA supportando la consultazione in forma anonima dei procedimenti civili. Inoltre, a partire da luglio 2019, il SIGP è in grado di effettuare le comunicazioni telematiche ai professionisti esterni al pari di quanto già avviene per i sistemi SICID e SIECIC dei tribunali. Tale funzionalità, sperimentata positivamente in tutti gli uffici circondariali, viene usata con regolarità da sei di questi uffici e da tre uffici sotto la gestione degli enti locali. Nessun ufficio ha ancora ottenuto il decreto ministeriale previsto dal D.L. 179/2012 che conferisce valore legale a queste comunicazioni; alcuni hanno già avviato l’iter facendone richiesta a DGSIA all’esito della sperimentazione positiva e del parere favorevole del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati locale.

Il grafico seguente mostra il numero delle comunicazioni e notifiche telematiche effettuate nel periodo di osservazione.

Fig.40: Comunicazioni e notificazioni telematiche nel periodo di osservazione - Giudici di Pace

Il successo del sistema delle comunicazioni telematiche è legato strettamente alla qualità delle anagrafiche del SIGP che sono condivise a livello distrettuale e che presentano delle incongruenze (duplicazioni e mancanza dei codici fiscali), retaggio dell’accorpamento sotto un unico sistema centralizzato dei tanti sistemi indipendenti inizialmente dislocati presso le sedi dei singoli uffici e del fatto che in passato non era obbligatorio specificare con esattezza il codice fiscale né negli atti né nelle anagrafiche. Queste incongruenze non permettono la corretta individuazione della PEC del professionista destinatario della comunicazione che viene ricercata sul Registro Generale degli Indirizzi Elettronici del Ministero (REGINDE) proprio a partire dal codice fiscale del soggetto indicato nel fascicolo. Nei mesi di maggio e giugno 2019, su disposizione di DGSIA, è stata fatta un’attività di bonifica da parte dell’Ufficio del Giudice di Pace di L’Aquila che è stato chiamato a sistemare per tutto il distretto un elenco di professionisti con anagrafica palesemente errata e fascicoli attivi nel distretto. Con questa attività si sono sistemati la maggior parte degli errori ma permangono ancora errori sui professionisti che non avevano fascicoli pendenti al momento della rilevazione o la cui anagrafica non è palesemente errata. Queste incongruenze risultano evidenti (e quindi possono essere eliminate) solo nel momento in cui si tenta di inviare una comunicazione agli stessi, per cui l’opera di bonifica è continua e solo con il tempo si arriverà a poter raggiungere telematicamente tutti i destinatari. Il grafico in Figura 15 mostra l’andamento nel periodo delle percentuali, rispetto al totale delle comunicazioni effettuate, delle comunicazioni inviate telematicamente con successo (Telematica – ACK), di quelle inviate ma che non hanno raggiunto il destinatario (Telematica – NACK) e di quelle per le quali è

necessario provvedere manualmente perché il sistema, proprio a causa di errori nelle anagrafiche, non è riuscito ad individuare nel REGINDE il destinatario. Notare che l’andamento di quelle effettuate con successo è in crescita proprio grazie alla

continua attività di

bonifica.

Fig41: Andamento percentuale dell'esito delle comunicazioni telematiche

Uffici Minorili

Il sistema ministeriale per la gestione dei registri SIGMA è usato in modo corrente dagli Uffici Minorili di L’Aquila.

Il Punto di Trasmissione per l’invio in automatico delle informazioni alla Banca Dati nazionale delle Adozioni è configurato ed attivo.

Il servizio di SPOOLING SERVICE per l’invio e la ricezione delle comunicazioni telematiche via PEC dal SIGMA è istallato e configurato ma non è attivo in quanto si è rilevato un malfunzionamento che in alcuni casi particolari comporta l’invio di comunicazioni all’avvocato sbagliato, violando così la privacy del minore. Si è in attesa di un aggiornamento del sistema per procedere all’attivazione.

Le criticità dello stato attuale della informatizzazione distrettuale

Corte d’Appello: Ritardi connessi alla assenza dal servizio – nel periodo emergenziale – di gran parte del personale di cancelleria addetto all’assistenza in udienza. Difficoltà maggiori (e sostanzialmente impeditive all’uso) sono emerse relativamente all’applicativo Teams (proficuamente utilizzato invece per lo

svolgimento delle camere di consiglio e delle riunioni di sezione a distanza) per lo svolgimento da remoto delle udienze collegiali.

Nonostante l’automazione e nonostante la approvazione di un protocollo condiviso finalizzato a rendere più proficua l’utilizzazione degli strumenti informatici di deposito degli atti e di consultazione dei fascicoli, continua a rivelarsi indispensabile l’attivazione dell’URP (che impegna a turno una quota del personale di cancelleria) e si registrano – anche attualmente, pur essendo stato reso obbligatorio per legge fino al 31/12/2020 il deposito telematico di tutti gli atti e documenti di parte – richieste di deposito analogico non giustificate da disservizi del sistema, che tuttavia sembrano coinvolgere solo una piccola parte del foro.

Tribunale di Chieti: Permangono alcune difficoltà organizzative legate alla corretta funzionalità in udienza dei pc portatili.

La qualità del servizio di assistenza “in loco”, fornita da personale apposito esterno, non è soddisfacente, essendo il servizio caratterizzato da notevoli, ripetuti e ingiustificati ritardi, peraltro disomogenei rispetto alle richieste.

Tribunale di Vasto: Permangono alcune difficoltà organizzative legate alla corretta funzionalità in udienza dei pc portatili; va inoltre segnalato come non si sia ancora diffusa sufficientemente la prassi tra gli avvocati di pagare on line il contributo unificato, nonostante il fatto che tale modalità di pagamento sia prevista nel protocollo intercorso con il Consiglio dell’Ordine.

Tribunale di Lanciano: i frequenti aggiornamenti del sistema comportano interruzioni, ritardi nella ricezione degli atti nonché possibili invii infruttuosi di provvedimenti che appaiono sulla Consolle del magistrato tra i documenti i attesa di lavorazione con dicitura Abort. Questi ultimi non sono visibili alla Cancelleria ne’

verificabili nell’esito deposito dal Magistrato titolare del fascicolo se non accedendo ogni volta alla sezione Scrivania – Attesa Cancelleria.

Si segnalano altresì alcuni problemi derivanti dalla non completa coincidenza tra gli applicativi ministeriali e gli applicativi messi a diposizione dei professionisti da parte di ditte private per la redazione e l’invio di atti giudiziari in formato digitale.

Gli avvocati non hanno a disposizione tutti gli eventi previsti dagli applicativi SICID e SIECIC, di conseguenza si verifica che gli stessi inviano gli atti usando l’evento

“ATTO NON CODIFICATO”. Ne deriva che gli operatori devono provvedere a eliminare l’evento, a individuare quello corretto e, quindi, procedere alla relativa accettazione. Del resto non è pensabile procedere all’acquisizione di depositi attraverso l’evento “atto non codificato”, poiché si popolerebbe uno storico del fascicolo digitale non utile alla consultazione. Questo ovviamente richiede quotidianamente una perdita di tempo notevole sottraendola a tutti gli altri adempimenti di cancelleria.

Per quanto concerne il settore esecuzioni e fallimenti i modelli e gli eventi messi a disposizione del sistema sono sovente mutuati dal rito ordinario e non creati ad hoc per la gestione della procedura speciale.

Le modalità di trattazione dell’udienza introdotte con DL 18/2020 hanno comportato un aggravio del lavoro delle Cancellerie in considerazione della mole di atti da acquisire prima della udienza quali note di trattazione (sub. 5 della richiesta).

In ipotesi di udienze fissate ex art 281 sexies cpc e 429 c.p.c si sono incontrate iniziali difficoltà da parte della Cancelleria attesa l’assenza di una udienza con contestuale lettura della decisione.

Tribunale di Teramo: inadeguatezza della pianta organica del personale amministrativo e del blocco del turn over sempre concernente il personale, blocco occorso negli ultimi anni.

Tribunale di L’Aquila: A causa della cronica carenza di personale e di strumentazione informatica all’uopo utilizzabile, non si è potuto dare seguito al progetto di affiancamento ad ogni magistrato togato di un assistente di udienza munito di autonomo personal computer per la redazione del verbale telematico e l’invio in controfirma dello stesso. Pertanto, allo stato attuale, la stragrande maggioranza dei giudici del settore civile redige il verbale di udienza in piena autonomia sul proprio personal computer senza l’ausilio di un assistente di udienza o di un funzionario.

Anche i tirocinanti sono muniti di personal computer. Sul punto, tuttavia, si segnalano alcune criticità riscontrate in fase di abilitazione degli stessi ad accedere alla rete giustizia con le proprie credenziali.

Permane una certa resistenza da parte del foro – già segnalata nella scorsa relazione –in relazione al pagamento telematico del contributo unificato e delle spese forfettizzate di cancelleria.

Obsolescenza dei personal computer modello “Lenovo x250”.

Tribunale di Avezzano: criticità si registrano nell’attività di verbalizzazione telematica in udienza, specialmente per le udienze destinate allo svolgimento di attività istruttoria, tenuto conto della mancanza di personale che assista il magistrato in udienza, e, talvolta, per le procedure monitorie, a motivo della difficoltà di lettura contestuale sul video di più documenti, spesso mal scannerizzati dalle parti – ad incombenze di cui è gravato, spesso non riesce ad aprire le c.d. “buste” telematiche

pervenute in cancelleria digitale dai soggetti abilitati esterni, nei termini previsti dalle circolari ministeriali.

Tribunale di Sulmona: Alcuni magistrati hanno lamentato la vetustà e l’obsolescenza dei pc portatili assegnati. Insufficienza della assistenza tecnica per carenza di personale. Grave carenza di personale amministrativo.

Giudice di Pace di Vasto: L’Ufficio opera in sottorganico sia a livello di cancelleria civile e penale sia rispetto alla pianta organica dei magistrati onorari.

Tribunale di Pescara: la Cancelleria civile riferisce l’efficienza sia nella salvaguardia dei depositi sia nell’agevolazione dei vari adempimenti (soprattutto delle comunicazioni e notifiche, che vengono effettuate tramite il sistema informatico in tempo reale).

Solo nel settore Amministrazioni di sostegno Tutele e Curatele, sono state segnalate talune difficoltà di adattamento della schematica rigidità del programma (per come è attualmente strutturato) alla varietà dei provvedimenti giudiziali che la delicatezza della materia richiede.

Nelle Cancellerie molti dei PC più arretrati sono stati sostituiti, sicché risulta allo stato adeguata la fornitura di hardware e strumentazioni informatiche; la occasionale lentezza degli adempimenti di Cancelleria è spesso più imputabile ai problemi della rete, che alla inadeguatezza delle dotazioni.

Si segnalano infatti frequenti rallentamenti generali nel funzionamento della rete giustizia, che non raramente ritardano lo svolgimento delle udienze, incidendo in particolar modo sullo scaricamento di fascicoli e sul deposito di provvedimenti e, ancor più, sulla trattazione delle udienze in videoconferenza, che richiedono la trasmissione di notevoli quantità di dati in relazione ad ogni singola udienza in corso di svolgimento (ed il Giudice è spesso l’unico dei soggetti dell’udienza ad avere tali problemi tecnici).

Devono poi segnalarsi i blocchi improvvisi che talora subisce la Consolle del Magistrato, presumibilmente dovuti a conflitti con l’applicazione Microsoft WORD 365 (quando sul PC è installato il menzionato pacchetto Microsoft OFFICE 365).

Nel settore delle Esecuzioni circa il 30% delle notifiche (con particolare riferimento a quelle a debitori che non abbiano eletto domicilio e non abbiano difensore) avviene ancora con trasmissione materiale degli atti da notificare all’UNEP, né risulta allo stato funzionante la voce, pur presente nell'applicativo, di “invia all’Unep” (che potrebbe notevolmente snellire la fase di trasmissione atti).

Per converso, problemi sono stati riscontrati nel deposito di atti difensivi e documenti da parte delle pubbliche amministrazioni, nei settori nei quali esse possono difendersi tramite propri funzionari, poiché le stesse tradizionalmente si costituiscono in forma cartacea non essendo accreditate al REGINDE (ad esempio,

nel settore Lavoro, la Direzione Territoriale del Lavoro, l’Ufficio Scolastico Regionale, lo stesso Ministero della Giustizia).

A partire dal maggio 2020 si è proceduto ad adottare il decreto di trasferimento telematico e nel giugno 2020 si è elaborata una nuova prassi di gestione delle fasi di lavorazione del decreto di trasferimento telematico, adottando un protocollo, tra l'Agenzia delle Entrate ed il Tribunale, che prevede il pagamento dell’imposta di registro tramite mod.F24 precompilato dall'Agenzia delle Entrate (reso disponibile per il delegato sul sito in formato elettronico) e l’invio dei decreti per la registrazione da parte della Cancelleria all’Agenzia delle Entrate tramite PEC. Dal luglio 2019 viene utilizzato esclusivamente il repertorio telematico e nel SIECIC è stata resa funzionante la notifica telematica al PM per il visto (nel caso delle liquidazioni dei compensi degli Avvocati di parti ammesse al Patrocinio a spese dello Stato).

Si segnalano tuttavia i limiti derivanti dalla mancanza, nel programma SIECIC, di alcune funzionalità, come della possibilità di accesso per i professionisti al fascicolo delegato anche dopo l'avvenuta liquidazione delle loro competenze (dovendo essi provvedere anche alle operazioni di riparto che richiedono la visione di tutti gli atti del fascicolo).

INIZIATIVE E PRASSI

Tribunale di Avezzano: Istituito il sito web del Tribunale che ha reso possibile

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