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DI MODELLO IDENTIFICATIVO NEI PERCORSI DI CRESCITA

3. I nuclei centrali della crescita in rapporto alla costruzione del- del-l’identità

3.4. Corporeità e sessualità

Un altro settore di grandi trasformazioni maturative, anche sociali e storico-culturali abbraccia lo spazio evolutivo della corporeità e della ses-sualità. Si tratta di due nuclei evolutivi su cui si visualizzano molteplici problematiche psicologiche ed educative che connotano i giovani di oggi.

Basti pensare alla situazione di disagio e difficoltà che i giovani del conte-sto culturale contemporaneo incontrano nell’elaborazione della propria

sessualità. Si tratta in parte di un fenomeno evolutivo normale, che essi vivono sul piano psicologico come conseguenza delle trasformazioni le-gate all’età, ai processi di costruzione dell’identità, ma anche ai modelli sessuali veicolati dalla società.

La sessualità giovanile presenta delle caratteristiche interessanti e nuo-ve in rapporto alle generazioni precedenti. I dati delle indagini COSPES sugli adolescenti italiani lasciano abbastanza sorpresi circa il modo con cui questi teenagers vivono tale realtà. Emergono aspirazioni e sogni non ancora inquinati, ed è sempre più apprezzata, nonostante il mondo iper-sessualizzato in cui vivono, una sessualità pulita e serena.24 Per loro il rapporto sessuale è ritenuto quasi esclusivamente una relazione d’amore.

Ciò è in sintonia con la prospettiva personalista che considera la relazio-ne d’amore il significato più vero e profondo della relaziorelazio-ne sessuale uo-mo-donna. Nell’accostare un/a coetaneo/a dell’altro sesso, in maggio-ranza, provano sentimenti di amicizia, seguiti dalla gioia e dal piacere e quindi dall’attrattiva sentimentale. Esprimono, inoltre, una gamma di si-gnificati che includono la reazione per l’aspetto fisico, il turbamento af-fettivo, la ricerca erotica ma anche il bisogno di una comunicazione pro-fonda, di tensione spirituale in un certo qual senso contemplativa.

Tuttavia, occorre tenere presente l’incertezza profonda con cui vivo-no la propria sessualità, la difficoltà di ricovivo-noscersi nel proprio genere sessuale ed accettare la differenza dei sessi. In un contesto culturale in cui si assiste alla negazione di questa differenza fondamentale che invece permette di riconoscere tutte le altre differenze. La valorizzazione del di-scorso omosessuale, l’esaltazione dell’unisex come moda culturale costi-tuisce un ostacolo per avviare processi di identificazione e differenziazio-ne differenziazio-necessari alla crescita della personalità e differenziazio-nello stesso tempo rende più problematiche le relazioni affettive e l’integrazione dell’affettività e della sessualità. La ricerca dell’identico e del simile accresce le problematiche affettive derivanti dall’immaturità e da turbe d’identità.25

24 «Gli adolescenti, la nuova generazione che si affaccia all’amore, pur rive-lando normali forme di immaturità, non sembrano eccessivamente condizionati dagli inquinamenti dell’attuale società, anzi, con le loro affermazioni, contribui-scono a relativizzare le voci insorgenti dei profeti di sventura di turno» (CO-SPES [a cura di], L’età incompiuta 81).

25 Viene chiamata in causa l’educazione sessuale intesa non soltanto come in-formazione. La coeducazione ha portato gli adolescenti a vivere insieme e a

di-Non si possono trascurare, allora, i problemi legati alla corporeità e ses-sualità e, in genere, alla maturazione affettiva e relazionale, specie se associati a cammini incompiuti d’identità e di maturità globale della personalità.

L’esaltazione della corporeità, narcisisticamente intesa, la corsa a un este-tismo esagerato che mette al centro di tutto la premurosa e quasi ossessi-va cura del corpo, la conseguente dipendenza dalle bio-tecno-scienze co-stituiscono degli indicatori simbolici, prima che reali, della perdita del sé o meglio del timore di perdere la propria identità. L’immagine corporea così costruita assurge a sostituto dell’immagine di sé, cioè dell’identità.

Identità e corporeità, identità e sessualità sono fortemente collegate.

Se l’identità e, in tal senso, anche la corporeità e la sessualità, non ritor-nano ad essere un compito e non ritrovano il proprio statuto ontologico di progetto, il rischio più immediato può essere il blocco dei processi di crescita, specie nella dimensione del maschile e del femminile, ma soprat-tutto quello di carattere esistenziale ed etico che riguarda la libertà indivi-duale di scegliere la propria identità personale, in particolare l’identità corporea fino al proprio orientamento sessuale.26

Si tratta di due nuclei che possono essere facilmente accostati all’e-sperienza di Maria e riletti nella sua personale eall’e-sperienza di integrazione come donna, sposa, madre e vergine. Cosa può volere dire in questa pro-spettiva la realtà dell’Immacolata Concezione? Come va riletta e ripropo-sta al mondo giovanile tale categoria simbolica?

3.5. Relazioni interpersonali

Un altro aspetto su cui puntare l’attenzione e che offre delle provoca-zioni dal punto di vista formativo è la domanda di relazione che assume og-gi delle peculiari connotazioni che non possono essere trascurate per le loro implicanze educative, ed anche in ordine alla proposta vocazionale.

latare la relazione di reciprocità. Forse perciò non riescono a fare una scelta di vita: condizionati dalla sottocultura massmediale, vivono forme di relazionalità amicale e fusionale e non evolvono verso una maturazione genitale, l’unica che può consentire una scelta di vita impegnata.

26 Molto stimolante è la riflessione di Bauman sul corpo come compito nel-l’attuale società dell’incertezza, come via di soluzione per evitare i rischi e i peri-coli della tecnologia, in particolare delle bio-tecno-scienze (cf BAUMAN, La so-cietà dell’incertezza 127-147).

Nelle diverse ricerche sulla condizione giovanile viene evidenziato in questi ultimi anni un crescendo di orientamenti di valori, di stili di vita e di progetti proprio nella direzione di una relazionalità che si consuma pre-valentemente nel privato, al punto da rendere i soggetti invisibili sul pia-no sociale e, soprattutto, politico (eclissi dei giovani dalla politica). Si par-la allora di una socialità ristretta che però, anche quando si apre al sociale (si pensi ai no global) avviene in base a spinte emozionali e attraverso reti di appartenenze le più diverse, di vicinanza e di prossimità, segno più di un bisogno di identità e appartenenza, di condivisione che di un’esigenza di impegno sociale e politico.27

Esiste dunque una modalità particolare di relazionarsi agli altri e al mondo che assume tutte le caratteristiche della individualità, forse come reazione al rischio della globalizzazione anche nelle relazioni (= omolo-gazione, anonimato, impersonalità, ecc.).

Ecco alcuni indicatori che possono aiutare a descriverne la qualità:

– Esigenza forte di relazioni (dalla relazione con le persone alla relazio-ne con il mondo, con la natura e con le cose), attraziorelazio-ne verso ne o luoghi in cui questa relazione sia presente e sia alta, verso perso-nalità forti e/o di ambienti capaci di creare identificazione e ascolto.

– Relazioni virtuali che si traducono nella ricerca di legami poco duraturi e impegnativi e ciò influisce sulla stabilità delle scelte di vita.

– Ricerca di relazioni sempre più fusionali (nell’amicizia e nella coppia) tendenti alla ricerca del simile più che del diverso.

– Un diverso modo di aggregarsi tra identità e appartenenza (si pensi al volontariato come luogo di costruzione identitaria e di impegno so-ciale).

– Caduta di fiducia nelle istituzioni e diffidenza nei confronti di apparte-nenze istituzionali totalizzanti.

– Negoziazione come modalità di collocarsi di fronte alla vita, nelle rela-zioni interpersonali, nei confronti della generazione adulta, delle isti-tuzioni e della società.

Sono molto interessanti come segno di un modo nuovo di relazionar-si, tipico dell’era della comunicazione, le cosiddette comunità virtuali: luogo di incontro, di scambio ed anche di politica. Qui la prossimità è data dalla

27 Cf ORLANDO Vito, L’universo giovanile in un mondo che cambia, in Note di Pa-storale Giovanile 37(2003)3, 5-30.

possibilità di partecipare ad una rete relazionale virtuale che crea appar-tenenza e suscita partecipazione, anche a livello politico. Come valorizza-re tutto questo, al di là dei rischi che ciò può comportavalorizza-re sul piano delle identità, della maturazione affettiva e delle scelte vocazionali?