NELLE REALTÀ LOCALI
1. Percorsi ed esperienze
I percorsi ispettoriali rispecchiano il cammino dell’Istituto e le scelte capitolari.
Formazione
– I percorsi di educazione mariana sono presenti a livello di formazione per tutte le fasce d’età e per i laici.
– Le esperienze: congressi mariani, pellegrinaggi, giubilei nei diversi san-tuari, animazione dell’Associazione Devoti di Maria Ausiliatrice.
– Strumenti: sussidi, giornali ispettoriali, quaderni di formazione, sito web.
– Tempi: incontri formativi, esercizi spirituali.
Pastorale
– I percorsi nell’ambito della pastorale giovanile sono cambiati nel tempo:
dai gruppi di impegno mariano agli itinerari di educazione alla fede;
ogni tappa ha il suo approfondimento mariano;
– la figura di Maria è particolarmente presentata in alcuni tempi dell’anno:
Avvento (Immacolata), Natale, mese di maggio (Maria Ausiliatrice).
2. Frutti
– Il maggior approfondimento teologico-biblico su Maria ha consentito nei percorsi di fede di situare Maria al giusto posto nella storia della salvezza.
– I gruppi di impegno mariano (anni ’70-’80) hanno favorito il maturare di vocazioni religiose.
– L’approfondimento degli atteggiamenti di Maria ha favorito una cre-scita della qualità dei rapporti umani.
3. Difficoltà
– La dimensione mariana a volte è più trasversale e poco esplicita nella Pastorale Giovanile.
– Difficoltà di presentare Maria ai giovani (la stessa difficoltà che si in-contra nel proporre la fede).
– Si riscontra, da parte nostra, poca attenzione nel considerare la di-mensione mariana nell’educazione; di conseguenza, da parte dei gio-vani, poco interesse, indifferenza e superficialità.
– C’è il rischio di scambiare la devozione mariana con un devozionali-smo emozionale che non incide nella vita.
4. Aspetti da rafforzare
Presentare Maria alla luce della Parola di Dio come
– educatrice, donna del suo tempo, donna attiva che ha fatto il cammi-no difficile della fede ma è stata capace di rispondere in pienezza;
– donna contro corrente, che denuncia violenze e soprusi e sta accanto ai poveri;
– punto di incontro nel dialogo interreligioso ed ecumenico.
Riappropriarci del nostro specifico essere ‘ausiliatrici’ soprattutto attraverso la te-stimonianza di vita.
Rivalutare la figura di Maria
– mediante un approfondimento biblico-teologico e l’apporto delle scienze dell’educazione;
– a partire dalle nostre Costituzioni.
Gruppo F (CII: Conferenza Interispettoriale italiana [nord] e Un-gheria)
1. Percorsi ed esperienze1 Percorsi
Sono stati soprattutto a livello ispettoriale principalmente per la for-mazione delle suore o per i progetti comunitari. In alcuni casi questi pro-getti trovano traduzione esplicita nei propro-getti pastorali delle singole co-munità.
Esperienze
Sono molto numerose, ma spesso frammentarie; si mantengono nel solco della tradizione salesiana. Sono molto diverse nelle singole realtà locali.
– Ispettoria veneta “Maria Regina”
1963 Nasce l’Ispettoria intitolata a “Maria Regina” e con essa un giornalino mensile ispettoriale intitolato Sub Tuum Praesidium, che commentava le litanie della Vergine.
1972 l° centenario dell’Istituto: Maria Ausiliatrice viene riscoperta e onorata in tutte le comunità con forme soprattutto devozionali e popolari (pellegrinaggi a santuari mariani).
1976 Verifica ispettoriale sul rinnovamento della devozione mariana (“Il Potente ha fatto in me grandi cose”).
1 Abbiamo riscontrato una difficoltà generale a reperire materiale nelle ispet-torie a causa delle recenti ristrutturazioni; ciò ha reso in qualche caso impossibile una puntuale consultazione. Il materiale recuperato ha permesso di evidenziare solo parziali cammini di alcune “vecchie” ispettorie. Per quanto riguarda l’Un-gheria bisogna tener conto dei quarant’anni di comunismo. La dimensione ma-riana è presente soprattutto in forma di devozione.
1978 Numero speciale del giornalino e composizione di un inno ispettoriale che riflette la storia dell’Ispettoria. Vengono inter-pellate le FMA dell’Ispettoria sul significato del titolo “Maria Regina”; emerge la necessità di rinnovare l’affidamento a Maria della nostra vita, delle giovani, delle scelte personali e comuni-tarie.
1984 A partire da quest’anno si realizzano quattro convegni che ap-profondiscono l’identità della FMA, donna consacrata salesiana a servizio dei giovani.
1985 Un convegno è dedicato all’iter storico del femminismo italiano nel postconcilio e all’evoluzione della donna nell’età adulta. In filigrana è sempre presente la figura di Maria. Nello stesso an-no si realizza un altro convegan-no mariaan-no: “Donna guida an-nostra con cuore di pace”.
Questi convegni hanno permesso di prendere maggior consa-pevolezza dell’urgenza di un’evangelizzazione della donna.
1986-87 Diverse iniziative tese ad approfondire e a rivitalizzare la di-mensione mariana sfociano nell’anno mariano (1988). Appro-fondimento biblico-pastorale di Maria unito all’attenzione alla religiosità popolare e alle tradizioni salesiane. Si riparte con la prospettiva di percorrere con Maria il cammino di fede facen-do nuove le cose di ogni giorno.
1990-1992 Nei corsi di esercizi spirituali si punta lo sguardo su Maria Mazzarello e, con lei, su Maria. Si sottolinea la spiritualità del Magnificat. “Maria modello di femminilità” è il titolo di un con-vegno tenuto da Rinaldo Fabris per prendere maggiormente coscienza del nostro essere educatrici.
1993-94 30° dell’Ispettoria. La “festa del grazie” con tutta la comunità educante è centrata sulla tematica Fate quello che vi dirà.
1995 Messaggio di Giovanni Paolo II per la giornata mondiale della pace (1995: La donna educatrice di pace) ispira l’approfondimento e la devozione a Maria focalizzando il tema “Maria, donna edu-catrice di pace”.
1996-98 L’impegno di questo periodo è quello di guardare a Maria come Madre, Maestra e Guida per realizzare tra i giovani una presenza amorevole e ricca di sollecitudine materna.
2002 Si riprende l’icona di Maria alle nozze di Cana come presenza che pre-vede, pre-viene e accompagna.
2003 Il cammino ispettoriale si ispira all’icona “Maria donna aperta allo Spirito e docile alla Parola” (cf Circolare della Madre n. 832 e Programmazione) con particolare attenzione alla cura della gio-vane donna (“A te le affido”).
2003-2004 Maria sostiene la nostra fede, la speranza e la carità nel cammino di attuazione del “ridimensionamento”.
2004-2006 “Guardiamo a Maria, donna eucaristica per essere come Lei vita spezzata per gli altri”. Si rinnova l’impegno di metterci a disposizione dei giovani che Maria ci affida per essere di gui-da. Guardiamo a Maria, serva di Jahve, per permettere a Dio di compiere grandi cose nella nostra fragile vita.
– Ispettoria “Sacra Famiglia”
1986 Il giornalino ispettoriale Voce della Madonnina riporta la confe-renza finale di un corso interispettoriale, svolto a Leggiuno da don Colli (7-9.11.1986) sul tema “Maria SSma. nella nostra vita secondo le Costituzioni”.
s.d. Viene presentato alle direttrici un sussidio Con Maria la donna del Magnificat (s.d.) diviso in tre capitoli: Con Maria; La Donna del Magnificat; Incontro alle giovani.
1993 Convegno delle direttrici FMA della Lombardia sul tema “Au-tocoscienza femminile e spiritualità Mariana” (Leggiuno 22-24.10.1993)
Con le ragazze, a livello ispettoriale si è valorizzata la figura di Maria sia attraverso l’animazione delle feste, sia con l’apertura di anni scolastici in preferenza in santuari mariani.
– Ispettoria Lombarda “Immacolata”
1990 Studio sui santuari mariani presenti nell’ispettoria.
La rivista Primavera pubblica un numero speciale con canti e con preghiere mariane.
– Ispettorie Piemontesi
I progetti comunitari evidenziano la presenza di Maria come “Aiuto e guida”. In particolar modo la presenza sul territorio della Basilica di Ma-ria Ausiliatrice favorisce un sentire in modo forte la presenza di MaMa-ria.
Le esperienze mariane sono state numerose nelle diverse comunità:
dalle feste ispettoriali, all’apertura di anni scolastici. A Torino, piazza Ma-ria Ausiliatrice 27, un anno si è addirittura concluso con un pellegrinag-gio di studenti e genitori a Lourdes.
– Ispettorie Ligure, Emiliana, Toscana
I documenti e progetti ispettoriali hanno contribuito a consolidare la dimensione mariana.
Negli anni ’70-’80, è data particolare cura all’assunzione degli atteg-giamenti e delle virtù di Maria.
Negli anni ’90 si è evidenziato maggiormente l’aspetto teologico-ec-clesiale-carismatico.
2. Costanti
Ci sono stati dei picchi d’interesse in relazione agli inputs ricevuti dal magistero della Chiesa o dagli orientamenti dell’Istituto. Si è rilevata un’e-voluzione dalla devozione alla spiritualità, all’approfondimento biblico-teo-logico. Maria si fa strada da sola; soprattutto dove c’è fatica, bisogno;
“Maria aiuto” viene sempre invocata. Noi siamo chiamate a seminare; il resto lo compie Lei. Ultimamente si scopre sempre più la figura di Maria come figura “tutta relativa a Cristo”.