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2.2. L’analisi degli scostamenti secondo il modello adottato [7]

2.2.1 Gli scostamenti sui valori economici

2.2.1.3 I costi commerciali variabili

2.2.1.3.1 I costi per la logistica esterna

I costi per la logistica esterna hanno una natura prevalentemente variabile rispetto ai livelli di attività qualora l’azienda ricorra a vettori esterni, mentre sono semivariabili quando l’attività di trasporto è organizzata internamente, con automezzi e personale appositamente dedicato. In questa seconda ipotesi gli ammortamenti, le spese di assicurazione e bollo degli automezzi, gli stipendi degli autotrasportatori, sono da considerare costi fissi rispetto ai quantitativi di prodotti trasportati ed ai chilometri percorsi; sono, invece, variabili i costi per il carburante ed in parte i costi di manutenzione degli automezzi.

Nel caso in cui si ricorra, invece, all’outsourcing logistico, i costi hanno un andamento pressoché variabile rispetto a due parametri quali i volumi di prodotti consegnati ai clienti e la distanza dei mercati di sbocco dal punto di partenza della merce. Questo aspetto rende applicabile soprattutto nella seconda ipotesi un’analisi degli scostamenti incentrata sullo studio dei costi: ciò dipende, come già detto in precedenza, dalla possibilità che hanno i costi variabili di essere espressi mediante formule matematiche più complete rispetto a quelle utilizzate per i costi fissi, in grado di esplicitare le molteplici determinanti del loro andamento.

Nella progettazione di un modello per l’analisi degli scostamenti riferito ai costi di trasporto crediamo sia importante predefinire la sequenza con cui verranno scomposti gli scostamenti. La sequenza dovrà essere definita mediante un criterio razionale, fondato sul rapporto di dipendenza che unisce, se pur con diversa intensità, una variabile all’altra.

Il punto di partenza dell’indagine deve coincidere con la scomposizione degli effetti determinati da quelle variabili scarsamente controllabili dal responsabile della logistica e che, tuttavia, condizionano fortemente le scelte inerenti il trasporto delle merci: ci riferiamo ai quantitativi, al mix di prodotti venduti ed al mix dei mercati. La fase successiva interessa, invece, la scomposizione degli scostamenti controllabili, associati al mix di modalità, al mix di vettore ed al prezzo. In linea generale, una volta determinati gli scostamenti di quantità, mix prodotto e mix mercato, dovrebbe essere

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calcolato lo scostamento di mix modalità e successivamente quello di mix vettore ed infine quello di prezzo. Ciò dipende dal fatto che, una volta conosciuto il prodotto da consegnare ed il mercato da raggiungere, la prima variabile ad essere studiata in fase di definizione delle politiche logistiche è sicuramente la modalità con cui effettuare il trasporto: la scelta ricadrà su quella modalità più adatta al trasporto di un prodotto specifico su un dato mercato entro una certa data di consegna, nel rispetto dei parametri di performance di qualità del servizio, tempestività e costo. Una volta scelta la modalità, i medesimi parametri serviranno per la selezione di un vettore specifico tra tutti quelli che offrono la tipologia di trasporto prescelta. La contrattazione delle condizioni di trasporto, compreso il prezzo, sarà poi effettuata direttamente con il vettore selezionato. Questa sequenza è rappresentata nella prima colonna di Figura 5. Naturalmente la sequenza di indagine può differire da quella appena illustrata, qualora per esigenze specifiche si voglia conoscere i valori del costo di trasporto e dei relativi scostamenti aggregati su una dimensione diversa, come la modalità, e successivamente scomposti per prodotto, mercato, fornitore e prezzo. Si veda la seconda colonna di Figura 5.

Nel modello presentato in questo capitolo si è deciso di seguire la prima sequenza descritta, per le ragioni citate, eliminando, tuttavia, la dimensione relativa al mix di prodotto, in modo da poter semplificare i calcoli. In sostanza, il percorso selezionato prevede che i costi di trasporto totali siano distribuiti, in un primo momento, sui singoli prodotti e, successivamente, per ciascun prodotto siano calcolati gli scostamenti di quantità, mix mercato, mix modalità, mix fornitore e prezzo. Nel modello non è, perciò, determinato lo scostamento dei costi di trasporto provocato dalla vendita di un diverso mix di prodotti rispetto a quanto stabilito a budget.

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Figura 5: Le sequenze di indagine adottabili.

Avendo prescelto la sequenza di indagine è possibile costruire la formula per la determinazione dei costi di trasporto.

L’espressione (20) è valida per quantificare i costi sia a budget che a consuntivo. Essa è basata sul presupposto che in ogni mercato si operi con almeno una modalità e che per ciascuna modalità vi sia almeno un fornitore. I prezzi saranno ovviamente concordati con ogni singolo vettore, in relazione alla modalità di trasporto che esso offre, alla distanza da coprire ed ai quantitativi. L’espressione lega, dunque, i vari elementi secondo una relazione gerarchica del tipo uno a molti.

n n n

(20) Quantità * { ∑ Mix Mercato i * [ ∑ Mix Modalità ij * ( ∑ Mix Fornitore ijt * Prezzo ijt )]} i=1 j=1 t=1

Dovendo utilizzare l’espressione (20) per una comparazione di costi rilevati in circostanze temporali distinte, identificheremo con questa i costi di trasporto a budget, mentre utilizzeremo l’espressione (21) per quelli a consuntivo.

n n n

(21) Quantità’*{∑ Mix Mercato’i *[∑ Mix Modalità’ ij* ( ∑ Mix Fornitore’ ijt * Prezzo’ ijt )]} i=1 j=1 t=1

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Qualora siano disponibili tutte le variabili comprese nelle espressioni, sia a budget che a consuntivo, sarà possibile calcolare lo scostamento globale dei costi di trasporto e procedere alla successiva scomposizione del macroscostamento.

Per ottenere scostamenti il cui segno algebrico corrisponda al loro reale significato economico, abbiamo optato per delle formule in cui i valori consuntivi sono sottratti da quelli di budget e non viceversa: in questo modo uno scostamento negativo rappresenta un aumento dei costi, mentre uno positivo costituisce una loro diminuzione.

Il primo scostamento ad essere enucleato è quello determinato dalla variazione nei quantitativi di prodotto che sono stati trasportati rispetto a quanto preventivato. Esso è determinato con l’espressione (22) data dalla differenza tra i costi di budget ed i medesimi costi di budget flessibilizzati in base ai quantitativi effettivamente trasportati.

n n n

(22) Quantità *{ ∑ Mix Mercato i * [∑ Mix Modalità ij * ( ∑ Mix Fornitore ijt * Prezzo ijt )]} + i=1 j=1 t=1

n n n

- Quantità’ * { ∑ Mix Mercato i * [ ∑ Mix Modalità ij * ( ∑ Mix Fornitore ijt * Prezzo ijt )]} i=1 j=1 t=1

Sottraendo dal secondo termine della (22) il costo di budget flessibilizzato valorizzato al mix mercato effettivo avremo, appunto, lo scostamento di mix mercato (23). Per completezza riportiamo anche la (24) e la (25), rispettivamente scostamento di mix modalità e mix fornitore.

n n n

(23) Quantità’*{∑ Mix Mercato i * [ ∑ Mix Modalità ij * ( ∑ Mix Fornitore ijt * Prezzo ijt )]} + i=1 j=1 t=1

n n n

- Quantità’ * { ∑ Mix Mercato’ i * [ ∑ Mix Modalità ij * ( ∑ Mix Fornitore ijt * Prezzo ijt )]} i=1 j=1 t=1

n n n

(24) Quantità’*{∑ Mix Mercato’ i * [∑ Mix Modalità ij * ( ∑ Mix Fornitore ijt * Prezzo ijt )]}+ i=1 j=1 t=1

n n n

- Quantità’ * { ∑ Mix Mercato’ i * [ ∑ Mix Modalità’ ij * ( ∑ Mix Fornitore ijt * Prezzo ijt )]} i=1 j=1 t=1

n n n

(25) Quantità’*{∑ Mix Mercato’ i * [∑ Mix Modalità’ ij * ( ∑ Mix Fornitore ijt * Prezzoijt )]}+ i=1 j=1 t=1

n n n

- Quantità’ * { ∑ Mix Mercato’ i * [ ∑ Mix Modalità’ ij * ( ∑ Mix Fornitore’ ijt * Prezzo ijt )]} i=1 j=1 t=1

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Con la (26) si determina, infine, lo scostamento di prezzo, ottenuto sottraendo dai costi consuntivi calcolati a prezzi di budget il valore dei costi effettivamente sostenuti dall’azienda al termine del periodo di riferimento

n n n

(26) Quantità’*{∑ Mix Mercato’ i * [ ∑ Mix Modalità’ ij * ( ∑ Mix Fornitore’ijt *Prezzoijt )]}+ i=1 j=1 t=1

n n n

- Quantità’ * { ∑ Mix Mercato’ i * [ ∑ Mix Modalità’ ij * ( ∑ Mix Fornitore’ ijt * Prezzo’ ijt )]} i=1 j=1 t=1

Mentre gli scostamenti riferiti al mercato, alla modalità ed al fornitore rappresentano gli impatti prodotti sui costi da una variazione nelle scelte commerciali e logistiche, lo scostamento di prezzo costituisce l’impatto prodotto da un diverso costo unitario di trasporto rispetto a quanto preventivato. In sostanza, nelle formule esposte il prezzo costituisce un costo unitario medio per fornitore, calcolato dividendo le tariffe concordate con ciascun vettore per i quantitativi di prodotto trasportati.

La metodologia prescelta rende, quindi, questo scostamento di particolare rilievo, in quanto non evidenzia solamente il grado di capacità contrattuale riscontrato in azienda, ma anche l’efficienza dei processi logistici. Il “delta prezzo”, infatti, può derivare, a parità di altre condizioni, tra le quali i quantitativi trasportati ed il potere contrattuale delle due parti, dal grado di saturazione dei mezzi di trasporto di volta in volta richiesti e dal numero di carichi/scarichi effettuati in un singolo viaggio.