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3.2. L’Azienda

3.2.2 La storia

Il 31 luglio 1986 un gruppo di otto cantine cooperative acquisisce dal Credito Svizzero la totalità delle azioni di Gruppo Italiano Vini S.p.A., che in seguito è trasformato in società cooperativa di secondo grado.

La sede è trasferita da Milano a Calmasino (Verona), sulla sponda orientale del Lago di Garda.

La nuova proprietà conferma in gran parte il management e avvia un processo di riorganizzazione che porta in breve a un miglioramento importante delle performance aziendali.

Nel 1987 il Gruppo Italiano Vini acquisisce una società di commercializzazione: la Carniato Sa di Parigi. Sei anni più tardi rileva l’importatore americano Frederick Wildman & Sons Ltd.

Nel corso degli anni successivi il Gruppo porta a termine ulteriori acquisizioni e aperture di agenzie all’estero, portando a dieci il numero delle società controllate, collegate o di proprietà del Gruppo, rafforzando in tal modo la presenza nei Paesi dove è già presente con una propria struttura e creandone di nuove in quelli che presentano alte potenzialità di sviluppo.

In Italia, Il Gruppo Italiano Vini interviene sull’intera filiera per rafforzare la qualità e l’immagine dei vini prodotti. Di pari passo dà avvio ad un importante programma di acquisizione di cantine di produzione, al fine di ampliare la gamma dell’offerta. Al nord rileva, nel 1996, la Conti Formentini, a cui segue l’acquisizione di Ca’ Bianca in Piemonte. Il programma di penetrazione a sud trova attuazione nel periodo 1999-2001, quando il Gruppo rileva le quote di maggioranza di Tenute Rapitalà in Sicilia, Castello Monaci in Puglia e Terre degli Svevi in Basilicata.

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Nel 2008, con il supporto di ISA (Istituto di Sviluppo Agroalimentare, società del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali), il Gruppo Italiano Vini acquisisce dall’americana Brown Forman la proprietà della cantina Bolla di Pedemonte della Valpolicella. Nel 2010 completa l’acquisizione del marchio “Bolla”, operazione che permette a questa storica cantina di ritornare in mani italiane e consolidare la propria leadership negli Stati Uniti.

Più di recente, il Gruppo ha iniziato la distribuzione in Italia dei vini a marchio Carpenè Malvolti, storico leader del Prosecco.

L’operazione più recente risale all’1 gennaio 2011 quando, a seguito della sempre maggiore affermazione del vino Lambrusco, il Gruppo rileva la Cavicchioli di San Prospero, in provincia di Modena, storico produttore di Lambrusco fin dal 1928.

Nel 2008, a seguito della fusione delle due principali cooperative socie e dell’acquisto, da parte di queste ultime, delle quote di minoranza delle rimanenti cooperative socie, la quasi totalità del capitale sociale del Gruppo Italiano Vini è ora detenuta dalle Cantine Riunite & CIV Sca.

3.2.3 La missione

In una realtà storica come quella attuale, il Gruppo Italiano Vini, forte di prodotti competitivi per qualità e immagine, si è posto l’obiettivo di contribuire alla valorizzazione del vino italiano, migliorandone la diffusione, la conoscenza e l’immagine nel mondo.

La missione del Gruppo Italiano Vini consiste nel valorizzare la produzione vitivinicola italiana operando in tutte le fasi della filiera produttiva (coltivazione dei vigneti, produzione, trasformazione, commercializzazione e servizio) con l’obiettivo di contribuire all’incremento della diffusione e della notorietà dei vini italiani su tutti i mercati internazionali.

L’impegno del Gruppo Italiano Vini è costante in ogni fase:

 produzione, per contribuire a elevare la qualità e l’immagine del vigneto italiano. Nella conduzione diretta delle aziende agricole il Gruppo opera soprattutto a fini di ricerca, sperimentazione e salvaguardia della tradizione del territorio. Con le cooperative associate e quindi indirettamente con i singoli produttori agricoli, instaura un rapporto diretto con la produzione a garanzia dell’origine e della tracciabilità dei prodotti;

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 trasformazione, per utilizzare le più avanzate tecnologie e pratiche enologiche secondo le normative nazionali ed europee di settore nonché di quelle a tutala della salute dei consumatori, del rispetto ambientale e della sicurezza sui luoghi di lavoro;

 commercializzazione, per consolidare il ruolo aziendale di leader di settore nella vendita del vino in bottiglia in Italia e all’estero, valorizzando il prestigioso patrimonio di marche affermate a livello internazionale;

 servizio, per garantire al consumatore e alla rete distributiva un servizio in linea con la qualità intrinseca dei prodotti venduti.

Sono inoltre parte integrante della missione del Gruppo:

 proteggere e tramandare la cultura storica del vino italiano;

 innovare le tecniche di produzione per garantire ai propri vini diffusione e notorietà su tutti i mercati;

 stimolare lo sviluppo economico e sociale dei territori in cui i vini del Gruppo sono prodotti;

 operare un modello di viticoltura che sia sensibile all’ambiente, economicamente sostenibile e socialmente equo.

La realizzazione di questi impegni consentirà di creare valore attraverso i consolidamento e lo sviluppo dei marchi aziendali e dei mercati, per garantire uno sviluppo sostenibile e durevole al socio cooperativo azionista.

3.2.4 I vigneti e le cantine

3.2.4.1 I Vigneti

Il Gruppo Italiano Vini gestisce 1.340 ettari di vigneti specializzati, dislocati nelle più importanti regioni viticole d’Italia:

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Figura 35: Vigneti di G.I.V. S.p.A. (fonte: www.gruppoitalianovini.com).

I vigneti sono una grande risorsa per l’azienda e quelli del Gruppo Italiano Vini costituiscono una delle realtà più significative nell’intero panorama della viticoltura italiana.

Complessivamente le produzioni provenienti dai vigneti di proprietà assicurano al Gruppo una quota prevalente di materie prime lavorate (uve, mosti e vini) rispetto a quelle acquistate da terzi.

Le uve che non provengono da vigneti di proprietà sono acquisite dai soci di Aziende Agricole GIV4 e dai migliori produttori locali, legati al Gruppo da contratti pluriennali, che beneficiano del know-how del team di agronomi e di enologi del Gruppo Italiano Vini. Tutto questo garantisce un rigoroso controllo delle materie prime, in un’ottica di tracciabilità della filiera.

Aziende Agricole GIV opera in tredici diverse regioni e associa alcune realtà cooperative promosse e sostenute dal Gruppo, quali:

 ViVAss in Valtellina

 Cantina Sociale del Valpolicella Classico in Veneto

 Viticoltori Brda nel Collio e Aziende Agricole Friulane Banear  Cantina Sociale di Frascati e Tusculum nel Lazio.

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Dettagli sulle Aziende Agricole GIV sono reperibili nel paragrafo 3.2.6.1”I soci (Shareholders)”.

REGIONI

AREE VINICOLE

ETTARI A

VIGNETO

Piemonte Monferrato 39

Lombardia Valtellina Superiore 36

Friuli Collio Uva proveniente dai soci

conferenti Veneto Bardolino Valpolicella Soave 265

Emilia Romagna Lambrusco 90

Toscana Chianti Classico 172

Umbria Orvieto Classico 196

Lazio Frascati 97

Puglia Salice Salentino 150

Basilicata Vulture 120

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Nei suoi 1.340 ettari di vigneti il Gruppo dedica importanti risorse alla ricerca, alla sperimentazione e agli studi del territorio. L’impegno è riscontrabile nell’utilizzo delle più moderne tecnologie e pratiche enologiche, nel tenere in vita e tramandare valori legati alla cultura del vino attraverso il restauro e la conservazione dei luoghi di interesse storico e anche nella difesa dell’ambiente.

Seguendo questa filosofia, nei vigneti gestiti dal Gruppo è stato creato un modello di viticoltura etica che garantisce prodotti sempre migliori, ottenuti nel rispetto del lavoro dell’uomo e del territorio.

All’interno del proprio vigneto il Gruppo ha definito un nuovo modello produttivo che si basa su una viticoltura sostenibile, gli obiettivi perseguiti sono principalmente due: migliorare gli andamenti gestionali dei vigneti e essere punto di riferimento anche per i produttori associati, per una gestione ottimale nella produzione di uva di qualità.

Nel perseguire tali obiettivi vengono adottati sistemi in linea con il principio della sostenibilità ambientale tra i quali: l’utilizzo di fonti di energia alternative, il recupero delle acque per l’irrigazione, la riduzione delle lavorazioni ai suoli, il monitoraggio dei dati climatici e lo sviluppo di modelli per lo studio delle malattie.

3.2.4.2 Le Cantine

Il patrimonio del Gruppo è costituito da 15 cantine storiche, dai marchi ben noti e presenti in tutto il mondo, inserite in suggestivi vigneti di proprietà e situate nelle zone vitivinicole più prestigiose d’Italia.

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Figura 36: Cantine e marchi di G.I.V. S.p.A. (fonte: www.gruppoitalianovini.com).

Le cantine del Gruppo sono tra le più rappresentative della storia e della cultura vitivinicola italiana, ognuna di esse raccoglie, vendemmia dopo vendemmia, la miglior produzione dai propri vigneti, ottenendo i più prestigiosi vini italiani: Pinot ,Chianti, Lambrusco, Prosecco, Merlot, Frascati, Nero d’Avola, Chardonnay, Moscato, Sangiovese, Cabernet e tanti altri.

La cura e il controllo, proprio a partire dal vigneto, garantiscono la selezione necessaria ad ottenere vini che sono la vera espressione del loro territorio.

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Ogni cantina che compone l’universo del Gruppo, segue con meticolosa cura tutte le varie fasi della filiera produttiva; la coltivazione dei vigneti, la vendemmia, la vinificazione, l’affinamento e l’imbottigliamento sono sempre seguiti dallo sguardo attento e professionale dell’agronomo, dell’enologo e del direttore di cantina.

L’ultima cantina entrata a far parte del gruppo, da gennaio 2011, è la cantina Cavicchioli di San Prospero (Modena) storico produttore del Lambrusco.

3.2.5 Le marche

Il Gruppo Italiano Vini pone tra i suoi principali obiettivi la valorizzazione del suo inestimabile “patrimonio marche”. In ogni marca si trovano rappresentati i valori e la filosofia delle cantine di cui sono espressione, nel rispetto delle singole specificità territoriali e storiche.

Le marche del Gruppo, nel loro insieme, compongono un’offerta unica: da una parte le marche di nicchia, di quantità limitata e di vette qualitative altissime e dall’altra parte le marche di larga diffusione che esprimono il miglior rapporto qualità/prezzo.

La struttura di marketing centralizzata del Gruppo riesce a valorizzare tutte le marche che fanno parte del portafoglio prodotti, individuando e perseguendo una specifica strategia per ognuna di esse.

Conosciute e apprezzate in tutto il mondo, alcune marche del Gruppo Italiano Vini, sono leader sia in Italia che all’estero, tra queste possiamo elencare:

 Bolla per i vini veronesi,

 Fontana Candida per il Frascati,  Cavicchioli per il Lambrusco,  Bigi per l’Orvieto,

 Nino Negri per i vini valtellinesi,  Melini per il Chianti,

 Rapitalà per i vini siciliani e

 Castello Monaci per i vini del Salento.

Altri marchi assumono particolare rilevanza su specifici mercati come Folonari nel Nord America, Lamberti in Germania e Turà in Italia.

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Accanto a questi grandi nomi, una serie di marchi è distribuita in maniera più selettiva:

Santi in Veneto, Cà Bianca in Piemonte, Machiavelli in Toscana e Re Manfredi in

Basilicata; sono marche a distribuzione mirata destinate al canale della ristorazione e marche sperimentali negli stili e nelle qualità.

Da non dimenticare Carpenè Malvolti, storica firma del Prosecco distribuita in esclusiva in Italia.

Gruppo Italiano Vini distribuisce inoltre anche le marche Conti d’Arco, vini e spumanti del trentino, e Conti Serristori (Chianti).

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