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La situazione patrimoniale, finanziaria ed economica (Risultat

3.2. L’Azienda

3.2.8 La strategia

3.2.10.2 La situazione patrimoniale, finanziaria ed economica (Risultat

In primo luogo bisogna evidenziare che, nel recente studio elaborato da Mediobanca sul settore vitivinicolo, il Gruppo Italiano Vini è al primo posto per fatturato in Italia e fra i primi a livello europeo e mondiale.

L’esame prende in considerazione tanto la Capogruppo “Gruppo Italiano Vini S.p.A.” tanto il Gruppo GIV a livello consolidato.

Fatturato

Sebbene il mercato estero costituisca da sempre il punto di forza del Gruppo Italiano Vini, è da sottolineare il peso sempre maggiore delle vendite nel mercato nazionale che

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Una trattazione più approfondita dello scenario del settore si rimanda al paragrafo 3.1.1 “Descrizione del settore” nel quale sono dettagliatamente illustrati i vari andamenti e i fenomeni in atto nel settore

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chiude il 2012 con 90 milioni di euro di fatturato, confermandosi il primo mercato del gruppo.

L’importante aumento del fatturato nel mercato nazionale è da attribuire all’entrata a regime della distribuzione degli spumanti a marchio “Carpenè Malvolti” e dalla nuova acquisizione del brand “Cavicchioli” da gennaio 2011.

Il fatturato estero 2012 ammonta a 125 milioni di euro. Tra i primi paesi importatori figurano Stati Uniti, Canada, Germania e Gran Bretagna.

Da rilevare le quote di esportazione in Russia e in Cina, paesi che stanno dimostrando un interesse sempre maggiore per il vino italiano e dove il Gruppo intende investire nel breve-medio termine.

Figura 46: Fatturato divisione tra Italia/Estero (fonte: Annual report G.i.v. S.p.A. 2012).

“Chiudiamo l’esercizio con un fatturato di 250 milioni di euro, di fatto invariato rispetto al precedente esercizio. A livello consolidato il fatturato è pari a 372 milioni di euro (+1 per cento) e tiene conto del buon andamento delle nostre due principali controllate estere: Frederick Wildman & Sons Ltd a New York (USA) e Carniato Europe Sa a Parigi (Francia).

Alla sostanziale stabilità del fatturato si accompagna quella di un Ebitda consolidato a 21,9 milioni di euro.

L’esposizione finanziaria netta a livello consolidato si assesta a 123 milioni di euro, in lieve contrazione rispetto all’esercizio precedente (-2,2 per cento). I mezzi propri,

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sempre a livello consolidato, ammontano a 141 milioni di euro, di cui 5,8 milioni di pertinenza di terzi.

Il Gruppo Italiano Vini, nonostante un 2012 particolarmente impegnativo sotto il profilo finanziario, conferma la propria buona posizione di equilibrio: circa il 50 per cento del proprio indebitamento bancario è a medio-lungo termine e il rapporto Debt/Equity è molto inferiore all’unità (0,87). Il tasso medio applicato sulla nostra esposizione è di poco superiore al 3 per cento, il che significa un’incidenza sul fatturato pari all’1,3 per cento, che si ritiene ampiamente sostenibile.

Archiviamo un anno positivo, in particolare se riferito al contesto di grave crisi economico-finanziaria in cui operiamo.” 8

Andiamo ora ad osservare nel dettaglio i documenti di Conto Economico e Stato Patrimoniale e ad elaborare alcuni indici che ci diano informazioni sullo stato di salute della società in esame.

In generale possiamo dire che GIV S.p.A. si presenta con una situazione patrimoniale e finanziaria molto equilibrata.

Per quanto riguarda i dati patrimoniali si osserva che la Posizione Finanziaria Netta (PFN) passa da Euro 103.452 mila a Euro 105.943 mila con un incremento di Euro 2.491 mila. Da sottolineare che la composizione della PFN ha subito uno spostamento dal medio e lungo termine al breve, per questo motivo il Gruppo ha perfezionato, verso fine anno, due operazioni finanziare per riposizionare la società su un indebitamento più nel lungo termine.

Il Patrimonio Netto della società ha subito una lieve flessione in considerazione della distribuzione dei dividendi 2012 non completamente assorbita dal risultato d’esercizio. Premesso quanto sopra il rapporto PFN/Patrimonio Netto ha assunto i seguenti valori:

2012 2011

PFN 105.943 103.452

Patrimonio Netto 133.406 134.506

Rapporto PFN/PN 0,79 0,77

A livello consolidato meglio si evidenzia lo sforzo del Gruppo nel contenere l’indebitamento complessivo, nonostante l’anno 2012 sia stato, in generale, particolarmente impegnativo sotto il profilo finanziario.

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Il Patrimonio netto consolidato complessivo delle quote di terzi è pari a Euro 141,0 milioni (142,7 milioni nel 2011), mentre la Posizione Finanziaria Netta è pari a Euro 123,2 milioni (126,0 milioni nel 2011), con un rapporto PFN/PN pari a 0,87 (0,88 nel 2011).

L’azienda informa che i flussi di cassa, le necessità di finanziamento e la liquidità del Gruppo sono gestite con l’obiettivo di garantire un’efficacie ed efficiente gestione delle risorse finanziarie e gli affidamenti concessi dal sistema bancario risultano più che adeguati a far fronte alle esigenze del Gruppo.

I rischi di variazione dei tassi di interesse dei debiti finanziari in essere sono stato parzialmente coperti tramite l’accensione di strumenti finanziari appositi.

Lo Stato Patrimoniale sintetico riclassificato finanziariamente ci permette di calcolare gli indici di struttura e di liquidità.

2012 2011

 Margine di struttura

(Capitale proprio + Passività consolidate) – Attività immobilizzate 20.781 43.923  Copertura immobilizzazioni

(Capitale proprio + Passività consolidate) / Attività immobilizzate 1,10 1,23  Indice di liquidità (Acid ratio)

(Liquidità immediate + Liquidità differite) / Passività correnti 0,63 0,74  Indice di disponibilità (Current ratio)

(Attività correnti / Passività correnti) 1,10 1,29

Figura 47: Indici di struttura e di liquidità (fonte: dati dal Bilancio 2012 di GIV rielaborati)

Il margine di struttura seppur contrattosi rispetto allo scorso esercizio evidenzia come vi sia ancora una buona capacità di espansione dell’attività aziendale per lo sviluppo di nuovi programmi futuri. Andamento che di conseguenza trova un indice di copertura delle immobilizzazioni sempre superiore all’unità (1,10).

La situazione risulta essere soddisfacente sia per quanto riguarda l’indice di liquidità (acid ratio), espresso dal rapporto tra la somma delle liquidità immediata e di quella differita e le passività correnti (pari a 0,63), sia dall’indice di disponibilità (Current ratio), dato dal rapporto tra le sole attività e passività correnti.

Per quanto riguarda i dati economici osserviamo invece il Conto Economico riclassificato per natura.

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 il grado di copertura delle spese per oneri finanziari netti rispetto al Margine Operativo Lordo (EBITDA):

2012 2011

Margine Operativo Lordo (EBITDA) 13.521 13.750

Oneri finanziari netti (2.996) (2.749)

Rapporto 4,51 5,00

 e la connessa capacità di autofinanziamento che risulta dalla sommatoria tra il risultato d’esercizio e tutti i componenti di costo del Conto Economico che non hanno generato un’uscita finanziaria.

2012 2011 Risultato netto + 512 1.771 Ammortamenti + 7.543 7.407 Accantonamento TFR + 1.259 1.307 Altri accantonamenti = 953 687 Cash Flow 10.267 11.172

Entrambi gli indicatori confermano in buono stato di salute della società.

L’esercizio 2012 ha visto aumentare il livello dei tassi di interesse con particolare riferimento agli spread; tuttavia, alla luce delle operazioni finanziarie concluse, il costo dell’indebitamento medio del Gruppo è di poco superiore al 3% con un’incidenza degli oneri finanziari netti sul fatturato molto modesta:

2012 2011

Incidenza sul fatturato 1,20% 1,09%

A livello consolidato i principali indicatori sono riepilogati nella sottostante tabella:

2012 2011

Fatturato 371.551 368.447

Margine di Contribuzione 77.929 77.996

Valore Aggiunto 65.297 64.757

Margine Operativo Lordo (EBITDA) 19.637 19.611

Reddito Operativo (EBIT) 8.259 8.451

Reddito di Esercizio 1.282 2.730

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