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Il concetto di ecoturismo nasce verso gli anni Sessanta e da allora si è progressivamente arricchito di aspetti che, a partire dalle tematiche della sostenibilità hanno dato spazio alla responsabilità, al coinvolgimento personale e all‟azione.

Volendo provare a dare una definizione del concetto di ecoturismo, si può far riferimento a quella dell‟architetto messicano Héctor Ceballos-Lascuráin (1991) coordinatore del Programma di Ecoturismo dell‟IUCN (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura) e autore di numerose pubblicazioni sul tema secondo il quale: “ l’Ecoturismo è quel turismo che comprende viaggi verso aree naturali relativamente indisturbate con l’obiettivo di ammirare, studiare e gioire degli scenari, di piante e animali selvaggi, così come di ogni caratteristica culturale che si riscontra”.

I principali elementi che caratterizzano l‟ecoturismo sono pertanto, oltre al turismo in aree naturali, l‟aspetto educativo ed interpretativo della natura e della cultura locale, il rispetto e la responsabilità del turista verso l‟ambiente e la diversa cultura del luogo di soggiorno, il contributo per la salvaguardia dell‟ambiente e la conservazione della cultura locale, i benefici per lo sviluppo socio-economico della comunità locale (I Quaderni Scientifici del CTS, 2008).

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Quanto appena affermato trova ulteriore conferma nella definizione di Ecoturismo della IUCN, che in un documento del 1996 afferma che l‟ecoturismo è “… un viaggio ambientalmente responsabile e una visita ad aree naturali relativamente indisturbate per godere ed apprezzare la natura (ed ogni dotazione culturale collegata, sia storica che attuale) un viaggio che promuove la conservazione, riduce al minimo l’impatto negativo dei visitatori e stimola il coinvolgimento della popolazione locale nella condivisione dei benefici socio-economici” (Galviani A., 2004).

Questa forma di ricreazione attrae persone che desiderano interagire con l‟ambiente, aumentando la conoscenza, la coscienza e l‟apprezzamento. In altre parole un sistema di ecoturismo ideale dovrebbe prendere in considerazione tutte le significative relazioni che si instaurano tra i turisti, i residenti, gli imprenditori, gli amministratori e i gestori delle risorse naturali, delle strutture turistiche e delle infrastrutture necessarie al funzionamento del sistema stesso.

Questo tipo di turismo soventemente, è esposto a critiche che lo etichettano come turismo elitario, cioè per pochi, ma gli esempi pratici dimostrano che un turismo ecosostenibile richiede minori finanziamenti, impone meno barriere all‟entrata per la partecipazione locale, aumenta il grado di controllo e di decisione da parte della popolazione autoctona. L‟ecoturismo si basa su una strategia di lungo periodo, così come nel lungo periodo si distribuiscono gli impatti sulle risorse ambientali e culturali di un determinato territorio. Lo stesso turista spesso partecipa a tutte le attività culturali ed ecologiche di un luogo con la speranza che le spese sostenute siano poi di supporto all‟economia locale e vengano impegnate nella conservazione delle risorse, contribuendo così al benessere e allo sviluppo di tutta l‟area.

Anche forme ecologiche di turismo, come l‟ecoturismo appunto, presentano aspetti negativi e sono causa di problemi e di impatti sul territorio. Accade ad esempio che le popolazioni rimangano sovente escluse dalle decisioni e dalla partecipazione allo sviluppo economico, a causa della stratificazione sociale e della mancanza di conoscenze e competenze. Quanto detto appare ancor più evidente se si considera che l‟ecoturista si reca in zone fragili e particolarmente vulnerabili, in ambienti incontaminati e delicati, alla ricerca di flora e fauna a cui arreca disturbo, porta con se rifiuti ed inquinamento.

Addirittura per alcuni studiosi l‟ecoturismo rappresenta una ulteriore fonte di danno, in quanto non si è sostituita al turismo di massa, si è semplicemente aggiunto a questo, aprendo così nuove aree turistiche e dando inizio a un nuovo ciclo di vita di un prodotto che ripropone gli stessi problemi che con esso si pensava di poter risolvere.

La predilezione per un turismo ecologico risulta essere legata a fattori per lo più soggettivi: è necessaria una convinzione personale che faccia capo non tanto a regole e codici quanto ad una sfera di fattori socio-psicologici.

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Certo è che uno dei grandi vantaggi dell‟ecoturismo è quello di distribuirsi su aree vaste non producendo così picchi stagionali e affollamenti in siti fragili. Le pressioni sull‟ambiente pertanto risultano minori anche perché si utilizzano strutture ed attrezzature a basso investimento che possono essere predisposte anche da piccoli imprenditori locali.

La figura 4.2 mostra in che modo l‟ecoturismo possa essere identificato come una delle tipologie più sostenibili di turismo.

Figura 4.2 – Ecotourism as a Sustainable Development Concept

Fonte: IYE, UNEP, 2001

A differenza di ciò che viene definito ecoturismo, il turismo verde o turismo natura rappresenta una forma più semplice di fruizione naturalistica: i turisti verdi si muovono spesso in gruppo con lo scopo di trascorrere una giornata all‟aria aperta, compiendo brevi in natura e in luoghi comunque facilmente accessibili.

La differenza sostanziale tra queste due categorie di turisti sta nel fatto che gli ecoturisti desiderano vivere un‟esperienza a contatto diretto con la natura, evitando i posti affollati, e come visto in precedenza, cercando il contatto con le popolazioni indigene. Ne viene che l‟ecoturismo comprende implicazioni di carattere sociale e culturale che non si ravvisa nel segmento di turismo verde (come appena definito).

Box di approfondimento - L’ Anno 2002, l’Anno Internazionale dell’Ecoturismo

Il 2002 è un anno destinato a lasciare una profonda impronta nella storia delle politiche internazioni a favore dell‟ambiente per una serie di appuntamenti di carattere mondiale e internazionale che hanno ribadito l‟importanza dell‟ambiente per l‟uomo moderno, sulla fragilità del sistema naturale che necessità di adeguata conoscenza per essere salvaguardato e mantenuto nelle sue peculiarità.

L‟occupazione degli spazi naturali diviene sempre più invasiva, a causa non solo dell‟incremento demografico ma anche dell‟accresciuta mobilità dell‟uomo, sia nei tempi di lavoro che in quelli del riposo e dello svago.

Diviene pertanto decisiva la politica di salvaguardia ambientale intrapresa in campo turistico sia da organismi intergovernativi che dai singoli governi nazionali, oltre che dagli operatori del settore, con lo scopo di accrescere la coscienza dei singoli individui.

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