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Nel corso degli ultimi decenni le aree rurali sono state interessate da profonde trasformazioni che hanno generato una sostanziale modifica della loro tradizionale struttura economico-sociale. A formare lo spazio rurale, concorrono sempre più attività economiche quali: turismo, commercio, artigianato, servizi alle imprese e alle persone, ecc.

Ad esempio la ricerca del benessere fisico ha avuto come conseguenza diretta la valorizzazione delle risorse naturali, che nei consumi si è manifestata attraverso la ricerca e l‟acquisto di prodotti incontaminati e nel turismo tramite la riscoperta e la valorizzazione dei beni ambientali. Uno degli effetti immediati è stato l‟ampliamento e il rafforzamento dell‟offerta di turismo rurale e delle sue due componenti principali: l‟agriturismo e i prodotti agroalimentari locali.

23 Conferenza europea sul turismo sociale (2007) Bruxelles. La Conferenza nel 2007 è stata dedicata in larga parte

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Turismo rurale e agriturismo riflettono gli orientamenti che una parte di turisti manifesta a vantaggio di forme di vacanza che si svolgono nelle località rurali. È pressoché impossibile pervenire ad una definizione univoca delle tipologie possibili riconducibili alle forme turistiche indicate; la loro differenziazione in funzione delle strutture utilizzate e delle attività svolte dal turista è complessa e di difficile caratterizzazione.

turismo rurale tutte quelle attività turistiche che vengono praticate in temi specifici (trekking, birdwatching, ippoturismo, pernottamento in edifici rurali, ecc.) e l‟agriturismo come una forma di turismo rurale che presenta caratteri particolari nell‟organizzazione dell‟offerta essendo connessa all‟azienda agricola (I Quaderni informativi, n. 4, INEA, 2001).

Nelle aree rurali italiane, molte iniziative di valorizzazione del turismo rurale, dell‟agriturismo e dei prodotti agroalimentari locali, hanno contribuito a: diffondere una maggiore consapevolezza delle opportunità di sviluppo offerte da un uso sostenibile e integrato delle risorse locali; recuperare risorse che rischiavano di scomparire (ad es. molte produzioni agroalimentari tradizionali) o di degradarsi (ad es. il paesaggio rurale, gli edifici rurali, i monumenti, ecc.); qualificare il territorio attraverso l‟introduzione di servizi e/o di infrastrutture sia per le imprese sia per la popolazione; rafforzare l‟identità locale e il sentimento di appartenenza alla comunità locale; rendere maggiormente attrattivo il territorio rispetto ad altri territori grazie alla creazione di una offerta peculiare.

Un turismo rurale di tipo sostenibile è identificabile come turismo lento e capillare, che propone la rivisitazione delle culture dei luoghi e nuove forme e strategie di ospitalità generate tra operatori, abitanti e turisti attraverso reti di relazioni strategiche alternative alle reti della globalizzazione turistica dominante.

Intorno a risorse paesaggistiche, storico-architettoniche, culturali ed enogastronomiche è possibile stabilire un‟ apprezzabile rete di utilizzazioni turistiche in grado di svilupparsi economicamente in modo sostenibile. Dopo anni di sfruttamento della natura solo a fini agricoli e un relativo distacco dalle campagne, infatti, sta nascendo un forte desiderio di turismo in campagna e una nuova riscoperta della tradizione contadina e soprattutto di un nuovo equilibrio tra il mondo artificiale e il mondo naturale da questa rappresentato. Il recupero dell‟ambiente e dei valori locali e tradizionali è diventato un vero e proprio requisito di logica di mercato. (G. Casagrande Serretti, in Atti del IV Convegno Nazionale sul Turismo Sostenibile, 2009).

Nella creazione di una offerta integrata e collettiva a livello territoriale è bene personalizzare quanto più possibile il proprio stile di ospitalità, in accordo con le tradizioni e l‟identità del territorio, e nell‟ambito di un programma collettivo che includa tutti gli operatori interessati a livello locale. Per quanto riguarda il turismo rurale nell‟ideazione è importante costruire ogni

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progetto di sviluppo tenendo presente:

- la vocazionalità delle zone. Tale esigenza è duplice: concentrare le risorse disponibili sulle zone più vocate, ma anche mettere a fuoco in cosa consiste la vocazionalità, cioè qual è il carattere del territorio che può essere espresso attraverso la sua ospitalità (prodotti alimentari, tradizioni, tipologie abitative ed insediative, ecc.).

- La necessità di rendere possibile un’offerta molteplice. La vocazione di ciascun territorio si esprime a diversi livelli. Nel campo del turismo rurale si può tradurre in un insieme di prodotti/servizi interni all‟azienda agrituristica,ma può riguardare anche molte attività che si svolgono al di fuori delle aziende (servizi di supporto all‟agri-turista, accompagnamento, trasporti, guide, ecc.).

- L’importanza di recuperare le risorse storico-culturali locali, in particolare l’edilizia rurale. L‟esercizio del turismo rurale ha una connessione molto stretta con la peculiarità,ma anche con la funzionalità delle strutture di queste aree.

- La professionalità degli operatori, i servizi di sviluppo. Un settore così complesso ed articolato come l‟agriturismo ha bisogno di investire soprattutto in risorse umane, oltreché nelle strutture. Aiutare un agricoltore a curare con professionalità l‟accoglienza degli ospiti, la tecnica di ospitalità, la cucina, la preparazione dei prodotti e l‟animazione non è semplice. Per far questo ci vogliono seri strumenti di formazione, ma anche di assistenza tecnica

Uno schema esemplificativo di flusso di un programma,relativo alle attività di turismo rurale è riportato nella tabella che segue (tabella 4.3).

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Il forte impegno degli amministratori locali sarà quello di caratterizzare il proprio territorio come area ad alta qualità ambientale, paesaggistica ed enogastronomica, al fine di salvaguardare la valorizzazione della cultura e delle tradizioni locali nonché la qualità dell‟ospitalità turistica. Molteplici e possibili sono i percorsi di turismo e di nicchie di mercato, che si possono sviluppare e si generano con imprevedibile creatività. Questo processo stimola la costruzione di ambiti privilegiati per la ricerca della propria identità soggettiva da parte dei consumatori e degli attori interni ed esterni ai luoghi stessi (Amodio T., 2007).