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Il fattore ambiente nell‟ambito del prodotto turistico

1.7 A NALISI E CLASSIFICAZIONE DELLA DOMANDA TURISTICA

1.7.1 Il fattore ambiente nell‟ambito del prodotto turistico

Il fattore ambiente assume una importanza fondamentale nell‟ambito del prodotto turistico10 , fattore in grado di condizionare le scelte del consumatore. Soprattutto negli ultimi anni il turista evidenzia una crescente sensibilità nei confronti della qualità ambientale e tale atteggiamento si riflette sia nella scelta dei servizi turistici (dando preferenza a quelli contraddistinti da un elevato livello qualitativo) sia nella scelta di tipologie di prodotti sempre più basati sulle risorse naturali (turismo rurale, agriturismo, ecoturismo, …).

In termini puramente economici e facendo capo ad un approccio microeconomico tradizionale, le preferenze del turista possono essere espresse da una semplice funzione di utilità:

U= U (QA, BS)

dove oltre alla quantità di beni e servizi turistici (BS) viene considerata anche la componente ambientale (QA), espressa tanto in termini quantitativi che qualitativi delle risorse ambientali (Berardi S., 2007). Ovviamente al crescere della qualità delle risorse ambientali e della quantità dei beni e dei servizi aumenterà anche il grado di soddisfazione del turista e quindi, la sua utilità (seppure ad un tasso decrescente). I panieri11 di scelta del turista costituiti dai beni e servizi e dalla qualità dell‟ambiente possono essere rappresentati graficamente da una mappa di curve di indifferenza (figura 1.14), in cui curve spostate verso l‟alto implicano un maggiore grado di utilità per il consumatore.

L‟andamento delle curve, decrescente e concavo verso l‟alto evidenzia un tasso di sostituzione tra la disponibilità di beni e servizi e la qualità dell‟ambiente che per il turista ambientalista decresce molto rapidamente, poiché la variazione della qualità ambientale sono molto apprezzate e possono essere compensate solo da variazioni in senso opposto, più che proporzionali della quantità dei beni e servizi (figura 1.14).

Sulla base di quanto appena affermato appare evidente la necessità di una “dotazione minima” di beni e servizi (quantità OB in figura 1.14) in assenza della quale il turista non potrà effettuare una esperienza, indipendentemente dalla qualità delle risorse. La composizione di questo paniere minimo ovviamente potrà variare sia sotto il profilo qualitativo che quantitativo in base alla natura del turista considerato.

10 Con il termine prodotto turistico si intende far riferimento non solo all‟offerta di servizi turistici in quanto tali, ma

anche all‟offerta della destinazione turistica presa nella sua complessità che comprende le risorse e infrastrutture del territorio e offerta dell‟industria turistica.

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Il paniere è un insieme di beni e servizi rappresentativo degli effettivi consumi delle famiglie in uno specifico anno. I beni e servizi componenti un paniere, ponderati ciascuno secondo un peso proporzionale al grado di importanza che il prodotto rappresenta nell'ambito dell'intero paniere (e quindi in quello dei consumi della collettività), costituiscono la base per il calcolo degli indici dei prezzi. Il grado di importanza è collegabile alla quantità e alla frequenza di acquisto.

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Anche per ciò che attiene la qualità ambientale è ipotizzabile l‟individuazione di una soglia minima (livello OA in figura 1.14) al di sotto della quale non esistono i presupposti per esprimere una domanda turistica, in quanto l‟ambiente risulta fortemente degradato. La soglia minima di qualità ambientale è andata assumendo una consistenza più elevata nel corso degli ultimi anni, a conferma di una crescente sensibilità ed apprezzamento dell‟ambiente da parte di una domanda turistica in generale e di specifici segmenti a forte connotazione ambientalista.

Fig.1.14 – Mappa di curve di indifferenza per il turista

Fonte: Berardi S., 2007

Tirando le somme il sistema di preferenze del turista potrebbe essere rappresentato sul piano cartesiano da una mappa di curve di indifferenza traslate in avanti rispetto all‟origine degli assi. Il punto X individua la combinazione minima di beni e servizi turistici e di qualità ambientale necessaria per esprimere una domanda turistica, al di sotto della quale non potrà esistere alcuna forma di turismo.

L‟inclinazione delle curve di indifferenza (che esprime la propensione del turista a preferire la qualità dell‟ambiente ai beni e servizi) sarà più o meno accentuata a seconda della natura del turista: le curve potranno assumere anche un andamento parallelo all‟asse delle ascisse nell‟ipotesi in cui si attribuisca valore esclusivamente alla qualità ambientale (turismo ambientale radicale) ritenendo inutile la disponibilità di beni e servizi al di sopra della dotazione minimale OB (figura 1.15).

Figura 1.15 – Mappa di curve di indifferenza per un turista “ambientalista” Fonte: S. Berardi, 2007 X B S Q A A O B X BS Q A A O B

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Oltre a considerare le preferenze del turista ai fini programmatici e pianificatori è importante riuscire a fare previsioni sull‟evoluzione della domanda turistica. Esistono metodologie a riguardo che fanno per lo più riferimento a tre approcci fondamentali:

a) qualitativo; b) quantitativo; c) misto.

Il primo fa riferimento all‟analisi storica dei dati osservati dei movimenti turistici; l‟approccio qualitativo invece si fonda sull‟analisi dei pareri e delle opinioni di testimoni privilegiati, esperti e operatori, mentre, infine, l‟approccio misto si ispira alla combinazione dei due.

L‟approccio quantitativo, così come indicato dal termine stesso, si avvale dei dati relativi alle statistiche correnti (presenze, arrivi, stagionali nelle strutture ricettive) ordinate in serie storiche o territoriali. Spesso oltre ai dati statistici le cui fonti sono quelle istituzionali (Istat, Osservatorio Nazionale sul Turismo, solo per citarne alcuni a titolo di esempio) ci si può servire di dati riconducibili a ricerche effettuate sul campo, attraverso studi condotti su base campionaria con la somministrazione di questionari.

Senza scendere troppo nel dettaglio, e tanto per dare al lettore una idea dei metodi che vengono comunemente utilizzati per l‟analisi quantitativa dei dati se ne riportano di seguito brevi descrizioni.

- Analisi delle serie storiche: questa metodologia permette di fare previsioni a prescindere dalla teoria economica. L‟analisi delle serie storiche cerca di individuare le proprietà passate di serie storiche di dati sul turismo per estrapolare criteri di previsione. Questi metodi in genere, sono basati su una singola variabile di cui si ricercano le diverse componenti dinamiche, di trend, di ciclo e di stagionalità (G. Candela, P. Figini, 2010).

- Modelli strutturali: sono di origine economica e si basano sulla stima dei nessi di causa ed effetto che legano il fenomeno turistico ai fatti economici. Scopo dei modelli strutturali pertanto è quello di stimare la relazione funzionale tra variabili indipendenti e variabili dipendenti inerenti la domanda turistica di una destinazione.

- Modelli a reti neurali: questi modelli nascono per riprodurre il meccanismo di funzionamento del cervello umano e sono utilizzati nello studio di fenomeni complessi, proprio come nel caso del turismo. Il vantaggio che sta nel loro utilizzo consiste nel fatto che non è necessario avere in mente un tipo di modello quando si esegue un‟analisi. L‟applicazione dei modelli neurali nello studio del fenomeno turistico e della sua evoluzione è piuttosto recente e rappresentano una valida alternativa ai due modelli descritti precedentemente.

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L‟approccio qualitativo non richiede la disponibilità di osservazioni misurabili o di banche dati, ma dipende dall‟esperienza e dalle capacità analitiche e previsionali di agenti esperti, di opinion leader e di studiosi. Nell‟approccio qualitativo i metodi più utilizzati in genere sono quello di Delphi e il metodo degli scenari. Anche in questa occasione verrà data una breve descrizione di tali criteri valutativi.

- Metodo Delphi: è un metodo che cerca di ottenere tramite una discussione virtuale, un consenso su quella che sarà l‟evoluzione di uno specifico evento. Ovviamente quando applicata al turismo, tale tecnica necessità dell‟intervento di molteplici figure professionali: economisti, sociologi, psicologi, etc, tutti coinvolti nella previsione del fenomeno nel lungo periodo. Essendo la discussione tra esperti puramente virtuale si evitano i momenti di scontro e di pressione che invece si verificano nell‟applicazione di altri metodi (ad esempio le tavole rotonde). Il metodo Delphi viene utilizzato anche dalla UNWTO per le proprie previsioni.

- Metodo degli scenari: anche questo metodo viene utilizzato per fare previsioni di lungo termine e perché possa costruirsi uno scenario, necessita di tre componenti minime: a) l‟analisi della situazione attuale, b) l‟immagine futura; c) l‟individuazione dei sentieri evolutivi.

L‟approccio misto nasce dall‟esigenza di considerare tutte le possibili combinazioni e variabili che possono influenzare gli sviluppi futuri del settore turistico. Due sono le possibilità che si presentano agli studiosi: quella di combinare diversi metodi quantitativi, oppure combinare tra loro approcci di tipo quantitativo e qualitativo. La combinazione di metodi quantitativi può avvenire tramite una ponderazione delle previsioni; per ciò che invece attiene l‟ accostamento di metodi quantitativi a quelli qualitativi la via più seguita è quella mettere insieme il metodo della regressione multipla (per individuare le variabili che determinano il fenomeno) con il metodo Delphi.

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