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Per turismo sociale si intende in primo luogo un turismo fatto da gruppi che si riconoscono attorno ad una associazione e che si compongono sulla base di un denominatore comune (che sia l‟appartenenza ad un‟impresa piuttosto che a un territorio).

Il turismo sociale, nato come “servizio sociale”, è destinato alle categorie economicamente svantaggiate al fine di garantire anche a questi l‟accesso alla vacanza e ha come soggetti protagonisti le organizzazioni e le associazioni che promuovono l‟esercizio concreto del diritto inalienabile alla pratica del turismo21.

21 La Legge Quadro sul Turismo, Legge del 29 Marzo 2001, n. 135 “Riforma della legislazione nazionale del

turismo, all‟articolo 1 afferma e riconosce: “il ruolo strategico del turismo per la crescita culturale e sociale della

persona e della collettività e per favorire le relazioni tra popoli diversi” e sottolinea l‟impegno della Repubblica a

promuovere “azioni per il superamento degli ostacoli che si frappongono alla fruizione dei servizi turistici da parte

dei cittadini, con particolare riferimento ai giovani, agli anziani, percettori di redditi minimi e ai soggetti con ridotte capacità motorie e sensoriali”.

Box di approfondimento - L’ Anno 2002, l’Anno Internazionale dell’Ecoturismo

Le Nazioni Unite hanno designato il 2002 come anno Internazionale dell‟Ecoturismo (IYE) e l‟organizzazione delle pertinenti attività è stata affidata all‟UNEP (United Nations Environmenta Programme) e alla UNWTO.

La UNWTO ritiene che la celebrazione dell‟evento possa offrire l‟opportunità di rivedere le diverse esperienze maturate a livello mondiale e consolidare gli strumenti in grado di assicurare lo sviluppo sostenibile dell‟ecoturismo.

L‟ecoturismo, secondo l‟UNEP, si prefigge i seguenti obiettivi:

 proteggere gli ecosistemi in via di estinzione che contengono la maggioranza della biodiversità della terra;

 assicurare alle comunità locali la partecipazione nello sviluppo sostenibile, affinché posano beneficiare dei flussi di redito, grazie anche al fatto che le infrastrutture eco turistiche sono generalmente di piccola scala e possono essere da loro gestite;

 assicurare la disponibilità di mezzi di esistenza alternativi di basso impatto.

La conferenza di Québec è stato l‟avvenimento centrale del 2002: il World Ecotourism Summit (WES) del Canada ha identificato i seguenti obiettivi ed ha indicato le direttrici generali di azione attraverso:

 la revisione sistematica delle pratiche di ecoturismo;

 l‟esame del potenziale contributo dell‟ecoturismo allo sviluppo sostenibile e ai suoi impatti sociali, economici e ambientali;

 l‟individuazione delle modalità per sostenere la capacità dei governi e del settore privato ad usare in modo efficace l‟ecoturismo come mezzo per lo sviluppo sostenibile e per la conservazione delle risorse naturali e culturali;

 la valutazione dell‟efficacia dei meccanismi regolatori e degli schemi volontari di monitoraggio e di controllo degli impatti dell‟ecoturismo;

 lo scambio delle migliori tecniche ed esperienze sulla partecipazione delle comunità locali nei progetti e negli affari di ecoturismo, così come nella pianificazione sostenibile, nello sviluppo, nel management, nel marketing. Concludendo, l‟ecoturismo non include solo benefici economici, ma principi che superano il semplice concetto di turismo sostenibile poiché prevede la conservazione del patrimonio naturale e culturale e il benessere delle popolazioni locali.

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Per le sue caratteristiche di socialità, di contesto favorevole alla crescita personale, di rispetto delle culture ospitanti può costituire una forma di turismo sostenibile nel momento in cui ripone attenzione oltre che agli aspetti sociali, anche gli impatti ambientali ed economici generati dagli attori del mercato sulle destinazioni.

A livello internazionale il BITS (Bureau International du Tourisme Social)22 rappresenta la più grande realtà associativa di turismo sociale sul piano internazionale, in Italia la FITUS, Federazione Italiana di Turismo Sociale rappresenta a livello nazionale ed internazionale i suoi associati al fine di affermare il ruolo del turismo sociale e giovanile nei confronti delle istituzioni nazionali e locali, promuovere l‟interscambio tra gli associati e tutelare le istanze e i programmi dell‟associazione (I Quaderni Scientifici del CTS, 2006).

Le caratteristiche qualitative dei turisti con bisogni specifici sono: viaggiare in gruppo, con la propri famiglia, con gli amici o le associazioni e le cooperative sociali; la disponibilità a effettuare soggiorni più lunghi e più frequenti; una maggiore propensione a viaggiare fuori stagione; la tendenza a scegliere strutture ricettive extralberghiere in quanto più economiche e in genere meno affollate. Tra le motivazioni vi è lo svago e il divertimento, il benessere e la cura (ENEA – ITER, 1999).

Gli anziani non sempre rientrano tra le persone con esigenze speciali. Sono, infatti, in genere persone dinamiche che godono di una salute migliore rispetto al passato, di una maggiore speranza di vita e di risorse finanziarie superiori rispetto alle precedenti generazioni, fattori che, uniti all‟assenza di impegni famigliari e di lavoro, rendono questo segmento sempre più importante per il mercato turistico. Tra le caratteristiche qualitative gli anziani esprimono una forte propensione al viaggio, spesso a scopo di svago e divertimento ma anche per motivi religiosi o di ricongiungimento con familiari ed amici, viaggi che si protraggono per un periodo mediamente lungo, distribuendo le partenze nell‟arco dell‟intero anno e contribuendo così alla destagionalizzazione dei flussi turistici.

Da un punto di vista prettamente economico, se il turismo sociale è destinato a conquistare quote crescenti di mercato (come lo è), i giovani che viaggiano possono rappresentare un mercato trainante per tutto il settore turistico, grazie all‟alta propensione alla mobilità che li caratterizza, rilevata da numerosi studi condotti a livello internazionale e nazionale (I Quaderni Scientifici del CTS, 2008).

22 Il BITS, Bureau International du Tourisme Social nasce nel 1963 a Bruxelles per volontà di associazioni in parte

indipendenti, in parte collegate alle organizzazioni sindacali internazionali che hanno lanciato l‟idea del turismo sociale. L‟obiettivo primario del BITS è promuovere lo sviluppo del turismo sociale a livello internazionale, sostenendo, attivando e sviluppando azioni che rendano effettivo il diritto alle vacanze e l‟accessibilità al turismo da parte di tutti i gruppi della popolazione, in special modo di giovani, famiglie, pensionati, invalidi e delle persone con scarse risorse economiche.

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Nel corso dell‟ultima Conferenza europea sul turismo sociale è emerso un mercato molto vasto: il 20% del turismo mondiale è rappresentato dal turismo giovanile23.

Questi ultimi viaggiano sia con la famiglia che in piena autonomia con il gruppo di amici e, rispetto al passato hanno mediamente una maggiore disponibilità economica. Tra le loro caratteristiche si segnala la tendenza al viaggio itinerante con più tappe, che si protrae per periodi più lunghi, il buon livello d‟istruzione, l‟utilizzo di internet per conoscere tutte le possibilità di scelta e confrontare le alternative sulle destinazioni e le caratteristiche dell‟offerta in tempo reale. Fra le motivazioni alla vacanza vi è la conoscenza di altre culture, il divertimento, il relax e l‟interazione con la popolazione locale. Le visite culturali, ai siti storici e ai monumenti sono ai primi posti fra le attività svolte durante una vacanza (ISTC – ATLAS, 2003). Rispetto agli altri segmenti, i giovani, sono alla ricerca di prezzi più bassi, sia per l‟utilizzo delle strutture ricettive e dei trasporti, sia per la partecipazione ad eventi e alle attività del tempo libero.

In conclusione, la domanda di turismo sociale presenta, se confrontata, con altri segmenti turistici, alcune caratteristiche fondamentali: è costituita da fasce di popolazione in crescita (anziani, disabili); per definizione si viaggia in gruppo e quindi si pone come un turismo capace di soddisfare l‟accessibilità economica sia per la propria domanda (ricerca del basso costo per garantire l‟accesso a più persone) sia per le strutture ospitanti (il gruppo permette un miglior utilizzo della struttura); i turisti viaggiano spesso in periodi di bassa stagione, di qui la loro importanza nelle politiche di pianificazione del fenomeno turistico al fine di destagionalizzare i flussi; richiede di alcuni accorgimenti strutturali (assenza di barriere architettoniche presso le strutture a servizio del turista) e infine, il turismo sociale richiede una certa flessibilità in alcuni servizi (ad esempio, nella ristorazione).