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GLI INDICATORI DEL WTO PER I P ARCHI E LE A REE PROTETTE , LE ZONE MONTANE E LE DESTINAZION

I siti naturali sono attrazioni turistiche di primo ordine e la quantità di visitatori che ricevono dipende dalle condizioni che la regione in cui si trovano riesce a offrire a livello turistico. Lo sviluppo turistico richiede grande impegno ed attenzione quando si ha a che fare con siti particolarmente delicati e vulnerabili come lo sono i siti naturali (nella più ampia delle accezioni del termine). Questi ecosistemi sono unici perché unici sono la flora, la fauna, le condizioni ambientali che si sviluppano. L‟industria turistica ha bisogni specifici che spesso implicano lo sviluppo di strutture che permettano di offrire attività turistiche sul posto e trasformare così quella località in un luogo accessibile e in grado di attrarre turisti.

La doppia componente (valore ecologico - valore naturalistico) dovrà essere negoziata all‟inizio della pianificazione del sito turistico per assicurare così uno sviluppo turistico sostenibile che non danneggi un ecosistema fragile.

Facendo riferimento alla Guida elaborata dal WTO nel 2004 citata in precedenza, si è ritenuto opportuno riportare gli indicatori che potrebbero essere utilizzati quando la destinazione turistica oggetto di analisi è un‟area di elevato pregio naturalistico, come i Parchi e le Aree protette, le zone montane e le destinazioni ecoturistiche.

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La scelta di dedicare maggior spazio a tali campi di applicazione è dovuta essenzialmente all‟obiettivo del presente lavoro, ovvero quello di arrivare a realizzare, seppur in modo del tutto empirico e a titolo di esempio, una valutazione ex ante dell‟applicazione della Carta Europea del Turismo Sostenibile presso il Parco Nazionale d‟Abruzzo, Lazio e Molise25

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I parchi nazionali e le aree protette sono sempre più inclusi nel marketing delle mete turistiche e di tutta risposta, i turisti vengono considerati, a seconda dei casi, una fonte di guadagno o un fattore di stress ai danni di sistemi per la cui tutela queste aree sono state appunto concepite. Alcune aree protette hanno punti d‟accesso controllati: si paga un biglietto d‟ingresso e il flusso di turisti può essere controllato e monitorato; in altri casi invece non esistono “porte di accesso” e il controllo sui turisti è limitato. Alcuni parchi ed aree protette sono antropizzati (è il caso dei parchi italiani ove spesso la concentrazione di residenti è veramente elevata) e comprendono oltre a zone residenziali anche zone adibite ad altre attività economiche: campi coltivati, aziende zootecniche, piccoli nuclei industriali, ecc. Tutto ciò ovviamente rende ancor più complessa la gestione di queste aree.

La guida del WTO (2004) suggerisce indicatori che si riferiscono soprattutto alla gestione del turismo e non agli aspetti ecologici della gestione del parco o di risorse specifiche (tabella 5.1).

Tabella 5.1 – Indicatori WTO, turismo nei parchi e nelle aree protette

Tematiche Indicatore/i consigliato/i

> Numero dei visitatori

 > Numero totale di visitatori del parco e dei siti più importanti;

 > Massima affluenza (giorno, mese di massima affluenza);

 Durata del soggiorno

 > Intensità dell‟utenza nei siti principali (persone per Km2)

 Entrate derivanti dai visitatori paganti;

 Numero di guide/operatori autorizzati ad usare il parco/l‟area protetta

 % di tutti i visitatori che prendono parte a visite controllate/guidate.

Integrità dei principali sistemi protetti

 Numero di siti/ecosistemi/risorse considerati danneggiati o a rischio (% di tutti i sistemi/le risorse definite nell‟area protetta);

 Indicatori del buono stato di salute delle specie animali e vegetali più importanti;

 % di suolo del parco compattato per i visitatori o per uso diverso;

 % dell‟area protetta sottoposta a diversi livelli di controllo.

Danni attribuibili alle attività dei visitatori

 % di sistema protetto in condizioni di degrado (quando possibile classificare in base alla causa);

 % di percorsi e strade carrabili (lunghezza) danneggiate;

 Costo del ripristino dei sistemi danneggiati (annualmente);

 % dell‟area del parco interessata da attività non autorizzate (caccia, abbattimento di alberi, caccia per mezzo di trappole, caccia e pesca di frodo, ecc.);

 Numero di episodi di caccia o pesca di frodo identificati.

Livello del controllo sui visitatori

 Numero di contatti registrati tra uomini e animali che hanno provocato ferite o un rischio e monitoraggio delle ferite;

 Numero di reati contro i turisti;

 Numero di episodi di vandalismo;

 % di visitatori che non pagano gli ingressi (qualora ciò venga richiesto);

 Numero di guardie o di personale di controllo ( e numero per turista).

Commercializzazione  Cifra di spesa per la commercializzazione dell‟area protetta.

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Amministrazione

 Numero di operatori del parco (guardie, amministratori, addetti alla manutenzione, ecc.);

 Numero di operatori preposti a far osservare le regole per visitatore;

 Costo della protezione;

 Numero di riunioni pubbliche o delle comunità tenute con gli interessati, comprese le comunità confinanti;

 Rapporto tra costi e ricavi per il funzionamento del parco.

Fonte: WTO 2004

Per ciò che invece attiene le zone montane si fa presente che il turismo spesso ne ha alterato l‟economia in quanto queste zone, soprattutto in passato, erano considerate come una sorta di confine oltre il quale le condizioni a sostegno dell‟ecosistema naturale non sarebbero più state le stesse e le comunità culturali avevano bisogno di sostegno.

Le tematiche e i rispettivi indicatori di particolare importanza per gli ambienti montani sono di seguito riportati (tabella 5.2).

Tabella 5.2 – Indicatori WTO, turismo nelle destinazioni montane

Tematiche Indicatore/i consigliato/i

Perdita di flora e fauna dovuta all’attività turistica

 Computo per le specie più importanti (ad es. rapaci, mammiferi, piante e fiori autoctoni);

 Uccisioni di animali sulle strade per specie di appartenenza (in particolare sui tratti di strada percorsi dai turisti);

 Frequenza dell‟avvistamento delle specie principali (basandosi su quanto riportano guide, rivenditori di attrezzatura, o sui questionari di fine soggiorno);

 > Area Protetta (a diversi livelli di protezione);

Erosione

 % di superficie in stato d‟erosione (si può suddividere in disturbo al sito dovuto all‟attività turistica, compattazione, denudazione ed erosione dovute ad altri usi come il disboscamento, la costruzione di strade);

 % di superficie priva di alberi e cespugli (distinguere in siti naturali e siti turistici/urbani e residenziali, se possibile);

 Rilevazioni sulla torbidezza dei corsi d‟acqua.

Inquinamento visivo

(può influenzare la decisione di visitare, tornare o meno)

 % di pendii visibili non ricoperti da alberi o da cespugli

 Opinione dei turisti sullo stato dei panorami;

Accesso

 Costo dell‟ingresso (per le aree ad accesso controllato come i parchi o le aree protette o dell‟accesso con i mezzi di trasporto (calcolato in ore di lavoro alle tariffe locali);

 Percezione della facilità di accesso ai siti più importanti (sia dei turisti che dei residenti) utilizzando la metodologia dl questionario;

 % di cittadini (o dei residenti nella regione per le nazioni molto vaste);

 Livelli di traffico;

 Prezzi degli immobili nella località turistica (molte comunità montane hanno uno spazio edificabile limitato e di conseguenza prezzi elevati.

> Smaltimento dei rifiuti solidi

 > Volume di rifiuti prodotto dalla località turistica (tonnellate) al mese;

 Percezione dei visitatori della qualità di rifiuti presenti;

 Percezione dei residenti della qualità di rifiuti presenti (sottoinsieme: rifiuti attribuibili ai turisti);

Impatto delle attività sulla qualità dell’acqua

 % di corsi d‟acqua locali e dei laghi contaminati dalle acque reflue;

 > % delle acque reflue provenienti dai siti principali sottoposte a trattamento di depurazione per raggiungere gli standard;

 % del territorio locale riservata a bacino idrico protetto.

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Tematiche Indicatore/i consigliato/i

residente mese, stagione, giorno di massima affluenza);

 % relative alla caccia e alla pesca praticate dai residenti, dai turisti;

 > Soddisfazione dei residenti quanto al turismo (questionario).

> Benefici economici  > Posti di lavoro dei residenti nel settore turistico e nelle attività di

protezione (servizi di guida, strutture ricettive, gestione parchi, risanamento);

> Stagionalità

 > % del turismo totale che si verifica nel mese (o nella stagione) di massima affluenza;

 >% di posti di lavoro a tempo pieno e annuali nel settore turistico;

 >% di attività commerciali aperte tutto l‟anno (strutture ricettive e servizi

Fonte: WTO 2004

Passando alla disamina degli indicatori riguardanti le destinazioni ecoturistiche si ricorda che uno degli appuntamenti più importanti a livello mondiale inerente questa tematica è stato il Vertice di Quebec dal quale sono emerse una serie di raccomandazioni. In queste raccomandazioni si dà per scontata la preminenza del monitoraggio delle attività turistiche e si sottolinea espressamente l‟importanza dello sviluppo degli indicatori nella gestione a livello governativo e nella progettazione di sistemi di certificazione.

A tal proposito gli elementi cui far riferimento nell‟elaborazione degli indicatori sono i seguenti: a. conservazione dell‟ambiente naturale delle località e delle aree ecoturistiche;

b. rapporti con le comunità residenti, conservazione delle risorse culturali;

c. funzionamento: di solito ci si aspetta che lo svolgimento delle attività ecoturistiche sia volto a minimizzare gli impatti sull‟ambiente naturale e su quello socioculturale, e a contribuire alla protezione delle aree naturali. Per tale ragione le attività di sovente vengono svolte da piccoli Tour Operators specializzati. In tale contesto gli indicatori possono servire a misurare il raggiungimento di standard operativi propri dell‟operatore e degli standard di riferimento, ma possono essere di aiuto anche per gestire e controllare l‟impatto delle attività.

d. Informazione e spiegazione: uno dei principali elementi dell‟ecoturismo è la conoscenza della natura e/o della cultura che il visitatore ottiene attraverso un‟esperienza guidata. Una informazione di scarso livello può indurre ad effetti negativi sulle mete turistiche e essere causa di insoddisfazione del turista. Risulterà pertanto fondamentale riuscire e misurare la qualità dell‟informazione.

e. Marketing e gestione dell‟ecoturismo: l‟ecoturismo deve essere un‟attività economicamente realizzabile ed è di vitale importanza per il suo sviluppo la conoscenza del mercato (domanda ed offerta).

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f. Sicurezza per le attività eco turistiche: la sicurezza delle attività è al secondo posto per importanza secondo i clienti; ciò che ne deriva è che risulta assolutamente importante riuscirla a misurare attraverso l‟utilizzo di specifici indicatori.

Essendo di fatto l‟ecoturismo un microcosmo di tutte le tematiche del turismo sostenibile, gli indicatori che possono essere impiegati sono molteplici, proprio perché riconducibili a tutte le forme di turismo che vedono coinvolte l‟ambiente naturale e le piccole e tradizionali comunità. Un altro importante contributo all‟analisi delle tematiche relative alla sostenibilità del turismo e allo sviluppo di indicatori è stato quello del Gruppo per la Sostenibilità del Turismo (GST) creato dalla Commissione Europea nel 2004. Il Gruppo, costituito da rappresentanti di enti internazionali, governi degli Stati membri, autorità locali e regionali, rappresentanti dell‟industria del turismo, di organismi professionali, organizzazioni ambientali, sindacati e organi di ricerca e istruzione, con competenza ed esperienza nel campo del turismo sostenibile, ha stilato un rapporto, Azione per un turismo europeo più sostenibile (2007), i cui punti di discussione sono:

- perché il turismo è così importante nella ricerca dello sviluppo sostenibile e quali dovrebbero essere gli obiettivi per rendere più sostenibile il turismo europeo.

- Gli obiettivi chiave che il turismo europeo dovrà affrontare nel cercare di raggiungere tali risultati.

- I processi raccomandati per lavorare assieme nell‟affrontare gli obiettivi. - Un quadro d'azione a vari livelli e da parte di vari gruppi interessati. - Una serie di iniziative specifiche da intraprendere a livello europeo.

Nel rapporto, oltre ad essere riportata un‟analisi degli obiettivi contemplati nella Strategia UE per lo Sviluppo Sostenibile (SDS) in relazione con i 12 obiettivi identificati nel 2005 dall‟Organizzazione Mondiale per il Turismo e nel Programma Ambiente delle Nazioni Unite (UNEP), dedica una sezione agli Indicatori per la sostenibilità del turismo nelle destinazioni turistiche. Secondo il GST gli indicatori possono essere utilizzati per quattro scopi principali:

1. per evidenziare la condizione effettiva della destinazione turistica; 2. per evidenziare il grado di impatto o una risposta;

3. per consentire il monitoraggio nel tempo dei cambiamenti: le cose sono cambiate più o meno, in meglio o in peggio?

4. Consentire il confronto (analisi comparativa) con norme e altre destinazioni turistiche. Alcuni indicatori possono essere basati sulle registrazioni esistenti e altri direttamente sui dati misurabili. Altri si baseranno su rilevazioni specifiche dei visitatori, delle imprese e dei residenti locali. Rilevazioni di questo tipo hanno il vantaggio di essere direttamente correlate al problema,

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in quanto consentono di inquadrare la questione di conseguenza. Tuttavia, possono essere costose e richiedere molto tempo. Devono inoltre essere ben progettate e disporre di un campione o di un tasso di risposta sufficientemente ampi, per poter ottenere un quadro non alterato. In generale, queste rilevazioni possono richiedere:

- Rilevazioni dei visitatori. Interviste casuali a circa 1000 visitatori, raccolte su diversi tipi di località, rappresentativi dei modelli e dei flussi noti dei visitatori. Dovrebbe includere i profili dei visitatori, i dati sulla visita e l‟atteggiamento/la soddisfazione.

- Rilevazioni d’affari. Una rilevazione annuale, da compilare a cura degli operatori (e inviare per posta o via web) di tutte le imprese o di una parte significativa di esse, ben bilanciata per tipo, con incentivi per massimizzare la percentuale di risposte,e in cui si chiedono informazioni sulle loro prestazioni e sulla loro gestione, e anche opinioni.

- Rilevazioni dei residenti. Una rilevazione casuale delle famiglia (tramite posta o telefono) in vari quartieri, concentrata principalmente sull‟atteggiamento verso, e il coinvolgimento nel turismo.

Gli indicatori presentati nel rapporto citato si basano in parte sul lavoro svolto sugli indicatori da EUROSTAT, UNWTO e il progetto VISIT (Voluntary Initiatives of Sustainable Tourism)26. Per la consultazione degli stessi si rimanda al rapporto.