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DECLINAZIONE DELLA SOSTENIBILITA’ NELLA PROVINCIA AUTONOMA DI

Nel documento Università degli Studi di Genova (pagine 139-200)

3. TURISMO SOSTENIBILE: UN APPROCCIO A LUNGO TERMINE PER DECLINARE

3.4 DECLINAZIONE DELLA SOSTENIBILITA’ NELLA PROVINCIA AUTONOMA DI

Come visto in precedenza, l’Agenda 2030 è divenuta dal 2015 l’asse centrale per la guida per sviluppo sostenibile dei prossimi anni, attraverso una visione sancita definitivamente a live llo internazionale ed integrata in modo olistico dalle tre dimensioni dello sviluppo.

Su questa base, la “piramide della sostenibilità” in Provincia di Trento è strutturata attualme nte come segue:

180 Provincia Autonoma di Trento. Servizio Turismo e Sport. I.S. per le politiche turistiche provinciali. (2016).

Aree tutelate e Turismo Natura in Trentino. P. 36. Disponibile al link: http://www.areeprotette.provincia.tn.it/bin ary/pat_aree_protette/banner/REPORT_Aree_tutelate.1462962545.1463133284.pdf

Figura 27: Dal globale al locale

Fonte: PAT. Sviluppo Sostenibile in Trentino. Agenda 2030, https://agenda2030.provinci a.tn.it/Trentino-2030/Partecipazione

Nel 2017, per declinare a livello nazionale i principi e gli obiettivi contenuti nel documento, il Governo Italiano ha adottato la Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile (SNSvS)181 coordinata dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM), per quanto riguarda la dimensione interna, e dal Ministero per gli Affari Esteri e la Cooperazione Internazionale (MAECI), per quella esterna. Il piano intende essere un quadro di riferimento in Italia per i processi di pianificazione, programmazione e valutazione di tipo settoriale e territoriale; si struttura a partire dalle “5P”, ciascuna delle quali contiene Scelte Strategiche e Obiettivi Strategici per l’Italia (specificatamente 13 scelte strategiche e 52 Obiettivi Strategici Nazionali totali), disegnati sulla profonda interrelazione tra i tre pilastri dello sviluppo sostenibile e correlati agli SDG.

Tutte le regioni e provincie autonome, sulla base della strategia nazionale, sono state invitate a definire una propria strategia locale di sviluppo sostenibile.

In Provincia Autonoma di Trento, il 28 gennaio 2020 ha preso il via l’ampio percorso partecipativo coordinato dall'APPA, finalizzato alla redazione della Strategia provinciale per lo sviluppo sostenibile (SproSS) ed alla sua successiva approvazione, prevista per maggio

181 Il piano aggiorna la precedente “Strategia d’azione ambientale per lo sviluppo sostenibile in Italia 2002–

2010” del 2002, ampliando però il raggio d’azione con l’integrazione degli obiettivi dell’A genda 2030 e gli indirizzi dell’Accordo raggiunto nel 2015 in occasione della “Conferenza delle Parti” di Parigi sul contrasto ai cambiamenti climatici.

2021182. Lo scopo è quello di coinvolgere tutti gli attori del territorio e l’intera comunità a contribuire agli obiettivi individuati e quindi alla definizione delle principali strategie ed azioni provinciali di sostenibilità, all'interno del framework mondiale dell’Agenda 2030 (il processo prevedeva la possibilità di partecipazione dell’intera cittadinanza, in qualunque momento fino al primo marzo 2021). La costruzione di un Trentino sostenibile passa dunque attraverso un lavoro collettivo ed un processo partecipativo della comunità locale, il più possibile ampio e trasversale, che si configura come elemento cardine per rafforzare lo sviluppo del territorio e passaggio imprescindibile per una Strategia concreta e di successo.

Il Direttore di APPA, Dott. Enrico Menapace, ha più volte ribadito l’importanza che andrà ad assumere il documento, già considerato come un testo concreto a disposizione dell’attua le amministrazione provinciale, per l’orientamento delle politiche economiche e sociali, al fine di introdurre innovazione su più fronti mantenendo al contempo l’identità culturale.

La Strategia Provinciale - il cui progetto esecutivo è condiviso con il Ministero dell'ambie nte e della tutela del territorio e del mare183 - deve essere coerente con i documenti di programmazione provinciali; l'avvio formale della procedura per la sua definizione è coinciso con l'inizio della nuova legislatura, e quindi di fatto con la revisione degli atti di programmazione ai quali si deve raccordare, in particolare:

il Programma di Sviluppo Provinciale (PSP) della XVI^ Legislatura, approvato con deliberazione della Giunta provinciale n. 1075 del 19 luglio 2019; si tratta di uno degli strumenti programmatici con i quali la Provincia esercita la sua potestà di governo184 e determina gli obiettivi da conseguire per quanto riguarda lo sviluppo economico, il riequilibrio sociale e gli assetti territoriali, delineandone gli interventi correlati; è inoltre il quadro di riferimento per la predisposizione dei disegni di legge rappresentanti gli strumenti di programmazione finanziaria della Provincia. Il documento conferma la forte attenzione delle Istituzioni trentine nei confronti delle politiche di sviluppo e di crescita sostenibile La vocazione generativa del Programma ambisce alla costruzio ne

182 Un primo passo è stato analizzare 122 indicatori di sostenibilità - elaborati dall'Istat e dall'ASviS, e personalizzati a livello provinciale dall'ISPAT - utili a fornire un quadro del posizionamento del Trentino rispetto agli obiettivi della Strategia Nazionale (tralasciando il Goal 14, che fa riferimento esclusivamente agli ambient i marini e quindi non si applica al territorio provinciale, e il Goal 17 che si declina solo a livello nazionale).

183 La Giunta provinciale ha approvato - con delibera n. 2291 del 14 dicembre 2018 - l’Accordo di collaborazione con il MATTM a cui è allegato il Progetto esecutivo “Il Trentino sostenibile verso l’Agenda 2030 e la Strategia Nazionale”, contenente le attività per la definizione della SproSS.

184 Gli altri strumenti ai quali la legge conferisce queste prerogative sono il PUP (piano urbanistico provinciale), il bilancio pluriennale e annuale, i patti territoriali, i piani e programmi previsti dalle leggi provinciali, i progetti e il programma di gestione.

di progetti innovativi, per i quali risulta fondamentale l'aggancio agli OSS dell'Age nda 2030 - ritenuta il quadro di riferimento più completo al quale guardare per un'economia moderna e un ambiente pulito – e alla programmazione nazionale ed europea 2021-2027. Fra gli obiettivi di medio-lungo termine compresi nel Programma, vi è il

“Consolidamento della vocazione turistica del Trentino per essere competitivi e innovativi su un mercato sempre più globalizzato, preservando ed implementando la qualità ed il livello dell’offerta turistica e del territorio, base di ogni progetto di sviluppo turistico” (Obiettivo 2.6). La Strategia messa in campo per quest’obiettivo, oltre a puntare sull'incremento della qualità della proposta turistica, sulla sua diversificazio ne, e su un'opera di ammodernamento infrastrutturale (con un sostegno all'utilizzo degli impianti di risalita durante tutte le stagioni per maggior utilizzo degli stessi), fra altre cose, prevede nello specifico un focus sull'equilibrio sostenibile, per “migliorare la fruibilità della montagna cercando un equilibrio sostenibile tra qualità e peculiar ità ambientali e culturali dei territori montani e attrattività turistica”185. In quest’ottica prevede azioni volte a garantire elevati standard di qualità agli intervent i pubblici/privati nel territorio montano, la valorizzazione dei fattori di eccellenza dell'ambiente naturale (con particolare riguardo per i siti del Patrimonio Mondiale), una transizione alla Smart Mountain (trasformazione della montagna in un territorio tecnologicamente evoluto ed interattivo), la riqualificazione delle strutture alpinist ic he nell’ottica di una virtuosa relazione tra tutela ambientale della montagna, innovazio ne e digitalizzazione, il sostegno ai bacini idrici multifunzionali a supporto di diverse utilità di interesse pubblico, la valorizzazione del patrimonio sentieristico in una logica di incremento della cultura della fruizione dell’ambiente montano e dei rischi ad esso connesso, e il rafforzamento di sinergie fra agricoltura, ambiente, turismo e cultura, per una promozione complessiva del territorio e dei suoi prodotti;

il Documento di Economia e Finanza Provinciale 2020–2022 (DEFP), che conferisce una declinazione alle linee guida del PSP, andando di pari passo. È lo strumento programmatico a supporto del processo di formazione del bilancio provinciale (annuale e triennale), che individua le politiche da attuare, nel periodo di validità del bilanc io provinciale, per il perseguimento degli obiettivi, come snodo tra la dimens io ne strategica e quella operativa;

185 Provincia Autonoma di Trento (luglio 2019). Programma di Sviluppo Provinciale della XVI Legislatura. p.

63. Disponibile al link: www.provincia.tn.it/binary/pat_portale/approfondimenti/18_luglio_2019_PSP.15640477 97.pdf

gli Stati Generali della Montagna, iniziati il 4 marzo 2019 sulla visione della montagna come “patrimonio diffuso della comunità trentina che va tutelato e rafforzato”186. Il progetto, attraverso incontri e l'ascolto di tutti gli attori che vivono/lavorano nei territori di montagna, intendeva fare emergere temi e proposte decisivi per la costruzione e definizione delle politiche di intervento per la montagna, dal territorio per il territorio.

Le istanze di sviluppo emerse sono volte a favorire il presidio dei territori di montagna - inteso come il formarsi di una “identità dinamica” dei suoi abitanti - tramite la valorizzazione della cultura locale e la sostenibilità economica e ambientale. Ha rappresentato un’occasione preziosa per far conoscere a livello locale l’Agenda 2030 e la SNSvS (con le quali presenta coerenza di obiettivi), posto che il principio della sostenibilità è trasversale alle quattro aree tematiche considerate (Governance, Accessibilità ai servizi, Sviluppo economico e coesione sociale, Paesaggio, ambiente e territorio). Gli esiti degli SGM sono diventati parte costituente della stesura finale del nuovo PSP, a ribadire l’importanza della montanità come elemento fondante dell’identità del territorio trentino, indispensabile per uno sviluppo equilibrato e dinamico dell’intera realtà provinciale e delle relative risorse, materiali e immateriali.

Il documento preliminare della SproSS individua 20 obiettivi di sostenibilità provinciali187 - e relative proposte da realizzare entro il 2030 – che tengono conto delle esigenze locali e raggruppati in 5 aree strategiche, in coerenza con la nuova programmazione europea 2021-2027188.

186 Stati Generali della Montagna, https://statigeneralimontagna.provincia.tn.it/

187 Inizialmente, con Deliberazione della Giunta Provinciale n. 2024/2019, era stato individuato un set di 10 Obiettivi prioritari provinciali che ricomprendevano 26 obiettivi della SNSvS, successivamente integrati da un secondo set di obiettivi (denominati macro obiettivi), nato dalla consapevolezza di non poter ridurr e l’azion e provinciale a dieci obiettivi. La revisione conseguente all’emergenza COVID-19, ha condotto ad un abbandono della suddivisione formale nei due sottoinsiemi a favore di un unico set di 20 obiettivi.

188 Il nuovo QFP (Quadro finanziario pluriennale) per il periodo 2021-2027 è stato presentato dalla Commissione il 2 maggio 2018 (in una prima proposta legislativa); il 27 e 28 maggio 2020 la Commissione ha pubblicato una revisione del QFP 21-27 tenendo conto delle gravi ripercussioni economiche della pandemia, prevedendo un importo complessivo pari a 1.100 miliardi di euro per il periodo in considerazione e uno strumento supplementare per la ripresa di 750 miliardi di euro, denominato Next Generation EU.

Figura 28: i 20 obiettivi di sostenibilità provinciali

Fonte: Provincia Autonoma di Trento, https://agenda2030.provincia.tn.it/Trent i no -2030/Trentino-piu

Nella prima area strategica (per un Trentino più intelligente) è presente un focus specifico sull’obiettivo provinciale di turismo sostenibile189, associato ai goal dell’Agenda 2030 e alla strategia nazionale, all’interno dell’Area Prosperità.

La sfida attuale del turismo si fondamenta sulla gestione sostenibile dei flussi turistici piuttosto che sulla loro attrazione (considerando anche il sempre più presente fenomeno dell’overturism, che per quanto riguarda la montagna interessa soprattutto i siti dolomitici) nel rispetto e nella valorizzazione dei territori e delle comunità residenti; il settore deve essere in grado inoltre di rispondere alle nuove esigenze del mercato nell’ambito della ricettività mediante classificazioni che comprendano anche le nuove forme di ospitalità.

Il turismo ha un ruolo strategico su più fronti e per questo risulta fondamentale promuovere il suo ruolo di "advocacy"; grazie alla sua stessa natura infatti è centrale nel comunicare al visitatore la qualità del territorio trentino, e nel fargliela vivere, ricoprendo quindi una funzio ne

189 Specificatamente, in riferimento alla strategia nazionale, l’obiettivo si relaziona con la scelta strategica

“Affermare modelli sostenibili di produzione e consumo” e con l’obiettivo strategico “Promuovere la domanda e accrescere l’offerta di turismo sostenibile” (collegato ai SDGs 11,12,15). Si trova inoltre in sinergia con altri obiettivi: Attuare la gestione integrata delle risorse idriche a tutti i livelli di pianificazione, Garantire la sostenibilità di agricoltura e silvicoltura lungo l'intera filiera, Promuovere le eccellenze italiane, Aumentare la mobilità sostenibile di persone e merci.

cruciale nello sviluppo del territorio e nella creazione di sinergie con gli altri settori economic i e non.

Figura 29: Sfide per un turismo sostenibile

Fonte: Provincia Autonoma di Trento, https://agenda2030.provincia.tn.it/content/downl oad/1531/15044/file/Trentino%20sostenibile.pdf

Lo sviluppo del turismo nel periodo 2020-2040 è relazionato alla definizione e alla gestione dei limiti nello sfruttamento dei territori più fragili e delicati, e l’accessibilità agli stessi. Il documento perciò prende primariamente in esame la situazione che si prospetta a livello locale in termini di cambiamenti a sfavore – o forze trainanti di lungo periodo - che si verifichera nno in Provincia qualora non si intervenisse con interventi mirati, considerando a tal proposito gli impatti locali di alcuni fra i 14 Megatrends190 (MT) identificati dalla Competence Centre on Foresight – Megatrends Hub della Commissione europea; nel contesto del turismo in particolare, si considerano, fra i cambiamenti globali allarmanti:

 i cambiamenti climatici e il degrado ambientale (MT 2); anche se tutte le emissio ni umane venissero interrotte all’istante, il clima continuerebbe a cambiare; in Trentino, gli impatti plausibili derivanti dalle emissioni umane, dai cambiamenti climat ic i, dall’inquinamento, dall’eccessivo sfruttamento delle risorse e dal degrado ambienta le, potrebbero condurre a cambiamenti pervasivi e irreversibili che comprendono lo scioglimento dei ghiacciai, un cambiamento dei regimi stagionali, la variazione del regime delle piogge (con periodi di scarsità idrica) e un aumento di eventi meteo-climatici dannosi ed eccezionali, causa di dissesti o allagamenti con conseguent i

190 Il termine Megatrend è stato introdotto da John Naisbitt in Megatrends: Ten New Directions Transforming Our Lives (1982). I megatrends indicano quei processi che producono cambiamenti globali sul lungo periodo, con influenza significativa nel futuro (anche più di una generazione) in termini di impatti, i quali possono rappresentare sia opportunità che minacce.

trasformazioni del paesaggio (es. schianti forestali, interruzioni della viabilità e della sentieristica). L’offerta turistica trentina, che vive sulla qualità e fruibilità del paesaggio e su un ambiente montano salubre, potrebbe dunque subire trasformazioni ed effetti indesiderati derivanti dagli effetti del cambiamento climatico;

 l’aumento del consumismo (MT 4), che può essere sia minaccia che opportunità; se da un lato è motore di sviluppo economico, dall’altro è causa di peggioramento nel comportamento dei consumatori e modelli di consumo, con possibili fenomeni di overturism; l’espansione della classe media - con un aumento di consumatori che si prevede sarà di 2 miliardi di persone entro il 2030 (con 5 miliardi totali) equivale a più persone con un potere d’acquisto maggiore rispetto ad oggi; aumenti sostanziali si potrebbero verificare nella domanda di cibo (+35%), acqua (+40%) ed energia (+50%).

Considerando lo sviluppo crescente del turismo di massa, e dei correlati consumi pro-capite di risorse degli ospiti, vi sarà sempre più pressione sugli ecosistemi.

Sovraffollamento, congestione della mobilità, concentrazione spaziale e temporale (ovvero in pochi luoghi e in periodi di tempo limitati) stanno già causando impatti negativi in molte destinazioni. Il rischio interessa anche il Trentino, dove alcuni territori potrebbero doversi confrontare con una perdita della loro qualità e della loro identità.

Un aumento del potere d’acquisto comunque potrebbe tradursi in un aumento del bacino di potenziali turisti per la destinazione Trentino, e quindi ulteriore motore per lo sviluppo economico. Questo potenziale aumento del flusso turistico potrebbe trasformarsi in opportunità per l’affermazione di un turismo più responsabile, se controllato nei numeri e condizionato a comportamenti sostenibili;

 l’aumento dell’urbanizzazione (MT 12) ed un aumento degli squilibri demografici;

oltre la metà della popolazione mondiale vive nelle città ed entro il 2030 la quota di popolazione urbana dovrebbe raggiungere il 60% (secondo la previsione pari a circa 4,9 miliardi di persone); secondo le previsioni le città funzioneranno sempre più come entità autonome, alimentando un’identità urbana che acquisterà più importanza di quella nazionale. Il fenomeno interesserà verosimilmente anche il Trentino con conseguenze sulla qualità della vita, sui consumi energetici, sulle emissioni inquina nt i.

Sebbene in Trentino già da alcuni decenni sia presente un fenomeno per cui comuni più alti si stanno spopolando, negli ultimi anni, ed in controtendenza con il resto del mondo, nell’arco alpino si sta osservando un ritorno a popolare la montagna con il recupero di vecchi centri storici e la produzione primaria.

In termini di opportunità invece viene data attenzione (oltre che ad un consumismo positivo) all’accelerazione del cambiamento tecnologico e iperconnettività (MT 8), da cui l’offerta e la promozione turistica potrebbero trarre vantaggio, grazie anche al calo nei costi dell’implementazione di nuove tecnologie (compresi l’IoT - Internet of Things-, la realtà aumentata e i sistemi di intelligenza collettiva); questi elementi infatti favoriscono la trasformazione di interi sistemi di produzione, gestione e governance, e potrebbero tradursi in un’opportunità per rinnovare il settore turistico e migliorare la fruibilità del territorio.

Considerando tutti i cambiamenti in atto, il documento evidenzia quindi l’esigenza di un cambio di logica, focalizzandosi sulla necessità di attuazione, entro il 2030, di diverse strategie concrete di sostenibilità:

1. Individuare prodotti e servizi funzionali a rendere attrattivo il territorio del Trentino in tutte le stagioni, non solo in quelle di punta (estiva ed invernale), anche mediante il coinvolgimento e la sensibilizzazione di tutti gli attori della filiera turistica;

2. Incentivare la mobilità alternativa per raggiungere le mete turistiche (ad esempio attraverso treni e trasferimenti con auto elettriche) e creare zone eco-friendly, dove viene condizionato l’accesso a determinati vincoli;

3. Continuare a sviluppare e divulgare le attuali iniziative di formazione esperienzia le inerenti alla cultura rurale e all’identità trentina (es. vacanza rurale wwoofing, educazione ambientale negli istituti) e alcune forme di turismo (turis mo esperienziale, turismo di comunità, ecc, che coinvolgono il turista come “ospite della comunità”) in congiunto con la promozione di iniziative culturali o pratiche tradizionali locali;

4. Incentivare comportamenti virtuosi nella grande distribuzione (a cui si rifornisco no anche gli ospiti), che comprendono ad esempio la riduzione di imballaggi, l’utilizzo di contenitori riutilizzabili e di prodotti locali a basso impatto;

5. Promuovere modelli virtuosi per i dipendenti e ospiti (es. fornendo bottiglie riutilizzabili, incentivando smart working al fine di ridurre gli spostamenti, ecc).

6. Comunicare la sostenibilità della struttura, evidenziando le azioni intraprese ed indicando l’impronta ecologica sia del singolo turista sia dell’intera struttura (o del servizio di ospitalità), formando a tal scopo gli stessi operatori;

7. Sviluppare una valutazione partecipativa con il contributo di diversi attori, e una mappatura della “capacità di carico turistica” per definire la sostenibilità locale del turismo nei diversi territori, al fine di definire le politiche pubbliche di supporto.

Grazie a queste azioni strategiche e alle lungimiranti politiche messe in atto, anche nei campi dell’agricoltura, della mobilità e dello sfruttamento del suolo (e che migliorano la qualità di alcuni elementi naturali come aria, acqua, suolo), nel 2040 potranno (secondo la visione presentata) essere ben visibili i cambiamenti positivi nel territorio che daranno forma ad un Trentino sostenibile; gli obiettivi auspicabili nel turismo prevedono in particolare che il settore si sarà sviluppato e trasformato in modo completamente sostenibile: lento, in armonia con i ritmi della natura; destagionalizzato (grazie alla valorizzazione delle peculiarità di ogni stagione), con un’offerta legata al benessere psicofisico e a stretto contatto con la natura, e diversificata con nuove proposte turistiche legate alla scoperta e alla valorizzazione del territorio (ad esempio il turismo invernale non sarà più incentrato sullo sci da discesa, ma si faranno strada attività sportive e ricreative, nonché percorsi culturali, basate su un approccio a basso impatto ambientale); il turista sarà sempre più cosciente rispetto al consumo delle risorse ed attento alla struttura ricettiva dove alloggia (e al percorso di sostenibilità intrapreso dalla stessa), la quale sarà ecosostenibile, ad impatto zero (con l’utilizzo di prodotti locali, autoproduzione, ecc.), parte attiva del Life Cycle Assessment e promotrice di azioni volte a ridurre l’impronta ecologica del servizio di ospitalità turistica (es. ottimizzazione del consumo di risorse, mediante l’utilizzo di contatori in ogni camera); il servizio di ristorazione avrà quasi azzerato lo spreco alimentare; grazie alle nuove tecnologie, sarà garantita una maggior e miglior accessibilità e fruibilità (sia al residente che al turista), minimizzando le abitudini inquinanti; la promozione di prodotti e servizi turistici offerti sarà basata sulla loro impronta ecologica e la comunicazione turistica sarà orientata a trasmettere la sostenibilità del territorio, la sua coscienza ecologica (anche da parte dei cittadini) e la sua gestione virtuosa (come ad esempio le pratiche di recupero del legname post-Vaia, attraverso la produzione di diversi oggetti in legno), sostenuta dall’amministrazione pubblica quale promotrice di una cultura della sostenibilità.

Al fine di compiere l’obiettivo stabilito nei vari documenti programmatici, risulta necessario sviluppare ed intensificare la sinergia tra le politiche turistiche e le strategie di turismo sostenibile delle aree protette.

3.5 LA STRATEGIA DI SVILUPPO TURISTICO SOSTENIBILE IN TRENTINO Un turismo responsabile e sostenibile è l’unica possibilità di preservare il

patrimonio ambientale del Trentino191. Figura 30: Le dimensioni del turismo sostenibile

Fonte: Provincia Autonoma di Trento, http://www.turis mo.provincia.tn.it/binary/pat_tu rismo_new/presentazioni_materiale_interni/Buone_pratiche_di_turismo_sostenibile_in_

Trentino.1210326829.pdf

La Provincia Autonoma di Trento è decisamente all’avanguardia per quanto riguarda l’applicazione di politiche sostenibili, comprese quelle nel campo del turismo, nel quale si punta ad un modello basato su criteri di ecosostenibilità e di rispetto ambientale, integrati con un necessario sviluppo economico equilibrato. Nel settore turistico spiccano i passi avanti intrapresi in termini di governance, prodotti, stagionalità e sinergie con il settore agricolo, grazie, anche e soprattutto, all’esperienza più che decennale del Parco Nazionale dello Stelvio e dei Parchi Naturali Adamello Brenta e Paneveggio - Pale di San Martino. Le aree di particolare pregio ambientale - quindi come visto circa un terzo del territorio provinciale – rappresentano un potente attrattore turistico; per questo, accanto alle attenzioni rivolte alla loro tutela, hanno richiesto una loro valorizzazione anche a fini turistici. Com’è stato evidenziato nel secondo capitolo, tutte le aree protette nel territorio trentino sono sempre più impegna te nella promozione di un turismo sostenibile : i Parchi e le Reti di Riserve sono tra gli attori locali che promuovono un’offerta turistica più attenta, minimizzando gli impatti su ambiente e identità locali.

In concreto, l’obiettivo di turismo sostenibile, in Trentino è stato definito e perseguito, per l'intero sistema delle aree ad alto valore naturalistico, attraverso TurNat (Turismo Natura), la strategia di sviluppo turistico sostenibile nelle Aree Protette del Trentino, un piano coordinato

191 APPA (2016). Rapporto sullo stato dell’ambiente. P. 1. Disponibile al link: http://www.appa.provincia.tn.it/bi nary/pat_appa_restyle/rapamb_2016_pressioni/5_Turismo_2016.1486463645.pdf

che integra tutela della biodiversità, turismo e agricoltura192, per un’evoluzione organica del territorio, attivando uno sviluppo locale partecipato e sostenibile. Le AAPP del Trentino - dove la stretta correlazione tra tutela dell’ambiente, sviluppo turistico e qualità di vita delle comunità locali è ancora più evidente - sono divenute in questo modo un prezioso laboratorio per sperimentare azioni di turismo sostenibile.

Uno dei principali obiettivi identificati nella strategia era il processo di certificazione CETS;

questo risultato è stato raggiunto a pieni titoli nel 2019, quando, come visto in precedenza, tutte le aree protette del Trentino hanno ottenuto la Carta Europea del Turismo Sostenibile nelle Aree Protette (CETS).

La Carta si è rivelata il mezzo più efficace - fra le varie modalità proposte e comprese nella strategia - per lo sviluppo e il turismo sostenibile in Trentino, il quale può attualmente contare su oltre un terzo della propria superficie dove vengono sperimentate ed attuate azioni di tur ismo sostenibile, pronte per essere disseminate in un secondo momento anche al di fuori delle aree protette, nel restante territorio provinciale.

3.5.1 LA STRATEGIA TURNAT

Il 14 novembre 2014 la Provincia autonoma di Trento ha presentato il progetto di sviluppo turistico sostenibile TurNat nelle aree protette provinciali, avviato tra il 2013 e la fine del 2015193 - con il contributo di oltre 60 stakeholder territoriali appartenenti ad oltre 20 istituzio ni - e finanziato dal Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale 2007-2013, per rispondere al delicato equilibrio tra tutela ambientale, sviluppo turistico e qualità di vita delle comunità locali; si è articolato in due momenti principali, basati entrambi su un esteso percorso partecipativo: il primo legato alla ricerca e alla condivisione degli obiettivi e degli assi strategici, il secondo alla concretizzazione della strategia.

Il progetto definisce il contributo delle Aree Protette allo sviluppo turistico trentino, proponendosi anche come strumento per declinare la strategia di turismo sostenibile della Fondazione Dolomiti UNESCO (per i siti compresi nel territorio provinciale). Sostiene la promozione e la sistematizzazione dell’offerta provinciale, basata sull’integrazione tra

192 Provincia Autonoma di Trento, http://www.areeprotette.provincia.tn.it/turismo_sostenibile/pagina13.html 193 Il percorso TurNat, nello specifico, si è articolato in 4 fasi: 1. Prima fase (agosto 2013 – aprile 2014). Ricerca di materiali, dati e best practices, con il coinvolgimento stakeholder; impostazione metodologica; 2. Seconda fase (ottobre 2013 – marzo 2014): coinvolgimento stakeholder, analisi di problemi e punti di forza; definizione della strategia TurNat; 3. Terza fase (dicembre 2013 – agosto 2014): sintesi e scrittura report; 4. Quarta fase:

approvazione, condivisione e divulgazione risultati.

sostenibilità ambientale ed economica; l’offerta deve inoltre essere naturale ed autentica, accessibile, lenta, e fruibile su tutto l’arco dell’anno.

L’azione strategica, delineata ad hoc, tiene conto delle peculiarità dell’offerta e della domanda turistica in Trentino, come descritte in figura 31.

Figura 31: Caratteristiche dell’offerta e della domanda turistica in Trentino

Fonte: APPA, www.areeprotette.provincia.tn.it194

La strategia mirava a creare le condizioni per rendere i Parchi e le Reti di Riserve gli attori strategici della pianificazione e della gestione dello sviluppo locale sostenibile, attraverso un percorso innovativo sostentato da nuovi accordi di partenariato e di collaborazione con i molteplici soggetti competenti in materia di ambiente e turismo in Trentino; la base sulla quale si è strutturata partiva da un’attenta analisi di mercato, per comprendere i trend e le aspettative dell’ospite, e dal presupposto che gli users – specialmente quando vanno in vacanza - siano sempre più in cerca di naturalità e autenticità.

TurNat si snoda da due presupporti fondamentali:

 in primo luogo propone la valorizzazione del sistema esistente delle aree protette – esaltandone l’unicità del patrimonio naturale e culturale - e delle risorse organizzative ed economiche, rafforzando la collaborazione sistematica tra i vari soggetti competenti sul territorio (dando voce in particolare agli Enti Gestori delle aree protette affinc hé siano gli interlocutori per la realizzazione di laboratori diffusi di sviluppo locale);

 in secondo luogo concepisce le aree protette come luoghi e comunità alle quali spetta il compito di valorizzare i saperi e le competenze locali (tenendo in considerazione anche

194 Aree Protette della Provincia Autonoma di Trento. Turnat. Una strategia coordinata e partecipata di sviluppo turistico sostenibile per il sistema delle aree protette del Trentino. Disponibile al link: http://www.areeprotette.p rovincia.tn.it/binary/pat_aree_protette/documentazione/TURNAT_Presentazione_06_2014.1402327298.pdf

le dinamiche di globalizzazione dei mercati) e tradurre inoltre nel territorio la cultura globale della sostenibilità.

Le aree protette, promotrici dell’approccio della sostenibilità, diventano quindi soggetti legati ai nuovi paradigmi emergenti della green economy e della gestione dei beni comuni, e vengono al contempo valorizzate, in una logica di sviluppo, mediante azioni di attrazione (di residenti e turisti, ma anche di imprese e investimenti) e di esportazione (di prodotti, eventi e valori)195. Il Servizio Sviluppo Sostenibile e aree protette è il supporter principale del progetto TurNat, al quale aderiscono come partner principali: Trentino Marketing, Servizio Turismo, l’Agenzia Provinciale per la Protezione dell'Ambiente, le aree protette del Trentino, le ApT (intese come prima della riforma), l’Associazione Albergatori ed Imprese Turistiche della Provincia di Trento, Associazione Agriturismi e l’Associazione Qualità Parco. Inoltre la Tsm-Trent ino School of Management adempie alle necessità di coordinamento e formazione dei soggetti coinvolti, assicurando un approccio scientifico e partecipativo; a tal fine Tsm ha attivato una cabina di regia del progetto – la Tourism Think Tank (TTT) - della quale fanno parte Trentino Marketing, il Servizio Turismo, il Servizio Sviluppo sostenibile e aree protette e il sistema delle AAPP, per la pianificazione di un percorso metodologica, con la convocazione mensile di un Tavolo di Lavoro TurNat (TLT)196, così da sperimentare altresì il principio di partecipazione e coinvolgimento degli stakeholder interessati. La metodologia adottata da Tsm per rendere efficace la strategia TurNat si può riassumere in due parole: ricerca e condivisione.

Il percorso della strategia TurNat nasce dal riconoscimento di alcuni obiettivi strategici - sorti innanzitutto dalla necessità di unire le esperienze e gli impegni dell’eterogeneo panorama delle aree protette del Trentino – che tengono conto delle caratteristiche del contesto istituzio na le provinciale e degli elementi emersi dalle consultazioni con gli stakeholder:

1. definire e contestualizzare il concetto di turismo sostenibile, e diffondere un approccio sostenibile allo sviluppo turistico e alla gestione (spaziale e temporale) dei fluss i turistici;

195 Provincia Autonoma di Trento. Servizio Turismo e Sport. I.S. per le politiche turistiche provinciali. (2016).

Aree tutelate e Turismo Natura in Trentino. Disponibile al link: http://www.areeprotette.provincia.tn.it/binary/pa t_aree_protette/banner/REPORT_Aree_tutelate.1462962545.1463133284.pdf

196 Nello specifico i temi affrontati sono stati: definizione dei concetti-chiave del turismo trentino, ruolo della sostenibilità; presentazione della strategia di turismo sostenibile delle Dolomiti UNESCO (con il contributo di EURAC); prodotti turistici sostenibili in Trentino; una governance per la strategia TurNat; un’agricoltura sostenibile per le AAPP e il turismo sostenibile (con il contributo della Fondazione Mach e dell’Associazione Baldensis); la presentazione della strategia TurNat il 13/12/2013.

Nel documento Università degli Studi di Genova (pagine 139-200)