Università degli Studi di Genova
DIPARTIMENTO DI SCIENZE POLITICHE
Corso di Laurea Magistrale in:
Scienze internazionali e della cooperazione
SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE E TURISMO: IL CASO DEL TRENTINO
Geografía económica y política
Relatore Candidata
Prof.ssa Stefania, Mangano Gianna, Campestrin
ANNO ACCADEMICO
2019/2020
INDICE
INTRODUZIONE... 1
1. RISORSE E POLITICHE TURISTICHE IN TRENTINO... 6
1.1. IL CONTESTO GEOGRAFICO ... 6
1.2 ASPETTI NORMATIVI DELLA PROMOZIONE TURISTICA IN TRENTINO ... 10
1.2.1 ORGANIZZAZIONE TURISTICA PRO VINCIALE ... 11
1.2.2 GLI OPERATORI RICETTIVI ... 15
1.3 LE PRINCIPALI RISORSE PAESAGGISTICHE E CULTURALI ... 17
1.4 L’OFFERTA E LA DOMANDA TURISTICA IN TRENTINO ... 33
1.4.1 PROVENIEN ZA TURISTI... 40
1.5. PIL TURISTICO TRENTINO ... 44
1.6 OCCUPATI NEL SETTO RE TURISTICO TRENTINO... 47
1.7 PUNTI DI FORZA E DI DEBO LEZZA DEL TURISMO IN PRO VINCIA ... 48
2. L'AMBIEN TE IN TREN TINO: UN PUNTO DI FORZA DA TUTELARE ... 51
2.1 RISPOSTE CONTRO IL DECLINO ECOLOGICO: FORME DI PROTEZIONE AMBIENTALE IN TRENTINO ... 54
2.1.1 LE AREE N ATURALI PROTETTE ... 56
2.1.1.1 I PARCHI ... 59
2.1.1.2 LE ALTRE AREE PROTETTE ... 70
2.1.2 RICONOSCIMENTI UNESCO ... 78
2.1.3 LE RETI DI RISERVE ... 85
2.2 ALTRE CONVENZIONI INTERNAZIONALI DI RIFERIMENTO PER IL QUADRO NORMATIVO TRENTINO DI TUTELA AMBIENTALE... 89
2.3 LE PRESSIONI AMBIENTALI ... 93
3. TURISMO SOSTENIBILE: UN APPROCCIO A LUNGO TERMINE PER DECLINARE CRESCITA ECONOMICA E SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE ... 105
3.1 DIBATTITO SU SVILUPPO E AMBIENTE: EVOLUZIONE VERSO LA SOSTENIBILITA’ ... 107
3.1.1 I LIMITI DELLO SVILUPPO E LE ISTANZE AMBIENTALI ... 107
3.1.2 IL PERCORSO PER L’AFFERMAZIONE DELLA TERZA VIA ... 109
3.1.3 L’ATTUALE PROGRAMMA D’AZIONE PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE ... 114
3.2 SVILUPPO TURISTICO SOSTENIBILE ... 118
3.2.1 IL TURISMO SOSTENIBILE ALL’INTERNO DELL’AGENDA 2030 ... 128
3.2.2 DECLINAZIONE ATTUALE DEL CONCETTO DI TURISMO SOSTENIBILE ... 132
3.3ALCUNE FORME DI TURISMO SOSTENIBILE NELLE ALPI ... 134
3.4 DECLINAZIONE DELLA SOSTENIBILITA’ NELLA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO: LA STRATEGIA PROVINCIALE PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE ... 136
3.5 LA STRATEGIA DI SVILUPPO TURISTICO SOSTENIBILE IN TRENTINO ... 146 3.5.1 LA STRATEGIA TURN AT ... 147 3.5.2 LA CARTA EUROPEA DEL TURISMO SOSTENIBILE... 155 3.5.3 PRATICHE CHE CONCORRONO AD UN TURISMO SOSTENIBILE IN
TRENTINO... 161 3.6 LE CERTIFICAZIONI AMBIENTALI ED I MARCHI DI QUALITA’ ... 162
3.6.1 EMAS ED ECOLABEL: I MARCHI EUROPEI PER UNA CORRETTA
GESTIONE AMBIENTALE... 162 3.6.2 ALTRI MARCHI DI QUALITA’ IN TRENTINO ... 169 4. TURISMO E SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE NELLA PERCEZIONE DELLA
COMUNITÀ RESIDEN TE E DEGLI ATTORI LOCALI ... 170 4.1 LE OPINIONI DEI RESIDEN TI IN PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO ... 171 4.1.1 CARATTERISTICHE SOCIO-ANAGRAFICHE... 172 4.1.2 CONOSCENZA E PERCEZIONE DELLE AREE PROTETTE E DEL
CONCETTO DI SOSTENIBILITÀ... 175 4.1.3 ABITUDINI TURISTICHE ... 181 4.1.4 SCELTE DI TURISMO SOSTENIBILE ... 186 4.1.5 COME SONO PERCEPITI I TURISTI DA CHI RISIEDE E/O LAVORA IN TRENTINO... 189 4.2 L’OPINIONE DEGLI OPERATORI ECONOMICI IN PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO ... 191 CONCLUSIONI... 198 BIBLIOGRAFIA ... 202
INTRODUZIONE
La presente tesi ha l’obiettivo di approfondire il tema della sostenibilità ambientale in ambito turistico, analizzando il caso della Provincia Autonoma di Trento, un territorio con una forte vocazione al turismo sostenibile, sviluppato all’interno di un sistema che pone al centro la sostenibilità ambientale e la montagna.
In Trentino il patrimonio ambientale e la bellezza paesaggistica rappresentano indubbiame nte l’asset principale del turismo, costituendone il reale vantaggio competitivo sul mercato grazie ad una strategica offerta che riesce a trasmettere al turista la sensazione di “autenticità”. Questi elementi hanno contribuito allo sviluppo dell’industria turistica e ne consegue quindi inevitabilmente che il mantenimento nel tempo del successo del Trentino come destinazione di alto livello esige, più che altre realtà regionali e nazionali, una responsabile attenzione alla conservazione e alla salvaguardia del territorio - tenendo in considerazione gli aspetti di fragilità ambientale, economica e sociale che derivano dal suo essere territorio montano - affinché vengano mantenuti nel lungo periodo quei fattori che ne hanno determinato il successo iniziale come destinazione turistica. Un turismo di qualità, soprattutto in trentino, non può quindi prescindere da un ambiente salutare.
La progressiva espansione del fenomeno turistico ha portato anche nella realtà trentina all’affermazione negli anni di un turismo di massa con un aumento progressivo di presenze sul territorio, le cui conseguenze negative si manifestano come degrado del patrimonio locale, soprattutto quello ambientale. Gli impatti maggiori - come evidenziato dal Rapporto sullo stato dell’ambiente del 2020, che considera il Turismo fra le 10 pressioni ambientali sul territorio trentino - sono correlati soprattutto alla produzione di rifiuti e al traffico veicolare, ed hanno richiesto una pianificazione responsabile ed integrata, che prestasse sempre più attenzione al rapporto tra l’uomo e l’ambiente e promuovesse un approccio rispettoso nei confronti del patrimonio (naturale e culturale) e delle tradizioni della comunità ospitante.
In questo contesto assume particolare rilevanza l’istituzione di aree protette che oggi diventano coniugazione dei due aspetti richiamati nel titolo: sono manifestazione istituzionale del concetto di sostenibilità ambientale e fondamentali non solo per la tutela degli ecosistemi, ma anche per il crescente interesse turistico che stanno suscitando, aspetto che evidenzia il loro grande potenziale nel costituire una grande opportunità di valorizzazione territoriale. Grazie all’esperienza di queste aree, che sostengono la promozione di un’interazione positiva fra uomo
e ambiente, oggi in Trentino si sta sviluppando e promuovendo un turismo di tipo sostenibile, unica vera via per preservare il patrimonio ambientale del Trentino.
Attorno a questi preconcetti dunque, ovvero all’integrazione di turismo e natura, verrà sviluppato l’elaborato, risaltando le potenzialità del territorio.
Nel primo capitolo verrà analizzato il fenomeno turistico trentino, esaltandone soprattutto gli aspetti positivi e rimarcando la sua primaria importanza nello sviluppo provinciale, soprattutto per le sue implicazioni economiche, posto che il turismo è un’attività trasversale che genera un fatturato essenziale per la provincia, contribuendo alla formazione del PIL per una cifra che secondo stime ammonta a circa l’11% del totale, a cui va poi aggiunto il contributo del turismo escursionistico e la ricaduta locale degli investimenti nel settore. Vengono evidenzia te successivamente le principali risorse turistiche del territorio, l’evoluzione del movime nto turistico nel corso degli anni, ed i punti di forza e di debolezza del settore. Nonostante le caratteristiche eccezionali dell’ultimo anno abbiano frenato il flusso turistico a live llo mondiale, fino a prima dello scoppio della pandemia è ben visibile la grande portata del fenomeno turistico provinciale: arrivi e presenze sono andati infatti incontro ad un progressivo aumento, confermando il Trentino come una destinazione turistica d’eccellenza, grazie anche alla presenza di elementi naturali unici, fra cui le Dolomiti patrimonio Unesco, ed in grado di garantire una molteplicità di offerte, suddivise soprattutto tra offerte estive ed invernali, con infinite proposte sia per vacanze attive che per vacanze all’insegna del relax. La Giunta provinciale ha sempre investito sul fenomeno turistico, data la sua importanza sia in termini di PIL che di occupazione, e per questo nel 2020 ha rinnovato l’impostazione per la sua promozione con la Legge Provinciale 8/2020, una riforma del comparto che mette al centro il turista e le sue esigenze (incluse quelle di salute e sicurezza, con un'assistenza personalizza ta ed efficace a 360 gradi), al fine di garantirgli un’esperienza di alto livello, salvaguardando al contempo un settore motore dell'economia territoriale e fortemente segnato dalla crisi del Coronavirus. La provincia viene ora considerata come territorio interamente a valenza turistica, ed è ferma la convinzione che il Trentino è prima di tutto – ed anche sotto il profilo turistico - ambiente autentico e natura ricca e preservata. La LP riconosce inoltre il ruolo fondamentale del turismo come risorsa per lo sviluppo sostenibile del territorio.
Il secondo capitolo prende in esame i dispositivi di tutela del territorio, presentando il ricco sistema di aree protette: la spina dorsale è rappresentata dai 3 Parchi storici, accanto ai quali si trovano una miriade di altre aree protette, individuate ed istituite in momenti diversi. Con ben il 30% del territorio tutelato, e oltre 400 aree dedicate alla conservazione della natura, il
Trentino si posiziona ai primi posti nella classifica nazionale delle regioni con più superfic ie di aree soggette a tutela, oltre che una delle più innovative nella gestione del suo patrimonio ambientale. Con la Legge Provinciale 11/07, riferimento normativo principale a live llo provinciale per la tutela delle aree protette, si considera definitivamente superata la concezione di area protetta come riserva “chiusa”, accogliendo una visione moderna di sistema intersettoriale, che esalta – accanto alle esigenze di tutela - gli obiettivi di sviluppo locale sostenibile. La LP ha riordinato l’intero sistema introducendo un particolare istituto gestiona le, manifestazione della connettività ecologica: le Reti di Riserve, promotrici di azioni di tutela attiva e di progetti di sviluppo socio-economico sostenibile, funzionali inoltre alla gestione della maggior parte dei Siti Natura 2000, il principale strumento dell’Unione Europea per la conservazione della biodiversità.
Il terzo capitolo vuole esser una sorta di concatenazione fra i due temi esaminati nei due capitoli precedenti, turismo e sostenibilità ambientale, mostrando le modalità di coniugazione dei due aspetti. Viene indi analizzata l’evoluzione prima del concetto generale di sostenibilità ed in seguito del fenomeno più particolare del turismo sostenibile, sofferma ndosi sui moment i istituzionali di maggior rilievo. Un focus specifico è dedicato all’attuale percorso della Provincia Autonoma di Trento in tema di sostenibilità, trattando la generale Strategia Provinciale per lo Sviluppo Sostenibile e la particolare strategia promossa in ambito turistico, che ha visto come protagonisti il progetto TurNat (Turismo e Natura) e la Carta Europea del Turismo Sostenibile, riferimento della politica turistica delle aree protette dell’Unio ne Europea, e strumento di pianificazione efficacie per tutte le aree protette del Trentino, utile a tutta la filiera turistica per definire le linee di indirizzo per incoraggiare un turismo sostenibile nelle aree protette. Il modello di turismo promosso attualmente in Trentino, e oggetto di continui investimenti, si sviluppa su un’ottica di lungo periodo e si basa su criteri di ecosostenibilità, in una necessaria integrazione fra un attento e pianificato rispetto ambienta le e la ricerca di uno sviluppo economico territoriale, imprescindibile per garantire un futuro agli operatori economici trentini. Il turismo sostenibile, oltre ad un attento rispetto del territorio e alla valorizzazione dello stesso, è un importante stimolo di innovazione: richiama infatti alla capacità delle persone per rinnovare, esaltandone la capacità creativa nel proporre cose sempre nuove, per garantire un’esperienza unica all’ospite. La definizione di turismo sostenibile si è consolidata nel corso degli anni, ed è un’attività che si declina in due dimensioni: si relazio ne con il tempo – perché l’attività turistica può essere sostenibile solo se riesce a durare nel tempo, e quindi solo se non distrugge luoghi e culture – e con il limite – perché deve necessariame nte esser imposto un livello (che può riferirsi al numero di persone che contemporaneame nte
insistono in un certo luogo, al numero di impianti, ecc) oltre il quale non ci si può spingere, evitando un eccesso che, sebbene sia manifestazione di un indubbio successo nel breve-medio periodo, rischierebbe poi nel lungo periodo di impedire il mantenimento di quegli stessi fattori che hanno determinato l’iniziale successo del territorio; si dimostra necessario tener conto del
“costo del danno” oltre che del beneficio e viene promossa quindi l’idea che - per garantire una convenienza nel lungo periodo - sia migliore contenere la quantità per garantire la qualità e che sostenibilità sia sempre più un sinonimo di qualità.
È viva la consapevolezza che il mantenimento della crescita economica attuale non potrà essere sostenibile se verranno tenuti in debito conto i costi ambientali e sociali connessi, che devono essere un incentivo volto a migliorare l'efficienza diminuendone al contempo l'impatto; in questa visione sostenibilità non è che l’altra faccia dell’economicità: uno sviluppo turistico economicamente sostenibile deve quindi essere ecologicamente sostenibile; da qui è chiara l’importanza strategica che assumono gli attori coinvolti in tale attività; un turismo sostenibile che sia efficace ed efficiente parte prima di tutto dagli attori e dagli stakeholders territoria l i, che devono entrare in un’ottica di collaborazione attiva per il mantenimento di standard ambientali accettabili, ed in tal senso, lo sviluppo turistico rappresenta un punto di forza per la preservazione dell’ambiente, influenzando positivamente la domanda di qualificazio ne ambientale. In Trentino tutela dell’integrità ambientale e conservazione delle biodiversità sono da sempre un importante fattore di sviluppo, in grado di migliorare la qualità della vita, non solo per quanti vogliono trascorre un periodo di vacanza, ma anche per chi ci vive stabilme nte.
La pianificazione dell’attività turistica in un’ottica sostenibile – che salvaguardi le risorse ambientali e culturali, garantisca redditività, e determini le condizioni per un vantaggio diffuso nella popolazione locale - è un’esigenza che deve esser tenuta presente da tutti gli attori impegnati nell’attività turistica. L’applicazione del partenariato nella programmazione turistica non è un approccio frequente, tuttavia la partecipazione delle comunità locali è considerata, all’interno della strategia provinciale, come strumento di sviluppo turistico sostenibile, contro un classico processo di tipo top-down e gerarchico; il coinvolgimento degli autoctoni consente un approccio che tenga conto non solo delle esigenze dei visitatori, ma anche a quelle del residente, il quale deve essere in primis informato e coinvolto, per garantire una miglior accoglienza del turista, evitando così anche una chiusura del locale (come talvolta accade) – che intende preservare la propria identità - nei confronti del visitatore. La comunità locale diventa quindi la base di partenza - insieme al territorio di residenza - per uno sviluppo turistico sostenibile.
L’ultimo capitolo integra il tema trattato con un’esposizione della ricerca sul campo, condotta in due momenti distinti: una prima parte si è svolta attraverso la somministrazione di questionari ai residenti trentini, mentre la seconda parte attraverso brevi interviste agli operator i economici in provincia. Data l’importanza conferita alla partecipazione ed alla sensibilizzazione di tutti i presenti sul territorio trentino, la ricerca intendeva cogliere fino a che punto i concetti della sostenibilità ambientale – anche integrati in ambito turistico – fossero interiorizzati dalla comunità locale.
1. RISORSE E POLITICHE TURISTICHE IN TRENTINO 1.1. IL CONTESTO GEOGRAFICO
Il Trentino, corrispondente territorialmente alla Provincia Autonoma di Trento, copre una superficie molto articolata pari a 6.217 km², poco più del 2% del territorio naziona le1. Localizzato nell'Italia nord-orientale, nel versante meridionale della catena delle Alpi, confina a nord con la Provincia Autonoma di Bolzano, ad est con il Veneto e ad ovest con la Lombardia.
Amministrativamente la Provincia Autonoma di Trento è formata da 176 comuni; Trento è il capoluogo e la città più popolata; seguono Rovereto, Pergine Valsugana, Arco e Riva del Garda.
Al 1° gennaio 2020 i residenti in Provincia risultano essere 542.739, con una densità di 87,4 abitanti per chilometro quadrato, un dato che la classifica fra le provincie italiane con densità demografica più bassa2.
Dal punto di vista istituzionale la Provincia Autonoma di Trento (PAT) ha subito una modifica del suo assetto organizzativo con la Riforma Istituzionale del 2006 - introdotta mediante la Legge Provinciale 16 giugno 2006, n. 3, conosciuta con il titolo “Norme in materia di governo dell'autonomia del Trentino” - che ha suddiviso il territorio in 16 Comunità di Valle3, la cui area è stata individuata dalla Conferenza Permanente per i rapporti tra la Provincia e le Autonomie Locali4 come mostrato nella Figura 1.
1 Ispat (2019). Conoscere il Trentino. Disponibile al link: www.statweb.provincia.tn.it/PubblicazioniHTM L/Ann uari%20e%20altre%20pubblica zioni%20di%20carattere%20generale/ Conoscere%20il%20Trentino/Conoscere
%20il%20Trentino%202019/capitolo01/t01_002.html
2 AdminStat Italia, https://bit.ly/3mXqTor (ultima consultazione: 7 dicembre 2020)
3 Ente pubblico locale - intermediario tra la Provincia autonoma di Trento ed i Comuni - titolare di funzioni proprie ed investito della facoltà di intervenire nel proprio territorio di co mpetenza con politiche che rispondano in modo più efficace alle necessità specifiche dell’area, attraverso l’adozione di propri piani in settori di grande impatto per la comunità. Sostituisce la figura precedente dei Comprensori i quali disponevano di limitato potere decisionale, con funzioni prettamente operative. La potestà legislativa rimane prerogativa della Provincia, mentre la potestà amministrativa è stata affidata, in seguito ad un progressivo trasferimento di poteri ed in base al principio di sussidiarietà, alle altre istituzioni (Comuni e Comunità), creando così un effettivo sistema integrato delle autonomie
4 Provincia Autonoma di Trento (2007). Conferenza Permanente per i rapporti tra la Provincia e le Autonomie Locali, Intesa tra la Provincia e il Consiglio delle autonomie locali . Disponibile al link:
www.comunitavalle.provincia.tn.it/binary/pat_comunita_valle/territori/ intesa_territori.1283506435.PDF
Figura 1: Le 16 Comunità di Valle della Provincia Autonoma di Trento
Fonte: Provincia Autonoma di Trento
La forma fisica del Trentino (figura 1) può richiamare quella di una farfalla ad ali spiegate vista dall’alto, come evidenziato per la prima volta nel 1898 dal geografo trentino Cesare Battisti.
Partendo da questa suggestione, dal carattere fortemente evocativo, questa figura è stata assunta dal 1989 come marchio territoriale per comunicare i valori rappresentativi del Trentino.
La Provincia trentina presenta differenti realtà vallive difficilmente omologabili per le specificità proprie di ogni zona. La grande varietà nella distribuzione altimetrica dei territori provinciali rappresenta sicuramente, da un punto di vista turistico, un punto di forza de l territorio trentino, che può vantare così di paesaggi variegati, dall'angolo mediterraneo del Lago di Garda, che a 65 metri s.l.m. ne costituisce la quota più bassa, ai ghiacciai o ai massicci di alta montagna, come la Cima Presanella, quota più alta con i suoi 3558 metri s.l.m.
Caratteristica fondamentale del territorio comunque è la montagna: la Provincia Autonoma di Trento è internamente classificata infatti come montana5, essendo tutti i comuni trentini considerati montani. Secondo i dati dell’Annuario “Conoscere il Trentino” elaborato
5 ISTAT, Istituto Nazionale della Montagna (2007). Atlante statistico della montagna italiana. Roma: Imont
dall’ISPAT nell’edizione del 20196 solo meno del 20% del territorio provinciale non supera i 600 metri s.l.m.7, limite fissato convenzionalmente per distinguere un territorio montano da quello di fondovalle. Escludendo così la Valle dell'Adige - unica “grande pianura” nel territorio trentino, che solca longitudinalmente il territorio provinciale - e poche altre aree minori di fondovalle che ospitano i maggiori corsi d’acqua, il Trentino si presenta con un paesaggio completamente montuoso.
Le catene montuose trentine sono geologicamente e morfologicamente molto variegate. Nei confini provinciali sono comprese le principali emergenze naturalistiche di una delle catene montuose più note al mondo: le Alpi; il fiume Adige, secondo fiume d’Italia per lunghe zza, che giace nell’omonima Valle, divide le Alpi centrali (o Retiche) dalle Alpi orientali.
Figura 2: Carta fisica della Provincia Autonoma di Trento
Fonte: Portale Geocartografico Trentino della Provincia Autonoma di Trento , webgis.provincia.tn.it/wgt/?lang=it&topic=1&bgLayer=sfondo&layers=ammcom&layer s_visibility=false&catalogNodes=1
6 Ispat, (2019). Conoscere il Trentino. Disponibile al link: http://www.statweb.provincia.tn.it/PubblicazioniHTM L/Annuari%20e%20altre%20pubblicazioni%20di%20ca rattere%20generale/ Conoscere%20il%20Trentino/Cono scere%20il%20Trentino%202019/capitolo 01/g01_003.ht ml
7 “Zona altimetrica di montagna: per “zona di montagna”, ai fini statistici, s’intende il territorio caratterizzato dalla presenza di notevoli masse rilevate aventi altitudine, di norma, non inferiori ai 600 metri nell’Italia settentrionale.
Le aree intercluse fra le masse rilevate, costituite da valli, altipiani ed analoghe configurazioni del suolo, s’intendono comprese nella zona di montagna. Pertanto, ai fini statistici, tutti i comuni del Trentino sono considerati comuni montani”. Servizio statistica (2008). Trentino in numeri. Pag. 9. Disponibile al link:
http://www.statistica.provincia.tn.it/binary/pat_statistica/altro_generale/TrentinoInNumeri2008.1220250284.pdf
I principali gruppi montuosi Trentini a occidente rispetto al fiume Adige sono il gruppo del Cevedale in Val di Sole, le catene dell'Adamello-Presanella nel confine meridionale delle Alpi Retiche e le Dolomiti di Brenta, gruppo dolomitico interamente trentino; ad oriente troviamo invece parte delle Dolomiti con il Gruppo del Sella, del Latemàr, del Catinaccio e del Sassolungo che segnano il confine con l'Alto Adige, il gruppo della Marmolada e delle Pale di San Martino a cavallo fra la Provincia di Trento e quella di Belluno, il massiccio di Cima d'Asta nella Catena del Lagorai, e le Piccole Dolomiti nel sud-est del Trentino.
Fra le ricche risorse montane trentine citate, le prime per importanza sono sicuramente le Dolomiti - così chiamate dal minerale dolomite - un monumento naturale famoso a live llo internazionale e spettacolo geologico unico al mondo. Riconosciute dall’Unesco come Patrimonio Mondiale il 26 giugno 2009, “per il loro valore estetico e paesaggistico e per l’importanza scientifica a livello geologico e geomorfologico”8, garantiscono un’offerta turistica unica.
Il contesto geografico trentino è dominato dalla componente “verde”: più del 70% della superficie della Provincia è infatti ricoperta da boschi, pascoli, laghi e corsi d’acqua, mentre le aree urbane interessano appena il 2% del territorio provinciale.
Figura 3: Uso del suolo in Trentino
Fonte: Ispat, Istituto di statistica della provincia di Trento
Questo dato suscita notevole interesse considerando che il paesaggio (naturale o creato dall’uomo) rappresenta - in termini generali - una condizione imprescindibile per l’attività
8Dolomiti Unesco, www.dolomitiunesco.it
turistica; nel caso trentino costituisce un’importante risorsa in una duplice variante: opera sia come sfondo oggetto di osservazione, nel momento in cui i paesaggi naturali divengono fruibil i direttamente come scenari di consumo turistico di per sé; interviene inoltre come teatro imprescindibile per le innumerevoli attività presenti in ogni realtà valliva; l’ambiente in Trentino consente infatti l’esperienza di un turismo attivo sia in estate che in inverno, con la pratica di numerose attività sportive, indissolubilmente legate al territorio (fra le quali le più diffuse sono alpinismo, sci alpino e sci di fondo, mountain bike, free-climbing e wind-surf).
1.2 ASPETTI NORMATIVI DELLA PROMOZIONE TURISTICA IN TRENTINO Il turismo è un fenomeno di vasta portata sia da un punto di vista sociale, sia economico ed ambientale. Secondo quanto previsto dallo Statuto Speciale per il Trentino - Alto Adige - fonte normativa fondamentale del sistema autonomistico della regione - il turismo rientra fra le materie di competenza legislativa delle Province Autonome di Trento e di Bolzano. Infatti in base all’Articolo 8 “Le province hanno la potestà di emanare norme legislative entro i limiti indicati dall'art. 4” in una serie di materie, fra le quali il “turismo e industria alberghiera, compresi le guide, i portatori alpini, i maestri e le scuole di sci”.
Dentro la più generale realtà italiana, che si distingue a livello mondiale, il Trentino spicca per un’offerta turistica diversificata, articolata e multi stagionale, che conferisce alla Provincia un ruolo da protagonista all’interno dell’arco alpino nazionale, attribuendole risalto anche a live llo internazionale. Significativa a tal proposito l’affermazione dell’ex Assessore all’agricoltura, foreste, turismo e promozione, caccia e pesca, Michele Dallapiccola “Rimanere oggi competitivi sui mercati internazionali significa adeguarsi velocemente alle nuove richieste, offrire esperienze, proporre servizi diversificati e di qualità tutto l’anno, attivare tutte le potenzialità consentite dalla Rete e per fare questo è ovviamente necessario conoscere le dinamiche di uno dei settori più importanti della nostra economia”9.
L’importanza del turismo per il Trentino è dimostrata considerando che, soprattutto nell’ultimo decennio, si è convertito in una delle principali e più dinamiche risorse del terziario - settore sul quale si basa prevalentemente l'economia provinciale - agendo inoltre come propulsore per lo sviluppo di attività ad esso collegate, come agricoltura, ambiente, cultura, servizi, mobilità, commercio e produzioni. A questo proposito, la Legge provinciale 12 agosto 2020, n. 8 , o
9 Provincia Autonoma di Trento. Servizio Turismo e Sport. I.S. per le politiche turistiche provinciali. Turismo in Trentino, Rapporto 2015. Disponibile al link: www.turismo.provincia.tn.it/binary/pat_turismo_new/report_anda menti_stagionali/REPORT_turis mo_trentino._Rapporto_2015.1457448319.pdf
legge sulla promozione turistica provinciale 2020 (titolo completo “Disciplina della promozione territoriale e del marketing turistico in Trentino, e modificazioni della legge provinciale 23 marzo 2020, n. 2, relative ai contratti pubblici”) - abrogativa in parte della precedente Legge provinciale 11 giugno 2002, n. 8 dal titolo “Disciplina della promozione turistica in provincia di Trento” - nel suo Art. 1 “riconosce il ruolo fondamentale del turismo come risorsa per lo sviluppo integrato, sostenibile ed equilibrato del territorio e della filiera produttiva locale”.
1.2.1 ORGANIZZAZIONE TURISTICA PROVINCIALE
La riforma del turismo, attesa da tempo - su proposta dell’Assessore all'artigianato, commercio, promozione, sport e turismo, Roberto Failoni e della Giunta -, ha trovato espressione attraverso l’introduzione della sopracitata Legge Provinciale 8/2020, approvata in Aula il 6 luglio scorso, in sostituzione della precedente LP 8/2002 nella definizione della promozione turistic a;
quest’ultima era stata protagonista di un cambio di scenario dell’organizzazione turistica provinciale, ridisegnando le funzioni e le competenze degli organismi incaricati della promozione10, affiancando a quest’ultima anche la commercializzazione del prodotto al fine di renderlo attrattivo agli occhi del potenziale turista.
La nuova riforma del settore ha rivoluzionato il comparto turistico mettendo al centro il turista e le sue esigenze in tutte le fasi del ciclo della vacanza, al fine di garantir gli un’esperienza di alto livello, salvaguardando al contempo il settore, motore dell'economia territoriale. Considera il Trentino come territorio interamente a valenza turistica (non esistono più pertanto zone fuori ambito), e ne sostiene i valori, le tradizioni e le culture attraverso un’accurata ed attenta promozione; seppur la proposta di legge era stata avanzata già prima dell’emergere della particolare situazione di crisi dovuta al Covid19, visti i risvolti economici attuali integra ora anche la necessità di rilanciare un settore in ginocchio. La nuova normativa ridefinisce le funzioni del marketing turistico - pur mantenendo alcune strutture di promozione previste dalla precedente legge -, modulando l’organizzazione turistica in un’ottica integrata partendo dalle strutture più vicine al turista. L’obiettivo prefissato era quello di superare la visione della
10 Le modifiche più significative erano state introdotte attraverso l’articolo 6, Mark eting turistico-territoriale del Trentino. Precedentemente la gestione organizzativa dell’attività turistica era interamente di spettanza dell’ente pubblico (sia a livello centrale che a livello periferico), attraverso l’Azienda di Promozione Turistica del Trentino (istituita con la legge provinciale n. 21 del 1986), poi soppressa; in seguito alla legge del 2002 invece la PAT promuoveva il marketing turistico-territoriale del Trentino affidandosi ad “una società per azioni costituita o partecipata dalla Provincia autonoma di Trento”(art. 6, LP 8/2002): la Società Trentino Marketing S.r.l., un organo privato costituito (fino alla nuova riforma del turismo) all’interno della Trentino Sviluppo S.p.A., la quale ha lo scopo di favorire lo sviluppo sostenibile del sistema trentino.
promozione turistica ancorata (in parte) ai confini territoriali e amministrativi e ridurre le distanze fra i vari attori operanti ai diversi livelli del settore.
L’articolazione del sistema di marketing turistico trentino prevista dall’Art. 5 sarà dunque la seguente:
1. Le Aziende per il turismo (APT), organismi di diritto privato costituiti in forma societaria11, operano su un ambito territoriale definito, e sono responsabili - negli ambiti territoriali di rispettiva competenza e tenendo conto delle peculiarità e delle vocazioni delle stesse - della qualità dell'esperienza turistica e dell'ospitalità (aspetti fondamenta l i per migliorare la competitività del sistema turistico) e della fidelizzazione del turista12 (art. 5.1.a, LP 8/2020). La sfida nella costruzione delle APT è ed è stata quella di delinearle come soggetti agili in grado di agire con efficacia sul mercato per esplicare al meglio la loro funzione fondamentale nei confronti ed a beneficio degli ospiti. Per quanto riguarda la definizione degli ambiti - in ciascuno dei quali opera una APT - è stata introdotta una modifica rispetto all’assetto previsto dalla LP 8/2002, in virtù dell’ottimizzazione delle dimensioni territoriali, con un cambio di competenze; gli ambiti territoriali sono stati ridotti da 20 a 1113, ed individuati come segue: Ambito Val
11 Questo carattere giuridico implica che le risorse finanziarie devono provenire almeno per il 51% da fondi privati (il cui utilizzo può rivolgersi anche ad attività di carattere privatistico e commerciale), mentre il restante 49% (o anche meno) verrà erogato dalla Provincia autonoma di Trento (con un uso esclusivo per il sostegno di attività di interesse generale). L’impronta privatistica consente un'azione più agile e con meno vincoli rispetto a quelli richiesti agli organismi pubblici. Altri requisiti strutturali e organizzativi sono esposti n el’Art. 12 della LP 8/2020.
12 A tal fine realizzano una serie di attività quali: svolgere servizi di informazione, assistenza ed accoglienza turistica, organizzare eventi e promuovere oltre a questi anche quelli realizzati da altri soggetti, sviluppare i prodotti turistici di interesse e porre in essere le attività per la fruizione degli stessi, valorizzare le produzioni locali e le esperienze turistiche locali, promuovere i valori del Trentino, affiancare gli operatori turistici. In secondo luogo, anche in coordinamento o con il coinvolgimento delle altre APT e di altri soggetti incaricati della promozione turistica, si occupano della realizzazione delle attività di marketing con riferimento ai mercat i principali o di prossimità, della promozione dei marchi, della valorizzazione e promozione del patrimonio territoriale (paesaggistico, artistico, storico ed ambientale) tenendo in considerazione le iniziative re lative all'economia circolare, la gestione di impianti, servizi ed infrastrutture, il sostegno ad iniziative promotrici di attività di basso impatto ambientale, la promozione di servizi di mobilità di utilità collettiva che assicurino una miglior fruizione del territorio (art. 7, LP 8/2020).
13 Antecedentemente alla riforma il territorio geografico era suddiviso in 14 ambiti turistici e 6 zone minori. Nei primi operavano le Aziende per il turismo, dalla natura giuridica di tipo privatistico, con forma di società per azioni, di cooperative o di consorzi (APT della Val di Fassa; APT San Martino di Castrozza, Primiero e Vanoi;
APT degli Altipiani di Folgaria, Lavarone e Luserna; APT Rovereto e Vallagarina; APT Garda Trentino; APT Madonna di Campiglio, Pinzolo e Val Rendena; APT delle Valli di Sole, Peio e Rabbi; APT Dolomiti Paganella;
APT Terme di Comano - Dolomiti di Brenta; APT Val di Non; APT Trento, Monte Bondone, Valle dei laghi; APT Valsugana; APT Altopiano di Pinè e Valle di Cembra; APT della Valle di Fiemme); mentre le zone minori erano di competenza dei Consorzi turistici di associazioni pro loco, organismi di volontariato, quindi senza scopo di lucro, che avevano previamente richiesto l’iscrizione all’elenco apposito (Consorzio Pro Loco Valle dei Mocheni;
Consorzio Turistico della Vigolana; Consorzio Turistico Valle del Chiese; Consorzio Turistico Giudicarie Centrali;
Consorzio per il Turismo Valle di Ledro; Consorzio Turistico Piana Rotaliana König sberg). I soggetti in questione erano dunque responsabili nei rispettivi ambiti di competenza di attività quali: informazione e accoglienza turistica nel rispetto degli standard definiti dalla Provincia; coordinamento delle attività di animazione turistica ;
di Fassa; Ambito Val di Fiemme, Altopiano di Pinè e Val di Cembra; Ambito San Martino di Castrozza, Primiero e Vanoi; Ambito Val di Sole e Val di Non; Ambito Madonna di Campiglio, Pinzolo, Val Rendena, Giudicarie centrali e Valle del Chiese;
Ambito Altopiano della Paganella, Piana della Rotaliana e San Lorenzo Dorsino;
Ambito Garda trentino, Valle di Ledro e Terme di Comano; Ambito Trento, Monte Bondone e Valle dei Laghi; Ambito Altip iani cimbri e Vigolana; Ambito Valsuga na, Tesino e Valle dei Mocheni; Ambito Rovereto, Vallagarina e Monte Baldo.
2. le Agenzie territoriali d'Area, una delle novità più importanti della riforma, quali articolazioni organizzative territoriali della società Trentino Marketing, a live llo intermedio fra quello locale delle APT d’ambito e quello provinciale di competenza dalla società per la promozione territoriale e il marketing turistico del Trentino (Trentino Marketing); le agenzie sono responsabili dell'ideazione e dello sviluppo del prodotto turistico interambito nelle rispettive (nuove) Aree Territoriali14 (art. 5.1.b, LP 8/2020). Le Aree Territoriali nelle quali operano le Agenzie sono definite con regolamento ed individuate sulla base della prossimità geografica e dell'organic ità territoriale, e in modo da favorire l’omogeneità di prodotto turistico, le vocazioni territoriali e le interconnessioni (anche sul piano di infrastrutture) dei sistemi turistici e sono: l’Area Dolomiti, l’Area Dolomiti di Brenta, l’Area Garda Trentino e l’Area Città, Laghi e Altipiani.
3. la società per la promozione territoriale e il marketing turistico del Trentino, ovvero la già operativa Trentino Marketing15, una società di capitali in-house della Provincia che ora, con la nuova riforma, diventa autonoma dalla società Trentino Sviluppo, con un
identificazione e valorizzazione delle risorse turistiche in vista della costruzione della proposta turistica in funzione della commercializza zione. Le ApT inoltre erano incaricate, in via diretta o tramite soggetto autorizzato, della funzione di intermediazione e prenotazione di pacchetti turistici trentini. A livello generalmente comunale erano inoltre operative le Associazioni Pro Loco (consorziate e non), associazioni di volontariato promosse dalla PAT, impegnate nella valorizzazione del territorio e delle relative risorse e prodotti.
14 Nello specifico i compiti spettanti alle Agenzie sono: l'analisi dei flussi turistici al fine di individuare le potenzialità dell'Area e le esigenze della domanda turistica; attività di benchmarking; il coordinamento con altri soggetti, in collaborazione con le APT, per lo sviluppo dei prodotti turistici interambito; monitoraggio dei prodotti turistici nell'ottica di un continuo miglioramento ed implementazione, con uno sguardo continuo all'innovazion e nello sviluppo di progetti e nell'ideazione di soluzioni digitali per la promozione del territorio ed il marketin g turistico sostenibile del Trentino; analisi della mobilità turistica al fine di proporre un migliorame n t o nell'accessibilità alle varie destinazioni territoriali, anche in collaborazione con le APT ed altri enti (art. 8, LP 8/2020).
15 Tale Società viene di fatto costituita nel 2003 dalla Provincia Autonoma di Trento, la quale controllava il 60%
del capitale e dalla Camera di Commercio (CCIAA) che ne controllava il 40%. Il 30 giugno 2014 si è costituita la nuova società Trentino Marketing S.r.l. - una Newco -, mantenendo lo stesso nome ma cambiando assetto societario e controllata al 100% da Trentino Sviluppo.
proprio Consiglio d'amministrazione; la società è incaricata di svolgere le attività di promozione del territorio e attività di marketing turistico16.
4. la Provincia Autonoma di Trento, assume un ruolo di orientamento strategico e di indirizzo, definendo le priorità di sviluppo del territorio provinciale, con particolare attenzione a diffondere fra i soggetti operanti la consapevolezza del ruolo fondamenta le assunto dal turismo nello sviluppo; svolge funzioni di pianificazione, programmazio ne e coordinamento in particolare attraverso la definizione delle linee guida per la politica turistica provinciale (la cui proposta è inviata alla competente commissione permanente del Consiglio provinciale); garantisce uno sviluppo equilibrato dell'offerta turistica per tutti gli ambiti territoriali e favorisce la creazione di alleanze intersettoriali e con soggetti esterni. La Provincia inoltre, al fine di assicurare una situazione omogenea sul territorio ed elevati standard di qualità, organizza attività di formazione e programmi per il supporto specialistico in materia di turismo.
L’azione coordinata prevista secondo quest’organizzazione deve seguire una direzio ne coerente di programmazione al fine di rafforzare il Brand Trentino, migliorando l’imma gine del territorio per attrarre flussi turistici; a tal fine assume qui un ruolo centrale lo sviluppo di prodotti e servizi turistici innovativi e lo sviluppo di piattaforme digitali e competenze correlate alle nuove tecnologie che devono esser impiegate proficuamente per il marketing territoria le.
Il Trentino Alto Adige è considerata una regione comunque all'avanguardia per quanto riguarda l'utilizzo di strumenti digitali, tanto da essere stata premiata nel 2020 dall'istituto di Demoskopika con il primo posto17 (a livello nazionale) per reputazione turistica online (regione
16 Nello specifico i compiti previsti sono: valorizzazione del territorio trentino come destinazione turistica (anche favorendo alleanze strategiche tra settori diversi); monitoraggio dei fenomeni turistici e delle dinamiche di mercato per migliorare le proposte turistiche, individuando dunque i mercati (sia italiani che stranieri) su cui proporre l'offerta turistica trentina e volgere verso gli stessi iniziative di promozione e comunicazione;
coordinamento e controllo delle attività delle Agenzie per favorire l'innovazione della proposta turistica e garantire una sempre miglior qualità dell'esperienza turistica; promozione di azioni di sviluppo turistico con enti delle regioni confinanti e delle regioni appartenenti all'Euregio; sviluppo di competenze digitali funzionali al marketing ; ideazione e gestione di eventi a elevata valenza turistica. Al fine di garantire questi obiettivi, svolge inoltre rispetto alle APT azioni di coordinamento e ottimizzazione delle politiche di prodotto, valutazione della coerenza fra le attività delle APT - nel garantire la qualità dell'ospitalità e dell'esperienza in generale - e la propria attività di marketing turistico, al fine di garantire una coesione tra il marketing turistico locale e l'immagine generale del Trentino; confronto su proposte innovative facilitando un dialogo strategico con destinazioni esterne alla provincia ma prossime ed analoghe per tipo di offerta. La società può inoltre favorire lo sviluppo di prodotti turistici interarea.
17 I parametri osservati per la costruzione della classifica sono visibilità e interesse dei portali turistici istituzionali regionali, social appeal presso gli stakeholder, popolarità, fiducia e tendenze di ciascuna destinazione turistica regionale nel complesso e reputazione del sistema ricettivo, destinazioni preferite dagli ita liani per le vacanze, numerosità delle strutture alberghiere ed extra-alberghiere sottoposte a valutazione (https://www.regione.puglia.it/web/ufficio-statistico/-/demoskopika.-regional-touris m-reputation-index-2020).
“più social” d’Italia), oltre che per meta preferita dagli italiani, come evidenziato nel report Regional Tourism Reputation Index18.
1.2.2 GLI OPERATORI RICETTIVI
La struttura dell’offerta turistica nella Provincia Autonoma di Trento è regolamentata dalla Legge Provinciale sulla ricettività turistica (LP 15 maggio 2002, n. 7) e dal relativo regolamento di esecuzione (DPP 25 settembre 2003 n. 28-149/Leg) che contiene le norme di esecuzione della Legge Provinciale in questione, la quale - in base all’Art. 1 - “disciplina la tipologia e la classifica degli esercizi alberghieri nonché la tipologia e le caratteristiche degli esercizi extra-alberghieri”, individuando i requisiti minimi specifici per ogni attività.
In base a questa normativa possiamo classificare le strutture ricettive in due grandi tipologie:
1. Ricettività alberghiera. “Gli esercizi alberghieri sono esercizi ricettivi a gestione unitaria dotati di almeno sette unità abitative e organizzati per prestare al pubblico, verso corrispettivo di un prezzo, servizio di alloggio nelle unità abitative e servizio di prima colazione, nonché eventuali servizi di somministrazione di alimenti e bevande e altri servizi accessori”. (Art. 2.1, LP 7/2002)19. In questa prima categoria rientrano esercizi quali: alberghi; alberghi garnì; residenze turistico alberghiere; villa ggi alberghieri; condhotel.
2. Ricettività extra-alberghiera. E’ disciplinata nel Titolo IV della medesima LP; le tipologie di esercizi extra-alberghieri sono individuati nell’Art. 30 comma 1 come segue: esercizi di affittacamere; esercizi rurali; bed and breakfast; case e appartament i per vacanze; ostelli per la gioventù; case per ferie; alberghi diffusi.
La Legge Provinciale in questione disciplina inoltre nell’Art. 37 bis gli “alloggi per uso turistico”: si tratta di uno specifico comparto dell’ospitalità molto diffuso in Trentino e che comprende case e appartamenti di privati affittati a scopo turistico. Infatti come previsto dal comma 1 dell’articolo in questione “La Provincia acquisisce, nell'ambito del proprio sistema informativo del turismo, i dati relativi alla ricettività degli alloggi in locazione ad uso turistico
18 Demoskopika (2020). Regional Tourism Reputation Index. Il primo rating italiano sul turismo . Disponibile al link: https://bit.ly/3gju6NN
19 L’Art. 2.2 prevede inoltre che “in relazione ai requisiti posseduti, gli esercizi alberghieri sono classificati in cinque livelli, contrassegnati in ordine decrescente da 5, 4, 3, 2 e 1 s tella”, con possibile aggiunta della dizione aggiuntiva "superior" per gli esercizi classificati con tre o quattro stelle (Art. 2.4, LP 7/2002) e della dizione aggiuntiva "lusso" per gli esercizi classificati con cinque stelle (Art. 2.4 bis, LP 7/2002).
diversi dalle tipologie degli esercizi extra-alberghieri previsti dall'articolo 3020”, ovvero le strutture viste in precedenza.
La medesima Legge Provinciale provvede inoltre alla regolamentazione dettagliata dei marchi di qualità e di prodotto e la materia dei prezzi21.
Al fine di una maggior completezza d’analisi della descrizione dell’offerta turistica extra- alberghiera è bene integrare le seguenti ulteriori tipologie di esercizi, che, sebbene non previsti nella LP 15 maggio 2002, n. 7, vengono considerate altresì strutture extra-alberghiere e sono regolamentate da specifica normativa:
1. Campeggi: disciplinati dalla Legge provinciale 4 ottobre 2012, n. 19 (Legge provincia le sui campeggi), e dal regolamento di esecuzione approvato con DPP 15 luglio 2013, n.
12-114/Leg; in base a quanto disposto nell’Art. 1 della sopracitata LP “La Provincia disciplina la ricezione turistica all'aperto e ne favorisce lo sviluppo, nel rispetto dei valori ambientali e naturali del territorio, ai fini della valorizzazione turistica e della fruizione del patrimonio naturale, ambientale e storico-culturale del Trentino”. In base all’Art. 3.1. “Sono strutture ricettive all'aperto gli esercizi ricettivi aperti al pubblico attrezzati per la sosta e il soggiorno temporaneo di turisti, posti in aree recintate e costantemente controllate da idonei sistemi di sorveglianza”. Si dividono in due tipologie: campeggio e campeggio-villaggio.
2. Agriturismi: sono regolamentati dalla recente “Legge Provinciale sull’agritur is mo 2019” (Legge provinciale 30 ottobre 2019, n. 10) che modifica la Legge provinciale 19 dicembre 2001, n. 10, conosciuta come legge provinciale sull'agricoltura sociale e sulle strade tematiche 2001. L’agriturismo viene così per la prima regolamentato da un testo normativo apposito e specifico - proposto dall'Assessore all’agricoltura, caccia e pesca Giulia Zanotelli - volto ad una riorganizzazione dell'attività agrituristica ed ad un miglioramento qualitativo dell'offerta proposta. Stando a quanto espresso nell’Art. 2 si definiscono “attività agrituristiche: le attività di ricezione, di ospitalità e di prestazione degli altri servizi” - individuati nel successivo articolo22 - esercitate mediante la propria
20 In relazione a quanto introdotto dalla normativa “chi offre in locazione ai turisti case o appartamenti di cui ha la disponibilità a qualsiasi titolo deve presentare al comune competente per territorio un'apposita comunicazione e deve provvedere ai relativi aggiornamenti” (Art. 37bis comma 2, LP 7/2002).
21 Osservatorio Nazionale del Turismo. Provincia autonoma di Trento. Disciplina Generale. Disponibile al link:
www.ontit.it/opencms/export/sites/default/ont/it/documenti/archivio/files/ONT_2009-03-11_01412.pdf
22 Articolo 3.1 “Art. 3. Tipologie di attività agrituristiche. Rientrano tra le attività agrituristiche, nei limiti e con le modalità stabiliti da questa legge e dal suo regolamento di esecuzione: a) offrire ospitalità negli alloggi a disposizione dell'azienda agricola; b) ospitare campeggiatori in spazi aperti attrezzati, denominati agricampeggio;
c) somministrare pasti e bevande tipici che valorizzino l'offerta enogastronomica trentina, comprese le bevande a
azienda agricola e in correlazione con le attività agricole23;
3. Rifugi: vengono regolamentati dalla “Legge Provinciale sui rifugi e sui sentieri alpini”
(Legge provinciale 15 marzo 1993, n. 8) dal titolo “Ordinamento dei rifugi alpini, bivacchi, sentieri e vie ferrate” la cui finalità espressa dalla PAT è quella di individ uare e disciplinare “le strutture alpinistiche al fine di garantirne un equilibrato inserime nto nell'ambiente montano nel rispetto della cultura alpinistica” (Art. 1, LP 8/1993). In base alla legge in questione sono individuate le seguenti strutture alpinistiche: i rifugi alpini, i bivacchi, i tracciati alpini. “I rifugi alpini” - nello specifico - “sono strutture ricettive che assicurano presidio di sobria ospitalità in zone di montagna, non raggiungibili da strade aperte al traffico ordinario” (Art. 6.1, LP 8/1993). In base all’Art. 23 il rifugio alpino assume la qualificazione di rifugio escursionistico in presenza di determina te condizioni.
Completano l’enorme ventaglio di ospitalità turistica le seconde case, ovvero “le case in disponibilità del proprietario e non collocate sul mercato della locazione turistica”24.
1.3 LE PRINCIPALI RISORSE PAESAGGISTICHE E CULTURALI
Il Trentino è un’importante destinazione turistica in grado di garantire una molteplicità di offerte. La sua variabilità orografica, climatica e paesaggistica, lo rende nel complesso una meta turistica ideale per tutte le stagioni. L’offerta trentina si concentra su risorse consolidate25 ed ogni zona dispone intrinsecamente di diversi fattori di attrattiva di varia natura, che vanno a costituire l’offerta turistica effettiva nel momento in cui vengano valorizzati e ne viene permessa la fruizione, motivando e concretizzando la scelta di viaggio di un turista.
contenuto alcolico e superalcolico, unicamente in correlazione con i pasti; è inoltre consentita la somministrazio n e delle bevande prodotte o lavorate in azienda; d) organizzare degustazioni di prodotti aziendali; e) esercitare l'attività di fattoria didattica; f) organizzare, anche all'esterno dei fondi nella disponibilità dell'impresa, attività ricreative, culturali, di pratica sportiva, escursionistiche, di ippoturismo, di bagni d'erba e di ippoterapia, finalizzate a una migliore fruizione e conoscenza del territorio, nel rispetto delle eventuali norme di settore e della normativa in materia di pubblica sicurezza.
23 Ufficio Stampa della Provincia Autonoma di Trento (24 Ottobre 2019). Approvato dal Consiglio provinciale il ddl in materia di agriturismo proposto dall’assessore all’agricoltura, caccia e pesca Giulia Zanotelli. Una nuova legge per l’agriturismo trentino. Disponibile al link: www.ufficiostampa.provincia.tn.it/Co municat i/Una-nuo v a - legge-per-l-agriturismo-trentino
24 Servizio Turismo della Provincia Autonoma di Trento. Disponibile al link: www.turismo.provincia.tn.it/operat ori_ricettivo/Alloggi_turistici/
25Provincia Autonoma di Trento (2005). Il Trentino turistico e i suoi territori. Un’analisi quantitativa.
Disponibile al seguente link: http://www.ontit.it/opencms/export/sites/default/ont/it/documenti/archivio/files/ON T_2005-11-01_00825.pdf
Figura 4: Mappa delle principali località e laghi turistici
Fonte: Visit Trentino (immagini modificate)
Fra le varie tipologie di vacanza offerte dal Trentino, un’indagine della Provincia condotta nel 201526 ha evidenziato come la componente italiana mediamente ricerchi una vacanza all'insegna del relax in misura maggiore rispetto all’ospite internazionale, il quale dichiara in media di essere maggiormente interessato ad un tipo di vacanza attiva, oltre che ad un'offerta di tipo enogastronomico, culturale e con proposte di wellness. Durante la stagione invernale il principale “prodotto” turistico, e quindi la principale motivazione che attrae il profilo del turista medio, è senza dubbio la pratica dello sci (e dello snowboard) - soprattutto ovviamente negli ambiti dotati di caroselli sciistici - come ha dichiarato ben il 40% degli intervistati compresi nel report prima citato (affinché il dato non risulti fuorviante, va tenuto conto che la percentuale è riferita a tutto il territorio provinciale, comprese dunque anche le zone di media montagna, l’area del Garda e le aree urbane di Trento e Rovereto, e che dunque evidentemente cresce nelle aree turistiche montane provviste di un rilevante demanio sciabile). Durante la stagione estiva l'offerta provinciale offre diverse alternative di vacanza attiva, fra cui le due opzioni principa li riguardano l'escursionismo (con diverso grave di difficoltà ed impegno) e l'utilizzo della bici (in diverse varianti che contemplano la percorrenza in ciclabile, o le più sportive mountain bike e downhill). L'offerta estiva contempla anche sport d'acqua, come surf, vela e rafting, fra altri.
26 Provincia Autonoma di Trento. Servizio Turismo e Sport I.S. per le politiche turistiche provinciali. Turismo in Trentino. Rapporto 2015. Disponibile al link: http://www.turismo.provincia.tn.it/binary/pat_turismo_new/report _andamenti_stagionali/REPORT_turismo_trentino._Rapporto_2015.1457448319.pdf
L’esigenza di rilassarsi in un ambiente naturale fa spesso da sfondo alla scelta del Trentino come meta per le proprie vacanze.
Seguendo l’impostazione della promozione turistica provinciale, di seguito vengono presentati alcuni dei fattori turistici - divisi per contesto vallivo - che attraggono in Trentino sia il turista nazionale che internazionale e fra i quali trovano spazio validi esempi di incontro fra il settore turistico e l’attenzione posta all’ambiente, con esempi di politiche di sostenibilità ambientale.
Valsugana. La Valsugana è famosa soprattutto per i laghi di Caldonazzo e di Levico, entrambi insigniti della prestigiosa onorificenza “Bandiera Blu”; il primo è inoltre l’unico lago in Trentino-Alto Adige dove è consentito praticare sci nautico; altre attività sportive praticabili nelle acque della Valsugana sono vela, canoa, sub e windsurf; la ciclabile, che costeggia, oltre il Lago di Caldonazzo, il fiume Brenta è considerata una delle più belle e al top d’Europa, e offre 52 km di passeggiate o ciclismo su un percorso pianeggiante; in quota è possibile invece praticare sci, trekking e infine mountain bike grazie a 300 km di percorsi. Le Terme di Levico e Vetriolo offrono un benessere termale grazie alle acque arsenicali- ferruginose, uniche in Italia e rare anche a livello europeo, e note da oltre 150 anni per le incredibili proprietà terapeutiche.
La montagna, con i suoi limpidi laghi alpini, offre in Valsugana un ambiente incontaminato. La catena montuosa del Lagorai, che separa la Valsugana dalla Val di Fiemme, è uno dei territori a maggiore naturalità della Provincia. Molto suggestiva è infine ArteSella, un’esposizio ne all’aperto di arte contemporanea, interamente realizzata con materiali naturali, in un incontro fra arte e natura. La Valsugana è stata la prima (ed unica) “eco-destinazione” al mondo, ovvero una destinazione premiata con la certificazione per il turismo sostenibile secondo i criteri del Global Sustainable Tourism Council (GSTC)27. Come ha dichiarato l'assessore Failoni si tratta di un'opportunità senza precedenti che segna la strada da percorrere su tutto il territorio provinciale, per coniugare qualità e redditività, oltre che un orgoglio per il territorio trentino e per tutta la comunità. Si tratta di una strategia partecipata, le cui azioni prioritarie sono state la sensibilizzazione della comunità, dei turisti e degli operatori del settore su temi legati alla sostenibilità; la programmazione di eventi "plastic free" ed il sostegno ad eventi che sensibilizzano rispetto a temi ambientali e di sostenibilità; progetti concreti per il sostegno di attività economiche attente alla tutela del paesaggio e della biodiversità (es. Vacanze in Baita,
27 Il GSTC è un’organizzazione no-profit istituita nel 2007 da Rainforest Alliance, il Programma per l’Ambiente delle Nazioni Unite (UNEP), la Fondazione delle Nazioni Unite e l’Organizzazione Mondiale del Turismo (UNWTO), assieme a 32 partners dell’industria del turismo; stabilisce e gestisce gli standard globali per i viaggi ed il turismo sostenibile - suddivisi in Destination Criteria e Industry Criteria - sostenendo la realizzazione dei 17 Sustainable Developement Goals.
Adotta una mucca). La Valsugana è dimostrazione della messa in campo di un nuovo sviluppo turistico, di qualità, in armonia con lo stile di vita delle comunità locali, rispettoso dell’ambiente ed attento alle problematiche derivanti dai cambiamenti climatici, in un territorio che diviene destinazione "naturalmente vera".
Figura 5: Vista dei laghi di Levico e Caldonazzo da Cima Vezzena
Fonte: Foto dell’autore
Garda Trentino e Val di Ledro. Si tratta di una zona particolarmente suggestiva in un incontro fra area alpina - con la presenza di alte montagne anche oltre i 2000 metri - ed un clima eccezionalmente mite, che permette una vegetazione tipica di latitudini più mediterranee, con ulivi, palme e limoni. Il Garda trentino offre la possibilità di una vasta gamma di sport: famoso soprattutto per la vela ed il windsurf grazie ai venti del famoso Lago di Garda - la cui punta settentrionale appartiene al Trentino e del quale il fiume Sarca è il principale affluente - ma anche per escursionismo, ciclismo, mountain bike, tennis, canottaggio. L’Alto Garda offre infine palestre a cielo aperto per l’arrampicata, con pareti a strapiombo sul lago, che attirano
free climbers durante tutto l’anno. Riva del Garda, definita “la perla del Lago di Garda”, è una cittadina a soli 65 metri slm. sulla sponda nord del lago, centro principale nel Garda trentino, e meta gettonatissima sia da turisti nazionali che internazionali; a pochi km - nel territorio della Biosfera UNESCO Alpi Ledrensi e Judicaria - troviamo invece l'antico borgo medieva le Canale di Tenno considerato fra i più belli d'Italia, ed il suggestivo Lago di Tenno, dalle acque limpidissime ed immerso in un luogo incontaminato. Il Garda trentino mantiene il primato della Provincia come meta preferita dai turisti, con 578.970 arrivi nel solo comparto alberghiero, fra italiani e stranieri, nel 2019.
Figura 6: Vista del lago di Garda dal monte Altissimo
Fonte: Foto dell’autore
La Val di Ledro, frequentata fra altre cose per la pratica del canyoning, ospita uno dei laghi più puliti del Trentino, l’omonimo Lago di Ledro, lungo le cui sponde si trova il rinomato sito palafitticolo di Ledro, riconosciuto Patrimonio Unesco dal 2011, e il relativo Museo delle
Palafitte, di notevole importanza nel quadro della museologia contemporanea28. L’edificio del Museo delle Palafitte, costruito secondo criteri di eco-sostenibilità, ha ottenuto il livello Gold della Certificazione LEED® (Leadership in Energy and Environmental Design), il sistema di certificazione energetica e di sostenibilità più diffuso al mondo: si tratta di uno standard di costruzione, basato su una serie di principi sviluppati negli Stati Uniti, come il contenime nto dell’energia utilizzata, non solo nel processo di progettazione e costruzione delle strutture, ma anche nella loro successiva gestione, affinché siano sostenibili sotto ogni punto di vista (ambientale, sociale, economico e della salute).
Val di Sole. Nel Trentino nord-occidentale, è attorniata da suggestive montagne che superano i 3000 metri di altitudine, confinando a nord con il Gruppo dell’Ortles-Cevedale, a ovest con il Passo Tonale - al confine con la Lombardia - ed a sud con la catena dell’Adamello-Presene lla e con le Dolomiti di Brenta; si sviluppa lungo il fiume Noce, considerato un paradiso degli sport fluviali, fra i primi 10 al mondo secondo il National Geographic, ed il primo in Europa per la pratica del rafting, sia per il livello di difficoltà che per la lunghezza del tratto navigab ile.
La Val di Sole ospita competizioni internazionali non solo di rafting, ma anche di canoa e kayak, oltre ai mondiali di mountain bike. La Valle vanta della presenza di quasi 100 laghi in quota, pari ad un terzo del patrimonio totale trentino, alimentati dalla presenza delle nevi perenni. Gran parte del territorio della valle è tutelato, facendo parte del Parco Naturale Adamello Brenta a sud e del Parco Nazionale dello Stelvio a nord, importanti riserve naturali (floristiche e faunistiche) dell’arco alpino ed entrambi teatro di infinite possibilità di escursioni.
Particolarmente attratti da questa valle sono inoltre i turisti amanti degli sport invernali, che possono beneficiare della più estesa area sciabile di tutto il Trentino - la nuova Skiarea Campiglio Dolomiti di Brenta Val di Sole Val Rendena - con oltre 150 km di piste da sci, grazie al collegamento di tre località - Folgarida-Marilleva, Madonna di Campiglio e Pinzolo. Altri 100 km di piste sono offerti dal collegamento del ghiacciaio Presena con il passo Tonale e Pontedilegno. In Val di Sole è stata inaugurata inoltre la bike area più grande d’Italia, che con 80 km di estensione territoriale attraversa 5 territori della provincia, partendo dalle Dolomiti di Brenta e dai ghiacciai dell’Adamello e della Presanella, passando per Pejo, Madonna di Campiglio, Tione, Comano Terme e arrivando fino al Lago di Garda29. Negli ultimi decenni il
28 I “Siti palafitticoli preistorici dell’arco alpino” sono stati iscritti nella Lista del Patrimonio mondiale dell’UNESCO nella sessione del giugno 2011.
29 Cagnazzo, S. (03.07.2017). Val di Sole, inaugurata la bike area più grande d'Italia. Montagna, natura, bellezza:
in quest'area del Trentino vengono ospitate varie competizioni sportive internazionali . La stampa. Disponibile al link: www.turismo.it/il-luogo-del-giorno/articolo/art/val-d i-sole-inaugurata-la-bike-a rea-pi-grande-ditalia-id- 14982/