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Dialoghi e Azion

L’analisi dei dati: un approccio quantitativo alle rappresentazioni della sessualità

4.1 Dialoghi e Azion

All’interno del capitolo si ricostruiranno le rappresentazioni della sessualità nei teen drama analizzati attraverso la scheda di rilevazione.

Nello specifico l’intento è valutare quali siano gli attori maggiormente coinvolti nei dialoghi e nelle forme di comportamento, quali siano i luoghi da loro più frequentati, quali siano le azioni e gli argomenti in cui essi sono coinvolti maggiormente e quale siano gli stati d’animo prevalenti.

In un primo momento l’analisi statistica dei dati sarà effettuata aggregando tutti i dati emersi all’interno dei 554 episodi totali presi in considerazione mentre in un secondo momento, invece, le serie televisive saranno esaminate singolarmente.

Per prima cosa è necessario sottolineare come la sessualità, in generale, risulti essere un argomento estremamente presente all’interno delle serie televisive analizzate.

I programmi televisivi per teenager sono frequentemente citati come fonte di informazione riguardante la sessualità, e considerandone la connessione con lo sviluppo dell'identità sessuale sono di forte interesse per gli studiosi di televisione. Davis e Dickinson (2004, p. 10) spiegano che la relazione tra i mondi mediati e la formazione dell'identità sono parte integrante di come un individuo costruisce il suo senso di sé durante la tarda adolescenza e che emergerà poi nell'età adulta. La successiva formazione di teen TV in linea con questo ruolo deve necessariamente prendere in considerazione ciò che è appropriato all'esplorazione del proprio posto nel mondo degli adolescenti. Durante l’adolescenza, gli individui iniziano a considerare quali comportamenti sessuali siano piacevoli, onesti e appropriati per la propria fascia di età. Questo porta ad una necessità continua di confronto e dialogo che prescinde dall’effettivo consumo a cui non tutti si sottopongono. Molti adolescenti diventano sessualmente attivi durante questo periodo, molti altri no (Collins, Elliott, Berry, Kanouse, Kunkel, Hunter, Miu, 2004).

Citando il pensiero di Giddens (1995) è importante ricordare che la sessualità diventa una variabile dell’individuo, una qualità attraverso cui egli esprime il proprio modo di essere, un tratto malleabile di sé, da scoprire e da coltivare nel proprio intimo e nella relazione con gli altri. Essa è un aspetto complesso e confuso della vita ed il modo in cui si affrontano i bisogni, i desideri, i valori e le aspettative sociali in questo campo può potenzialmente condurre a risultati che variano

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(da una notevole soddisfazione personale a considerevoli conflitti e sofferenze) (Moore, Rosenthal, 1993, p. 29).

Come si può osservare nel grafico che segue (figura n. 15), per quanto riguarda la sessualità adolescenziale, i dialoghi che la coinvolgono sono decisamente più numerosi delle azioni e questo è vero in tutti i teen drama presi in considerazione.

Questa è una caratteristica perfettamente coerente con la fase dell’adolescenza in cui l’analisi e il parlare prendono decisamente il sopravvento sulle azioni.

All’interno dei teen drama i comportamenti poi, oltre che essere in numero minore, spesso non sono espliciti ma vengono rappresentati in modo da lasciare intuire cosa accadrà dopo.

La maggior parte delle scene coinvolge una coppia che si bacia con passione e poi il ragazzo chiede alla ragazza se ne è sicura o se si sente pronta e dopo la sua risposta positiva si chiude la scena. La scena si riapre direttamente il giorno dopo, quando i due vengono ripresi svestiti in modo da esplicitare che hanno passato la notte insieme. Questo inoltre spesso è una strategia utilizzata per sottolineare l’importanza della scena oppure la profondità del rapporto tra i due personaggi. Un altro metodo utilizzato in modo da non inserire scene esplicite è chiarire solamente all’interno dei dialoghi successivi all’incontro se effettivamente sia avvenuto un rapporto sessuale. Infatti non sempre è chiaro, dalla sola rappresentazione, se i baci appassionati portino all’atto sessuale (che sia completo oppure no).

Inoltre un’altra osservazione è importante, ed è inerente alla necessità di ricordare che il format preso in considerazione è pensato per essere fruito da adolescenti. Spesso (ma non sempre e ciò sarà discusso attentamente più avanti), all’interno di queste serie, la volontà è quella di presentare storie possibili analizzando problematiche e proponendo soluzioni. È più semplice quindi costruire un messaggio educativo aiutandosi con dialoghi ben costruiti, mentre l’immediatezza delle immagini da sola non sempre riesce ad ottenere lo stesso obiettivo in quanto è più facile che sia vittima della decodifica del fruitore non sempre coerente con il messaggio iniziale.

Si tratta del rischio di quella che Umberto Eco definisce “decodifica aberrante”, cioè errata decodifica da parte del destinatario, all’interno del modello semiotico-informazionale (Eco, 1975).

La decodifica aberrante può avvenire nelle seguenti modalità che vengono ricordate di seguito in quanto particolarmente rilevanti:

1) Incomprensione per assenza di codice, nel momento in cui il messaggio è segnale fisico non decodificato non distinguibile dal rumore.

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3) Per interferenze circostanziali, quando il codice dell’emittente è compreso dal destinatario ma è modellato sul proprio orizzonte di attesa.

4) Per delegittimazione dell’emittente, quando il codice dell’emittente è compreso dal destinatario ma il senso viene stravolto per motivi ideologici o perché si pone in atto una svalutazione della fonte.

Stuart Hall con il modello di codifica/decodifica (Encoding/Decoding) propone diverse possibilità di lettura del messaggio (Hall, 1980):

1) Lettura preferita, in cui il destinatario decodifica il messaggio nell’esatta maniera in cui era stato codificato e voluto dall’emittente, e presuppone la presenza di un codice egemonico in cui la fonte si esprime e che suscita l’approvazione del destinatario.

2) Lettura negoziata, in cui il destinatario elabora il messaggio in maniera sostanzialmente conforme ma lo rimodella secondo il proprio orizzonte di attesa.

3) Lettura oppositiva, in cui il destinatario rifiuta il messaggio, pur comprendendone la lettura preferita, per opposizione nei confronti dell’emittente e del codice a cui esso fa riferimento.

Figura n. 15 Classificazione degli atti incentrati sulla sessualità in dialoghi, comportamenti e azioni (valori percentuali) - Nostre elaborazioni

   

Come emerge dal grafico sottostante (figura n. 16), si presenta qualche eccezione differenziando teen drama puri (74%) e teen drama ibridi (26%). All’interno delle due categorie si può notare una grande differenza rispetto alla quantità della sessualità all’interno della narrazione, per quanto riguarda i dialoghi. Questo accade a prescindere dal numero di episodi analizzati per ogni serie televisiva. Dialoghi   73%   Comportamen@  e   Azioni   27%  

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È proprio vero quindi che si parla meno di sessualità all’interno dei teen drama ibridi?

Per rispondere a questa domanda bisogna fare affidamento a due diversi ordini di riflessione. A differenziare questo tipo da quello puro sono sia il linguaggio utilizzato sia il mondo rappresentato. È stato ampiamente spiegato nei capitoli precedenti, come nei teen drama ibridi la metafora abbia un ruolo fondamentale nell’affrontare le tematiche adolescenziali, anche se questo è maggiormente vero in alcune serie piuttosto che in altre. Inoltre questi ragazzi spesso hanno il compito di reggere il mondo sulle proprie spalle (altra metafora adolescenziale) per cui si può assistere ad una loro adultizzazione in generale e nello specifico per quanto riguarda la sessualità. Le problematiche con cui essi si imbattono sono diverse e non sempre direttamente adolescenziali. Non è detto che in questo caso si perda necessariamente il valore educativo, in quanto sebbene le metafore non siano sempre comprensibili all’occhio inesperto di un adolescente, come ad esempio il parallelismo fra la trasformazione licantropica del corpo e quella adolescenziale è probabile che anche l’osservatore dia la precedenza ad altre tematiche e percepisca l’adolescente televisivo diverso da sé in quanto proiettato in un mondo altro. Questo a sua volta può essere considerato educativo anche se in maniera indiretta in quanto una caratteristica fondamentale dell’adolescenza è accentrare tutto su sé stessi senza pensare alle problematiche da un punto di vista più ampio.

Figura n. 16 Incidenza di dialoghi sulla sessualità nei teen drama puri e ibridi (valori percentuali) - Nostre elaborazioni

   

La differenziazione come emerge dal grafico (figura n.17) persiste anche per quanto riguarda le immagini relative alla sessualità. Il 70% dei comportamenti sono afferenti ai teen drama puri ed il 30% a quelli ibridi. La proporzione quindi resta quasi invariata da ciò che era emerso nei dialoghi. Ciò che è importante sottolineare è che risulta essere diversa anche la sensualità della

Puri   74%   Ibridi  

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rappresentazione con cui vengono narrati. La maggiore sensualità che caratterizza spesso i secondi dai primi è dovuta un’altra volta al format a cui si ispirano. Sicuramente l’horror è caratterizzato in generale da scene più scioccanti ed esplicite e questo si riflette anche nella sessualità. Inoltre va ricordato ancora che gli adolescenti dei mondi fantastici alle prese con creature demoniache necessariamente sono portati ad essere rappresentati in maniera più adulta e lo sono anche in questa sfera. All’interno del tipo si possono osservare ovviamente trasformazioni ed evoluzione. Basti pensare alla differenza della narrazione della sessualità quasi inesistente di Buffy l’ammazza vampiri o addirittura di Smallville con l’approccio diretto e sensuale di Teen Wolf e di The Vampire Diaries.

Figura n. 17 Presenza di comportamenti e azioni incentrati sulla sessualità in teen drama puri e ibridi (valori percentuali) - Nostre elaborazioni

  Inoltre per quanto riguarda i teen drama ibridi ci sono alcune differenziazioni fra loro legate al tipo di ibridazione. Si ricorda in questa sede che Buffy l’ammazza vampiri, The Vampire Diaries e Teen Wolf sono horror fantasy; Smallville è fantasy; Pretty Little Liars è noir-giallo e Glee è musical.

È necessario un inciso relativo a Glee che è un teen drama ibrido particolare in quanto lo è nella modalità di comunicazione ma effettivamente è un teen drama puro a tutti gli effetti sia per ambientazione che per tematiche trattate.

Come si vede dal grafico che segue (Figura n.18) Glee ha una quantità di dialoghi incentrati sulla sessualità estremamente superiore agli altri teen drama ibridi.

Puri   70%   Ibridi  

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Figura n.18 Numero di dialoghi incentrati sulla sessualità nei teen drama ibridi (valori assoluti)-Nostre elaborazioni

   

Per comportamenti e azioni The Vampire Diaries risulta essere quello con un numero maggiore di comportamenti relativi alla sessualità, a seguire Pretty Little Liars e Glee.

Figua n. 19 Numero di comportamenti e azioni nei teen drama ibridi (valori assoluti)- Nostre elaborazioni

   

A questo punto è necessario osservare dettagliatamente i teen drama puri per valutare le trasformazioni al loro interno con il passare degli anni. È interessante osservare (figura n. 20) come, indipendentemente dall’anno di messa in onda delle diverse serie televisive, la frequenza dei

88   33   346   62   126   49   Buffy  l'ammazza  

vampiri   Smallville   Glee   The  Vampire  Diares   Pre5y  Li5le  Liars   Teen  Wolf  

25   27   46   86   79   29   Buffy  l'ammazza  

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dialoghi attinenti alla sessualità rimanga pressoché costante. Non si presenta quindi un aumento dei dialoghi come si sarebbe potuto immaginare. È possibile che questo accada in quanto il teen drama sin dalle sue origini nasce per educare i giovani, educazione che come è stato precedentemente osservato si serve dell’aiuto dei dialoghi, e la sessualità da sempre ha un ruolo fondamentale. Dawson’s Creek, come era prevedibile risulta essere caratterizzato da numerosi dialoghi. Risulta curioso invece come all’interno di Diario di una Nerd Superstar invece emerga un numero minore di dialoghi riguardanti la sessualità, sebbene sia un argomento molto presente e caratterizzato da toni espliciti ed ironici. L’unica spiegazione che sembra plausibile è quella inerente alla costruzione della serie, dal momento che gli episodi sono strutturati in 20 minuti anziché 40 e sono un numero minore.

Figura n. 20 - Numero di dialoghi incentrati sulla sessualità nei teen drama puri (valori assoluti)- Nostre elaborazioni

   

Nei comportamenti la situazione varia maggiormente e 90210 risulta essere (figura n. 21) il teen drama che contiene il più alto numero di azioni relative alla sessualità (141) e La vita segreta di una teenager americana quello con il numero minore (40). Quest’ultimo è un dato particolarmente interessante in quanto l’incipit della serie è proprio un rapporto non protetto; quindi, la sessualità ha un ruolo estremamente rilevante, eppure ciò non risulta nella rappresentazione delle immagini. Tale risultato conferma ulteriormente quanto precedentemente affermato. Le azioni contengono il rischio implicito di non essere lette in maniera corretta in quanto risultano più esplicite delle parole. Quando non si percepisce un’adultizzazione dell’adolescente ed egli è rappresentato in quanto tale, e quindi caratterizzato da dubbi e insicurezze, le azioni sono in numero inferiore. Si può affermare

213   305   231   263   294   271   263   170   Beverly  Hills  

90210   Dawson's  Creek   The  O.C.   One  Tree  Hill   Gossip  Girl   segreta  di  La  vita  

una  teen   ager   americana  

90210   Diario  di  una  

nerd   superstar  

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quindi che il valore educativo è inversamente proporzionale alla presenza di immagini connesse alla sessualità. Basti pensare a quanto ciò sia vero all’interno di Beverly Hills 90210, primo teen drama per eccellenza.

Figura n. 21 Numero di comportamenti e azioni incentrati sulla sessualità nei teen drama puri (valori assoluti)- Nostre elaborazioni