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Difetti di fabbrica.

Ciononostante, “la protezione sociale nel nostro Paese resta però sbilanciata su quella per le pensioni mentre arranca la spesa per coloro

PARAGRAFO 5.2: Difetti di fabbrica.

Ma perché sono tanto criticati questi caccia bommabrdieri? Eppure esistono altri programmi come ad esempio gli Eurofighter economicamente pure molto

impegnativi ma soprattutto che a differenza degli F35, sui quali sarà spostata

l’attenzione, costituiscono un vero e proprio lavoro progettuale e non una semplice opera di assemblaggio. Ebbene, in un dossier del marzo 2012 il GAO, rende pubblico un rapporto sul programma Joint Fight Striker, ossia il cacciabombardiere F-35 di ultima generazione623:

“Il design dell’F35 è quasi certamente da rifare, perché l’apparecchio non vola bene, dà ‘scossoni”; vi è “il rischio che l’aereo possa non svolgere le funzioni chiave di combattimento per il quale è stato ideato”, che ”la trasmissione dati tra elmetto

619

Si Cfr. “F35: un caso esemplare di tradimento degli interessi nazionali” articolo citato.

620

Si Cfr. “Armi un affare di Stato” testo citato. Cit. p. 158

621

Si Veda: Fulvio Gagliardi “Governo Letta: non si acquistino gli F35” Petizione.

http://www.change.org/it/petizioni/governo-letta-non-si-acquistino-gli-f35

622

Si Veda: “Armi un affare di Stato” testo citato. Cit. p. 150

623

Si Veda: Massimo Malerba “Lo scandalo degli F-35, abbiamo speso 17 miliardi per aerei difettosi – Il dossier“ 13 maggio 2012 http://www.articolo21.org/2012/05/lo-scandalo-degli-f-35-abbiamo-speso-17- miliardi-per-aerei-difettosi-il-dossier/

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e aereo avviene con lentezza e con scarsa affidabilità, tanto da mettere a

repentaglio la capacità di pilotare l’F35 in situazioni di combattimento” e “solo il 4%

dei requisiti di sistema per le missioni per la piena operatività sono stati pienamente verificati”624

Ciò, a marzo 2012 dopo che ben 17 miliardi di euro erano già stati pagati dalla Penisola, per l’acquisto di aerei. Aerei per il 96 % non verificati nelle loro

componenti e con gravi errori di progettazione riscontrati, tali che, negli ultimi anni i costi del progetto sono inevitabilmente lievitati625 (i costi maggiori si registrano infatti nella fase iniziale di ricerca e progettazione) e 2 miliardi e mezzo erano già stati versati alle aziende (per l’Italia lavora la Alenia Aermacchi, il polo aeronautico di Finmeccanica, capofila di oltre una sessantina di ditte)626.

Tuttavia sembra proprio che il nostro Governo non vi voglia rinunciare627: significherebbe venire meno alla collaborazione internaizonale in materia di difesa e non solo- anche alla credibilità internazionale che al giorno d’oggi purtroppo ancora si gioca sul terreno della deterrenza628.

Ad oggi i problemi che si riscontrano sono problemi di629:

-Carico. il peso dell’F-35 si è presentato elevato per cui la Lockheed Martin ha dovuto apportare delle modifiche.

624

Ad aprile 2012, il mese successivo alla pubblicazione del rapporto, il governo canadese, venuto a conoscenza delle gravi implicazioni economiche del progetto, ne è uscito velocemente. Si veda Ibidem

625

Nel 2010 la Lockheed ha reso note le cifre di vendita agli Stati Uniti dei primi trenta aerei usciti dalla linea di montaggio. Il costo complessivo veniva stimato in oltre cinque miliardi di dollari, comprese

eventuali integrazioni successive esclusi i motori. Oggi stime del Pentagono sul prezzo medio parlano di 133 milioni di dollari, più di qualsiasi previsione. Si Cfr. “Armi un affare di Stato” testo cit.

626

Cfr. “Lo scandalo degli F-35, abbiamo speso 17 miliardi per aerei difettosi- Il dossier” articolo cit.

627

“sarebbe contraddittorio ridurre ulteriormente il numero di caccia F35 da acquistare. Se scendiamo sotto i 90 dovremmo chiederci se abbiamo ancora un'aviazione” ha detto di recente il Ministro delle Difesa Mauro. Si Veda:

“Mauro vuole gli F35: non meno di novanta” del 18 giugno 2013

http://www.globalist.it/Detail_News_Display?ID=45617&typeb=0&Mauro-vuole-gli-F35-non-meno-di- novanta

628

“Deterrènza: s. f. [dall’ingl. deterrence, der. di deterrent: v. deterrente]. – Potere di distogliere da un’azione dannosa per timore di una punizione o di una rappresaglia; azione o potere deterrente

(soprattutto con riferimento alle armi nucleari e ai loro vettori): esercitare la d. con il possesso delle armi nucleari e dei missili. Con sign. concreto, complesso di forze e mezzi deterrenti”. Si Veda:

http://www.treccani.it/vocabolario/deterrenza/

Quindi -sostanzialmente- è la capacità attraverso comportamenti e azioni, di influenzare l’avversario e di minimizzarne le reazioni facendogli paura, distogliendolo dalla possibilità di attuare scelte che se a primo sguardo possono risultare vantaggiose (è il caso del nucleare e della sua capacità distruttiva) non lo sono in un secondo momento (grave danno per tutti, non solo per l’avversario). Il conflitto così non viene risolto alle fondamenta ma resta latente e differito nel tempo. “Una caratteristica di queste strategie è che esse agiscono solo in parte su rapporti di forza reali, concentrandosi piuttosto sulla percezione che i singoli giocatori hanno sia delle proprie forze che di quelle altrui, e dei propri vantaggi/svantaggi reciproci”. Si Veda: http://it.wikipedia.org/wiki/Deterrenza

629

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-Capacità stealth ossia di invisibilità. Delle simulazioni hanno dimostrato che i caccia russi Sukhoi sono capaci di neutralizzare un piccolo numero di F-35.

-Software. Sembra che via sia lentezza nello sviluppo del softwer in particolare dei modelli più letali.

-Serbatoio. Esiste il rischio che il serbatoio esploda se colpito da un fulmine.I

serbatoi del velivolo – nel tentativo di ridurre al minimo il peso di ogni componente- risultano troppo “sensibili” ad eventuali scariche elettriche ad alto voltaggio. Un varco mortale che non presenta (come per tutti i velivoli) una “gabbia di Faraday” compromette l’intero sistema d’arma e chi lo guida.

-Rifornimento in volo per la versione F35B (a decollo corto e atterraggio verticale). Una frattura in una delle pale della turbina del reattore riscontrata hanno

denucnicato la possibilità che si possano spezzare in volo, quando le temperature e le sollecitazioni arrivano al limite, e un’ evidente impossibilità di atterrare senza essersi primi liberati del carico (ordigni e serbatoi supplementari), hanno portato nel febbraio 2013 alla sospensione di tutti i voli degli esemplari finora realizzati fino a quando l'indagine non sarebbe stata completata630

-Addestramento. In luogo di questi problemi per il Pentagono stesso, è inutile formare adesso i piloti631.

-Inquinamento acustico forte.

Dall’aereonautica militare statunitense come da altre voci imponenti della difesa internazionale, è emerso che i veivoli non hanno le dotazioni minime necessarie

per rispondere al fuoco nemico e costituiscono un “prodotto” che non solo non mogliora le prestazioni dei suoi predecessori, ma sembra addirittura peggiorarle632

“Il Gegretario della Difesa Robert Gates, è arrivato a dire che se la Lockheed non risolverà questi probelmi (fino ad adesso sono state apportate più di 800 modifiche) entro due anni il Governo americano ritirerà la richiesta d’acquisto”633.

Nell'aprile del 2012 la rivistaForeign Policy scriveva che l'F35 è una calamità e che "l'F35 è una mediocrità insostenibile e il programma non sarà mai rimesso a posto da un qualsiasi tipo di modifica hardware o software o di controllo dei costi. C'è solo una cosa da fare con l'F35 cestinarlo. Le forze armate americane meritano un aereo

630

Si Veda: “F35, per problemi al motore Pentagono sospende tutti i voli“ del 22 febbraio 2013

http://www.repubblica.it/esteri/2013/02/22/news/f35_pentagono_sospende_tutti_i_voli_per_problemi_a l_motore-53212575/

631

Secondo il Pentagono il caccia soffre della sovrapposizione fra sperimentazione e produzione/verifica (sinora solo un terzo dei test in volo sono stati eseguiti, 20mila e ne mancano 39500); in oltre, soffre la sovrapposizione fra sviluppo e addestramento. In un rapporto redatto a febbraio 2013, il Pentagono ha concluso che vista l’immaturità del sistema in tutte e tre le varianti, le restrizioni nelle operazioni di volo a questo stadio dello sviluppo, limitano in maniera sostanziale l’utilità dell’addestramento. Si veda Ibidem

632

Si Veda: “Emanuela Corda, mozione sui Caccia F35” del 24 giugno 2013

http://www.youtube.com/watch?NR=1&v=5quneFrLUxM&feature=endscreen

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migliore ed i contribuenti americani ne meritano uno molto più economico. La pattumiera attende.” 634

E se gli Usa che pure hanno lanciato il progetto, hanno l’appalto principale, sono così pessimisti, il governo italiano nonostante i costi preventivati inizialmente siano più che raddoppiati sembra inamovibile.

Secondo il Ministro della Difesa il fatto che siano emerse pubblicamente le difficoltà e gli inceppi di fabbricazione non è altro che “indice della trasparenza del

programma “e se la spesa, stando alle sue parole, è attualmente di “11,8 miliardi” il ricavo finale ne sarà di 15: “quindi ci guadagnamo” 635

Tuttavia se pure queste previsioni fossero credibili, eppure delle incongruenze ci sono, è soprattutto l’aumento dei costi a non garantire dei risultati efficienti. Secondo il Memorandum of understandig del 7 febbario 2007636cioè l’accordo fra i paesi compartecipanti chiunque può venire via dal programma senza penali.

Secondo uno studio dell’Università del Massachusetts è dimostrato che con un miliardo di dollari di investimento si creano, 11mila posti di lavoro nel settore della difesa, oppure ben 17 mila nel settore delle energie rinnovabili e 29mila in quello dell’istruzione637.

Chi compra gli F35?

Di fronte l’emergere dei clamorosi difetti in fase di prova; dal montare esorbitante dei costi, ancora in fase di programmazione (si parla di un aumento del 40% dei costi) e spiazzati dalla vulnerabilità di un veivolo spacciato come

“l’ aereo più conveniente, letale, supportabile e resiliente mai utilizzato da così tanti combattenti di tutto il mondo"638 alcuni Paesi non sono proprio dell’ opinione che questa possa essere al momento la “tecnologia di avanguardia per le battaglie del futuro”639.

Ben 7 dei 9 Paesi partecipanti al progetto capeggiato dagli Stati Uniti, ci stanno