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dei 9 Paesi partecipanti al progetto capeggiato dagli Stati Uniti, ci stanno ripensando A procacciare una lista dei “ripensamenti” ci ha pensato Francesco

Ciononostante, “la protezione sociale nel nostro Paese resta però sbilanciata su quella per le pensioni mentre arranca la spesa per coloro

Ben 7 dei 9 Paesi partecipanti al progetto capeggiato dagli Stati Uniti, ci stanno ripensando A procacciare una lista dei “ripensamenti” ci ha pensato Francesco

Vignarca –coordinatore della Rete Italiana per il Disarmo- che vede in Olanda, Australia, Canada, Turchia, Norvegia, Danimarca, Gran Bretagna, i Paesi che a

634

Si Veda: “Armi un Affare di Stato” testo cit. Cit. p. 153

635

Si Veda: “Mauro vuole gli F35: non meno di novanta” articolo cit.

636

La firma definitiva di adesione da parte dei Paesi al programma F-35, “quello che da la luce verde anche alle fasi di acquisto effettivo” è avvenuto proprio con la sottoscrizione al Memorandum. Si Veda: “Armi un affare di Stato” testo cit. Cit. p.151

637

Si Veda: “Disarmare l'economia, costruire la pace: l'analisi e la ricetta di Sbilanciamoci” del 4 dicembre 2012 http://www.disarmo.org/rete/a/37343.html

638

Si Veda_ http://www.jsf.mil/

639

142

dispetto delle convinta Potenza Usa e della sua pupilla Italia stanno facendo altresì dei passi indietro640.

L’Olanda aveva previsto un acquisto iniziale di ben 80 aerei, poi -in virtù

dell’aumento dei costi dovuti a produzione e soprattutto a manutenzione641- ridotti della metà. Sono 42 adesso con un investimento fin’ora di 1233 milioni di euro. L’impatto economico del nuovo caccia è stato sottoposto a studio nel Paese. “Nelle conclusioni si dice che il programma porta ad uno spostamento di

dipendenti da altri posti di lavoro, con un aumento di produttività temporaneo, ma l’effetto occupazionale netto è positivo solo nel breve termine, zero nel lungo termine”642

Il Canada, 42anni di lavori, per arrivare ad avere e mantenere 65 caccia per un costo totale di 46 miliardi di dollari. A causa di incongruenze tra le cifre esposte dall’ufficio di consulenza economica del Parlamento (PBO) e quelle del DND, il Dipartimento della Difesa, la Corte dei Conti territoriale ha messo in discussione l’intera spesa. Si è deciso di cercare un azienda di consulenza per conoscere i costi effettivi dell’intero programma: costi del ciclo di vita, acquisto, introduzione in servizio e operazioni per ogni anno di servizio. Consulenza che dovrebbe arrivare per il 2014643

L’Australia, paese non aderente alla Nato, all’inizio era decisa a comprare almeno 100 F35, diverse aziende si sono già aggiudicate contratti –a partire dal 2013- di 300 milioni di dollari ed il guadagno che esse prevedono, sale a 5 miliardi per tutta la durata del programma. Ad oggi l’acquisto dei jet è stato posticipato tra 2020 e 2030, mentre nei prossimi anni –tra 2014 e 2016- aerei di addestramento arriveranno all’amministrazione; in ogni caso il numero degli acquisti del veivolo operativo è stato ridotto. Ogni F-35 tuttavia costruito avrà alcuni parti e componenti

australiani.644

La Gran Bretagna che inizialmente aveva ordinato 138 F-35B, per ora ne ha ordinati solo 48; la scelta di ulteriori acquisti è differita al 2015645.

640

Si Veda: Daniele Martini “Gran Bretagna, Olanda & co: la carica degli anti F-35“ del 13 febbraio 2013

http://www.disarmo.org/nof35/gran-bretagna-olanda-co-la-carica-degli-anti-f-35

641

“ La Corte dei Conti ha valutato che i costi di gestione trentennali per operazioni e manutenzione, escluso il combustibile, computati inizialmente per 2,9 miliardi nel 2001, sono diventati 14,2 miliardi, per cui non basterebbe una riduzione a 42 aerei. La scelta è stata rimandata al 2015 e il livello della spesa per la difesa è stato bloccato sino al 2017” Si veda “F35 e adesso cosa ne facciamo?” articolo cit.

642 Si Cfr. Ibidem 643 Ibidem 644 Ibidem 645 Ibidem

143

La Danimarca sta valutando la possibilità di ridurre da 48 a 30 F35A. tuttavia, la decisione è rinviata al 2014.646

La Turchia dovrebbe acquistare 116 F-35 per un valore di 11 miliardi di dollari ma non ha ancora sottoscritto l’accordo ed ha rinviato di due anni l’acquisto dei primi aerei647.

Esistono altri Paesi come Israele, Singapore che hanno deciso di dotarsi degli F35. La prima ha ordinato 19 F-35A per un costo di 2,75 miliardi di dollari ( e forse ne acquisterà altri 55). Aerei che saranno integrati con avionica e armamento israeliani (il costo degli F-35 israeliani sarà sostenuto dagli Stati Uniti nell’ambito del

programma di aiuti militari, circa 1 miliardo di dollari l’anno)648. Di recente Steve O’Bryan, vice presidente del settore sviluppo commerciale della Lockheed Martin per il programma F-35 ha dichiarato che “dopo quelle statunitensi, la prima forza armata ad operare con i caccia di quinta generazione F-35 Joint Strike Fighter sarà l’Aeronautica militare israeliana (IAF)”649

La seconda dovrebbe acquistarne 75. Sarebbe imminente la costruzione –invece- in

Giappone, della catena di montaggio che dal 2016 dovrebbe assemblare 38 F35A.

Altri 4 saranno costruiti a Fort Worth (U.S.A)650.

Per quanto riguarda l’Italia, il numero definito degli F35 non è ancora stato fissato. il Ministro Mauro ha detto:”Il Parlamento è impegnato su 131 F35, il ministero [ Di Paola] autonomamente ha proposto 90, vedremo nel dialogo con il Parlamento questa asticella dove si collocherà”651

Come in qualsiasi logica commerciale, l’idea che porta avanti il nuovo governo è quella che un investimento (un acquisto) moderato, porti ad un guadagno

moderato. Nel lungo periodo.

sembra che il Governo italiano “ha ordinato agli statunitensi più aerei di quanto

abbia ufficialmente ammesso, e più di quanti la Lockheed adesso affermi”652 e che 646 Si Veda Ibidem 647 Ibidem 648

Si Veda: “F-35: produzione e organizzazione di un programma militare in crisi e l’Italia” dell’ 11 aprile 2011 http://www.peacelink.it/disarmo/a/33718.html

649

Si Veda: “Israele F-35 operativi nel 2018” del 6 luglio 2013 http://www.analisidifesa.it/2013/07/israele-f- 35i-operativo-nel-2018/

650

Anche in Israele è previsto un contratto tra l’industria israeliana e la LM per la costruzione di 800 semi ali, per una durata di programma di 10-15 anni. Si Cfr. “F-35: produzione e organizzazione di un programma militare in crisi e l’Italia” articolo cit.

651

Si Veda: “F35, il governo vuole acquistare 41 caccia in più” del 20 giugno 2013

http://www.gadlerner.it/2013/06/20/f35-il-governo-vuole-acquistare-41-caccia-in-

piu?utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed%3A%20gadlerner- commenti%2Ffeed%20(Commenti%20da%20Gad%20Lerner%20Blog)

652

Si Veda: Toni De Marchi “F-35, ecco le prove che il Governo nasconde gli ordini“ del 17 giugno 2013

144

questi ordini sono stati fatti (almeno altri 7 aerei) ed aspettano solo di essere finanziati e dichiarati pubblicamente653.

Secondo il Government Defence Anti-corruption Index di Transparency International inglese, in relazione al rischio di corruzione politica , l’Italia si pone come già

accennato su un “rischio moderato” (Fascia C): Il bilancio del Ministero della Difesa è in gran parte trasparente, con controllo della spesa e dei servizi di intelligence.

Nomine ai livelli più elevati dei servizi di intelligence sono, tuttavia, intese per essere oggetto di politicizzazione. Non esistono funzioni di polizia all'interno del

settore per indagare la corruzione e la criminalità organizzata. In termini di gestione

del rischio corruzione , non esiste una chiara missione di lotta contro la corruzione nella dottrina militare, né prove di formazione anti-corruzione operativa, anche se il

problema della corruzione nel settore è riconosciuta. Infatti, vi è la partecipazione italiana nel monitoraggio anti-corruzione attraverso iniziative di organizzazione internazionale. Il paese ha anche le leggi anti-mercenari”654.

Per quanto riguarda la partecipata dello Stato Finmeccanica (nome abbreviato di Società finanziaria meccanica) nonostante sia la pupilla dell’industria civile-militare del Governo italiano, anche questa è stata atresì al centro di scandali di corruzione

recenti. A febbraio 2013 l’ex ammininistratore delegato della lobby Giuseppe Orsi è

stato arrestato con ipotesi di “corruzione internazionale” in India655. A fargli compagnia è l'amministratore di Agusta Westland (controllata di

Finmeccanica) Bruno Spagnolini, ai domiciliari. Con loro anche due intermediari svizzeri. Al centro del primo caso, come d’accusa, vi sono presunte tangenti da 51

milioni di euro, pagate dal colosso statale nel 2010 ad ufficiali indiani, per

assicurarsi la vendita di 12 elicotteri all'India: una commessa dal valore di oltre 500 milioni di euro656. Inoltre dalle intercettazioni dell’ex ad (amministratore delegato) risulta che la pratica tangentizia non sia affatto l’eccezione, ma “un fattore naturale

653

Ibidem

654

In relazione al Parlamento TI scrive: “Il Parlamento italiano scruta temi della strategia di difesa e ha poteri di bilancio, ma la sua sfera di influenza è riconosciuta essere limitata. La Commissione Difesa non ha poteri vincolanti. La politica di difesa è a disposizione del pubblico dibattito, ma si verifica solo

occasionalmente. Ci sono segni di una mancanza di ratifica di diversi strumenti di corruzione e inadeguati rispetto agli altri” Si Veda: http://government.defenceindex.org/results/countries/italy#more

655

Si Veda: “Finmeccanica, arrestato il presidente Orsi Ipotesi di corruzione internazionale in India” del 12 febbraio 2013 http://www.repubblica.it/economia/2013/02/12/news/orsi_arrestato-52451392/

656

“Nell'ordinanza si legge che nella vendita degli elicotteri all'India ‘vi fu corruzione di pubblici ufficiali indiani posta in essere dagli intermediari italo svizzeri" Haschke e Gerosa "con l'assenso della dirigenza dell'Agusta Westland, in particolare di Orsi e Spagnolini’. Il Gip sottolinea inoltre che le ‘somme’ sono state conferite ‘mediante un iniziale fittizio contratto di scouting [supporto e consulenza nella pianificazione di un lavoro] per elicotteristica civile’ e poi con ‘altrettanti fittizi contratti di ingegneria stipulati con le società Ids India e Ids Tunisia, che facevano sempre capo a detti intermediari” Si Veda Ibidem

145

della pratica aziendale”.657

In seguito -e a rilevarlo è lo stesso gip (Giudice per le indagini preliminari) dove risiede l’azienda- Orsi avrebbe anche intrapreso una comunicazione con il Consiglio Superiore della Magistratura per cercare di inquinare le prove e reiterando la stessa pratica tangentizia.