7. Dalla teoria alla pratica
7.7 A Different Nail Enamel di Clinique
(da Marie Claire, Maggio 2013)
Nuovo. A Different Nail Enamel
ideale anche per pelli sensibili.
Forse non tutti lo sanno… ma anche gli smalti possono irritare. Per questo abbiamo creato uno smalto davvero diverso, formulato per ridurre il rischio di irritazione e di bruciore quando tocchi i tuoi occhi.
A Different Nail Enamel for Sensitive Skins. Splendidi colori, una vera delizia per gli occhi.
CLINIQUE
L’annuncio pubblicitario preso in esame è rivolto unicamente al genere
femminile, in quanto promuove una collezione di smalti per unghie della marca
statunitense Clinique.
L’azienda in questione, da sempre, crea cosmetici in grado di tutelare la salute
delle donne, soprattutto a livello dermatologico.
Il nome della marca per esteso è Clinique Laboratories. Notiamo l’accostamento
di un termine francese a uno di origine inglese. Entrambi alludono al medesimo
luogo fisico, ossia alle cliniche, nelle quali vengono realizzate comunemente
indagini di carattere scientifico e medico. Possiamo sostenere che la compresenza
dei due forestierismi, proprio all’interno del nome della marca, ha lo scopo di
marcare doppiamente la casa cosmetica di prestigio, grazie anche all’utilizzo del
francese, lingua della cosmesi per eccellenza. E’, infatti, proprio il sostantivo
francese a identificare abitualmente il nome della marca. Attraverso questo nome
e attraverso l’utilizzo di più lingue si vuole sottolineare l’affidabilità della casa
cosmetica, attenta al suo pubblico e votata a indagini cliniche sempre più accurate
e specifiche.
Anche questa linea di smalti, infatti, viene pensata per quella clientela
particolarmente allergica, partendo dal presupposto che quotidianamente ognuno
di noi tende a toccarsi frequentemente gli occhi.
Gli smalti “A Different Nail Enamel”, come possiamo osservare nella bodycopy,
sono stati formulati proprio “ per ridurre il rischio di irritazione e di bruciore”.
L’annuncio contiene nella parte superiore il visual che rappresenta alcuni degli
smalti della collezione proposta dalla Clinique disposti in fila, uno sopra l’altro. Il
visual, in poche parole, contiene l’immagine dei packshots dei prodotti
pubblicizzati, affinché la cliente possa avere ben chiaro ciò che andrà
effettivamente ad acquistare.
L’immagine, grazie ai colori brillanti, desta immediatamente l’attenzione di chi si
imbatte nell’annuncio pubblicitario. Lo sfondo bianco, che ha la funzione di
incorniciare il visual, consente ai packshots degli smalti, dai colori notevolmente
accesi, di emergere.
La presenza dei flaconi, disposti in modo non perfettamente simmetrico, alcuni
dei quali aperti e fotografati proprio nel momento in cui da essi sta uscendo una
piccola quantità di smalto, conferisce dinamismo all’immagine, che sarebbe
risultata troppo statica se fosse stata caratterizzata semplicemente dai prodotti
disposti in modo allineato.
Ciò che l’annuncio vuole esaltare di questi smalti, oltre all’innovativa
composizione anallergica, sono proprio i colori brillanti che li caratterizzano, al
fine di rivolgersi a un pubblico anche giovanile, che è sempre alla ricerca del
colore più alla moda.
Rispetto al visual la bodycopy risulta marginale, rilegata nella parte in basso
dell’annuncio e poco visibile nell’insieme, poiché a carattere molto piccolo.
La presenza dello sfondo bianco consente, però, alla bodycopy di colore nero di
non passare totalmente inosservata dalla lettrice che sta sfogliando la rivista.
L’annuncio non è caratterizzato da un vero e proprio slogan. Vi è, però, una
porzione di testo, posizionata nella parte in alto a destra dell’annuncio, più
evidente e graficamente più grande rispetto alla bodycopy: “Nuovo. A Different
Nail Enamel, ideale anche per pelli sensibili.”
Nell’annuncio della Clinique quello che dovrebbe essere uno slogan pubblicitario
d’impatto e persuasivo è semplicemente il nome del prodotto, accompagnato dal
riferimento a quella che è la sua caratteristica distintiva, poi riproposta anche nella
bodycopy, cioè l’essere “ideale anche per pelli sensibili”.
Lo “slogan” principia con l’aggettivo “nuovo”, inserito in una proposizione a se
stante e in primo piano all’interno dell’annuncio pubblicitario.
Questa collocazione consente allo “slogan” di mettere in evidenza una delle
peculiarità del prodotto: il suo essere unico. Gli smalti in questione sono
fortemente innovativi, caratteristica sulla quale la marca vuole porre l’attenzione
della clientela. È consuetudine, all’interno degli annunci pubblicitari del settore
cosmetico, far leva sulla novità che il prodotto rappresenta in quel determinato
ambito estetico.
Nell’annuncio pubblicitario il nome del prodotto reclamizzato è ben visibile,
poiché viene sottolineato sia all’interno dello “slogan” che della bodycopy.
In quest’ultima, però, viene inserita la traduzione in inglese dello “slogan”, onde
evitare un’eccessiva ridondanza del messaggio pubblicitario, marcando però
nuovamente quello che è il concetto cardine dell’intero annuncio: “A Different
Nail Enamel for Sensitive Skins”.
La presenza della consonante maiuscola, all’inizio di ciascuna parola costituente il
nome, personifica il prodotto. Questo nome è interamente in lingua inglese in
linea con la provenienza della marca Clinique e con l’aspirazione di quest’ultimaa
indirizzare il suo cosmetico a un pubblico internazionale, conferendo anche ad
esso una valenza prestigiosa.
Il nome “A Different Nail Enamel” esprime già appieno la particolarità dello
smalto Clinique: il suo essere non comune, “differente” rispetto agli altri smalti in
commercio. La marca ha lanciato sul mercato non un semplice smalto a lunga
durata e dai colori alla moda, ma ha creato, a seguito di una prolungata ricerca
scientifica, il primo smalto che non provocherà irritazioni né agli occhi né alla
pelle, con i quali potenzialmente potrebbe entrare in contatto.
Esprimere questo concetto in inglese conferisce maggiore veridicità
all’affermazione, non ostacolandone neppure la comprensibilità.
Il prodotto promosso si chiama semplicemente “A Different Nail Enamel” ossia
“un diverso smalto per unghie”. L’uso dell’inglese per denominare il prodotto
conferisce una connotazione meno banale e maggiormente esotica al cosmetico,
rendendolo più allettante per quella potenziale cliente affascinata dalla lingua
anglosassone.
Lo “slogan” prosegue precisando quale sia principalmente il pubblico al quale
l’annuncio pubblicitario è rivolto: “ideale anche per pelli sensibili”. Si parla di
prodotto “ideale per pelli sensibili” ben due volte, in italiano nello “slogan” e
nella bodycopy in lingua inglese, per evidenziare l’interesse e la premura della
marca Clinique nei riguardi di coloro che, avendo una pelle particolarmente
sensibile, sono soggetti a maggiori problematiche dermatologiche e, per questo,
non riescono a trovare prodotti delicati e a loro adatti.
La presenza della congiunzione “anche” sottolinea che il prodotto in questione è
indicato per una determinata clientela, non escludendo però tutte le altre.
Lo smalto Clinique, nonostante sia stato creato appositamente per coloro che
hanno una pelle particolarmente sensibile, è rivolto a chiunque desideri laccarsi le
unghie con un cosmetico di alta qualità, ma che, allo stesso tempo, protegga anche
la salute di colei che lo indossa.
In questo annuncio pubblicitario il valore sociale maggiormente veicolato, oltre
alla bellezza, è sicuramente la tutela della salute della persona a partire
dall’accorgimento estetico più banale come lo smalto per unghie.
Nella bodycopy della pagina pubblicitaria ha un ruolo prominente il nome del
prodotto, che viene anche in questo caso sottolineato, come avveniva già nello
slogan in alto a destra. La restante parte verbale, invece, è posta nella sua
interezza sul medesimo piano per dimensioni e carattere grafico.
La bodycopy inizia con una frase interrogativa retorica indiretta: “Forse non tutti
lo sanno… ma anche gli smalti possono irritare”, inserita insieme a tre puntini di
sospensione con lo scopo di incuriosire la lettrice, che sarà spinta a proseguire
nell’intera lettura dell’annuncio.
La presenza dei puntini di sospensione conferisce una pausa nella lettura della
bodycopy, volta a creare un clima di suspance e a destare l’interesse della lettrice,
desiderosa di scoprire di che cosa non tutti sono a conoscenza.
La presenza dell’avverbio dubitativo “forse”, con il quale ha inizio la
proposizione serve proprio a marcare maggiormente l’affermazione contenuta
dopo i puntini di sospensione. Il prodotto è una vera e propria scoperta
rivoluzionaria, determinata a seguito di numerose ricerche specialistiche e per
questo il suo valore può essere compreso solo da poche persone, coloro che sono a
conoscenza del fatto che “anche gli smalti possono irritare”.
La presenza del verbo “possono” conferisce alla proposizione in questione l’idea
che ciò che la pubblicità sta affermando possa verificarsi realmente, ma non
necessariamente a chiunque. La marca Clinique, infatti, rivolge da sempre i suoi
cosmetici principalmente a coloro che sono sottoposti a problemi dermatologici.
Coloro che non sono a conoscenza della potenziale dannosità degli smalti per
unghie si sentiranno chiamate in causa e colte in fallo. Per questo proseguiranno
non soltanto nella lettura dell’annuncio, ma saranno incentivate all’acquisto,
mosse dalla curiosità di conoscere qualcosa di ignoto e innovativo. Così
l’annuncio tende a incuriosire anche un pubblico più ampio in relazione proprio
alle proprietà benefiche e innovative del cosmetico.
La presenza di questa frase sospesa all’inizio della bodycopy, oltre che attrarre
l’attenzione della lettrice, conferisce alla Clinique il vanto di una scoperta
rivoluzionaria alla portata di poche persone, creando un prodotto in grado di
rispondere alle problematiche di chi è sensibile a livello cutaneo.
Questa frase sospesa, considerata notevolmente emblematica in relazione al
prodotto e alla marca stessa, viene riproposta in modo del tutto identico
nell’annuncio online.
La marca ha inventato, come ritroviamo anche nella bodycopy, uno smalto
“davvero diverso”. Questo aggettivo si ricollega al termine inglese “different”,
posto più in basso nella bodycopy, che etichetta quella che è la peculiarità del
prodotto: l’essere diverso dagli altri smalti per unghie in commercio.
La presenza del termine, sia in italiano che in inglese, marca il concetto appena
espresso non creando fenomeni di ridondanza.
Nella bodycopy viene utilizzata la seconda persona singolare per rivolgersi alla
consumatrice, facendo riferimento a una situazione concreta e reale: la possibilità
di irritare gli occhi toccandoli con le unghie smaltate.
L’uso del tu crea un legame maggiormente familiare tra il destinatario
dell’annuncio e la marca, poiché quest’ultima si dimostra realmente interessata
alla salute di colei che diverrà la sua cliente.
Non si fa ricorso a un lessico specialistico e tecnico per denominare le
problematiche causate dal contatto dello smalto con gli occhi. Si parla di
“bruciore” e “irritazioni” in modo generico, poiché questo tipo di conseguenze
non necessariamente si verificheranno e nel caso in cui si manifestino
effettivamente non è detto che a determinarle sia stato lo smalto per unghie. La
marca dimostra di essere attenta alle esigenze della sua clientela, creando prodotti
delicati che prevengono qualsiasi tipo di problema si possa manifestare in futuro.
L’unico termine da considerarsi tecnico è l’aggettivo “formulato”. Viene
privilegiato questa termine a vocaboli di stampo più comune, aventi il medesimo
significato. Con esso, infatti, si vuole alludere, a livello implicito, alla ricerca di
laboratorio che sta dietro alla creazione del prodotto. Attraverso la parola
“formulato” viene conferita una maggiore parvenza scientifica al cosmetico,
connotandolo di maggiore risolutezza.
Le parole più ricorrenti nella bodycopy sono proprio “smalto” e “irritazione”, che
alludono alle caratteristiche fondanti del prodotto.
La bodycopy si chiude in modo piuttosto insolito, attraverso l’uso di un linguaggio
maggiormente espressivo. Si ricorre, infatti, a una metafora per denominare
l’aspetto delle unghie dopo l’applicazione dello smalto Clinique.
La frase di chiusura “Spendidi colori, una vera delizia per gli occhi” paragona la
bellezza delle unghie laccate per mezzo dello smalto pubblicizzato a “una delizia
per gli occhi”.
Nel dizionario Sabatini Coletti troviamo questa definizione della parola
colloquiale “delizia”: “Intenso e delicato piacere estetico o fisico.” La colorazione
delle unghie grazie al prodotto Clinique è motivo di piacere per chi le osserva. Le
unghie sono belle a vedersi, soprattutto grazie agli “splendidi colori” che può
vantare la marca.
Con la frase di chiusura si vuole sottolineare l’importanza dello smalto in quanto
cosmetico che ha la capacità di acuire la bellezza delle donna e in particolar modo
delle sue unghie. Il prodotto promosso, oltre ad essere notevolmente delicato tanto
da essere tollerabile a livello dermatologico per qualunque cliente, ha anche la
capacità di incrementare il fascino di colei che lo indossa, proprio come un
perfetto cosmetico.
La delicatezza del prodotto quindi non pregiudica l’effetto estetico finale che è
“una delizia per gli occhi”.
L’utilizzo di una frase di stampo comune, caratterizzata anche da una metafora
abbastanza intelligibile, favorisce l’accostamento a un pubblico più vasto,
lusingato dal fatto che la pubblicità riesca a parlare con il linguaggio di tutti i
giorni.
Come abbiamo detto si fa leva, inoltre, sulla bellezza dei prodotti reclamizzati a
livello cromatico col fine di coinvolgere anche quella clientela non soggetta a
problemi allergici.
Notiamo, in generale, la presenza di costrutti nominali e l’assenza delle
congiunzioni e soprattutto del verbo essere. In questo modo il messaggio
pubblicitario risulta più semplice e incisivo, rispettando l’economia linguistica,
caratteristica di questo tipo di forma comunicativa.
Il trademark dell’azienda Clinique si trova nella parte in basso a destra della
pagina pubblicitaria. Non è altro che il nome della marca a carattere stampatello
maiuscolo accompagnato da due proposizioni che ordinariamente ricorrono, in
ogni formato pubblicitario, accanto al nome della marca.
Con queste frasi si allude alle prerogative della marca: prendersi cura di coloro
che hanno la pelle più sensibile. La formula“Provato contro le allergie. Privo di
profumo al 100%” testimonia l’affidabilità dei cosmetici Clinique soprattutto per
coloro che sono soggetti a problemi di natura dermatologica. Sono, infatti, provati
contro le allergie e privi di profumo al 100%.
L’assenza di profumo rappresenta la prova concreta che la marca si è mobilitata
per le sue clienti, salvaguardandole dalle potenziali allergie che, per lo più,
secondo i test clinici, vengono causate proprio da questa componente. Una
percentuale così elevata attesta, inoltre, che la marca è convinta di ciò che sta
affermando e non teme di essere messa in dubbio.
Circa il significato del motto dell’azienda è possibile attingere a una spiegazione
molto esaustiva all’interno del sito web della Clinique, nella sezione intitolata
“perché Clinique?”. In essa, infatti, vengono esplicitate le caratteristiche vincenti
della marca, spiegando dettagliatamente in che modo i prodotti siano provati
contro le allergie: “Ogni nostra formula viene testata contro le allergie 12 volte su
600 persone. 7200 applicazioni in tutto. 1 sola reazione allergica e noi la
riformuliamo. Noi lo chiamiamo “il potere di uno”, sia perché è necessario che
siano totalmente privi di profumo: “I profumi provocano più dermatiti allergiche
da contatto di ogni altro ingrediente” secondo l’Accademia Americana di
Dermatologia. Nel tempo, le irritazioni provocate dalle allergie possono
indebolire l’integrità della pelle. […] Le reazioni allergiche sono la causa di
fenomeni infiammatori. Linee, rughe e incarnato disomogeneo sono i segni
visibili di un’infiammazione cronica.
86”
Queste informazioni producono un senso di fiducia nei confronti della marca da
parte di colei che sta visitando il sito web, in quanto la Clinique sembra disposta a
rivelare tutto ciò che la riguarda al pubblico.
L’attenzione per la clientela a partire dalla specificità dei suoi cosmetici è un
punto nodale del successo della Clinique, che preferisce, nelle sue campagne
pubblicitarie, mettere in risalto i prodotti da lei creati, basti osservare il visual
della pubblicità in questione, piuttosto che affidarsi all’immagine di testimonial
famosi, che renderebbero però l’annuncio più persuasivo.
Il prodotto Clinique è, infatti, il protagonista dell’annuncio pubblicitario. La
marca gli affida interamente il suo successo poiché crede nella sua efficacia e,
soprattutto, nelle indagini scientifiche che stanno dietro alla sua creazione.
L’annuncio pubblicitario preso in esame, come abbiamo già osservato, presenta
numerosi anglicismi, in linea con la provenienza statunitense della marca. Sono
quasi totalmente assenti, però, i tecnicismi, ad eccezione del participio passato del
verbo “formulare”, che fa riferimento alla composizione chimica che sta alla base
del prodotto pubblicizzato. Questa parola, ovviamente, non è un vero e proprio
tecnicismo, ma rappresenta l’unico termine specifico e non colloquiale presente
nell’annuncio. In quest’ultimo, infatti, neppure per far riferimento alle paventate
malattie dermatologiche e oftalmologiche si usa il linguaggio tecnico.
L’annuncio è quindi accessibile alla stragrande maggioranza del pubblico, che
riuscirà a comprenderlo con facilità. Anche gli anglicismi non risultano di difficile
intelligibilità, in quanto ormai sono parte integrante del linguaggio del settore
cosmetico e per questo comprensibili dal pubblico femminile, grazie anche alla
loro somiglianza con le parole italiane corrispondenti.
Il termine inglese “Nail Enamel” viene preferito al più comune “smalto”,
utilizzato solo all’interno della bodycopy, nella quale solitamente vengono fornite
le informazioni ritenute indispensabili circa il prodotto. Già il visual mostrava la
rappresentazione chiara ed esauriente di ciò che la cliente avrebbe comperato nel
concreto. Per questo l’utilizzo di parole di origine straniera nella bodycopy è
giustificato dal fatto che la cliente non ha la necessità di leggere interamente
l’annuncio pubblicitario, in quanto ciò che dovrà acquisire risulterà chiaro a
partire dal visual. La bodycopy talvolta, ma non in questo caso, è indispensabile
per comprendere appieno il senso di una campagna pubblicitaria o per interpretare
un visual troppo complesso.
L’annuncio pubblicitario a stampa non presenta riferimenti diretti al sito web della
Clinique che solitamente fanno la loro comparsa per fornire alla potenziale cliente
una maggiore ricchezza di dettagli sull’azienda, sul prodotto pubblicizzato o su
altri della medesima ditta cosmetica. L’assenza di queste indicazioni è in linea con
la consapevolezza del brand di essere riuscito a veicolare in modo chiaro e
conciso tutte le informazioni utili sul nuovo smalto Clinique.
Il sito web
87è interamente in lingua italiana e, a differenza dell’annuncio a
stampa, presenta una sezione definita “contatti”, dove è possibile rintracciare il
numero verde dell’azienda, fare domande online oppure scoprire i punti vendita
nei quali è possibile acquistare i prodotti Clinique.
La presenza nel sito web di un negozio online, che fornisce tutte le informazioni
sui prodotti, prezzo compreso e di una sezione dedicata alle recensioni delle utenti
accentua notevolmente l’elemento dell’interattività. L’azienda basa il suo
successo oltre che sui prodotti anallergici anche sul coinvolgimento in prima
persona della propria clientela. L’attenzione della marca per il proprio pubblico e
per le loro necessità si evince in modo palese all’interno del sito web, dove
compare una sezione nella quale è possibile, attraverso un test interattivo, scoprire
il proprio tipo di pelle e, di conseguenza, i prodotti Clinique più idonei per
migliorarne l’aspetto.
Vi è, inoltre, una pagina web dedicata a “i segreti degli esperti”, nella quale sono
contenuti i consigli di professionisti del settore per quelle clienti che sono ancora
incerte sul trattamento cosmetico a loro più congeniale.
Questa sezione, soprattutto per il titolo misterioso che la caratterizza, sarà una
delle più visitate dalla navigatrice, desiderosa di scoprire quali “segreti” gli esperti
sono disposti a svelare. Anche il richiamo a una figura professionale come l’
“esperto” conferisce maggiore competenza alla marca, che per affermarsi
maggiormente si basa anche sui pareri di persone accreditate nell’ambito della
cosmesi. È possibile, infatti, nella sezione sopramenzionata andare “a lezione di
trucco” dalla celebre makeup artist Jenna Menare.
Dinanzi a tutte queste attenzioni la cliente si sentirà lusingata e non potrà fare a
meno di affidarsi a una marca che dimostra così tanta premura nei suoi confronti.
Lo smalto pubblicizzato è contenuto nella sezione “make up” e, fin da subito,
viene presentato come uno smalto “diverso”. La presenza del termine “diverso”
virgolettato ne testimonia un uso improprio.
La cliente sarà curiosa di scoprire in cosa consista questa diversità. Lo smalto è
paragonabile agli altri in tutto e per tutto, presenta, però, una caratteristica
distintiva: “è indicato per le pelli sensibili”.
Nell’annuncio online del prodotto vengono riproposti i medesimi concetti
contenuti nell’annuncio a stampa, a partire dalla frase iniziale della bodycopy:
“Forse non tutti sanno…”, che ha lo scopo, anche in questo caso, di destare
Nel documento
L'evoluzione del linguaggio pubblicitario del settore della cosmesi: dalla stampa agli annunci online
(pagine 127-141)