7. Dalla teoria alla pratica
7.9 Miss Pupa di Pupa Milano
(da Gioia – Agosto 2013)
Miss PUPA
THE CHIC LIPSTICK
ROSSETTO ULTRA BRILLANTE
EFFETTO CRISTALLINO
30 colori
PUPA MAKE UP TOP MAKE UP
Prezzo consigliato 11,90 euro. Nelle migliori Profumerie.
www.pupa.it
PUPA sostiene Emergency Centro di Maternità di Anabah
L’annuncio pubblicitario preso in esame reclamizza il rossetto Miss Pupa della
nota azienda milanese Pupa, finalizzata alla promozione di prodotti di bellezza.
La casa cosmetica in questione, apparsa in Italia solamente a metà degli anni ’70,
si è diffusa capillarmente in tutto il mondo.
Possiamo osservare come il marchionimo Pupa faccia riferimento in modo diretto
al tipo di target cui sono rivolti i cosmetici dell’azienda, cioè alle ragazze. Il
termine “pupa” ha infatti matrice gergale e nel linguaggio comune viene sempre
associato all’immagine di una giovane di bell’aspetto. Il nome della marca per la
sua semplicità ed essenzialità è facilmente memorizzabile dalla clientela.
Anche in questo caso è evidente l’influenza della lingua inglese nel settore della
cosmesi. Infatti la marca Pupa, nonostante abbia origini italiane, utilizza
moltissimi anglicismi per denominare i suoi prodotti e, come possiamo osservare
da questo annuncio pubblicitario, anche per dare il nome alle tonalità cromatiche
dei rossetti promossi.
Per ottenere nuova conferma di questo occorre semplicemente visitare il sito
internet della Pupa, in particolar modo la sezione dedicata ai rossetti Miss Pupa e
notare la totalità dei nomi dei cosmetici in lingua inglese. Ogni prodotto ha un
nome ben determinato che caratterizza una sua particolarità, rendendolo unico e
immediatamente riconoscibile tra una ricca gamma di prodotti concorrenti.
Anche in questo annuncio pubblicitario possiamo osservare il richiamo esplicito
alla nuance di rossetto indossato dalla testimonial. Questo dettaglio non è posto in
primo piano ma in posizione verticale nella parte in alto a sinistra dell’annuncio
pubblicitario, a carattere molto piccolo. Questa indicazione consente a colei che
desidera comprare proprio il rossetto indossato dalla testimonial di identificarlo
facilmente.
Il rossetto viene definito “Miss Pupa 304 Divine Raspberry”. Il numero consente
al prodotto di essere immediatamente riconoscibile, al momento dell’acquisto,
all’interno di una ricca gamma di cosmetici della medesima marca e dalle tonalità
più o meno simili.
Il nome “Divine Raspberry”, che in italiano sta a significare “lampone divino”,
allude alla colorazione del cosmetico: color lampone acceso. L’aggettivo
“divino”, che connota d’eccezionalità il prodotto, viene solitamente accostato a
persone piuttosto che a oggetti per definirne la natura fuori dall’ordinario. Il
colore del cosmetico promosso si può evincere già all’interno del visual
dell’annuncio pubblicitario; la ragazza, infatti, ha le labbra laccate di quel colore
e, inoltre, il color lampone sembra prevalere all’interno della pagina pubblicitaria.
La linea di rossetti promossi viene definita “Miss Pupa”. L’appellativo “Miss”
evidenzia l’importanza del prodotto, probabilmente considerato uno dei migliori
articoli cosmetici creati dall’azienda milanese.
L’appellativo “Miss”, presente nella nostra lingua come prestito di necessità,
viene conferito generalmente in relazione a un primato di bellezza.
Osservando il dizionario Sabatini Coletti riscontriamo questa definizione di
“Miss”: “Titolo che viene conferito alla ragazza che vince un concorso di
bellezza, di eleganza, di fotografia”.
La Pupa vuole sottolineare che il cosmetico che sta promovendo è il migliore
della categoria rossetti, tanto che è l’unico a poter vantare questo titolo.
Il vocabolo “Miss” viene, inoltre, fatto risaltare all’interno dell’annuncio
pubblicitario grazie al corsivo e al colore rosa acceso. La presenza del corsivo non
è una scelta grafica pubblicitaria, determinata dalla necessità di evidenziare il
nome del prodotto, ma rappresenta proprio il suo logo. Questo può essere evinto
proprio dalla presenza del medesimo appellativo caratterizzato dalle stesse
particolarità grafiche sopra il packshots dei rossetti, presenti in basso a destra
della pagina pubblicitaria.
L’annuncio preso in esame è caratterizzato nella parte superiore dal visual, che
riporta la fotografia di una giovane donna rivolta verso la lettrice, posta di tre
quarti, con indosso uno dei rossetti della linea Miss Pupa.
Il colore bianco che fa da sfondo all’intero annuncio pubblicitario consente
all’immagine e soprattutto al colore acceso delle labbra della testimonial di
spiccare notevolmente. Il colore rosa lampone viene richiamato sia all’interno
della parola “Miss” sia all’interno della parola Pupa, della quale ne costituisce lo
sfondo. Viene, inoltre, riproposto anche grazie alla presenza della confezione
aperta del prodotto.
Anche la scritta “The Chic Lipstick” è caratterizzata dal colore rosa acceso e
questo ne denota l’importanza. Il prodotto può essere, infatti, definito il rossetto
chic per eccellenza. L’uso della figura retorica dell’antonomasia palesa il primato
del prodotto. Questa viene espressa attraverso l’artico determinativo inglese “the”.
La Pupa non sta promovendo un rossetto qualunque, ma il rossetto più
prestigioso, quello chic per eccellenza.
L’utilizzo del francesismo chic al posto della parola italiana elegante è ormai
consuetudinario nel linguaggio del settore pubblicitario e della moda. Questo
prestito dal francese ha, infatti, preso piede nella lingua italiana e talvolta anche
nel linguaggio comune viene preferito alla parola italiana corrispondente.
Anche nella lingua inglese tale vocabolo si sostituisce frequentemente, data
l’importanza della lingua francese nel linguaggio della moda e della cosmesi, ai
termini corrispondenti “trendy” e “in fashion”. L’accostamento dell’aggettivo chic
a due parole inglesi lo fa spiccare ancora di più all’interno dell’annuncio. Il
rossetto promosso non è soltanto il più importante della marca milanese, ma
supera qualunque altro cosmetico del medesimo tipo in commercio in fatto di
raffinatezza.
L’uso del termine inglese “lipstick” in luogo dell’italiano “rossetto” è scontato in
quanto la frase è interamente in lingua inglese. Il termine marca, inoltre, di
prestigio l’intero annuncio attraverso l’inglese, la lingua più diffusa e più
conosciuta al mondo. Successivamente in quello che può essere definito lo slogan
viene inserita la parola italiana “rossetto”, al fine di non creare eccessiva
ridondanza.
Possiamo osservare la presenza, in basso a destra, della rappresentazione
fotografica della confezione del rossetto promosso. Vengono inseriti i packshots
di due rossetti della linea, stappati, al fine di mostrare al meglio il colore che li
caratterizza, poiché è proprio in base ad esso che la cliente acquisterà il prodotto.
I due packshots sono inseriti a scopo esemplificativo, infatti, sono soltanto due
esemplari di una linea molto più ampia, costituita da ben trenta tonalità di colore
di rossetto. È l’annuncio pubblicitario stesso a informare la cliente sulla quantità
di rossetti facenti parte della linea Miss Pupa: “30 colori”.
Questa voce a livello grafico ha il medesimo aspetto dell’appellativo “Miss”. È,
infatti, a carattere corsivo e di colore rosa accesso, proprio per permettere a colei
che sta sfogliando la rivista di collegare le due parti dell’annuncio pubblicitario in
modo immediato.
Il riferimento al numero effettivo di rossetti che costituisce la linea cosmetica
serve per evidenziare la volontà della marca di incontrare il gusto estetico di un
numero ampio di clienti. Una così elevata quantità di nuance soddisferà
necessariamente anche il pubblico più esigente.
Sotto ai packshots viene inserito il “prezzo consigliato” di vendita e dove poter
trovare il prodotto pubblicizzato. Essendo un prodotto di qualità non può essere
venduto né a un prezzo eccessivamente esiguo, né in un negozio qualunque. Può
essere acquistato, infatti, soltanto nelle migliori profumerie. L’aggettivo di grado
assoluto “migliori” evidenzia l’esclusività del prodotto, considerato il più
importante dalla marca stessa e per questo trovabile solo nelle profumerie più
rinomate.
L’eccellenza del prodotto è testimoniata da una massima che si trova proprio in
concomitanza dei packshots, nella quale si allude, attraverso l’inglese, alla qualità
della casa cosmetica Pupa. La frase in questione, scritta in grassetto e a carattere
stampatello è: “Pupa make up. Top make up.”
Notiamo l’uso della figura retorica dell’epifora per marcare che la casa cosmetica
in questione è indirizzata principalmente al “make up” e rappresenta, inoltre, il
massimo in questo settore come si evince dal sostantivo inglese “top”.
La frase ha le sembianze di una vera e propria “filastrocca”, che può essere
impressa facilmente nella memoria della consumatrice.
Il termine “make up” è un anglicismo che, oggi, viene sempre preferito al
francesismo “maquillage” e al termine italiano “trucco”. Per molto tempo la
parola “maquillage” identificava ciò che oggi intendiamo con “make up”. Nella
lingua italiana questo termine francese è andato scomparendo per la maggiore
affermazione dell’inglese come lingua della comunicazione e dei mass media.
A partire dal secondo dopoguerra l'inglese si e sostituito al francese come lingua
più conosciuta e prestigiosa. Il fenomeno ha assunto una fisionomia più precisa a
partire dagli anni Sessanta ed è progredito rapidamente nei decenni successivi.
L'influsso della lingua inglese rappresenta il fattore più rilevante della seconda
europeizzazione dell'italiano. La prima europeizzazione, promossa dal francese tra
Sette e Ottocento, riguardava soprattutto i piani alti della lingua. Questa, invece,
grazie all'influsso dei media, riguarda tutti i suoi livelli. Gli anglicismi sono ben
accolti nei diversi ambiti linguistici per diversi motivi: stringatezza, specificità in
ambito tecnico e monosemia.
Tornando all’annuncio pubblicitario la bodycopy risulta totalmente assente, ma il
richiamo esplicito al sito dell’azienda e ai vari social network consentirà di
sopperire alla mancanza di informazioni sul prodotto. Per ragioni di essenzialità
l’annuncio non dà spazio ad esse, preferendo persuadere la clientela attraverso un
visual notevolmente d’impatto.
Sotto al visual compare lo slogan dell’annuncio, molto evidente e a carattere
stampatello. Lo slogan è “Rossetto ultrabrillante. Effetto cristallino”. Le qualità
del prodotto sono tutte legate alla sua particolare brillantezza, che viene
richiamata dai due aggettivi “brillante” e “cristallino”. Il termine “cristallino” in
relazione all’effetto generato dal rossetto sulle labbra può essere interpretato col
significato “di cristallo”, più che nell’accezione comune di “puro” e “trasparente”.
Questa interpretazione sembra però smentita dalla bodycopy dell’annuncio online,
dove in relazione all’effetto generato dal rossetto si parla di “finish bagnato
semitrasparente”. Con l’aggettivo “cristallino” si allude, quindi, all’aspetto finale,
“finish”, delle labbra che appaiono luminose e trasparenti proprio come il
cristallo. Questa caratteristica risulta alquanto inconsueta per il cosmetico
promosso, poiché un rossetto per definirsi tale, dovrebbe avere un aspetto vivido e
intenso piuttosto che “semitrasparente”. Il visual dell’annuncio, inoltre, sembra
voler evidenziare proprio l’intensità a livello cromatico delle labbra della
testimonial, che risultano essere il fulcro dell’intera pagina pubblicitaria.
La marca sembra giocare sull’ambivalenza del prodotto: luminoso ma non troppo
intenso a livello cromatico e, proprio per questo, indossabile da chiunque
quotidianamente. Nell’annuncio online per sottolineare quest’ultimo aspetto si
parla proprio di “confort senza eguali”.
Con lo slogan, quindi, si vuol far riferimento ben due volte alla luminosità che il
cosmetico conferisce alle labbra, che potranno addirittura essere paragonabili al
cristallo. Lo slogan ha una particolare rilevanza in quanto costituito da due
proposizioni molto stringate e di tipo nominale, scandite da un punto fermo. I
verbi sono, infatti, totalmente assenti per necessità di economia linguistica.
Questo aspetto appare fondamentale in questo annuncio pubblicitario, in quanto la
concisione, anche determinata dall’utilizzo massiccio di forestierismi, risulta
essere una prerogativa fondamentale.
È da notare l’utilizzo del prefisso elativo “ultra”, in luogo dell’abusato “super”,
che ormai ha perso la sua forza attrattiva, troppo spesso adoperato a partire dalla
pubblicità degli albori. Il prefisso in questione conferisce all’aggettivo la forma di
superlativo assoluto. Anche il prefisso “ultra”, al giorno d’oggi, risulta essere
molto frequente e in questo caso viene inserito per marcare maggiormente quella
che è la caratteristica fondamentale del rossetto Pupa ossia la brillantezza.
L’annuncio a stampa presenta, inoltre, numerosi richiami ai social network, grazie
ai quali è possibile stabilire un contatto diretto con l’azienda Pupa. Questi
vengono inseriti all’interno dell’annuncio coi simboli che li qualificano e con i
quali sono conosciuti. Ad esempio il simbolo di Facebook è la lettera F di colore
bianco su sfondo azzurro.
Oltre ai social network più famosi e diffusi come Facebook, Twitter e You Tube
compare anche un altro simbolo caratterizzato da una lettera P di colore rosso, con
la quale si allude al sito Pinterest
93.
Questo social network, poco diffuso in Italia, è un vero e proprio canale
promozionale molto utilizzato dalle aziende di moda e del settore cosmetico. Il
sito è, infatti, basato sulla comunicazione attraverso immagini e video.
L’immagine assume, quindi, un ruolo prominente rispetto agli altri social network
conosciuti. Condividendo su Pinterest, sulla propria bacheca, l’immagine del
rossetto Pupa l’utente pubblicizza in modo indiretto la casa cosmetica.
Il richiamo a questo social network scarsamente conosciuto è una novità a livello
pubblicitario in annunci di questo genere. Questo dimostra la rilevanza assunta
dalla pubblicità veicolata attraverso il web e, soprattutto, attraverso i social
network, accessibili a chiunque e diffusi sempre più capillarmente.
I simboli dei social network vengono ripetuti all’interno del sito web della Pupa,
anch’esso citato all’interno dell’annuncio pubblicitario preso in esame. Con un
semplice click è, quindi, possibile condividere l’immagine del prodotto o l’intera
pagina web dedicata alla promozione dei rossetti Miss Pupa. Questo veicolerà la
loro diffusione presso un numero maggiormente ampio di utenti rispetto a coloro
che semplicemente si limiteranno a sfogliare un rotocalco.
L’annuncio della linea di rossetti Miss Pupa presenta inoltre, alla fine della
pagina, a carattere più piccolo, il riferimento a una campagna umanitaria di
Emergency, presa a cuore dall’azienda Pupa, dedicata a un centro di maternità ad
Anabah in Afghanistan.
93 Il nome Pinterest deriva del verbo “to pin” (appendere) e dal sostantivo “interest“ (interesse). Le boards
(bacheche) costituiscono l’idea centrale del social network: funzionano da raccoglitori pubblici, quindi visibili a tutti, di immagini tematiche, condivise dalla rete o create dagli utenti, che permettono la connessione tra persone aventi gli stessi gusti e interessi.
Il riferimento alla campagna umanitaria, presente in tutti gli annunci pubblicitari
della casa cosmetica, mobilita la consumatrice all’acquisto dei prodotti Pupa, non
soltanto per migliorare la propria estetica ma anche per il fine benefico di cui si fa
portavoce l’azienda. Questo riferimento mostra l’immagine di un’azienda molto
attenta ai problemi sociali che caratterizzano il Terzo Mondo, spesso dimenticati
dall’opinione pubblica. L’immagine di una casa cosmetica fortemente altruista
farà acquisire clientela alla nota marca italiana, che acquisterà maggiore stima
presso il grande pubblico. Per i fini umanitari che la caratterizzano la Pupa ha
vinto anche un premio da parte della rivista Marie Claire nel 2010, come ci
testimonia il sito online dell’azienda. Quest’ultimo ci fornisce maggiori
informazioni sulle cause umanitarie intraprese da Pupa e sul noto premio
ricevuto: “Pupa ha scelto per il secondo anno consecutivo un gesto di solidarietà,
di pace, di amore. Pupa ha scelto di sostenere il Centro di maternità di Emergency
ad Anabah in Afghanistan anche per il 2010 – 2011. […] Ad attestare il valore di
questo progetto poi un riconoscimento di grande prestigio: una menzione speciale
come “Azienda Etica 2010” nell’ambito del Prix d’Excellence di MARIE
CLAIRE. […] PUPA ha scelto di contribuire a garantire alle donne della Valle del
Panshir e ai loro piccoli nati, il diritto all’assistenza sanitaria, un diritto scontato
nei Paesi Sviluppati, ma che manca totalmente in Afganistan dove il tasso di
mortalità materna è 60 volte più alto.
94”
La ricchezza di informazioni relative alla campagna intrapresa da Pupa e
addirittura la menzione di un premio che ne attesta il valore sottolinea la veridicità
di ciò che la Pupa sta sostenendo, tanto da potersene vantare all’interno di ogni
annuncio pubblicitario. Il richiamo al sostegno nei confronti di Emergency non
viene inserito solo per scopi pubblicitari ma è un dato reale e attestato anche a
seguito del premio d’eccellenza conseguito.
L’annuncio cartaceo della Pupa contiene la dicitura del sito web della marca, nel
quale scoprire tutti i cosmetici della collezione promessa e non solo. Il riferimento
al sito web e ai social network, ai quali la marca si dimostra notevolmente
interessata, manifesta la sua volontà di farsi conoscere presso un pubblico più
ampio.
Il richiamo ai social network più frequentati è una consuetudine all’interno degli
annunci pubblicitari a stampa, in quanto essi riescono a veicolare maggiori
informazioni sui prodotti, a offrire un servizio clienti “a portata di click” e di
conseguenza maggiori introiti per le aziende che ricorrono ad essi per fini
promozionali.
Il sito web è interamente in italiano
95. È possibile registrarsi a esso attraverso un
“username” e una “password”. Questo servizio è rivolto principalmente a coloro
che si considerano “sostenitori” dell’azienda cosmetica milanese. È proprio la
Pupa, infatti, a invitare la visitatrice a registrarsi al sito web con l’imperativo
“registrati” accompagnato dall’espressione “4 fan”, che in inglese sta a
significare: “per coloro che sostengono la nostra impresa cioè per coloro che ne
sono fan”.
Il termine “fan” è un prestito di lusso non adattato, proveniente dalla lingua
inglese, ormai molto diffuso in Italia con l’accezione di “ammiratore”, soprattutto
in riferimento al mondo dello spettacolo e della moda. Il termine "fan", infatti, è
stato mutuato dalla lingua inglese dove nasce scherzosamente come abbreviazione
di "fanatic" ("fanatico"). Normalmente le espressioni mutuate dalla lingua inglese
rimangano invariate al plurale. "Fan" è uno dei pochi termini presi a prestito dalla
lingua inglese per il quale nella lingua italiana viene utilizzata anche la forma
plurale inglese fans, ma in questo caso specifico, nonostante il riferimento sia alle
visitatrici del sito web e quindi a un pubblico esteso, si preferisce utilizzare il
termine al singolare. L’utilizzo del numero 4 che corrisponde alla preposizione
semplice inglese “per” rappresenta un segno di abbreviazione molto utilizzato nel
linguaggio giovanile e soprattutto in quello adoperato nelle chat e negli sms, nei
quali, con il minor numero di caratteri possibili, si cerca di veicolare un
messaggio ben più complesso.
L’utilizzo del simbolo numerico potrebbe pregiudicare la comprensione finale del
messaggio da parte di coloro che non sono avvezzi a un linguaggio così conciso a
livello strutturale. Questo, quindi, denota implicitamente anche il target a cui il
sito online si indirizza che è principalmente giovanile e quindi abituato a tali
linguaggi. Questo elemento, inoltre, conferisce maggiore informalità al linguaggio
del sito online della Pupa, avvicinando l’azienda al suo pubblico al quale decide
di rivolgersi in modo colloquiale.
Il sito web della Pupa risulta molto completo a livello di contenuti. Compaiono
persino dei tutorial, ossia dei video accessibili online, nei quali viene mostrato
alle utenti come usare al meglio i prodotti, attraverso anche le direttive di esperti
del settore.
Vi è, inoltre, un link diretto al blog della Pupa, ossia al diario dell’azienda
cosmetica, dove compaiono consigli e novità come ad esempio la partecipazioni a
eventi importanti a livello mondano da parte dell’azienda stessa.
Qualora la cliente avesse una domanda da porre alla casa cosmetica è possibile
visitare la sezione F.A.Q, dove trovare le risposte alle domande poste più
frequentemente dalle potenziali acquirenti. Questa sezione risulta poco visibile
all’interno del sito web, trovandosi alla fine della homepage e accessibile
attraverso un link graficamente molto piccolo.
Il sito online oltre a richiamare i numerosi social network già esplicitati
nell’annuncio a stampa menziona la possibilità rivolta a coloro che hanno uno
smarthphone di scaricare l’applicazione della Pupa, grazie alla quale potranno
essere immediatamente informati sul mondo Pupa attraverso il loro telefonino.
È evidente come l’azienda italiana sia molta attenta al mondo della tecnologia e di
internet, oggi base per il successo di qualunque azienda. La Pupa si dimostra
fortemente all’avanguardia soprattutto per l’attenzione rivolta all’ambito
telematico e dell’interattività.
Per ottenere maggiori dettagli sulla linea di rossetti Miss Pupa occorre visitare la
Nel documento
L'evoluzione del linguaggio pubblicitario del settore della cosmesi: dalla stampa agli annunci online
(pagine 155-170)