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dinamiche del sistema commerciale regionale 115

Attraverso le attività dell’Osservatorio Regionale del Commercio, Regione Lombardia rac-coglie, elabora, analizza e diffonde informazioni sulla consistenza della rete distributiva com-merciale al dettaglio in Lombardia, avvalendosi dei dati forniti direttamente dai singoli Co-muni (e loro aggregazioni territoriali).

L’attività di rilevazione è stata avviata a partire dal 2003, e rileva i dati dei punti di vendita di commercio al dettaglio in sede fissa autorizzati alla data del 30 giugno di ogni anno27. Al fine di offrire una visione unitaria e di sintesi di tutti i dati rilevati, è disponibile una "vista di tipo storia" realizzata all’interno del portale OpenData di Regione Lombardia, disponibile al seguente link:

https://www.dati.lombardia.it/stories/s/hk2a-yakq

nel quale sono rappresentati attraverso numerosi grafici (che permettono di visionare il trend nel tempo) e cartografie, gli esiti delle rilevazioni annuali: l’aggiornamento è dinamico e viene effettuato con cadenza annuale, a valle di ogni rilevazione.

Vengono di seguito riferiti i dati di sintesi della recente dinamica storica del sistema com-merciale, ricavati dal portale sopra segnalato.

26 Sono considerate di “particolare ed eccezionale incidenza“ le grandi strutture di vendita aventi superfici di vendita non inferiori a mq. 70.000 che presentino almeno quattro dei seguenti elementi:

a) presenza di un progetto finalizzato alla riqualificazione e allo sviluppo economico, territoriale ed ambientale del comparto interessato;

b) assoggettabilità del progetto alla Valutazione di impatto ambientale;

c) previsione di opere infrastrutturali di rilievo sovra comunale;

d) risorse messe a disposizione dal privato per la sostenibilità dell’intervento non inferiori al 25% del valore complessivo dell’investimento, di cui almeno 1/8 destinato alla valorizzazione della rete di vi-cinato nel contesto territoriale interessato;

e) struttura commerciale multifunzionale dove la funzione commerciale, espressa in superficie lorda di pavimento, è superiore al 25% rispetto alla superficie lorda complessiva.

27 Al rilevamento del 30 giugno 2020 sono presenti c.ca 120mila punti vendita.

19.1. esercizi di vicinato

Sono circa 110mila i punti vendita presenti in Lombardia, localizzati nel 97% dei Comuni.

Per quanto riguarda i settori merceologici, i punti vendita risultano essere così ripartiti:

- poco più del 18% alimentari;

- circa i 3/4 dei punti vendita sono non alimentari;

- il rimanente 8% di tipo misto.

A livello di superfici di vendita, la ripartizione per settore merceologico è sostanzialmente simile.

Nel grafico a seguire è riferita la dinamica degli esercizi di vicinato, dal quale si evince come la consistenza numerica, dopo un leggero aumento negli anni tra il 2011 e il 2015, è tornata a essere su valori ante 2005.

Relativamente alla consistenza delle superfici di vendita (mq), il dato riferito nel grafico se-guente segnala una costante diminuzione, dal 2012, della consistenza complessiva della superficie di vendita.

19.2. medie strutture di vendita (MSV)

Sono circa 8.000 i punti vendita MSV presenti in Lombardia, localizzati in oltre il 60% dei Comuni.

Quasi la totalità dei punti vendita sono di tipo Esercizio Singolo e, poco più di 110 di tipo Centro commerciale.

La superficie di vendita totale ammonta a 5,6 mln di mq, di cui:

- 25% alimentare (1,5 mln di mq)

- 75% non alimentare (4,1 mln di mq)

Nel grafico a seguire è riferita la dinamica del numero di punti vendita delle MSV.

Dopo un periodo di progressivo calo tra gli anni 2009-2015, si evince come negli anni più recenti la consistenza numerica dei punti vendita sia in progressivo e significativo aumento.

Come riferito dal grafico a seguire, è significativo il costante trend positivo della consistenza complessiva (mq) della superficie di vendita delle MSV.

Nell’immagine a seguire è riportata la distribuzione spaziale delle MSV.

19.3. grandi strutture di vendita (GSV)

Al 30 giugno 2019 sono 479 i punti vendita GSV presenti in Lombardia, localizzati in circa il 17% dei Comuni.

Le tipologie dei punti vendita sono suddivise in pari percentuali: in particolare il 51% è inse-rito in Centro commerciale, mentre il rimanente 49% è del tipo esercizio singolo.

La superficie di vendita totale ammonta a poco più di 4 mln di mq, di cui:

- 22% alimentare (0,89 mln di mq) - 78% non alimentare (3,12 mln di mq)

La medesima ripartizione è riscontrabile a livello di singola provincia.

Nel grafico a seguire è riferita la dinamica del numero di punti vendita delle GSV.

Dopo una fase di progressiva crescita, dal 2013 si registra una sostanziale stabilizzazione del numero complessivo di GSV.

Dal punto di vista della consistenza dimensionale delle superfici di vendita, come riferito dal grafico a seguire, anche in questo caso si registra, dal 2013, una sostanziale stabilizzazione del dato, pur in leggero rialzo.

Nell’immagine a seguire è riportata la distribuzione spaziale delle GSV.

19.4. il tema dell’e-commerce

Lo sviluppo di questo canale di vendita influenza fortemente le dinamiche evolutive del commercio ‘fisico’ sia dal punto di vista delle scelte localizzative che dal punto di vista dei formati e di concept di vendita. Il valore della domanda eCommerce B2c in Italia ha superato nel 2018 i 27,4 miliardi di euro, con un incremento del 16% rispetto al 2017; nel 2019 gli acquisti online di prodotti crescono del 21% rispetto al 2018, per un valore di 31,6 miliardi di euro (+15%). La crescita del mercato in valore assoluto è sintomo di una tendenza evolutiva in costante crescita. L’insieme degli acquisti effettuati tramite il canale online

pesano complessivamente sul totale degli acquisti retail italiani (tasso di penetrazione) passa dal 2018 al 2019 dal 6,5% al 7,3%, con i prodotti al 6% e i servizi all'11%.

Il fenomeno eCommerce in Italia, come in altri Paesi ‘mediterranei’ come la Spagna, risulta comunque molto sottodimensionato se paragonato ai valori registrati in altri Paesi del mondo (Cina e USA in primis) ed europei dove si osservano tassi di penetrazione decisamente più alti: Regno Unito, 110 miliardi di euro di mercato (+11%) e tasso di penetrazione pari al 19%; Germania, 82 miliardi di euro (+9%) e tasso di penetrazione pari al 15%; Francia 65 miliardi di euro di mercato (+9%)28.

Seconodo i dati dell'Osservatorio B2c del Politecnico di Milano, accelera la crescita degli acquisti online: l'eCommerce raggiungerà i 22,7 miliardi nel 2020 (+26%), 4,7 miliardi di euro in più rispetto al 2019.

L'eCommerce, nonostante continui a rappresentare una piccola parte degli acquisti complessivi, durante il lockdown ha rappresentato il principale, se non unico, motore di generazione dei consumi, con ricadute nel medio-lungo periodo. Lato domanda, la crescita dei web shopper (+2 milioni nel 2020), la maggior dimestichezza e fiducia nell'online e nei pagamenti digitali (anche da parte di chi online acquistava già) stanno generando un effetto positivo nello sviluppo dell'eCommerce.

SI veda il p.to 21.2 per un approfondimento delle prospettive del sistema commerciale post fase pandemica.

In relazione agli impatti ambientali dell’e-commerce, a integrazione delle considerazioni sviluppate al p.to 10), questa modalità di distribuzione introduce fattori di impatto nuovi e diversi rispetto al sistema di approvvigionamento e distribuzione tradizione che poggia su esercizi in sede fissa.

Un primo tema è relativo alle piattaforme per lo stoccaggio dei prodotti, che, per l’e-commerce, richiede una specificità delle strutture logistiche dedicate, con difficoltà di riutilizzo del patrimonio edilizio esistente.

Un secondo tema è relativo agli impatti generati dalle modalità di recapito dei prodotti porta a porta, in parte rifomulato atraverso i locker collocati in contesti urbani.

La recente letteratura scientifica sull’argomento mette bene in evidenza l’’impronta ambientale’ specifica dell’e-commerce: emissioni atmosferiche, consumo di risorse per packaging superflui, grande quantità di resi, merce distrutta nei raparti ‘destroy’ … sono alcuni dei fattori che chiamano una attenzione specifica rispetto al peso ambientale di

28 Dati ripresi da PoliS-Lombardia (Sviluppo della Competitività e Area Economica), Politecnico di Milano (URB&COM - Laboratorio Urbanistica e Commercio), Supporto tecnico scientifico per la re-dazione del nuovo Programma Pluriennale per lo Sviluppo del settore commerciale, 2019.

questa forma di commercio che sta progressivamente erodendo quote dai sistemi commerciali tradizionali.