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La proposta di PPSSC è funzionale ad aggiornare e sostituire il Programma Triennale per lo Sviluppo del Settore Commerciale 2006/2008 (PTSSC) approvato con DCR n. 215 del 2 ottobre 2006 e le «Nuove linee guida per lo sviluppo delle imprese del settore commerciale»

approvate con DCR n. 187 del 12 novembre 2013.

Coerentemente con il quadro dispositivo da cui discende, il PPSSC è un documento di tipo programmatico (non pianificatorio), entro il quale sono sviluppati ‘indirizzi’ per la successiva programmazione attuativa e la definizione di specifici provvedimenti.

Tali indirizzi, coerentemente allo spazio di azione che il quadro dispositivo assegna al PPSSC, non sono direttamente incidenti sulle scelte localizzative e/o sulla consistenza ‘fi-sica’ degli esercizi commerciali.

Il contenuto della proposta di PPSSC è quindi strutturato in obiettivi e strategie finalizzate a promuovere un equilibrato sviluppo delle diverse tipologie e forme distributive, in particolare in relazione agli obiettivi di presenza e sviluppo delle grandi strutture di vendita nei vari con-testi del territorio regionale.

Dal punto di vista degli eventuali effetti ambientali e territoriali del programma, gli unici ele-menti di spazializzazione sono rappresentati dagli ‘indirizzi per gli Ambiti Territoriali del com-mercio’, dei quali si tratta al successivo p.to 25.1.

Come premessa sostanziale alla segnalazione dei contenuti della proposta di PPSSC, sem-bra utile sottolineare come il programma intenda incidere, sia pure, come si è detto, in modo necessariamente indiretto, sugli aspetti sia di scala territoriale sia di scala temporale. Di scala territoriale, in quanto agisce come ‘sistema quadro’ di obiettivi e indirizzi di scala re-gionale, che istruiscono le scelte di pianificazione spaziale degli enti sottordinati e le verifiche di coerenza delle proposte in programmazione negoziata; di scala temporale, ovvero nella successione tra i tempi delle scelte di scala regionale (il PPSSC e i provvedimenti specifica-tivi che ne discendono), i tempi della pianificazione spaziale di scala provinciale e comunale, che deve dimostrarsi coerente e compatibile con gli indirizzi del PPSSC, e i tempi delle più specifiche istanze e proposte degli operatori economici, la cui perseguibilità trova quindi nel PPSSC la prima fonte di legittimità (da punto di vista più ‘formale’) e di opportunità, in termini di concorrenza al perseguimento di obiettivi di carattere generale.

23. obiettivi programmatici

All’interno della precedente fase preliminare del procedimento di valutazione ambientale strategica, il documento di apertura del percorso di redazione del PPSSC era rappresentato dal

Documento di orientamento (contenuti e obiettivi generali del PPSSC)

elaborato dalla Direzione generale Sviluppo Economico di Regione Lombardia.

Tale documento, oltre a sviluppare alcuni elementi di contesto entro cui si muove la grammazione commerciale regionale (la programmazione vigente, il raccordo del pro-gramma con altri atti di propro-grammazione regionale, dati di contesto della rete commercial lombarda), ha definito i temi di lavoro e obiettivi di riferimento per la formulazione del PPSSC.

In relazione a quanto di prevalente interesse la valutazione ambientale del PPSSC, il docu-mento di orientadocu-mento del programma ha specificato i temi principali che sarebbero stati sviluppati e gli obiettivi a questi sottesi:

- rigenerazione urbana: la funzione commerciale come elemento di rafforzamento/ca-ratterizzazione dei contesti urbani, in particolar modo dei centri storici, attraverso filiere tematiche dell’offerta commerciale e attivatore di rivitalizzazione del sistema dei servizi

- e-commerce e logistica: attenzione al rapporto di competizione e/o integrazione con gli altri canali distributivi ‘fisici’, al fattore occupazionale, e alle esternalità negative prodotte dalla presenza dei grandi poli logistici di stoccaggio e smistamento dei pro-dotti e dai sempre più diffusi magazzini della media e grande distribuzione

- polarità e insediamenti commerciali consolidati: nuove e specifiche misure volte alla riqualificazione, ammodernamento e mantenimento del tessuto commerciale sul ter-ritorio in una forma integrata, anche attraverso il consolidamento dei Distretti Urbani e Diffusi del Commercio e il loro rapporto con le varie forme distributive, anche al fine di evitare il fenomeno della desertificazione nelle aree svantaggiate

- commercio nella funzione di ‘pivot’ territoriale: la polarità commerciale come ‘epi-centro scambiatore’ di flussi e di energie del contesto territoriale locale con conse-guente rafforzamento/promozione delle filiere produttive e dell’attrattività locale - competitività dei sistemi economici locali: promuovere l’innovazione e le forme di

aggregazione in rete e di alleanza tra imprese migliorando il rapporto con la P.A.

anche semplificando le procedure per l’avvio delle attività

- scelte localizzative e sussidiarietà d’area vasta: concertazione e rafforzamento della coesione amministrativa locale, criteri territoriali di formulazione delle scelte e della ripartizione delle esternalità positive e negative degli insediamenti commerciali pre-visti (opere connesse, sostenibilità connessa all’autorizzazione commerciale di grande struttura di vendita, ecc.)

- riduzione del consumo di suolo e riconversione delle aree dismesse (comprese quelle commerciali): legge regionale 31/2014, definizione di misure declinate per contesti e ambiti territoriali

- sostenibilità ambientale: valutazione preventiva (nell’ambito dei PGT, PTCP e stru-menti di programmazione negoziata) degli impatti ambientali, anche in relazione alle problematiche delle nuove forme distributive (ad es. l’e-commerce) in relazione al loro potenziale impatto ambientale (ad esempio per gli aspetti logistici e di consegna delle merci)

- commercio all’ingrosso: aggregazioni di esercizi commerciali all’ingrosso in forma promiscua con la vendita al dettaglio o aggregati alla vendita di merci ingombranti, verifica esternalità e compatibilità con il tessuto circostante

In continuità con tali temi e obiettivi, dei quali si erano valutati, nella fase di scoping, all’in-terno del Rapporto preliminare, i profili di integrazione ambientale, la proposta di PPSSC ora in oggetto definisce i seguenti obiettivi:

↘ Valorizzazione delle polarità e degli insediamenti commerciali consolidati e, al loro in-terno, dei negozi e dei mercati storici e di tradizione: Si rafforza negli indirizzi la volontà di adottare con provvedimenti specifici nuove misure volte alla riqualificazione e al man-tenimento del tessuto commerciale sul territorio in una forma integrata attraverso il rin-novamento dei programmi dei Distretti Urbani e Diffusi del Commercio, favorendo una stabile sinergia tra gli stessi Distretti e le reti di operatori e rafforzando il rapporto con le varie forme distributive presenti sul territorio, anche al fine di rilanciare la competitività e attrattività delle imprese ed evitare il fenomeno della desertificazione nelle aree svan-taggiate

↘ Processi di semplificazione per l’ammodernamento delle medie e grandi strutture di ven-dita: Sono previste azioni e incentivi che favoriscano un rilancio strutturale complessivo del sistema delle imprese commerciali lombarde prioritariamente rivolte alle micro e pic-cole imprese, di sostegno all’imprenditorialità, all’innovazione delle competenze, all’ac-cesso ai capitali finanziari, all’acquisizione e all’utilizzo delle nuove tecnologie, a partire da quelle digitali. Si prevede, inoltre, di individuare, nella programmazione attuativa, pro-cedimenti semplificati e agevolazioni per: modifiche di format commerciale; ristruttura-zioni dei punti vendita che prevedano anche ampliamenti contenuti della superficie di vendita; trasferimenti in altra sede già edificata

↘ Contenimento del fenomeno delle aggregazioni di fatto di medie strutture di vendita e revisione delle tipologie dei format commerciali: Si prevede di modificare nella program-mazione attuativa la declinazione delle tipologie dei format esistenti (centro commerciale aggregato, outlet, centro multifunzionale ecc…) al fine di rendere più puntuale l’indivi-duazione delle configurazioni dei complessi commerciali di media o grande distribuzione e nel contempo di attualizzarla alle nuove forme del retails che si stanno sviluppando, in particolare nelle maggiori polarità commerciali italiane ed estere, che vedono sempre più evolversi il mix dell’offerta in forma fisica e digitale

↘ Maggior attenzione alle valutazioni di impatto in relazione alla diversa tipologia dei for-mat delle GSV e attenzione agli aspetti occupazionali: Si prevede di modificare nella programmazione attuativa le attuali valutazioni di impatto sia commerciale che territo-riale-ambientale inserendo nuovi parametri (ideati anche a seguito degli studi di scenario della rete commerciale) che tengano conto dell’evoluzione dei format, in particolare di quelli con una consistente quota di ristorazione e altre forme di intrattenimento (cinema, palestre ecc). Anche in funzione dell’evoluzione dell’offerta, si procederà ad un ulteriore affinamento dei parametri di valutazione degli aspetti occupazionali e ad una rivisitazione delle forme di garanzia sul mantenimento dei livelli occupazionali

↘ E-commerce e logistica:

Negli indirizzi si pone l’attenzione sulla rapida evoluzione della forma distributiva del com-mercio elettronico, anche in conseguenza degli effetti della crisi attuale e dei cambia-menti nelle abitudini di consumo derivanti dai mutacambia-menti nella vita quotidiana e accen-tuati dalle conseguenze dell’emergenza sanitaria da COVID 19. Nasce l’opportunità di favorire l’integrazione delle diverse forme e canali di vendita sul territorio in particolare tra negozi “fisici” in sede fissa e le transazioni on-line, ma anche tra esercizi di vicinato, medie e grandi strutture di vendita presenti sul territorio, attuando azioni finalizzate a sostenere nelle difficoltà i negozi tradizionali attraverso azioni di stimolo ai processi in-novativi;

Al contempo occorre individuare forme di tutela, in particolare: nel rapporto di competizione e/o integrazione con le altre forme distributive, nella difesa dell’ambiente e del territorio per gli effetti di esternalità negative prodotte anche dalla presenza dei poli logistici di stoccaggio e smistamento dei prodotti. Anche su indicazione del nucleo VAS,

si prevedono nella programmazione attuativa, disposizioni finalizzate ad evitare l’utilizzo di suolo libero ed in particolare di aree agricole per la localizzazione dei nuovi insediamenti di MSV e GSV con annessi spazi logistici, promuovendo e incentivando con forme di premialità l’utilizzo di aree dismesse o di spazi abbandonati/sottoutilizzati.

Si prevede altresì di inserire, in attesa di un eventuale intervento legislativo, nella programmazione attuativa un parametro di valutazione (con un’incidenza comunque limitata sul sistema di valutazione) in relazione alle MSV e GSV che effettuano anche consegna on line

↘ Scelte localizzative e sussidiarietà d’area vasta: Negli indirizzi si incentivano ulterior-mente, attraverso la programmazione attuativa, le forme di concertazione e di rafforza-mento della coesione amministrativa locale, criteri territoriali più puntuali di formulazione delle scelte e della ripartizione delle esternalità positive e negative degli insediamenti commerciali previsti (opere connesse, sostenibilità connessa all’autorizzazione com-merciale di grande struttura di vendita, ecc.) al fine di evitare, in taluni casi, pianificazioni locali meramente finalizzate a beneficiare delle risorse derivanti dalle compensazioni de-gli insediamenti commerciali

↘ Salvaguardia e tutela di zone di pregio artistico, storico, architettonico e ambientale pre-senti nei centri storici e centri città in generale, valorizzazione delle attività storiche di prossimità. Negli indirizzi, anche sulla base dei contributi espressi nell’ambito della prima conferenza VAS, sono presenti indicazioni finalizzate a sviluppare azioni/iniziative quali:

contratti di quartiere, azioni per favorire il commercio di vicinato, accordi con i proprietari dei fondi commerciali, programmazione a tema di alcune aree, nuove tipologie distribu-tive in cui coesistono commercio, artigianato e servizi anche sulla base di intese fra Comune, Associazioni di categoria e Camera di Commercio

↘ Valorizzazione e sostegno del commercio locale di tradizione. Si prevedono azioni per sostenere il commercio locale nei centri urbani, nelle periferie e nei contesti territoriali ove le attività di vendita, comprese quelle artigianali di servizio, costituiscono i servizi essenziali al cittadino e presidio del territorio, in particolare nei contesti di fragilità e ten-denza alla desertificazione commerciale

↘ Maggior attenzione nelle norme di regolamentazione attuativa delle strutture con ven-dita promiscua ingrosso-dettaglio e merci ingombranti: Nella programmazione attuativa si intendono prevedere disposizioni più puntuali al fine di evitare situazioni di difficoltà interpretativa

↘ Rigenerazione urbana e consumo di suolo: Sono previsti negli indirizzi azioni finalizzate (bandi ad hoc, azioni di sostenibilità delle MSV e GSV) a favorire il rilancio della funzione commerciale, con inclusione di MSV e GSV, come elemento di rafforzamento/caratte-rizzazione dei contesti urbani, in particolar modo dei centri storici, ma anche delle aree dismesse comunali e sovracomunali anche con il coinvolgimento dei distretti urbani del commercio che consentano interventi di riuso e riconversione di spazi abbandonati o sottoutilizzati, promuovendo il tema del riutilizzo e dell’economia circolare

↘ Sostenibilità socio economica: SI prevede negli indirizzi, rimandando alla programma-zione attuativa le disposizioni di dettaglio, di destinare una quota più significativa delle risorse derivanti dagli impegni di sostenibilità degli insediamenti di grandi strutture di vendita per la realizzazione di interventi di sostengo al piccolo commercio relativo al bacino di riferimento anche attraverso il supporto dei Distretti del Commercio, ove pre-senti

↘ Sostenibilità ambientale: Si prevedono criteri che valorizzino maggiormente l’integra-zione degli insediamenti proposti con il contesto interessato, non solo al fine di mitigare

gli impatti prodotti, ma anche al fine di verificare le opportunità di miglioramento del contesto territoriale. Si prevedono nella programmazione attuativa ulteriori affinamenti nei parametri di valutazione degli impatti ambientali delle GSV e una revisione dei criteri generali per la valutazione delle MSV (anche sulla base di puntuali indicazioni del nucleo VAS): in particolare perfezionando i criteri di valutazione prevedendo: specifici parame-tri in relazione ai diversi format commerciali; l’utilizzo nel sistema di approvvigionamento logistico o di servizio alla clientela di mezzi elettrici, a metano o GPL e comunque di classe pari o superiore a euro 5 (su indicazione del nucleo VAS); la mitigazione del ri-schio idraulico, l'adattamento e la mitigazione dei cambiamenti climatici

↘ Nuove aperture o ampliamenti di GSV con superficie superiore a 10 mila mq: Si prevede negli indirizzi la possibilità di programmare e pianificare nuovi insediamenti di grandi strutture di vendita di qualsiasi tipologia con nuova superficie di vendita superiore a 10.000 metri quadri, o ampliamenti di tale entità di strutture già attive, solo nell’ambito di progetti di rigenerazione e riqualificazione urbana con la previsione interventi di inte-resse pubblico e nell’ambito di strumenti di programmazione negoziata con promozione o adesione regionale

↘ Commercio all’ingrosso: Al fine di rilevare gli effetti dell’impatto sul territorio e i fenomeni di dismissione delle strutture che esercitano attività di commercio all’ingrosso i Comuni:

- procedono alla rilevazione e alla ricognizione delle attività e degli esercizi all’ingrosso presenti sul proprio territorio;

- possono promuovere interventi di riqualificazione complessiva delle aree urbane interessate da fenomeni di dismissione delle aggregazioni commerciali all’ingrosso anche nell’ambito di strumenti di programmazione negoziata

Come si evince da tale pacchetto di obiettivi, l’orizzonte programmatico della proposta di PPSSC coinvolge sia aspetti più strettamente correlati alla funzionalità del sistema commer-ciale (nei suoi equilibri tra forme distributive, nella sinergia tra cluster territorializzati …), sia tematiche relative alla complessiva sostenibilità (socio-economica e ambientale) degli inse-diamenti di grande e media dimensione, sia l’assunzione, tra i criteri di preferibilità localiz-zativa, dei principi relativi al contenimento del consumo di suolo e alla rigenerazione urbana, così come interessanti propositi di fluidificazione dei procedimenti di consolidamento delle polarità esistenti.

Entro la sezz. 27 e 28 tali obiettivi programmatici sono valutati in ordine alla loro aderenza ai principi di sostenabilità ambientale e alla loro coerenza e concorrenza rispetto il sistema di obiettivi del più generale sistema di politiche regionali.

24. obiettivi specifici

A fronte della fase di profonda sofferenza di una parte del sistema commerciale, anche in ragione degli effetti indotti dalla pandemia da Covid-19, la proposta di PPSSC ritiene fonda-mentale mantenere orientata l’azione del governo regionale rispetto al continuo sviluppo del sistema distributivo, con particolare attenzione alle forme distributive più in sofferenza, at-traverso:

- azioni e inventivi che favoriscano un rilancio strutturale complessivo del sistema delle imprese commerciali lombarde prioritariamente rivolte alle micro e piccole imprese, di sostegno all’imprenditorialità, all’innovazione delle competenze,

all’accesso ai capitali finanziari, all’acquisizione e all’utilizzo delle nuove tecnologie, a partire da quelle digitali

- il mantenimento e lo sviluppo equilibrato della pluralità delle forme distributive, attraverso politiche attive e agendo con decisione e attraverso soluzioni innovative per il contrasto alla desertificazione commerciale, specie nei territori montani, nei piccoli centri di pianura e nelle periferie delle aree maggiormente urbanizzate - la centralità del commercio rafforzando il ruolo dei Distretti del Commercio quale

strumento di qualificazione e di animazione del territorio e di servizio alla

popolazione che vi risiede oltreché di rilancio della competitività e attrattività del sistema territoriale di acquisto

- la valorizzazione delle vocazioni di ciascun territorio e favorendo la messa in rete a favore di una capacità di offerta più integrata e articolata per filiere tematiche e per fasce di utenza

- strumenti e percorsi volti a dare risposta alla crescente esigenza di qualificazione dell’offerta distributiva e di flessibilità verso la domanda

In relazione alla valorizzazione e qualificazione delle risorse umane nel comparto distribu-tivo, la proposta di PPSSC ritiene necessario sviluppare indirizzi funzionali allo sviluppo della qualità del servizio che tengano conto delle differenti esigenze delle varie forme e canali della distribuzione commerciale, rivolte a:

- accompagnare e sostenere la trasformazione della struttura dell’occupazione con politiche del lavoro adeguate al settore commerciale nei suoi diversi formati e canali distributivi

- favorire la qualificazione e la competitività dell’imprenditoria di vicinato tradizionale attraverso investimenti in ammodernamento e innovazione gestionali

- valorizzare il capitale umano esistente e accrescere la formazione delle risorse umane

- dare attenzione alla formazione su aspetti quali l’igiene sanitaria, la sicurezza e l’educazione alimentare, l’educazione al consumo consapevole in generale.

Investire sulla formazione degli operatori del settore significa anche favorire e incentivare rapporti di lavoro a tempo indeterminato

- rendere compatibili le politiche del personale aziendali con le esigenze territoriali Circa il tema del sostegno economico e di accesso al credito del sistema commerciale, la proposta di PPSSC ritiene necessaria una serie di interventi finalizzati a risollevare, soste-nere economicamente le imprese del settore distributivo nonché ad incentivare il loro pro-cesso di evoluzione mediante una serie di iniziative. In sintesi, le prospettive definite dal programma vanno nella direzione di:

- ulteriore sviluppo e consolidamento dei distretti del commercio e di altri strumenti di sostegno e di aggregazione di imprese in una logica di marketing territoriale e di promozione integrata dell’attrattività territoriale

- interventi per il rilancio post Covid 19 del commercio nei centri abitati, attraverso la gestione di interventi integrati capaci di intervenire sui diversi fattori di competitività e di attrattività

- utilizzo delle risorse derivanti da fondi UE (FESR e FSE), e dal bilancio regionale oltre alle ulteriori risorse messe a disposizione nell’ambito della sostenibilità socio economica delle istanze di grandi strutture di vendita

- misure, anche nell’ambito dei bandi regionali, per l’alleggerimento dei canoni di affitto e del carico fiscale e e il riuso (certamente parziale ma in misura crescente) dei suoi proventi da parte della pubblica amministrazione e degli enti locali in particolare

- ulteriore semplificazione delle procedure burocratiche che gravano sulle imprese mediante una rivisitazione della disciplina attuativa vigente

- ricorso, con iniziative mirate, agli strumenti di sostegno diretto e indiretto alle imprese, cogliendo le opportunità offerte dalla programmazione comunitaria e attivando specifici bandi e altre iniziative regionali per il rilancio delle attività - programmazione integrata e condivisa, ai diversi livelli, della pianificazione

territoriale, al fine di incentivare una distribuzione dei servizi sul territorio che stimoli la creazione di sinergie tra le diverse attività e favorisca gestioni più efficienti ed economiche dei servizi (reti strutturali, energia, trasporti, smaltimento rifiuti, ecc.) e disincentivi l’eccessiva dispersione dei servizi commerciali e affini sul territorio

- incremento delle misure per l’accesso al credito da parte delle imprese

- interventi e azioni per la valorizzazione di negozi storici o storiche attività, di negozi innovativi e di nuove forme di distribuzione e commercializzazione legate alle esperienze sensoriali e/o emozionali che genera la vendita del prodotto

- sostegno allo sviluppo di nuove forme e di nuovi canali distributivi di beni e servizi commerciali, a partire da quelli capaci, come il commercio elettronico

(e-commerce), di far raggiungere celermente e a basso costo anche i piccoli e piccolissimi operatori commerciali, ampie platee di consumatori anche in mercati lontani

- azioni per il sostegno ai giovani imprenditori nella fase di ingresso e di subentro generazionale

- interventi di promozione e sviluppo qualitativo dell’offerta commerciale della rete esistente sul territorio, in grado di valorizzare l’autenticità e la qualità dell’offerta e delle produzioni, trasformando l’acquisto in una esperienza attraente, nel pieno senso del termine, sia per utilizzare il canale distributivo per promuovere i prodotti lombardi, a partire da quelli agroalimentari, culturali, editoriali, musicali e di economia locale, in una logica di sempre crescente integrazione delle diverse componenti della filiera,)

25. contenuti specifici

I più specifici contenuti della proposta di PPSSC, più direttamente configurabili come le

‘azioni’ del programma, sono da riferirsi a due complementari fronti, la cui relazione definisce

‘azioni’ del programma, sono da riferirsi a due complementari fronti, la cui relazione definisce