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Capitolo 5: Marketing e valorizzazione dei prodotti tipic

6.3. Le tipicità del territorio bassanese

6.3.2. Distilleria Nardini

Nardini è la più antica distilleria d’Italia, fondata a Bassano del Grappa nel 1779 da Bortolo Nardini proprio sul Ponte Vecchio. Ancora oggi l’azienda è guidata dalla famiglia Nardini e precisamente dai membri facenti parte della settima generazione, ovvero dal padre Giuseppe, la figlia Cristina e i cugini Antonio, Leonardo e Angelo, a conferma di una storia e di una tradizione coltivata con passione per più di due secoli. La scelta di posizionare la distilleria proprio nelle immediate vicinanze dello storico simbolo della città bassanese, affacciata al fiume Brenta, si è dimostrata nel tempo una scelta strategica vincente, poiché se nel passato questa zona ha rappresentato una delle maggiori vie di comunicazione e di passaggio per coloro che avevano intenzione di muoversi dalla Repubblica di Venezia verso il Trentino, ad oggi rappresenta una meta quasi fondamentale sia per i cittadini bassanesi che per i turisti. A conferma di ciò e dell’importanza storica che riveste questo locale sia sotto il profilo culturale che turistico, basti pensare che Nardini è l’unica grapperia annoverata tra i “Locali Storici d’Italia”. Vi è da precisare che attualmente la sede storica della distilleria situata a Bassano non svolge più la propria funzione principale, ovvero produrre distillati, ma riveste dei ruoli ancora più importanti rapportandosi ai giorni nostri: costituisce il principale punto di contatto tra i prodotti Nardini ed i consumatori e rappresenta, attraverso il proprio ambiente storico mai rinnovato nel design (Figura 6.2), la fonte di massima espressione della storia e della cultura di un prodotto definito come il distillato Italiano per eccellenza.

“Esistono nomi che per la loro storia restano indissolubilmente legati ad un’esperienza e che finiscono per diventare inseparabile icona di un luogo, di un prodotto, di un’intera cultura” (Monografia Dist. Bortolo Nardini).

Nel corso del tempo l’azienda ampliò la propria notorietà nel territorio nazionale in modo considerevole, fino ad essere considerata nel 1900 una delle migliori distillerie d’Italia. Anche sotto il profilo dell’innovazione Nardini si fece conoscere; basti pensare che nel 1860 fu la prima distilleria ad utilizzare una distillazione a vapore, una nuova

Figura 6.2: Ambiente storico Nardini (Fig. 1); inaugurazone Ponte Vecchio (Fig. 2); “Bolle” (Fig. 3); albero genealogico Nardini (Fig. 4).

tecnica di fondamentale importanza poiché in grado di ottenere un maggiore controllo della temperatura di distillazione e, di conseguenza, una migliore conservazione degli aromi dei propri prodotti.

Fonte: Raccolta personale foto

L’avvenire della prima guerra mondiale segnò un periodo molto buio per il territorio bassanese, sin dal principio teatro di aspre battaglie, ma per Nardini e in generale per le altre distillerie si rilevò un periodo di notevole successo. L’acquavite assunse un’elevata notorietà nel territorio poiché in grado di riscaldare i soldati “sia nel fisico che nell’animo”, portando a riconoscere nel tempo la grappa come il distillato per eccellenza.

La seconda grande guerra impresse un ulteriore periodo buio sia al territorio che per l’azienda stessa, presa di mira dalle truppe tedesche che ne confiscarono tutti i prodotti. Nonostante ciò la famiglia Nardini non si diede per vinta e continuò la propria

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attività con la passione e la determinazione che da sempre l’hanno contraddistinta. A seguito di tale guerra un altro evento storico segnò la distilleria Nardini, poiché l’allora presidente del consiglio Alcide De Gasperi inaugurò la ristrutturazione del Ponte Vecchio, abbattuto per la terza volta dai partigiani nel 1945, proprio con una bottiglia di grappa Nardini (Figura 6.2).

Tra agli anni 50/60, in corrispondenza del cosiddetto di “boom economico”, vi fu un periodo di grande splendore per Nardini sia sotto il profilo produttivo e innovativo, con l’introduzione di nuove linee di prodotto e nuove tecniche di distillazione, sia sotto il profilo commerciale. Sono anni in cui il consumo della grappa si diffonde in modo esponenziale nel territorio ed il target di consumatori interessati inizia a comprendere anche le fasce più alte della società. L’azienda ha avuto una crescita costante nel tempo e gli investimenti effettuati hanno da sempre coinvolto esclusivamente le risorse economiche aziendali, a conferma della propria filosofia “azienda ricca, famiglia povera”. È per questo motivo che una sostanziosa parte degli utili annui, tra il 50% e il 60% a seconda delle necessità riscontrate nei diversi periodi, è da sempre stata versata nelle casse della società (Gatto G., 2012).

Anche per la famiglia Nardini risulta fondamentale diffondere la cultura della grappa ed i propri valori, radicati nel forte legame col territorio2 e nel rispetto del cliente, nel territorio nazionale e all’estero, proprio perché soltanto educando adeguatamente il consumatore sarà possibile incrementare l’apprezzamento per tali produzioni e, quindi, ottenere ulteriori benefici in primis economici ma anche d’immagine. Oltre a ciò, viene riservata molta importanza anche per il tema della sostenibilità ambientale, infatti la vinaccia non più utilizzabile per la distillazione viene usata come combustibile ed altri tipi di scarti vengono utilizzati per la produzione di cosmetici, oli animali etc. Altresì, nel 2004 in occasione del 225° anniversario della fondazione dell’azienda Bortolo Nardini è stata inaugurata “Bolle”, una struttura

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È interessante notare come viene rappresentato l’albero genealogico famigliare Nardini, a conferma delle profonde radici e del profondo legame che questa famiglia, e più in generale l’azienda, ha con il territorio bassanese (Figura 6.2).

caratterizzata dal ridottissimo consumo energetico e con immissioni pari a zero (Figura 6.2). Bolle è una moderna opera di architettura progettata da Massimiliano Fuksas che celebra l’alchimia della distillazione e che, insieme alla grapperia di Bassano, racconta la passione per il territorio e ne esalta le potenzialità. Questo progetto è stato ideato con l’obiettivo di educare i consumatori interessati al mondo e alla storia della grappa attraverso eventi e visite guidate, ma non solo, in quanto presenta un laboratorio di ricerca ed un ampio spazio per ospitare riunioni ed eventi di alto valore culturale.

Attualmente l’offerta Nardini è composta da quattro macro categorie di prodotti: • grappe Nardini: acquavite di vinaccia, acquavite di vinaccia riserva, acquavite di

vinaccia alla ruta e l’acquavite di vinaccia alla genziana3;

• liquori e distillati Nardini: Tagliatella, Mandorla, Acqua di Cedro, Ginepro del Grappa, Brandy e il Mistrà;

• aperitivi e amari Nardini: Rosso Nardini, Bitter Nardini, Mezzoemezzo Nardini, Rabarbaro Nardini, Amaro Nardini, Fernet Nardini e Elixir China Nardini;

• Cocktail Nardini: cocktail concepiti per rendere più completa l’offerta aziendale, per incrementare l’utilizzo dei propri prodotti ad un uso non solo digestivo e per avvicinare un target più giovanile. Ad oggi, nel sito aziendale sono presenti quarantuno ricette.

Per quanto concerne l’ambito comunicativo, infine, Nardini ha recentemente firmato un contratto con una società di comunicazione per rafforzare l’immagine e il brand aziendale e per promuovere i propri prodotti sia sotto un profilo qualitativo che storico. Fino a poco tempo fa Nardini non aveva mai utilizzato campagne pubblicitarie per promuovere i propri prodotti e la propria azienda, perché forte di un’assodata leadership nel settore. Ma con l’entrata di nuovi concorrenti ed una sempre maggiore frammentazione del mercato si è venuta a creare una situazione competitiva molto più complessa, tanto da comportare la necessità di utilizzare tecniche di comunicazione che andassero al di la della semplice sponsorizzazione e partecipazione a fiere. Si tratta

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comunque di utilizzare una comunicazione poco invasiva, che ponga la sua attenzione maggiormente sul brand anziché sui prodotti e che sia responsabile, a conferma del motto “quei che alla vita tiene beva giusto e beva bene” (Buzzavo L., Gatto G., 2012). Le altre vie di comunicazione utilizzare confluiscono in:

• social network: l’azienda è presente nelle principali piattaforme social, come Facebook, Instagram e Twitter, per mantenere costante il rapporto con la propria clientela. La comunicazione risulta poco invasiva e orientata a rafforzare l’immagine del brand e dell’azienda stessa;

• blog: Nardini ha aperto il blog “ilovegrappa.it” in cui si ritrovano, oltre a varie news, informazioni relative a prodotti, cocktail, ricette di cucina ed eventi organizzati o a cui partecipa l’azienda;

• partecipazione a fiere: Nardini da sempre partecipa alle principali fiere di importanza internazionale, come il Vinitaly a Verona, il Taste a Firenze etc., al fine di incrementare la consapevolezza e la conoscenza dei consumatori sui propri prodotti.