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Famiglie e gruppi di governo in età consolare: considerazioni conclusive.

IL COMUNE CONSOLARE (1099-1190)

III. Famiglie e gruppi di governo in età consolare: considerazioni conclusive.

Come già si sottolineava all’inizio di questo capitolo, la possibilità di tracciare un profilo generale del gruppo di governo genovese in età consolare è condizionata in senso positivo dalla disponibilità dell’intera lista degli individui che accedono alle magistrature comunale, che permette anche valutazioni di carattere quantitativo. Proprio la presenza nel collegio consolare deve perciò essere l’elemento imprescindibile – e persino ovvio – della definizione di gruppo di governo: si è infatti visto come la categoria dei «viri consulares» sia percepita dagli stessi compilatori degli consolari, anche i Della Torre risultano ancora impegnati nella politica cittadina alla metà del secolo XIII: Albino e suo figlio Bonifacio sono infatti più volte menzionati tra i consiliatores del comune (I Libri Iurium cit., I/4, docc. 717, 720, 727, 763; I/6, doc. 1031).

Poche notizie si hanno invece sui Barucio, che certamente non accedono mai al consolato né partecipano alla politica cittadina in veste di membri del consilium comunale. Anche i cartolari notarili conservati non contengono documentazione utile a far luce sulle attività economiche svolte dalla famiglia: in tutte le fonti esaminate per il secolo XII, si è trovata un’unica menzione di Contardo Barucio, che vende un bene di valore modesto – 2 lire – a un abitante del suburbio (A. S. G., Manoscritti, n. 102, c. 3 r. – not. Oberto Scriba de Mercato). Sappiamo comunque che Pietro Barucio possiede una casa «in mercato Sancti Georgii» ancora nel 1236: forse potrebbe trattarsi dello stesso edificio posseduto da Guido nel 1186 (I Libri Iurium cit., I/6, doc. 1010). Lo stesso Pietro, nel 1251, è

consiliarius del comune (Op. cit., I/4, doc. 727).

680 Non è possibile specificare se si tratti della stessa torre posseduta in comune con i Bacemo, oppure di un altro

edificio.

681 Si è fatto poco sopra l’esempio dei Barucio, possessori di una domus in San Giorgio, ma mai impegnati né in

politica, né in operazioni economiche di rilievo.

682 Lanfranco cit., II, doc. 987, p. 35 (anno 1216); A. S. G., Notai Antichi, cart. 11, c. 170 – not. Enrico di Bisagno

(anno 1238).

683 A. S. G., Notai Antichi, cart. 11, c. 171 v. – not. Enrico di Bisagno (anno 1238).

684 Sono attestati come consiliatores del comune Federico (1218, 1224, 1225), Rubaldo (1225, 1229), Giacomo (1239),

Nicolò (1246, 1247, 1250, 1251, 1254), Lanfranco (1247, 1250, 1251, 1252, 1254), Giovanni (1250, 1251, 1252, 1254), Bonifacio (1251), mentre lo stesso Lanfranco è membro del collegio degli «octo nobiles» nel 1247: I Libri

Iurium cit., I/2, docc. 368, 373, 375; I/3, docc. 601, 602, 624; I/4, doc. 676, 722, 727, 729, 748, 760, 762, 763; I/5,

Annales come dotata di caratteri propri. Nonostante ciò, si deve essere consapevoli di come,

all’interno di un gruppo così definito, i caratteri di disomogeneità non possano assolutamente essere esclusi.

In tal senso, sono stati presentati due casi esemplificativi di famiglie che non riescono a dar seguito – per motivi che rimangono ignoti, ma che potrebbero verosimilmente spaziare dall’estinzione biologica alla rovina economica – a una presenza politica che, già nei primi decenni del secolo XII, era stata comunque rilevante. Tuttavia, a prescindere da questi casi, che potremmo definire estremi, la ricostruzione di alcuni profili di singole famiglie ha messo in luce tre grandi spazi all’interno del quale le differenze tra i vari soggetti si dispiegano in un quadro di sostanziale paragonabilità. La presenza nelle istituzioni di governo, la caratterizzazione in senso militare e lo studio delle attività economiche costituiscono così altrettante occasioni per organizzare la presentazione di un profilo generale e conclusivo dell’élite genovese in età consolare.

III.1. La partecipazione politica in età consolare: un profilo generale.

I profili famigliari che sono stati finora proposti rappresentano il risultato di una scelta fatta con l’intenzione di presentare livelli differenti di presenza all’interno del panorama politico cittadino nel corso del secolo XII. Si è pertanto parlato di famiglie che accedono al consolato in maniera estemporanea, di altre che guidano la città già dalle prime compagnae di cui abbiamo notizia, interrompendo poi bruscamente la propria esperienza di governo, di altre ancora che sono ammesse nei collegi consolari per tutta la durata del secolo o che danno avvio alla loro carriera politica in tempi più tardi, per rimanere poi inserite nelle istituzioni comunali anche dopo il superamento del regime consolare. Tutti i casi presentati sono altrettanti esempi di storia di un soggetto politico – naturalmente inteso nella sua accezione più ampia, comprendente anche i caratteri economici e sociali –, esempi che da un lato mirano a mettere in risalto le singole peculiarità e dall’altro vogliono ricondurre a un quadro generale che, sebbene non certamente uniforme, sembra comunque ben delineabile.

Una prima comparazione tra il gruppo di famiglie elette al consolato prima dell’introduzione della magistratura dei placiti (1130) e quello relativo agli anni Trenta del secolo XII ha messo in evidenza come la nascita di un comune più strutturato, con un organo deputato specificamente all’amministrazione della giustizia, abbia avuto come immediata conseguenza l’allargamento delle possibilità per i singoli individui di prendere parte al governo della città. Tuttavia, non è possibile considerare questo allargamento soltanto come conseguenza di una ristrutturazione degli assetti

istituzionali del comune. Si è infatti visto come, già nei tre decenni immediatamente successivi alla prima notizia della costituzione di una compagna governata da consoli, si possa leggere un segnale indiretto di una certa tendenza all’ampiamento dell’élite urbana nella cospicua presenza di famiglie che accedono alla massima magistratura con un singolo esponente e per un solo mandato. In buona sostanza, già prima dell’introduzione del consolato dei placiti vi sono concreti motivi per pensare che il gruppo di famiglie che ha accesso al governo cittadino sia aperto e soggetto a un continuo ingrandimento.

Qualche dato di carattere quantitativo aiuterà a valutare le dimensioni di questa apertura, per tentare di trarre conclusioni sintetizzanti. In tal senso, una divisione in tre parti uguali del periodo compreso tra la prima notizia relativa all’istituzione della compagna e quella relativa all’introduzione del regime podestarile (1099-1190) permetterà di analizzare le variazioni numeriche che caratterizzano l’insieme delle famiglie consolari durante tutto il secolo: si tratta di un procedimento consapevolmente arbitrario, che sembra però l’unica soluzione per verificare in maniera rapida, oggettiva e unitaria la composizione dell’élite genovese nel corso del secolo XII. Si è già detto di come, negli anni 1099-1129, prendano parte al governo cittadino 32 famiglie, 14 delle quali rappresentate da un solo esponente eletto per un unico mandato. Durante i trent’anni successivi invece, dopo l’introduzione del consolato dei placiti e la conseguente moltiplicazione delle magistrature, le famiglie sono 69, 23 delle quali avevano già avuto accesso ai collegi consolari prima del 1129. Negli anni 1160-1190 infine, i gruppi famigliari eletti alla più alta magistratura di governo sono 88, 50 dei quali già presenti nei periodi precedenti (21 addirittura già nel 1099-1129).

Per meglio rappresentare le cifre proposte si presenta ora un grafico che tiene conto sia delle persistenze nel governo cittadino, sia delle nuove immissioni:

Un rapido sguardo d’insieme offre già un’immagine significativa di come il gruppo di governo genovese in età consolare allarghi la propria consistenza durante tutto il secolo XII. Nel corso dei tre periodi in cui sono stati suddivisi i novant’anni del regime consolare genovese, il numero delle

3 (1160-1190) 2 (1130-1159) 1 (1099-1129) 0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 55 60 65 70 75 80 85 90 19 29 2 38 46 32 23

Famiglie consolari di nuova immissione

Famiglie già presenti nel periodo 1 Famiglie già presenti nel solo periodo 1

Famiglie già presenti nel solo periodo 2

Famiglie già presenti nei periodi 1 e 2