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FLUSSI DELLE ENTRATE E DELLE SPESE NEL TRIENNIO 2003-2005

PER I RAPPORTI CON I DATORI DI LAVORO

FLUSSI DELLE ENTRATE E DELLE SPESE NEL TRIENNIO 2003-2005

Le valutazioni dei prevedibili flussi pluriennali di entrata e di spesa nel triennio 2004-2006 sono correlate alle prospettive dellʼeconomia italiana nel periodo considerato e si desumo-no, prevalentemente, dal Documento di Programmazione Economica e Finanziaria.

In buona sostanza, si tratta di ipotizzare le risorse che lʼIstituto prevede di acquisire e gli impegni delle somme disponibili secondo le diverse forme di intervento, nel triennio di cui trattasi.

Nellʼultima parte dello scorso anno, lʼeconomia italiana ha dato segni di ripresa nei consumi e negli investimenti, anche grazie a misure di incentivo sviluppate dal Governo.

Tali tendenze positive, si sono arrestate agli inizi del 2003, in parte a causa della con-giuntura internazionale.

Nel primo trimestre, infatti, il PIL è lievemente diminuito rispetto al trimestre preceden-te, così come pure gli investimenti complessivi ed i consumi delle famiglie. I dati più recenti per il 2003, indicano un recupero nel secondo trimestre, possibile preludio di una ripresa a partire dalla seconda parte dellʼanno.

Le incertezze che caratterizzano il quadro internazionale - ascrivibili al forte rallenta-mento dellʼeconomia mondiale - tendono a rivedere fortemente in ribasso i principali indicatori macroeconomici per il corrente anno.

Infatti, come già affermato, nel primo semestre dellʼanno la dinamica della crescita ita-liana è risultata inferiore alle previsioni, anche se le informazioni congiunturali attual-mente disponibili consentono di prevedere una ripresa dellʼattività produttiva nel secon-do semestre che andrà poi rafforzansecon-dosi nel corso del 2004.

In base a tali stime - in linea con le prospettive di crescita formulate dalla Commissione Europea e coerenti con le ipotesi dei principali organismi internazionali -lo sviluppo sarebbe trainato principalmente dalla domanda interna.

Pur in presenza di una debole congiuntura le condizioni del mercato del lavoro per-mangono estremamente positive, soprattutto se raffrontate allʼarea dellʼEuro.

Secondo i dati delle rilevazioni trimestrali ISTAT sulle forze di lavoro, la crescita dellʼoccupazione in Italia nel 2003 dovrebbe attestarsi intorno allo 0,6 per cento - in rallen-tamento rispetto al 2002 - in attesa di beneficiare integralmente degli effetti della legge delega sul lavoro n. 30/2003 (c.d. Legge Biagi) che ha introdotto nuove figure contrattuali che dovrebbero stimolare soprattutto la partecipazione femminile al mercato del lavoro.

Effetti positivi sullʼevoluzione dellʼoccupazione nel medio periodo sono altresì attesi dalla riforma fiscale avviata dal Governo e dalle sue successive implementazioni.

Nella media del 2003, lʼaumento annuo dellʼoccupazione (in termini di unità standard di lavoro) è stimato essere pari allo 0,6 per cento (con una crescita minore del 2002 a causa del peggioramento del settore industriale), mentre il tasso di disoccupazione dovrebbe attestarsi allʼ8,8 per cento, con una riduzione di ulteriori 0,3 punti percentuali rispetto al 2002.

Il ritorno su più elevati livelli di sviluppo, nel 2004, si rifletterà senza dubbio sullʼoccu-pazione il cui aumento è previsto essere di poco inferiore a quello registrato nel biennio 2000-2001.

Per quanto riguarda lʼinflazione, nei primi nove mesi dellʼanno in corso la crescita ten-denziale dei prezzi è stata pari al 2,6/2,8 per cento, sostanzialmente lontana dagli obiet-tivi programmati nel DPEF dello scorso anno. Il profilo della previsione per il 2003 deve essere pertanto rivisto in relazione ad un tasso di crescita in media dʼanno che dovreb-be attestarsi intorno al 2,4 per cento, per scendere a livelli prossimi allʼ1,9 per cento nel 2004, fino ad attestarsi intorno allʼ1,7 per cento a fine 2006.

* * *

La determinazione del volume delle entrate è diretta conseguenza della valutazione di tre distinti fattori quali: la massa delle retribuzioni, i livelli di occupazione, il tasso pro-grammato di inflazione.

Questi fattori - opportunamente valutati con riferimento alla situazione generale del paese - devono poi essere integrati e soppesati alla luce delle introduzioni legislative in tema di assicurazioni contro gli infortuni sul lavoro.

Le previsioni indicano il seguente andamento:

(Dati tratti dal “Documento di Programmazione Economico-Finanziaria 2004-2006) (incrementi percentuali)

2004 2005 2006

P.I.L. 1,8 2,1 2,2

Tasso inflazione 1,9 1,8 1,7

Occupazione 0,8 1,0 1,0

Sulla base del quadro macro-economico appena delineato è possibile costruire atten-dibili prospettive, e cioè effettuare una previsione quanto più accurata possibile sulle principali variabili economiche che concorrono a determinare lʼandamento delle gestioni assicurative dellʼIstituto relative al settore “INDUSTRIA” e al settore “AGRICOLTURA”, vale a dire la retribuzione media, la mano dʼopera assicurata e i premi di competenza.

Il quadro generale delle previsioni, secondo quanto prospettato sulla base dei rapporti forniti dagli Istituti specializzati, dimostrano che le previsioni di crescita dellʼeconomia italiana, nel 2004, risentono ancora fortemente delle elevate incertezze che caratterizza-no il quadro congiunturale internazionale.

La crescita del PIL sarà sostenuta dalla domanda interna, in quanto le difficoltà dei nostri partner commerciali europei (Germania in particolare) e la perdita di competitività dovuta allʼapprezzamento dellʼeuro, condizioneranno la ripresa delle esportazioni.

Nonostante lʼassenza di politiche pubbliche di sostegno allʼeconomia, la dinamica della crescita dovrebbe riprendere - con lʼesaurirsi del ciclo internazionale del biennio

2002-2003 - su trend di sviluppo della seconda metà degli anni ʻ90, attestandosi a fine 2004, con una crescita media del PIL attorno al 2%.

Tra i fattori interni, la spesa delle famiglie è attesa acquisire vigore a partire dalla seconda parte dellʼanno: i consumi privati saranno principalmente sostenuti dalla ridu-zione del tasso di inflaridu-zione atteso, nonché dallʼandamento positivo del reddito disponi-bile, conseguente ai rinnovi contrattuali ed al progressivo riassorbimento delle pressioni inflazionistiche. Le intenzioni di acquisto delle famiglie dovrebbero crescere nel 2004 ad un tasso intorno al 2 per cento.

In base alle indagini congiunturali più recenti, le aspettative delle imprese produttrici di beni di consumo e di beni di investimento circa lʼattività produttiva e il portafoglio ordini nei prossimi mesi continuano ad essere improntate allʼottimismo. Gli investimenti fissi lordi, favoriti dal rafforzamento della domanda interna e dal permanere di favorevoli con-dizioni di finanziamento, mostrerebbero una netta accelerazione, tornando a crescere intorno al 2,5 per cento.

Questi andamenti, comʼè logico, si rifletteranno anche sullʼoccupazione: si stima che lʼaumento medio annuo delle unità di lavoro nel 2004 potrebbe essere pari allo 0,8 per cento.

Le riforme introdotte nel mercato del lavoro, volte ad accrescere il grado di flessibilità dellʼimpiego, le politiche di sostegno dellʼoccupazione e la moderazione salariale, hanno consentito di assorbire lʼimpatto del ciclo economico avverso.

Pur proseguendo la caduta dellʼoccupazione nellʼindustria in senso stretto, la doman-da di lavoro complessiva continua ad aumentare a seguito della forte richiesta nel setto-re dei servizi.

Il tasso di disoccupazione, a fronte di tali andamenti e di una crescita delle forze di lavoro in linea con quelle registrate nellʼultimo triennio, dovrebbe scendere ulteriormente dal valore dellʼ8,8 per cento del 2003, con una riduzione di tre decimi di punto rispetto a tale dato, per attestarsi allʼ8,5 per cento nel 2004.

Tenendo conto degli effetti dei rinnovi contrattuali già conclusi (nel corso del 2003 sono stati siglati i contratti nazionali dei metalmeccanici, del commercio e, nel settore pubblico, quello dei ministeri, degli enti pubblici non economici e della scuola) le retribu-zioni lorde pro-capite registrano un aumento medio intorno al 3 per cento, sostanzial-mente in linea con le tendenze del biennio precedente.

RETRIBUZIONI “INDUSTRIA INAIL”

(dati prodotti dalla Consulenza Statistico Attuariale - Settore OPSE) (variazioni percentuali)

2004 2005 2006

2,5 2,4 2,2

Lʼincremento delle retribuzioni nel settore “AGRICOLTURA” può essere valutato nella stessa misura di quello previsto per il settore industriale, in quanto la retribuzione annua convenzionale valevole ai fini della liquidazione delle rendite, ai sensi della L. 243 del 19/7/1993, è calcolata con gli stessi coefficienti valevoli per lʼindustria.

Per quanto riguarda la cosiddetta “Industria INAIL”, cioè quella collettività assicurata equamente distribuita tra industria e servizi, ed il “settore agricoltura” le previsioni indica-no le seguenti variazioni per il quadriennio considerato:

VARIAZIONI DELLA MANODOPERA ASSICURATA (dati prodotti dalla Consulenza Statistico Attuariale - Settore OPSE)

(variazioni percentuali)

2004 2005 2006

settore “industria” e “terziario” - 1,0 - 1,0 - 1,2

settore “agricoltura” - 0,3 - 0,3 - 0,3

Sulla scorta degli elementi sopra indicati e di ulteriori considerazioni, connesse alle variazioni della struttura della mano dʼopera assicurata e sui conseguenti rischi infortuni-stici correlati ai tassi medi, come riformulati in seguito alla revisione dellʼintero sistema tariffario, si è pervenuti alla seguente proiezione triennale delle entrate contributive:

(in milioni di euro)

ANNO IMPORTO

2004 8.064

2005 8.925

2006 9.170

Le restanti entrate correnti, prodotte in misura determinante dalla gestione del patri-monio immobiliare e mobiliare, investito con gli introiti dei capitali di copertura delle ren-dite del settore industria, e dalle entrate per accessori dei premi e contributi, quali le sanzioni civili ed i soprappremi, sono state valutate nellʼordine delle seguenti entità:

(in milioni di euro)

ANNO IMPORTO

2004 510

2005 483

2006 456

Per le spese correnti la previsione triennale ha trovato sostegno nei seguenti criteri generali:

a) Prestazioni istituzionali

La valutazione di tali spese, costituite dalle rendite per inabilità ed ai superstiti, dalle indennità per inabilità temporanea ed altre prestazioni, tiene conto delle ipotesi di variazione dellʼoccupazione e delle retribuzioni nonché dellʼandamento del fenomeno infortunistico.

In definitiva il volume delle spese nel triennio può così essere considerato:

(in milioni di euro)

ANNO IMPORTO

2004 5.849

2005 6.150

2006 6.350

b) Altre spese

La previsione di incremento delle spese di parte corrente è stata formulata tenendo conto delle disposizioni governative di contenimento della spesa pubblica compatibili con il principio di efficienza gestionale.

(in milioni di euro)

ANNO IMPORTO

2004 1.901

2005 1.920

2006 1.951

Il saldo tra il complesso delle entrate e delle spese correnti, sopra riportato, posto a fronte dellʼincremento dei capitali di copertura delle rendite, che si prevede di dover accantonare per il periodo considerato, e delle poste di natura economica conduce ai risultati indicati nel seguente quadro riepilogativo:

QUADRO RIEPILOGATIVO DEI PREVEDIBILI FLUSSI FINANZIARI NEL TRIENNIO 2004-2006 (in milioni di euro)

Esercizio 2004 Esercizio 2005 Esercizio 2006

A) ENTRATE CORRENTI

- Contributive 8.694 8.925 9.170

- Patrimoniali » 164 100 60

- Altre entrate » 346 383 396

Totale entrate correnti 9.204 9.408 9.626

B) SPESE CORRENTI

- Istituzionali 5.849 6.150 6.350

- Trasferimenti passivi » 482 490 502

- Acquisti beni e servizi » 238 238 238

- Personale » 563 581 600

- Altre spese » 618 611 611

Totale spese correnti 7.750 8.070 8.301

Differenza (A - B) 1.454 1.338 1.325

AVANZO FINANZIARIO CORRENTE 1.454 1.338 1.325

C) POSTE DI NATURA ECONOMICA

- delle entrate 26 22 22

Totale 26 22 22

- delle spese

* accantonamento capitali di

copertura 153 126 173

* ammortamenti, deperimenti

e svalutazioni » 270 135 117

* altre » 27 23 23

Totale 450 284 313

Differenza - 424 - 262 - 291

AVANZO ECONOMICO 1.030 1.076 1.034

IL COMMISSARIO STRAORDINARIO (Avv. Prof. Vincenzo MUNGARI)