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La Politica Gestionale delle Entrate .1 La gestione delle entrate contributive

PER I RAPPORTI CON I DATORI DI LAVORO

4 LE POLITICHE GESTIONALI

4.1 La Politica Gestionale delle Entrate .1 La gestione delle entrate contributive

Il flusso delle entrate contributive nellʼesercizio 2004, in assenza di significative inno-vazioni normative in materia di assicurazione obbligatoria, sarà influenzato prevalente-mente:

• dallʼandamento del ciclo economico e del P.I.L.;

• dal tasso di inflazione programmato dal Governo;

• dalla ripresa produttiva e dallʼandamento dellʼoccupazione nei vari settori di attività.

In particolare per questʼultima variabile è atteso un miglioramento in relazione allʼentrata in vigore delle disposizioni in materia di occupazione e mercato del lavoro.

Per le gestioni Industria e Medici RX, in particolare, accanto alle variabili macroeco-nomiche sopra ricordate, si è tenuto altresì conto degli effetti finanziari del D.M. 19 mag-gio 2003, pubblicato in G.U. 21 agosto 2003, con il quale, per la copertura degli oneri derivanti dal risarcimento del danno biologico ai sensi dellʼart.13 del decreto legislativo n.38/2000, è stata determinata la misura dellʼaddizionale, da applicare sui premi dovuti per le gestioni industria e medici RX relativi agli anni 2000 e 2001, rispettivamente dello 0,88% e nel 2,04%.

Per la gestione Agricoltura, si ritiene che, nonostante lʼincremento ( + 8,33 %) della quota capitaria annua dovuta dai lavoratori autonomi in attuazione dellʼart. 28 del decre-to legislativo n.38/2000 e le iniziative finalizzate allʼemersione - alle quali lʼIstitudecre-to può concorrere, per i motivi richiamati in premessa, in misura limitata con riferimento alla gestione degli infortuni e delle malattie professionali del settore, il gettito complessivo avrà un aumento contenuto, tenuto conto della ulteriore diminuzione dellʼoccupazione.

Tale diminuzione, dovrebbe compensare, fra lʼaltro, gli effetti derivanti:

• dallʼapplicazione del decreto legislativo n.228/2001, recante “Orientamento e moder-nizzazione del settore agricolo a norma dellʼart.7 della legge 5 marzo 2001 n.57”, che prevede la possibilità di inquadramento nel settore agricolo per aziende finora com-prese in settori diversi;

• dai decreti legislativi nn.226 e 227/2001 relativi, rispettivamente, ai settori pesca e acquacoltura ed a quello forestale.

Analoga previsione di sostanziale invarianza di gettito viene formulata per i premi rife-riti allʼassicurazione contro gli infortuni in ambito domestico. Le iscrizioni alla gestione, infatti, si sono stabilizzate nel biennio 2002-2003 in circa 2 milioni di soggetti, dei quali poco più di 160.000 con premio a carico dello Stato.

Lʼazione amministrativa a sostegno del raggiungimento dei risultati finanziari esposti in Bilancio sarà volta innanzi tutto al consolidamento di un sistema di relazioni con le aziende e con i loro intermediari orientato alla trasparenza ed alla semplificazione, con il duplice obiettivo di migliorare la qualità del servizio per i datori di lavoro e, per questa via, garantire il raggiungimento dei previsti risultati finanziari con il minor costo organizzativo.

PARTE QUARTA

Si tratta di una prospettiva che rafforza la strategia operativa di attenzione per lʼuten-za, che considera come tale non solo i lavoratori assicurati ed infortunati, ma anche le aziende chiamate a concorrere al finanziamento con la migliore qualità di servizio, anche nei momenti in cui richiedano attestazioni e certificazioni.

A questʼultimo proposito, fra lʼaltro, la gestione assicurativa dovrà scontare dal 2004 lʼimpatto della recente riforma che ha previsto lʼobbligo della certificazione di regolarità contributiva anche per gli appalti privati, imponendo altresì agli enti previdenziali di prov-vedere al riguardo con modalità unificate.

Anche in questa prospettiva lʼobiettivo di miglioramento della qualità dei rapporti con i datori di lavoro passa per lʼimplementazione accelerata dei servizi on line, primo fra tutti lʼautoliquidazione dei premi e, a seguire, le denunce di esercizio, di variazione, di cessa-zione, per le quali è stato sollecitato altresì un intervento normativo volto a razionalizza-re ed omogeneizzarazionalizza-re i termini di adempimento.

La realizzazione di questo impegno di miglioramento della qualità dei rapporti:

- sarà agevolato dalle intese consolidate con associazioni e consulenti del lavoro che inseriscono ormai questi ultimi nei processi produttivi, garantendo qualità e tempesti-vità delle informazioni e piena autonomia nella diretta acquisizione delle informazioni;

- deve tener conto degli indirizzi e vincoli normativi che impongono la unificazione dei canali di colloquio con lʼutenza con duplice modalità, nel senso che, da un lato, solle-citano la realizzazione di sportelli unificati, dallʼaltro, trasferiscono - come nel caso dei lavoratori autonomi - le competenze nellʼacquisizione delle iscrizioni assicurative ad un unico soggetto: nel caso di specie alle Camere di Commercio.

Si tratta di un percorso che nelle linee essenziali appare irreversibile, da governare con estrema attenzione, ad evitare che la parcellizzazione del rapporto possa comporta-re criticità operative per enti, come lʼINPS e lʼINAIL che gestiscono un rapporto comples-sivo con aziende e lavoratori con continue interrelazioni destinate ad entrare in crisi qualora uno dei due flussi operativi abbia ritmi e modalità non congrui.

La tendenza allʼunificazione dei canali di colloquio operativo con lʼutenza - accelerata, nel caso nostro, anche da iniziative autonome degli Enti, come nel caso del Call center unificato INPS-INAIL - e la diffusione accelerata dellʼe-government comportano la nasci-ta e la creazione di servizi affatto nuovi, che si aggiungono a quelli tradizionali, compor-tando a monte ed a valle diversi assetti organizzativi e diversi impegni per quanto riguar-da la gestione e la qualità dei riguar-dati.

Per questo gli obiettivi di produzione affidati al governo delle Direzioni regionali ed alla operatività delle strutture territoriali costituiscono il concreto supporto alla politica gestio-nale sopra delineata, mirando:

• a migliorare ed a mantenere costantemente aggiornata la rispondenza delle informa-zioni contenute negli archivi con le correlate situainforma-zioni, sia anagrafiche che contabili, delle imprese;

• a definire con celerità le posizioni controverse, dando certezza alle aziende della pro-pria regolarità nei confronti degli obblighi assicurativi, con riferimento sia alla liquida-zione dei verbali ispettivi sia al contenzioso in materia tariffaria;

• ad intrattenere rapporti sistematici di collaborazione e confronto con gli intermediari e le associazioni di categoria, anche al fine di incrementare lʼutilizzo dei servizi in rete, riducendo via via i costi aggiuntivi - finanziari ed organizzativi - che derivano dal dover tenere in piedi una molteplicità di canali comunicativi

Si tratta di obiettivi imposti dalla realtà del sistema produttivo ed obbligati per vincoli di leggi, regolamenti e direttive che, come si è avuto modo di sottolineare in altre sedi, devono essere conciliati, poi, con lʼimpegno, parimenti cogente al ridimensionamento dei costi di esercizio.

4.1.2 La definizione delle situazioni contributive, il recupero dei Crediti ed il moni-toraggio dellʼattività dei Concessionari.

La riduzione dei tempi di acquisizione delle informazioni, indotta dalla realizzazione

dei servizi on line ed il continuo affinamento qualitativo dei dati dʼarchivio, consentiranno nel 2004 di consolidare la migliorata efficacia del recupero dei crediti.

Tenuto conto, quindi, che anche in questo settore è codificata la parcellizzazione del processo operativo - con un ruolo determinante dei Concessionari delle esattorie - resta confermato, così, lʼobiettivo gestionale della definizione delle situazioni contributive, in vista del quale dovranno essere poste in essere tutte le azioni tese ad effettuare tempesti-vamente ed efficacemente, le operazioni relative allʼiscrizione a ruolo con riferimento a:

- per le iscrizioni già effettuate, allʼazione di costante e puntuale monitoraggio sullʼatti-vità dei Concessionari attraverso le nuove funzionalità della procedura “ruolo telema-tico”, entrata ormai nella fase di regime e di consolidamento;

- per le iscrizioni da affettuare, alla gestione degli avvisi bonari e di altre iniziative pro-pedeutiche che svolgono la duplice funzione, di servizio per le aziende - per evitare loro extracosti economici ed organizzativi - di garanzia di un corretto e compiuto flus-so di entrate.

4.1.3 La Gestione dei Rischi e la Vigilanza Assicurativa Per i settori diversi da quello agricolo

A monte della gestione delle posizioni contributive resta lʼimpegno della gestione dei rischi, intesa nella sua più ampia accezione di lotta alla evasione ed allʼelusione contri-butiva, presupposto fondamentale - a sua volta - per una corretta gestione dei rischi assicurativi, a fini tariffari, da un lato, di prevenzione, dallʼaltro.

In questa prospettiva di ampio spettro un ruolo fondamentale sarà affidato al migliora-mento della qualità delle informazioni, tramite il perfezionamigliora-mento delle procedure che consentono di acquisire tutte le informazioni utili a detti fini, sia al momento della apertura della posizione assicurativa, sia e soprattutto durante la vita della posizione stessa, per tutti i momenti nei quali per effetto di mutamenti dei cicli produttivi e della attività stessa dellʼazienda il rischio sia destinato a variare con ricadute tariffarie e prevenzionali.

Un ruolo altrettanto fondamentale resta affidato alla Denuncia Nominativa Assicurati che, quale che sia il soggetto chiamato a gestirla, deve continuare a garantire allʼIstituto la possibilità di conoscere tempestivamente lʼandamento della platea degli assicurati anche ai fini dei necessari riscontri in termini contributivi.

Si tratta, in entrambi i casi, di obiettivi che, irrinunciabili per i mantenimento di un ade-guato livello di qualità del servizio, comportano profondi cambiamenti nei processi ope-rativi e negli stessi comportamenti delle risorse professionali, chiamate a realizzare gli obiettivi gestionali attraverso tutta una serie di servizi affatto nuovi.

Il quadro delle iniziative sarebbe, però, incompleto se non saldato con la valorizzazio-ne del ruolo del Servizio ispettivo delle Sedi, da evolvere in parallelo con quello delle Sedi, di cui gli Ispettori costituiscono la proiezione nel tessuto produttivo del territorio, dovendosi fare carico del medesimo obiettivo di accollarsi lʼutenza che la Sede nel suo insieme ha assunto.

La realizzazione di tale obiettivo è senzʼaltro agevolata dalla circostanza che lʼemana-zione della legge n.30 del 14 febbraio 2003 ha posto fine alle incertezze operative sorte a seguito della formulazione, negli ultimi anni, di alcune ipotesi di ristrutturazione com-plessiva dellʼattività di vigilanza svolta dagli Enti previdenziali e dagli Uffici territoriali del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali.

Con lʼart.8 della predetta norma sono state infatti confermate le attuali competenze dellʼInail in materia di vigilanza, prefigurandosi inoltre la valorizzazione dellʼattività di consulenza nei confronti dei destinatari della disciplina degli obblighi previdenziali.

Se a ciò si aggiunge che la funzione ispettiva deve continuare a giocare un ruolo determinante nellʼIstituto per quanto riguarda la valutazione dei rischi allʼatto dellʼinfortu-nio per una circolarità del rapporto “rischio-evento”, si coglie appieno come sia, riaffer-mato e consolidato che lʼattività ispettiva costituisca un irrinunciabile supporto alla fun-zione assicurativa, in particolare per quanto concerne gli accertamenti sulla: ricorrenza dellʼobbligo - e quindi della sussistenza del rischio; - la corretta applicazione delle Tariffe - e quindi la qualità dei rischi assicurati, lʼindennizzabilità degli eventi denunciati, gli

ele-menti retributivi da assumere a base per le prestazioni economiche, le eventuali respon-sabilità del datore di lavoro o di terzi, anche in relazione allʼosservanza delle norme di sicurezza ed igiene del lavoro.

Inoltre, poiché la citata legge ha riaffermato la funzione di coordinamento operativo da parte delle strutture territoriali del Ministero del lavoro per gli interventi finalizzati allʼemersione delle attività irregolari ed alla lotta allʼevasione fiscale e contributiva, anche in questo campo occorrerà coniugare le esigenze specifiche dellʼIstituto (orientate alla gestione dei rischi anche per le ricadute tariffarie e contributive) con quelle di gestione coordinata che nel corso del 2004 vedranno impegnati i funzionari dellʼIstituto con inizia-tive di vigilanza in collaborazione con gli apparati organizzativo-ispettivi delle altre Amministrazioni

Da ciò un particolare rilievo dellʼimpegno di attenta programmazione per coniugare la molteplicità di obiettivi, agevolata dalla crescente disponibilità di informazioni gestionali, programmazione che dovrà riservare adeguati spazi alla integrazione del servizio ispetti-vo nei programmi di monitoraggio degli infortuni di particolare gravità nel pieno rispetto della nuova “mission” assegnata allʼIstituto.

Resta essenziale, peraltro, una volta chiarito ruolo e collocazione della funzione ispet-tiva, lʼavvio già dal 2004 di interventi strutturali per il potenziamento della funzione di vigilanza, attraverso lʼadeguamento della forza ai fabbisogni, unitamente alla attivazione di programmi di aggiornamento professionale e di arricchimento delle dotazioni strumen-tali e tecnologiche a supporto dellʼattività degli ispettori.

Per il settore agricolo

La situazione di disavanzo strutturale della gestione risulta ulteriormente aggravata dalla oggettiva difficoltà di governare i processi di gestione delle entrate, per come defi-nite dal legislatore, governati - come è noto - dallʼINPS in un sistema unificato che, ovviamente, non può tener conto delle specificità di ciascuna delle gestione coinvolte.

Pur con il miglior impegno dellʼINPS, quindi, sviluppato già a monte nella costruzione di un sistema informativo realmente adeguato alle esigenze di governo delle entrate e di compiuta conoscenza delle effettive posizioni assicurative dei lavoratori agricoli, dipen-denti ed autonomi, la gestione INAIL soffre di riflesso delle difficoltà che si riscontrano nel governo complessivo dei rapporti con il settore agricolo.

Da ciò, fra lʼaltro, una situazione di incertezza - e, quindi, di sostanziale indetermina-tezza - sulla effettività delle postedi bilancio, per quanto riguarda la competenza dellʼesercizio, i residui, la cassa dellʼanno ecc.

Impegno prioritario per il 2004, quindi, è quello di una serie di iniziative già program-mate con gli Uffici INPS per una migliore definizione dei raporti contabili e una adeguata utilizzazione da parte dellʼIstituto del patrimonio informativo che lʼINPS sta costruendo per la gestione contributiva, essenziale anche a fini prevenzionali.

4.1.4 Le entrate derivanti dal patrimonio immobiliare e mobiliare

La previsione della gestione immobiliare, tiene conto dei proventi derivanti dalla gestione di immobili di proprietà dellʼINAIL e della quota parte dei proventi (15%) deri-vanti dalla gestione degli immobili trasferiti in proprietà alla S.C.I.P. S.r.l. con decreto interministeriale 21 novembre 2002 (SCIP 2), considerato che il programma di vendita degli immobili, oggetto della seconda operazione di cartolarizzazione, è slittato a causa del ritardo nellʼemanazione dei decreti di individuazione degli immobili di pregio.

La rimanente parte dei fitti (85% dellʼammontare complessivo dei canoni di locazione spettante alla Società di cartolarizzazione ai sensi della normativa di riferimento), trova specifico inserimento nei capitoli di competenza.

Analogo adeguamento è stato effettuato per il recupero di spese sostenute per la gestione immobiliare.

Lʼandamento degli interessi ed altri proventi dei mutui tiene conto dello slittamento dei tempi per la vendita degli immobili oggetto della seconda operazione di cartolariz-zazione.

Per quanto concerne le morosità da locazione, lʼIstituto proseguirà le azioni mirate al recupero dei crediti e, in questo ambito, si segnala che la dismissione del patrimonio immobiliare ha consentito un notevole ridimensionamento del fenomeno, considerato che, presupposto essenziale per il legittimo esercizio del diritto di opzione da parte dei conduttori, è la regolarità del pagamento dei canoni e degli oneri accessori.

Lʼattenzione, quindi, si concentra sulle morosità degli enti pubblici - nel complesso in progressiva riduzione - ed in particolare delle Amministrazioni dello Stato.

Per quanto riguarda il patrimonio mobiliare, anche per lʼesercizio 2004 si farà conto sulla redditività garantita dai fondi provenienti dalla cartolarizzazione degli immobili e sarà perseguita una politica di investimenti basata su criteri che assicurino la massima flessibilità ed una redditività che sia quantomeno allineata al tasso di attualizzazione scontando comunque le perduranti rigidità sulla mancata remunerazione delle giacenze di tesoreria che comprimono gravemente le potenzialità di investimento dellʼIstituto.

Altre entrate

In questo quadro particolare attenzione meritano le entrate per azioni di rivalsa, di cui si dirà più avanti, nonché quelle per attività nuove, quali le sponsorizzazioni, già impo-state nel corso del 2003 e che nel 2004 si conta di valorizzare nella prospettiva di mas-simo recupero della economicità di gestione