I Fondi Propri al 31/12/2019 risultano pari a 182.703 mila euro. Il coefficiente di solvibilità di base Common Equity Tier1 è pari al 11,54% il coefficiente complessivo (Total capital ratio) è pari al 11,65% così calcolati:
Fondi Propri e Coefficenti 31/12/2019 31/12/2018
Capitale Primario di classe 1
( Common Equity Tier 1 - CET1 ) al netto delle rettifiche 180.873 193.491 Capitale Aggiuntivo di classe 1
( Additional Tier 1 - AT1 ) al netto delle rettifiche 0 0
Capitale di classe 1 (Tier1) 180.873 193.491
Capitale di classe 2 ( Tier 2 - T2 ) al netto delle rettifiche 1.830 2.849
Totale Fondi Propri 182.703 196.340
31/12/2019 31/12/2018
Attività di rischio ponderate 1.567.773 1.527.066
- per rischio di credito 1.361.314 1.331.932
- per aggiustamento rischio di credito 2.347 1.728
- per rischio di mercato 66.462 52.990
- per rischio operativo 137.650 140.416
Coefficiente complessivo (Total capital ratio) 11,65% 12,86%
Coefficiente di base (Tier 1 capital ratio) 11,54% 12,67%
Di seguito i requisiti patrimoniali della Cassa a fine anno raffrontati con le soglie SREP comunicate dalla Banca d’Italia il 13 marzo 2017.
Dati al Minimo regolamentare con
buffer* 31/12/2019 Margine Eccedenza
31/12/2019 Soglia Soglia SREP % Patrimoniale
CET1 Ratio 4,50% 5,00% 7,50% 11,54% 4,04% 63.290
Tier1 Ratio 6,00% 6,70% 9,20% 11,54% 2,34% 36.638
Total Capital Ratio 8,00% 8,90% 11,40% 11,65% 0,25% 3.977
* minimo regolamentare comprensivo del capital conservation buffer, pari al 2,50%.
Come si evince dalla tabella la Cassa presenta dati patrimoniali al di sopra del minimo regolamentare e delle soglie SREP (comprensive degli add-on, rispettivamente pari a 0,50%, 0,70%
e 0,90%, definiti dalla Banca d’Italia in funzione della rischiosità intrinseca di ogni banca) determinando quindi un margine percentuale, calcolato sulla soglia SREP, pari al 2,34% per il Tier1 ratio. I valori indicano una eccedenza patrimoniale che, in termini assoluti, va da un minimo di 4 milioni sul Total Capital Ratio a 66,3 milioni di euro sul CET 1 ratio.
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Nel grafico che segue viene evidenziato l’andamento storico del CET1 con l’indicazione, da quando prevista, delle soglie SREP previste dalla Banca d’Italia. Rileva la crescita del CET1 negli anni esaminati in assenza di operazioni sul capitale. La diminuzione del CET1 rispetto ai massimi raggiunti a fine 2017 è principalmente ascrivibile all’impatto della cessione dei crediti NPLs nel 2018 e al risultato 2019 legato principalmente alla svalutazione dei diamanti.
2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019
CET1 9,89% 11,00% 11,68% 11,80% 12,41% 13,52% 12,67% 11,54%
TCR 10,96% 11,63% 12,22% 12,20% 12,79% 13,98% 12,86% 11,65%
SREP CET1 7,00% 7,00% 6,25% 6,88% 7,50%
SREP TCR 10,50% 10,50% 10,15% 10,78% 11,40%
0,00%
2,00%
4,00%
6,00%
8,00%
10,00%
12,00%
14,00%
16,00%
CET1 TCR SREP CET1 SREP TCR
6. PRINCIPALI RISCHI E INCERTEZZE A CUI E’ ESPOSTA CASSA DI RISPARMIO DI CENTO
L’informativa di dettaglio sugli obiettivi e le politiche in materia di gestione del rischio finanziario, nonché sull’esposizione al rischio di prezzo, al rischio di credito, al rischio di liquidità e al rischio di variazione dei flussi finanziari – prevista dall’art. 2428 C.C. e dall’art.
41 del D.Lgs. 136/2015 – è riportata nella parte E della Nota Integrativa, alla quale si rimanda.
Il manifestarsi dell’epidemia da Covid-19 rappresenta un fattore di incertezza nello scenario macroeconomico futuro in cui il Gruppo si troverà ad operare. Gli eventuali impatti economici e finanziari derivanti dalla diffusione del nuovo coronavirus (Covid-19), non sono al momento quantificabili. La Società ritiene che al momento non vi siano in ogni caso dubbi sulla continuità aziendale.
7. L’EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE
L’evoluzione strategica della Cassa è stata tracciata nel Piano 2020-2022 approvato dal Consiglio di Amministrazione della banca. Tale Piano non tiene conto di eventuali impatti derivanti da Covid-19, al momento non quantificabili, se non in analisi di sensitività coerentemente ricomprese nelle elaborazioni sviluppate.
8. FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL’ESERCIZIO
Il 30 gennaio 2020 l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha dichiarato l’emergenza di sanità pubblica di rilevanza internazionale quale conseguenza della diffusione del coronavirus che sta causando il rallentamento o l’interruzione dell’attività economica e commerciale in molteplici settori. A causa di tale emergenza sanitaria internazionale si rilevano delle incertezze, dipendenti in particolar modo dalla durata del contagio e dalle misure poste in essere per il suo contenimento, quali conseguenza degli eventuali impatti economici derivanti dalla diffusione del coronavirus, nel mondo, in Europa ed in Italia. L’inizio del 2020 è stato infatti caratterizzato dal rialzo dello spread per il rischio Italia e dalle previsioni di una recessione su scala mondiale indotta dalle conseguenze del contrasto alla diffusione del coronavirus, con conseguenze anche per il nostro paese; le principali agenzie hanno infatti peggiorato le previsioni sul PIL italiano. Si preannuncia quindi un anno pieno di difficoltà e di incertezze anche dal punto di vista macroeconomico, oltre che politico e finanziario. L’evoluzione strategica della Cassa è stata peraltro tracciata nel Piano Triennale 2020-2022 approvato dal Consiglio di Amministrazione in concomitanza con l’approvazione del progetto di bilancio 2019; esso contiene una lista di 11 obiettivi strategici i quali, unitamente alle misure messe in campo dallo Stato Italiano, dalla Unione Europea e dalla Banca Centrale Europea, saranno oggetto di monitoraggio anche in funzione delle evoluzioni e dinamiche economiche oggi non quantificabili.
Si segnala che in data 15 gennaio 2020 è iniziata una visita ispettiva ordinaria da parte di Banca d’Italia, che si è conclusa in data 17 aprile 2020.
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9. CONCLUSIONI E PROSPETTIVE
Con il 2019 si conclude il dodicesimo anno dell’epocale crisi economico/finanziaria iniziata a metà del 2007. L’Italia paga le proprie debolezze strutturali, l’elevato debito con prospettive di crescita annacquate rispetto a quelle di altri paesi dell’eurozona, un rinnovato clima di incertezza politica ed un aumento della volatilità dello spread. Alla crisi economica è seguita quella del sistema bancario la cui soluzione è avvenuta con importanti ristrutturazioni e sacrifici economici. Tutte queste vicende, oltre ad alcune iniziative di pulizia del bilancio poste in essere dalla Cassa (la cessione di NPLs nel 2018 e la definizione della vicenda diamanti nel 2019 su tutte), hanno inciso sul bilancio 2018 e 2019 pesando in maniera negativa sul conto economico. Così il rapporto crediti anomali su crediti totali lordi scende al 7,8% nel 2019 dal 12,4% del 2017, ben al di sotto della soglia del 10%
ed in avvicinamento al 5% identificato da BCE come target di solidità, collocando quindi la Cassa fra i virtuosi, con il coverage ratio sui crediti deteriorati al 61,7%. Come detto numeri importanti per la Cassa, ottenuti senza chiedere ulteriori investimenti ai soci (l’ultimo aumento di capitale risale a fine 2002). Nel grafico che segue vengono evidenziati gli utili prodotti dal 2003 e la loro distribuzione dalla quale si evince come siano stati restituiti più dividendi rispetto al valore dall’ultimo aumento di capitale effettuato nel 2002.
Agli Azionisti, a tutti gli stakeholder e alla Clientela rivolgiamo il ringraziamento più vivo per la fiducia, il sostegno e la collaborazione, che confermano il gradimento per il rapporto professionale in atto. Esprimiamo apprezzamento per il grande impegno e per l’attività svolta dalla Direzione Generale, i Dirigenti, i Quadri direttivi ed il Personale delle strutture di Direzione e delle Filiali cui indirizziamo un grato saluto.
Alla Banca d'Italia nella persona del Direttore della Filiale di Bologna, Dr. Rocca ed ai suoi collaboratori esprimiamo il vivo ringraziamento per il prezioso supporto e gli importanti suggerimenti forniti.
Un ringraziamento, infine, ad Abi e ad Acri per il sostegno costante e professionale; alle Università di Ferrara, Bologna e Modena, agli Enti, alle Amministrazioni territoriali, alle Associazioni di categoria, agli Ordini professionali, ai Gruppi del volontariato per la collaborazione, utile ed efficace.
IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE 0
10.000 20.000 30.000 40.000 50.000 60.000 70.000 80.000 90.000 100.000
Aucap 2002 Utile netto Assegnazione a
riserve
Dividendo netto
IPOTESI DI COPERTURA DELLA PERDITA DELL'ESERCIZIO 2019
PERDITA D'ESERCIZIO -15.372.108
- assegnazione a Riserva Legale (5% art.24 dello statuto sociale) 0 - assegnazione a Riserva Statutaria (10% art.24 dello statuto sociale) 0 - utilizzo della Riserva straordinaria
-15.372.108 - nessuna assegnazione di dividendo unitario
alle 14.949.935 azioni ( pay out 0,0% ) 0
Totale -15.372.108
Dopo la Copertura della Perdita come da IPOTESI il Patrimonio risulta così composto :
Voce 110 - Riserve da valutazione 5.907.919
Voce 130 - Strumenti di capitale 0
Voce 140 - Riserve 54.134.009
Voce 150 - Sovraprezzi di emissione 30.850.193
Voce 160 - Capitale 77.141.665
Voce 170 - Azioni Proprie 0
Totale Patrimonio netto
168.033.786
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