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GERMAINE HOLLEY (1904-1995)

Nel documento LINGUAGGIO ASTRALE (pagine 160-167)

A questo proposito, basti pensare che di tutta la sua produzione, al mo-mento sul nostro mercato librario risulta disponibile solo quel “Comment

com-prendre votre horoscope”, citato prima. Tale lavoro fu pubblicato in Francia

per le éditions du Rocher, in due tomi successivi, rispettivamente nel 1977 e nel 1980. In Italia l’opera è apparsa solo nel 1994, ovvero un anno prima della morte della sua autrice, pubblicata dalla casa editrice Armenia con la tradu-zione pregevole e fedele di Enzo Acampora, ma in un unico volume e con un titolo leggermente differente, “Interpretazione dell’Oroscopo”.

E veniamo a tracciare un ritratto di questo personaggio.

Nata a Besançon, piccola cittadina francese a circa 60 chilometri dal con-fine con la Svizzera, l’8 ottobre 1904 alle ore 18:20 (vedi tema), Germaine Holley può essere situata nella corrente della cosiddetta astrologia umanistica. Oltre a marcare con la sua presenza e con le sue opere la vita astrologica francese, essa ha contribuito con altri autori, come Alexandre Ruperti, a cam-biare la visione dell’astrologia europea, apportando un indirizzo nuovo alla maniera di interpretare praticamente la mappa natale, sulla scia degli insegna-menti di quel grande personaggio, che è stato Dane Rudhyar

Un’infanzia marcata dalla guerra, studi approfonditi, che le hanno per-messo di conseguire una solida preparazione culturale, ed infine numerosi viaggi all’estero, sono i tre elementi fondamentali, che hanno caratterizzato la prima parte della vita della Holley, formandone la personalità, prima che il suo spirito venisse cattura-to dal “Desiderio di Co-noscere” in tutte le sue for me. Investigare e scoprire le profondità dell’Animo umano, comprendere meglio cosa si cela dietro un volto o un’apparenza e al tempo stesso render-si conto di cosa ci na-sconde la vasta ed in-tricata trama della Sto-ria: sono questi gli obiettivi che hanno marcato il suo percorso di vita. E con queste premesse era inevitabi-le per Germaine l’in-contro con l’astrologia!

Germaine Holley nel giardi-no della sua casa vicigiardi-no a Parigi.

La sua ricerca in campo astrologico si è sviluppata con pazienza e conti-nuità, strutturando un metodo ben definito ed applicabile, come richiedeva il forte Saturno del tema natale, molto aspettato, in relazione con l’asse Ascen-dente/Discendente e governatore del Medio Cielo in Capricorno.

Tuttavia, l’evento chiave, che cambia completamente la vita della Holley, è l’incontro con Charles E. Vouga, avvenuto nel 1954. Tale incontro, oltre a marcare il suo destino, le apporta le risposte che cerca per tutti i suoi dubbi esistenziali.

Da questo momento, Germaine Holley vivrà e lavorerà accanto a questo grande personaggio per una decina d’anni, costruendo per l’astrologia una nuova prospettiva scientifica, psicologica e filosofica al contempo, fino a quando la morte di lui non li separerà.

La sua vita personale, già ricca di tensioni affettive, come si addice ad una Venere in Scorpione, fra l’altro molto stimolata, cambia così completa-mente. La Holley viene appassionatamente trascinata su questa strada della ricerca; una ricerca, che però utilizza la sperimentazione. Si tratta di un lavoro quotidiano incessante, che le permette di avanzare sempre più lontano per una straordinaria maniera di approccio alla conoscenza delle Leggi del Co-smo, Leggi che si nascondono dietro i presupposti astrologici.

Tale obiettivo è sintetizzato da un’altra frase di Vouga, che desidero ripor-tare. Tale frase rimarca più o meno il concetto già esposto in precedenza sul-l’importanza di una conoscenza astrologica per migliorare la qualità della vita umana. L’astrologa francese la pone all’inizio di un altro suo libro molto inte-ressante, “L’Astrologie à la recherche des clés de la Destinée”:

“L’homme est ignorant des lois universelles.

Seule la connaissance de ces lois peut le libérer - et l’Astrologie est la plus haute définition de la loi cosmique par rapport à l’individu”

Alla morte di Vouga, avvenuta nel 1963, Germaine Holley si impegna con tutte le sue energie a diffondere e a strutturare in maniera organica gli inse-gnamenti ricevuti da questo personaggio straordinario, curando le sue pubbli-cazioni, diffondendo il suo messaggio e la sua rivoluzionaria maniera di inten-dere l’astrologia, recuperando i suoi scritti o il materiale delle sue conferenze. Questo lavoro editoriale la terrà occupata senza soste quotidianamente, come è evidenziato dalla presenza di tutti e quattro i pianeti veloci (Sole, Luna, Mer-curio e Venere) nella casa sesta del suo oroscopo. E sarà proprio dopo la mor-te di Charles, che comincerà a scrivere i suoi libri, raggiungendo in tarda età quel successo, annunciato dal Saturno del suo tema natale.

Durante uno dei suoi numero-si soggiorni negli Stati Uniti, in oc-casione di un congresso conosce di persona Dane Rudhyar, col qua-le immediatamente simpatizza, an-che per via della lingua natale co-mune. Con questo grande perso-naggio rimarrà in stretto contatto per moltissimi anni, assorbendone le idee innovative. Sempre negli Stati Uniti partecipa a vari incontri, tiene conferenze e seminari inte-ressandosi soprattutto della

zione dei giovani e dei problemi delle nuove generazioni, marcate dai cicli dei pianeti lenti. In questo periodo, uno dei suoi libri più significativi, quello su “Plutone/Nettuno”, scritto nel 1965 subito dopo la morte di Vouga e che rap-presenta il nucleo centrale del suo pensiero astrologico, viene tradotto in in-glese. Il volume, che costituirà la base per “Interpretazione dell’Oroscopo”, ci-tato prima e che uscirà molti anni dopo, è molto apprezzato oltre oceano, mentre nello stesso periodo le sue previsioni sugli eventi politici negli Stati Uniti d’America risultano azzeccate. Tutto ciò le procura una notevole fama, tanto che le vengono richiesti vari articoli per le riviste astrologiche america-ne.

Di ritorno in Francia dagli Stai Uniti comincia a formare vari gruppi astro-logici, prima a Parigi e poi in Belgio e in Svizzera, insegnando questa nuova maniera di considerare ed utilizzare l’astrologia, che vede integrate psicologia, scienza e filosofia. Il tutto allo scopo di permettere all’Essere umano di meglio comprendere le energie di cui dispone, imparando a controllarle e a governar-le, per rivolgere la visione a quel periodo della storia nel quale il suo Destino l’ha fatto nascere.

L’obiettivo dichiarato da Germaine Holley nella prefazione del suo libro “Comment comprendre votre horoscope” e che impronta tutto il suo modo di fare astrologia è semplice e al tempo stesso complesso. Esso è sintetizzato in queste due frasi:

“Non si tratta solamente di studiare attraverso l’intelletto, né di assimilare

la tecnica indispensabile, bensì di meditare sul reale significato del simbolismo planetario e più ancora di sentirne vibrare la pulsione nella parte più profonda della nostra psiche e di viverla: perché qualsiasi esperienza la si comprende so-lo dopo averla vissuta. È soso-lo in questo momento che si riveleranno gli inson-dabili misteri che muovono il nostro inconscio e ci collegano con quell’Univer-so di cui siamo partecipi senza saperlo.

Il vero ruolo dell’astrologia deve essere – giustamente - una presa di co-scienza, sempre più profonda delle leggi che governano sia i mondi che gli es-seri umani, apportando Luce e Pace, nell’aiutare a ritrovare e a mantenere il proprio centro di gravità”.

E più avanti l’astrologa francese afferma:

“In un secondo momento affronteremo lo studio dei differenti moti

astrono-mici, che creano in cielo nuovi cicli planetari ovvero nuove correnti di energia; tali correnti vanno a ripercuotersi in chiave analogica su quello specchio più o meno sensibile, che è l’essere umano, dinamizzandolo. Sarà quello il momento in cui ognuno di noi potrà decifrare più chiaramente l’Orologio del proprio De-stino:

L’Ora dei grandi appuntamenti. Il Tempo delle Mutazioni.

In sintesi, seguire, prevedere, verificare ed utilizzare al meglio l’azione di questa energia universale; leggere il “programma” evolutivo dell’individuo tra-mite gli “incidenti di percorso”, creati dai vari passaggi planetari.

Germaine Holley continuerà a lavorare alacremente, praticamente fino al-la morte, avvenuta nel 1995, cercando di diffondere il rivoluzionario messag-gio, che aveva appreso da Charles E. Vouga.

Per facilitare i nostri lettori nella ricerca di nuove informazioni e per un approccio più costruttivo al metodo interpretativo della Holley, riporto, in ordi-ne cronologico, le sue opere, che sono tutte reperibili ordi-nelle librerie francesi. Al-le principali ho aggiunto un breve commento:

– Comment comprendre votre horoscope, I et II – éditions du Rocher, 1977, 1980, 1993.

È l’opera più importante della Holley, divisa in due tomi, pubblicati a di-stanza di tre anni l’uno dall’altro. Nasce dalla riunione dei singoli fascicoli delle lezioni di astrologia che furono scritte per fornire agli studenti un metodo prati-co di lavoro, integrati dalla parte più importante del libro “Plutone-Nettuno”, scritto nel 1965. Si tratta di un vero e proprio trattato di astrologia, ma che, proprio per quanto detto prima, mantiene una forma colloquiale ed un notevo-le spirito didattico. Nella prima parte tecnico-interpretativa vengono analizzate le varie simbologie planetarie alla luce del nuovo metodo astrologico, mentre la seconda parte risulta incentrata sui transiti e sulle progressioni planetarie, dirette e converse, fornendo al lettore spunti realmente interessanti e fuori del comune. Come detto prima, in Italia tale opera è stata pubblicata con il titolo “Interpretazione dell’Oroscopo” dalla casa editrice Armenia.

– Astrologie entre deux ères Poissons-Verseau – éditions du Rocher, 1981.

I cicli dei pianeti lenti, in particolare Nettuno/Plutone, vengono analizzati in dettaglio dal 1940 al 2010 per cercare di comprendere le prospettive del nuovo millennio e il delicato passaggio dall’era dei Pesci a quella dell’Acqua-rio. Contiene numerosi esempi pratici, legati all’astrologia mondiale (carte di presidenti e configurazioni planetarie particolari). Molto didattico per chi si av-vicina per la prima volta a questo tema.

– Astrologie pour de nouvelles générations: Neptune/Pluton (avec

Char-les Vouga) – éditions du Rocher, 1982.

Incentrato sui rapporti Nettuno/Plutone e sulle nuove prospettive del-l’astrologia riporta le idee innovative di Charles Vouga.

– Astrologie dynamique de l’évolution – éditions du Rocher, 1984.

Si tratta di un’opera astrologico-filosofica, nella quale la Holley tenta di sintetizzare la sua visione dell’Uomo ed il senso della Vita, alla luce delle cono-scenze astrologiche, maturate in trent’anni di esperienza pratica. L’opera con-tiene in appendice la trascrizione di una conferenza di Charles Vouga del 30

novembre 1960, che ha per titolo “La presenza dell’Essere umano nel mondo” ed un intervento della stessa Holley tenuto al congresso di Shawinigan nel 1983.

– L’Astrologie à la recherche des clés de la Destinée – Démonstrations

et expérimentations - éditions du Rocher, 1986.

Sintesi sperimentale e pratica, ricca di esempi, trattati in dettaglio per comprendere il modo di esprimersi delle singole energie planetarie attraverso i transiti dei pianeti lenti (Saturno, Urano, Nettuno e Plutone) e attraverso le progressioni del Sole e dei pianeti personali (Luna, Mercurio e Venere).

– Astrologie, karma et rythmes cosmiques - éditions du Rocher, 1986. I cicli planetari alla luce del karma e delle prospettive di vita.

– Astrologie, au-delà de la rencontre - éditions du Rocher, 1989. – Lecture astrologique dés années 90, éditions du Rocher,1991.

Desidero terminare questo ricordo di Germaine Holley con una poesia di Charles Vouga, proprio per il forte feeling, affettivo ed intellettuale, che legava l’astrologa francese a questo personaggio:

Par Vénus on donne à sa vie une suite perpétuelle, Vénus présence de l’Eternel dans le temps.

Si petite qu’elle soit en nous, c’est notre degré d’éternité, Seul lieu où la fatalité n’a pas prise sur nous,

Puisqu’elle en est devenue le maître.

Nous sommes aimés sans le savoir de façons innombrables, invisibles et sûres. Le thème révèle le mouvement d’union d’un ensemble dont nous sommes partie. Devant mon devenir je ne sais qu’une chose,

L.A. 137-925

I viaggi CIDA sono un marchio depositato di qualità: apri il barattolo della vacanza-studio e ti puoi spalmare un ricco strato di sapere, idee, spunti, ami-cizia, divertimento e quest’anno… anche di benessere. Il tema degli incontri è stato infatti “la salute ed il benessere”, argomenti sicuramente d’attualità visto che il ritmo delle giornate e degli impegni quotidiani ci stanno allontanando sempre di più dall’ascolto del nostro corpo e dei nostri ritmi. “Festina lente”, affrettati lentamente, dicevano i latini. Forse con la clessidra era più facile! La scelta della Tunisia, con la sua lunga estate, ci ha consentito di risentire l’abbraccio del sole in attesa dell’inverno italiano. Mahdia poi - presso Mona-stir - con la sua lunga spiaggia bianca ed un mare caldo e pulito predisponeva l’animo alla tranquillità ed al buonumore.

Terapie

“Il mare lava tutti i mali dell’uomo”. Questa frase di Platone riportata da Nadia ed Arturo sul frontespizio del programma riassume bene l’importanza e la bel-lezza di quest’elemento.

Tempo per annoiarsi, come al solito, non ce n’è stato. Ognuno di noi ha scelto liberamente lo scorrere delle giornate fra interessanti visite alle princi-pali città Tunisine (compresi allettanti mercati dall’estenuanti trattative), soste in spiaggia o sedute salutari nel centro benessere dell’Hotel. I servizi erano davvero ampi, dall’hammam, ai massaggi, all’idromassaggio ecc. e la novità della talassoterapia, getti poderosi di acqua marina sul corpo. Io mi sono la-sciata allettare da un massaggio anti-cellulite... dolorosissimo, fatto da due ra-gazze tunisine che al posto delle mani avevano due badili. Dopo l’esperienza ho preferito la spiaggia, alla faccia della remise en forme!

Al pomeriggio ci si è come al solito ritrovati per il ciclo di conferenze. L’uniformità del tema ha consentito a tutti di seguire ed approfondire l’argo-mento salute. Inutile sottolineare l’interesse e la profondità degli argomenti trattati.

Cultura

Helia Ramos ci ha parlato, con la sua carezzante lingua spagnola, di Paracel-so, Tolomeo e dei 4 elementi in rapporto alla salute.

La Dott. Zerilli ha spiegato come esorcizzare il malessere. Molto bello il brano/poesia che Giordano Bruno aveva scritto su Saturno: “o vecchio lento e celere...”. Personalmente non amo molto alcune simbologie saturnine, detesto

Patrizia Troni

Nel documento LINGUAGGIO ASTRALE (pagine 160-167)