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L’ANTICAMERA DELLA METAMORFOSI

Nel documento LINGUAGGIO ASTRALE (pagine 82-91)

Ciò potrebbe significare che la metamorfosi nettuniana non potrà mai es-sere per così dire “pura “e spiegare il relativo fallimento delle ideologie, il ca-rattere spesso velleitario che il pianeta ispira; e anche il reinserimento di movi-menti rivoluzionari in uno schema comunque più o meno impositivo e prevari-catorio.

La metamorfosi-Aquario/gestazione-Pesci sarebbe quindi sempre condi-zionata da una “marzianità” di fondo: non sarà difficile constatare che la storia dell’umanità ha di fatto caratteristiche più marziane che nettuniane;2 d’altra parte Marte lasciato a se stesso non solo sarebbe pericolosamente incline ad una spirale di violenza e aggressività senza fine, ma la sua azione risulterebbe sempre meno incisiva, perché non avrebbe l’appoggio dell’idea nettuniana, né ci sarebbe la necessaria metamorfosi-gestazione per far nascere un nuovo ci-clo.

L’ultimo transito di Plutone in Capricorno va dal 1762 al 1778; è un perio-do che vede la conquista dell’indipendenza dei futuri Stati Uniti, di quella cioè che sarà una futura potenza a livello mondiale (Capricorno-indipendenza dalla madre-patria-Cancro e Capricorno-eminenza-potenza-egemonia e anche am-bizione ad essere sempre protagonista, ad avere sempre la leadership in cam-po internazionale, probabile effetto congiunto di Plutone-protagonismo e Ca-pricorno-potere). In Europa c’è un po’ ovunque il “dispotismo illuminato” che traveste la monarchia assoluta del vecchio regime in un potere sempre assolu-to, ma più razionale, più saggio, che accoglie e contemporaneamente imbri-glia le istanze illuministiche (il che è una perfetta sintesi di Plutone in Capricor-no). La Francia è l’unica a rimanere vittima di un conservatorismo cieco, pro-babilmente perché la sua natura virginea è estremizzata dal transito di Plutone al trigono; l’Austria e la Prussia taurine hanno invece sovrani e sovrane dal grande carisma (come la Russia-Pesci con Caterina) che si occupano un po’ di tutto e lo fanno con sincero interesse nei confronti delle idee illuministiche.

Bisogna anche notare che gli Stati Uniti diedero il primo esempio di uno stato repubblicano, democratico e moderno: qui Plutone, nel momento in cui intensifica al massimo la simbologia di “potere e blocco temporaneo della me-tamorfosi” in Europa, accompagnandola sull’orlo della rivoluzione, accettando bizzarri compromessi come il dispotismo illuminato ne fa intravedere anche l’esaurimento, la precarietà, appunto, proponendo una variante del Potere, ma pur sempre dalle fondamenta solide e durature; non è un caso poi che il 4 lu-glio 1776 ci fosse la Luna in Aquario: la Luna è anche “anticipazione” e si sa come la rivoluzione americana, pur creando ex novo una nazione, farà da de-tonatore a quella francese.

Andando a ritroso, arriviamo al transito di Plutone che va dal 1516 al 1532. Troviamo subito un sovrano di grande importanza come Carlo V d’Asburgo, il quale si troverà ad ereditare il regno di Spagna con relative colo-nie e l’impero di Germania, nonché ad essere arbitro indiscusso in Italia (nel 1530 ne diventerà re).

Carlo V è quindi, secondo me, una sorta di paradigmatica icona di Pluto-ne in Capricorno: l’estensioPluto-ne dei suoi territori, il carisma e il prestigio che

eb-be sono una mirabile somma delle simbologie tra pianeta e segno: Plutone-protagonismo-carisma-politica e Capricorno-potere-dominio-autorità e auto-revolezza.

In questo periodo vediamo anche l’avvio da parte di Martin Lutero (altra “icona” di Plutone in Capricorno) della sua rivolta contro la chiesa di Roma. Notiamo subito un’analogia simbolica con la rivoluzione americana: anche qui si tratta di una ricerca di autonomia, d’indipendenza dalla madre chiesa.

Lutero si scaglia contro le pratiche d’indulgenza, contro la “morbidezza” dei costumi alla corte papale (tutte caratteristiche associabili evidentemente all’edonistico, indulgente, morbido e passivamente egoista Cancro).

Propone il sacerdozio universale, la possibilità d’interpretare

autonoma-mente le Sacre Scritture, di aver un rapporto immediato e diretto con la

divini-tà; il protestantesimo ha poi caratteri notoriamente spartani, scevri da qualsia-si edonismo (basti pensare al qualsia-significato del termine “luterano”), da qualqualsia-siaqualsia-si speranza, da qualsiasi lunare velleità di redenzione: la grazia è solo per un mi-noritario gruppo di predestinati (Capricorno-selezione naturale); la divinità si fa in un certo senso più distante, soprattutto più imperscrutabile, il Paradiso (l’Eden di cancerina memoria, l’infanzia innocente dell’umanità) per i prote-stanti è più difficile da raggiungere.

Occorre sottolineare che accanto a Plutone in Capricorno, Nettuno era in Aquario; si può supporre che la fortissima spinta al cambiamento di Nettuno abbia per così dire modificato l’azione di Plutone, e abbia stimolato il lato spe-culativo-dottrinario del Capricorno; ma anche che la tensione tra mantenimen-to di uno status quo (il papa e l’imperamantenimen-tore all’inizio) e l’esigenza di metamor-fosi e rigenerazione spirituale siano uscite nel medesimo tempo allo scoperto, provocando l’urto frontale tra conservatorismo capricorniano e rinnovamento aquariano.

La presenza di Plutone e Nettuno in Capricorno e Aquario ha stimolato dialetticamente, come in parte abbiamo già visto, gli opposti Cancro e Leone: come a dire una contestazione “nordica” contro i valori “latini” espressi dai due segni estivi; l’opposizione al Leone da parte di Nettuno la si può riferire al sacerdozio universale e alla contestazione dell’autorità ecclesiastica; l’opposi-zione al Cancro si riferisce anche nel particolare di non considerare il battesi-mo (acqua santa-Luna) e le opere buone - ed in generale i sacramenti come sufficienti, nella sostanza, a redimere il credente: il peccato è giustificato gra-tuitamente solo da Dio, l’uomo vive perennemente nella macchia del peccato originale, come se il super-Io -Saturno-Capricorno impedisse qualsiasi indul-genza, qualsiasi rilassamento; la divinità, anzi, diventa in un certo senso un super-Io macroscopico; mentre le estasi dei santi latini hanno probabilmente radici nel calore solare da una parte, e nella sensibilità lunare dall’altra.

Alla lunare pietà, al leonino gusto della liturgia , dei fasti e delle opere meritorie prende il posto il saturnino ed uraniano esercizio del proprio dovere civile.

Lo Scorpione Lutero (ri) svela anche la precarietà dell’uomo, precarietà che consiste proprio nell’impossibilità pragmatica di assurgere alla vita eterna

e, capricornianamente, non si fa illusioni; l’uomo è più solo (Capricorno-solitu-dine), in balìa del suo destino (il “servo arbitrio”) che si può “esorcizzare” con la fede; il mistero della morte e del destino ritornano con il protestantesimo di attualità.

Il rigore morale e la lucidità saturnine derivanti dalla consapevolezza della condizione permanente di errore e dalla separazione tra la fede e le opere, avranno poi i loro indubbi effetti nella formazione di una mentalità protestan-te-capricorniana dove il senso del dovere per il dovere, il lavoro e l’arricchi-mento conseguente3 finiranno per far sperare in un recupero tutto mondano delle illusioni perdute: le capacità imprenditoriali diverranno, per i calvinisti, un segno dell’elevazione divina.

Anche valutando i precedenti transiti, sembrerebbe proprio che determi-nino la presenza di uomini di potere di grande spessore e importanza per il corso della storia.

448-428 a.C. - età di Pericle: politica imperialista ed aggressiva;

egemo-nia nel Peloponneso da parte di Atene. Edificazione di edifici pubblici e religio-si che confermano il prestigio raggiunto: il Partenone (riflesso dialettico del Cancro-architettura)

203-183 a.C. - i Romani sconfiggono definitivamente i Cartaginesi,

an-che grazie ad uno stratega come Scipione l’Africano; nel 197 sconfiggeranno la Macedonia, nel 189, sempre per merito di Scipione l’Africano, anche la Si-ria: Roma adotta una politica militarista e imperialista (letterale traduzione di Plutone-politica e Capricorno-imperialismo), che mira però, almeno per ora, ad un coinvolgimento indiretto, senza la responsabilità di annessioni territoria-li, cercando di mantenere una sorta di status quo. Di fatto, con questo transito, Roma inizia la sua egemonia nel Mediterraneo.

42-60 d.C. - imperatore Claudio fino al 54; poi Nerone , con il quale il

principato si avvia sempre più a diventare autocratico anche nella forma.

287-305 d.C. - imperatore Diocleziano, che risollevò l’impero dopo

cin-quant’anni di anarchia militare (corrispondenti ai transiti di Plutone in Scorpio-ne e Sagittario), rallentandoScorpio-ne la decadenza; con questo imperatore il princi-pato si trasforma definitivamente in una monarchia assoluta di diritto divino. Assai significativo è che viene introdotto a corte l’atto di prostrarsi davanti al-l’imperatore. Diocleziano, oltre a bloccare le incursioni dei barbari ai confini, è l’artefice dell’ultima persecuzione dei cristiani, ritenendo che la conservazione ad oltranza dei valori tradizionali fosse salutare per mantenere l’unità geopoli-tica. Il successivo transito di Plutone in Aquario segnerà invece il decisivo cambiamento nel rapporto tra l’Impero e la Chiesa: del 313 è l’Editto di Milano (tolleranza e libertà di culto) che porterà all’Editto di Tessalonica del 380 (Plu-tone in Ariete!), con il quale nasce anche formalmente (dopo la “gestazione” di Plutone in Pesci) l’Impero Romano-Cristiano. Plutone in Ariete segna insom-ma la definitiva conquista della storia da parte del Cristianesimo.

532-550 d.C. - Giustiniano imperatore d’Oriente, definito nei libri di

sto-ria come il più grande sovrano bizantino, il quale finirà per scacciare gli Ostro-goti dall’Italia, realizzando il sogno di restaurare l’Impero Romano almeno nel

Mediterraneo (“Renovatio Imperii”); sogno destinato a svanire nel successivo transito di Plutone in Aquario: nel 569 iniziano ad arrivare dalla Pannonia (odierna Ungheria) i Longobardi.

778-796 d.C. - ascesa di Carlo Magno re di Francia dal 771, che manda

via i Longobardi dall’Italia settentrionale, assoggetta i Sassoni (nel 782, a Ver-den, ne giustiziò 4500) stermina gli Avari e fonderà poco dopo (800) il Sacro Romano Impero, parendo ai contemporanei che egli sia riuscito a resuscitare i fasti dell’Impero a Occidente. Non credo necessiti di particolari commenti il prestigio, il carisma ed il potere che questo sovrano raggiunse. Nel 794 stabili-rà come capitale Aquisgrana, costruendovi gli edifici simbolo del potere caro-lingio, una “nuova Roma” dal punto di vista simbolico; il Capricorno-potere sfrutta l’opposto Cancro-architettura, come già nell’Atene di Pericle. Si ricor-derà come l’unità geopolitica di Carlo non sopravviverà a lungo, di fronte al-l’emergere degli stati nazionali.

1024-1042 d.C. - imperatore di Germania è Corrado II il Salico, il quale

promulga la Constitutio de feudis (1037) che riconosce la successione dei feu-di minori: il suo scopo era quello feu-di rafforzare in questo modo il potere regio, trovando alleati nei valvassori e mirando ad indebolire i grandi proprietari ter-rieri, la grande aristocrazia, soprattutto in Italia, sempre più insofferente al do-minio imperiale.

1270-1287 d.C. - imperatore è questa volta Rodolfo d’Asburgo che

ri-conquista l’Austria, la Stiria, la Carinzia e la Carniola nel 1276; è l’ascesa della casata degli Asburgo. In Italia meridionale si vede l’insediamento di Carlo d’Angiò, il quale con la sua politica fiscalmente oppressiva scatenò la ribellio-ne dei siciliani (vespri siciliani del marzo 1282) che chiesero aiuto agli Arago-na, scatenando una guerra tra Angioini e Aragonesi conclusasi solo nel 1302. È interessante notare come, a quanto pare, Plutone in questo caso esalti la simbologia di “indipendenza” e di “isola”.

Da queste note mi sembra di poter dedurre delle costanti di Plutone in Capricorno, indipendentemente dalle posizioni degli altri pianeti lenti:

I – Affermazione e consolidamento di un potere e di una politica di tipo imperialistico frutto della somma tra la simbologia “politica” di Plutone e quel-la di imperium del Capricorno (nel senso originario quel-latino di dominio, coman-do, che può anche prescindere dalle nazionalità e dei popoli dell’opposto Can-cro). Si vedano l’Attica di Pericle, l’egemonia di Roma nel Mediterraneo con la sconfitta di Cartagine, la restaurazione di Diocleziano, la conquista dell’Italia con Giustiniano (col sogno della renovatio imperii), il Sacro Romano Impero di Carlo Magno, l’ascesa degli Asburgo; ma anche la nascita di quella che sarà effettivamente una potenza imperialista come gli Stati Uniti, senza dimenticare l’Impero di Carlo V, vero coacervo di popoli differenti.

II – Tale potere è concentrato in modo autorevole, prima ancora che eventualmente autoritario – visti i tempi in cui ancora non esisteva la moderna democrazia – nelle mani di personaggi che comunque hanno effettivamente il carisma e, soprattutto, un profilo di statisti e leader, come si direbbe oggi; questo è risultato della fusione tra Plutone-carisma-protagonismo-leader e

Ca-pricorno-autorità-potere-razionalità (si pensi alla successione di questi nomi: Pericle, Scipione l’Africano, Claudio, Diocleziano, Giustiniano, Carlo Magno, Carlo V); da questo punto di vista, mi sembra di poter escludere, almeno con-siderando la posizione in sé e per sé , derive autoritarie.

III – Plutone sembra intensificare il carattere di preservazione dello status quo, ora restaurando, ora cercando di contrastare e rallentare e/o frenare eventuali fremiti di cambiamento che siano presenti; la posizione successiva di Plutone in Aquario metterebbe in evidenza quali aspetti di cambiamento il passaggio precedente abbia bloccato e rallentato.

IV – Parallelamente alla formazione di entità geo-politiche complesse sembra anche stimolata la simbologia del Capricorno di “indipendenza” da qualsiasi tradizione che possa ricordare per analogia l’immagine della madre (sia essa per esempio, la madre-Patria o la madre-Chiesa).

Il prossimo transito di Plutone in Capricorno è innanzi tutto segnato nella sua prima metà (2010-2016) dalla quadratura da parte di Urano in Ariete4, quadratura che è analoga a quella degli anni trenta, avvenuta con Plutone in Cancro. Quella quadratura accompagnò (complice l’alienato Nettuno in Vergi-ne, che ha esaltato ideologicamente la componente reazionaria del segno) la terrificante realizzazione pratica del nazi-fascismo, miscuglio di nazionalismo (Plutone in Cancro) e aggressività autoritaria organizzata politicamente (Urano in Ariete), di abbandono passivo e rinunciatario delle masse a sistemi autorita-ri pautorita-rivi di ogni logica; l’esito fallimentare e distruttivo era implicito nell’aspetto del quadrato.

In questo caso l’aspetto era accomunato dalla carenza saturnina dei due segni, donde la completa irrazionalità del fenomeno, il completo abbandono agli istinti più negativi ; il carattere “sadico” di Plutone, sotto la pressione ne-gativa di Urano, si era introvertito nelle interiora dell’inconscio collettivo, dan-do luogo ad una passività destinata ad essere modellata in un’acquiescenza estrema nei confronti dell’autorità anti-democratica e anti-liberale (quadrati al-la Bial-lancia) e dove il Potere abbandona al-la sua tradizionale distanza dalal-la mas-sa indistinta (quadrati al Capricorno). Sembra quasi che lo Zodiaco ci inviti a diffidare saturnianamente dei movimenti politico-ideologici che fanno sfoggio di ampi ed eccessivi consensi. La democrazia-Bilancia è fatta di una mediazio-ne tra il popolo mediazio-nel suo complesso ed il potere, che è poi in definitiva il tanto disprezzato parlamento e si oppone al massimo all’autorità che si appoggia sull’aggressività, o che basa il suo consenso, per esempio, su una campagna militare.

Collocato in questa prospettiva il futuro quadrato mi sembra indicare an-ziché l’insorgere di regimi totalitari di massa, l’affermarsi di una classe dirigen-te che va contro le aspettative e i desideri dell’umanità nel suo complesso, av-vertita quindi come distante e anche lesiva dei diritti del prossimo in generale. Penso sia qualcosa di differente da un “normale” potere di tipo autoritario co-me siamo abituati a considerarlo, perché è appunto il consenso sia passivo (Cancro) che democratico (Bilancia) a venire meno.

proprio l’imposizione di uno status quo, il tentativo di arrestare il cambiamen-to; ebbene, poiché questo avverrà dopo un periodo di forti tensioni ideologiche , è chiaro che sarà un tentativo di bloccare le conseguenze di queste tensioni, conseguenze quali, per esempio, una eventuale trasformazione della globaliz-zazione (affermatasi con Plutone in Sagittario) in una società aperta e relativi-sta.

Ciò non sarebbe poi così negativo, se non fosse che la quadratura di Ura-no in Ariete pone seri interrogativi sull’efficacia pratica e sulla validità etica di tale tentativo restauratore; pur di mantenere uno status quo, di conservare una Tradizione, la politica ed i suoi leader potrebbero essere disposti a tutto, poi-ché Plutone leso esaspera le ambizioni e il conservatorismo del Capricorno, al di là di qualsiasi opportunità (Urano leso); e ciò, come si può intuire, potrebbe essere pericolosamente dannoso; d’altra parte, Urano può far mancare con-cretamente i mezzi - o dare mezzi sbagliati- per imporre una situazione socio-politica il più possibile duratura: Urano in Ariete mette effettivamente l’accento sulla precarietà, sull’instabilità, vuoi anche sull’aggressività (nel senso più esteso) di situazioni che minacciano la stabilità di qualsiasi potere, mettendo-ne in evidenza proprio il carattere che in fondo Plutomettendo-ne vorrebbe occultare: quello di non essere eterno.

Insomma, il tentativo di Plutone in Capricorno di mantenere un certo tipo di status quo è destinato in quegli anni ad essere in qualche modo frustrato o perché i detentori del potere useranno mezzi sbagliati, impopolari e magari an-ti-democratici o perché un contingente uraniano imprevedibile, impulsivo, ir-ruente e aggressivo impedisce un minimo di durata.

Il quadrato in questione potrebbe mettere in primo piano anche questioni legate all’indipendenza di popoli che ancora non hanno uno stato; vi potrebbe essere una recrudescenza di movimenti separatisti o comunque legati all’esi-genza di autonomia da uno stato preesistente

Personalmente ritengo che sarà un periodo duro per istituzioni sovrana-zionali tipicamente libriche come l’ONU e che azioni unilaterali saranno più frequenti, nonché le politiche “imperialiste” magari perpetuate senza vera ne-cessità .

Un certo spirito anti-associativo e tendente a rifuggire qualsiasi compro-messo potrebbe pervadere sia la politica interna ai paesi sia quella delle rela-zioni internazionali.

Anche la giustizia-Bilancia non penso godrà di particolari favori, perché sarà piegata alla volontà dei pochi, e perché sarà facilmente manipolata dagli interessi egoistici o del potere stesso.

I deboli-Cancro e gli altri-Bilancia non saranno quindi al massimo della considerazione; Ariete e Capricorno hanno in comune infatti Marte il quale è poco indulgente, poco sensibile a questioni affettive e altruistiche; viceversa l’autonomia, l’egoismo, l’individualismo, un superomismo volontarista ad ol-tranza saranno più diffusi, così come sembrerebbero profilarsi tempi difficili per le associazioni di volontariato, per l’assistenza pubblica, per la previdenza sociale; e anche per le donne e i loro diritti, in un rinnovato fervore

tradiziona-lista e maschitradiziona-lista, magari con il beneplacito religioso di Nettuno in Pesci. A meno che (o forse proprio per questo) il transito non rispecchi un sempre più forte rinnegamento da parte della donna stessa dei ruoli proposti dal Cancro e dalla Bilancia a livello sociale di madre e moglie; la famiglia-Cancro e l’istitu-zione matrimoniale-Bilancia potrebbero trovarsi veramente in crisi; ed è inte-ressante notare che lo stesso Nettuno in Pesci esalta la solitudine e la devia-zione dalla norma dei legami convenzionali.

Poiché Nettuno sarà in Pesci dal 2012 è chiaro che le questioni ideologi-co-religiose, le questioni inerenti ai modelli-Nettuno di civiltà differenti rimar-ranno importantissime; ma dopo il sia pur violento impatto di Nettuno in Aquario, Nettuno in Pesci può indurre a forme regressive, ad un certo distacco e disinteresse dal mondo, che può appoggiare sotterraneamente il “menefre-ghismo” di Urano in Ariete e Plutone in Capricorno.

La tecnica-Urano potrebbe iniziare ad avere sempre meno risorse da sfruttare (quadrato a Plutone, tra l’altro simbolo del petrolio, ma in generale di tutte le risorse nascoste alla vista, da estrarre fuori), scatenando comporta-menti irrazionali e poco interessati al bene comune. La quadratura in questio-ne è anche preoccupante per la natura-Cancro, per la madre-terra, per l’ac-qua. Il transito successivo di Urano in Toro, in questa logica, sembra indicare effettivamente il fare i conti con l’ambiente-Toro, forse con uno sfruttamento di risorse più ecologiche (e si noti che il Toro è opposto allo Scorpione-petrolio-inquinamento, così come tra il 2012 e il 2013 Saturno sarà proprio in Scorpio-ne).

Urano è anche simbolo della medicina e della chimica e il Capricorno sappiamo essere il segno della chirurgia; Nettuno in Pesci è forte d’altra parte nella sua simbologia di metamorfosi, ma anche di sistema immunitario, oltre che essere genericamente legato alla malattia e alle epidemie. Non voglio cer-to azzardare previsioni in quescer-to campo, ma mi limicer-to a segnalare che il con-flitto tra Urano e Plutone e la contemporanea presenza di Nettuno in Pesci non favoriscono certo la medicina, intesa come scienza che si prefigga di sconfig-gere qualsiasi tipo di malattia.

A livello statistico potrebbe esservi un incremento di malattie che

Nel documento LINGUAGGIO ASTRALE (pagine 82-91)