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Patrimonio storico ferroviario in Europa e in Italia

3.5 Gli scenari classici da Salonicco ad Atene

La storia delle ferrovie greche è molto recente, infatti la prima ferrovia fu costruita nel 1869 come collegamento tra il Pireo e Atene, con scartamento standard. La rete ferroviaria greca si è successivamente ampliata grazie a investimenti di compagnie private straniere, in particolare ottomane, in quanto il collegamento tra Costantinopoli e Vienna avveniva via Salonicco. Per il sultano turco, dunque, l’efficienza delle linee ferroviarie greche era di grande importanza.245

Nel periodo compreso tra gli Anni ’60 dell’Ottocento e l’inizio della Prima Guerra Mondiale la Grecia crebbe molto territorialmente e al Congresso di Berlino (1878) le vennero riconosciuti la Tessaglia e parte dell’Epiro. Solo successivamente vennero annesse parti della Tracia e della Macedonia. Sul finire del XIX secolo fu chiamato dal governo greco un ingegnere italiano, Evaristo De Chirico, cui furono affidate progettazione e costruzione delle linee Volos-Larissa-Kalambaka (1882-1886) e Volos-Milies (1897-1905). Quasi contemporaneamente, tra il 1885 e il 1909 vennero avviate le costruzioni delle linee ferroviarie del Peloponneso (Atene-Lavrion, Pireo- Larissa) allo scopo di raggiungere l’allora confine turco nella città di Papapouli.246

Nel 1918 Atene venne collegata all’altra importante città della Grecia, Salonicco, tramite una ferrovia a scartamento standard lungo la quale, ancora oggi, dieci coppie, tra treni locali e treni espressi, effettuano questo tragitto giornaliero, inoltre la ferrovia è catalogata nella lista delle ferrovie storiche

245 Cfr. HELLANDER (a cura di), Grecia continentale, EDT, Torino, 2010, p. 412. 246 Ivi, p. 413.

greche perché due volte l’anno un treno storico risalente al 1920 percorre l’intera linea prettamente occupato da turisti e ferramatori greci e turchi. Dopo aver lasciato la città greca a nord di Salonicco i treni percorrono una vasta pianura formatasi dai delta dei fiumi Axios e Aliakmon. La stazione di Platy, snodo per la Macedonia occidentale, è la prima fermata rilevante poiché 16 chilometri più a sud si trova il sito archeologico di Pella. Proseguendo la linea costeggia il golfo di Thermaic, mentre sull’altro lato del treno la vista spazia sul Monte Olimpo. Dopo Platamon il treno inizia una lenta salita attraverso i ripidi canyon della Valle di Tempi, lungo la quale scorre il fiume Pineios. Una volta fuori dai canyon i treni acquistano velocità nella discesa verso la pianura di Tessaglia. Il treno ferma a Larissa, da qui dipartono i treni per Volos. A sud di Larissa i treni percorrono il tratto più veloce del percorso ferroviario fino alla isolata stazione di Paleofarsalo, dopo la quale la linea lascia la Tessaglia e inizia un accidentato percorso sull’altopiano del Monte Parnaso. Il treno sembra quasi abbracciare la montagna facendo scalo a Cheronia, Delfi e Tebe, prima di iniziare la lunga discesa nella pianura Attica. A questo punto i treni prendono velocità perché si avvicinano alla capitale: l’arrivo ad Atene dopo 6 ore di viaggio è un sollievo e da qui partono le linee per il Peloponneso e per il porto del Pireo.247

La rete ferroviaria greca uscì quasi completamente distrutta dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale e dalla Guerra Civile: nei dopoguerra iniziò la ricostruzione e tutte le linee vennero ricostruite con scartamento standard, ma l’atto più importante per le ferrovie greche fu la loro progressiva nazionalizzazione a partire dal 1955. La SEK (Sidirodromoi Ellinikou Kratos), azienda di Stato delle ferrovie greche a capitale privato, iniziò ad acquistare nuovo materiale rotabile per rendere le ferrovie greche competitive con quelle del resto di Europa orientale. Dagli Anni ’70 l’Organismos Sidirodromon Ellados (azienda di Stato a capitale pubblico) subentrò alla SEK nell’esercizio delle linee ferroviarie greche portando a

1800 i chilometri elettrificati di linee nazionali a scartamento standard, ai quali si devono aggiungere 900 chilometri non elettrificati a scartamento standard, 22 chilometri non elettrificati a scartamento di 750 millimetri e 20 chilometri non elettrificati a scartamento di 600 millimetri e a esclusivo uso turistico. La compagnia ferroviaria ellenica – dal 2005 scorporata in Società per Azioni – è impegnata attualmente nella ristrutturazione della maggior parte delle tratte e nel rinnovamento del parco rotabili.248

Le linee storiche e i musei ferroviari non sono molto numerosi nell’Europa orientale anche perché molte delle linee utilizzate per le attività minerarie sono ancora in uso per il trasporto lavoratori.249 Nella vastità di musei greci

se ne scorgono addirittura tre di entità ferroviaria, si tratta del Museo ferroviario della Municipalità di Kalamata, del Museo OSE di Atene e del suo succursale nella città di Pireo. Il primo espone la ricostruzione di un’intera stazione, con un piccolo edificio a due piani per il capostazione, quattro banchine e un padiglione all’ingresso con panchine per i passeggeri in attesa; inoltre ospita sette locomotive a vapore e una diesel, due carrelli (uno azionato a pedali e l’altro manuale), una gru azionata manualmente (del 1890), tre carrozze passeggeri di prima classe, cinque vagoni divisi in prima e seconda classe (del 1885) e otto treni merci di vario tipo collocabili tra gli anni 1885 e 1947.

Il Museo OSE di Atene fu fondato nel 1968 dall’azienda di Stato che aveva in gestione le ferrovie greche. Si tratta di un piccolo edificio, diviso in padiglioni, all’interno di uno dei quali è ospitata una collezione di locomotive e carrozze – non sempre ben conservate – esposte in ordine cronologico, che illustrano in modo esaustivo la storia delle ferrovie greche. La raccolta ferroviaria è completata da un buon assortimento di vagoni reali, vecchi tram ateniesi, attrezzi, biglietti, uniformi e apparecchiature meccaniche che risalgono al XIX

248 Cfr. HELLANDER (a cura di), Grecia continentale, op. cit., pp. 413-414. 249 Cfr. AA.VV., In treno per l’Europa, op. cit., p. 350.

secolo e mirano a ricostruire la storia dei trasporti greci in generale, conservati in un’ampia sala adiacente al padiglione ferroviario.250

Dal 2005 l’OSE della capitale ha aperto una sede distaccata in Pireo, si tratta dell’Elettric Railway Museum di Pireo, ospitato all’interno dell’ex sede postale della città. In museo è conservata una piccola collezione di oggetti ad uso ferroviario (biglietti d’epoca, spille, berretti, divise, manuali, segnali) inoltre sono conservate numerose fotografie, divise in due sezioni: “Costruzione delle ferrovie” e “Ferrovieri”. Gran parte della collezione di questo museo è occupata da documenti storici relativi la costruzione delle ferrovie greche (progetti, fogli di calcolo, storia dell’elettrificazione), molti dei quali, per mancanza di spazio, sono ancora in deposito e non esposti al pubblico.251

250 Ibidem.