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Le origini del gruppo del Partito Popolare Europeo risalgono al 1952, anno in cui i delegati all’Assemblea comune della CECA dei partiti cristiano-democratici dei sei Paesi fondatori si riunirono per sottoscrivere un’“alleanza ufficiosa” pensata come base per una futura organizzazione più strutturata16. Il primo gruppo si costituì

ufficialmente il 16 giugno 1953 presieduto da Emmanuel Sassen deputato dei Paesi Bassi. Nel 1979 fu adottato il nome con il quale il gruppo è conosciuto ancora oggi, denominazione cambiata solo per periodo di tempo, dal 1999 al 2009, quando si utilizzò l’indicazione gruppo del Partito Popolare Europeo (Democratici Cristiani) e dei Democratici europei17. Nel 1989, con la caduta del muro di Berlino, si aprì una nuova fase della storia dei popolari europei, i quali si fecero promotori della riunificazione della Germania e del suo ingresso nella Comunità europea immaginata come uno spazio sempre più integrato ed inclusivo, pronto ad accogliere anche le nuove democrazie pluraliste che si stavano formando nei Paesi appartenenti all’ex area sovietica. La posizione espressa dal gruppo PPE in quel

14 Ibidem.

15 Bardi et alii. op. cit. p.139.

16 Cfr. Dunne M. (2018), Gruppo Ppe al Parlamento europeo, Unità pubblicazioni Servizio stampa e comunicazione Gruppo del Partito popolare europeo al Parlamento europeo, Bruxelles, testo disponibile all’URL: https://www.eppgroup.eu/it/area-stampa/pubblicazioni/gruppo-ppe-1953- 2018.

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periodo è riassumibile con le parole che il Cancelliere tedesco Helmut Kohl pronunciò il 23 novembre 1989, in occasione della discussione in Aula al PE:

“Per la prima volta dopo la fine della Seconda guerra mondiale è dunque lecito sperare

che il conflitto Est-Ovest sarà superato, che vi sarà stabilità duratura e libertà per tutti nell’intera Europa”18

I successivi anni Novanta e Duemila videro il centro-destra europeo sempre più attivo sul fronte del rafforzamento del processo di integrazione europea realizzato innanzitutto con la firma del Trattato di Maastricht e poi con l’introduzione dell’Euro come moneta unica considerata come un «simbolo potente dell’identità europea e espressione dei valori dell’Unione Europea stessa». Anche il più grande allargamento della storia dell’UE, avvenuto il 1° maggio 2004 con l’ingresso di dieci Stati dell’Europa centrale ed orientale, fu accolto con entusiasmo e visto come la fine della divisione del continente europeo e l’inizio di una nuova era basata sulla condivisione degli stessi valori di democrazia, Stato di diritto e rispetto delle libertà e dei diritti fondamentali19. Le idee sostenute dai popolari furono di gran lunga le più condivise dai cittadini europei e nonostante la «forte eterogeneità interna», è dal 1999 che il Gruppo del PPE si conferma essere il preferito dagli elettori, sebbene con numeri ridotti rispetto al passato20. La Presidenza del gruppo del PPE è composta dal Presidente Manfred Weber e da dieci vicepresidenti che hanno il compito di dirigere i gruppi di lavoro e le altre attività dei deputati nelle sedute plenarie e di rappresentare il gruppo nelle relazioni esterne21. Questa, insieme ai Capi delle Delegazioni nazionali, costituisce l’Ufficio di Presidenza incaricato di preparare i lavori per le sessioni in plenaria. Infine, il ruolo politico di preminenza è rivestito dall’Assemblea che riunisce tutti i membri del gruppo e si occupa, tra le altre cose, di eleggere la Presidenza del gruppo e di creare i gruppi di lavoro22.

Attualmente il gruppo del Partito Popolare Europeo esprime la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen così come aveva eletto il suo

18 Ibidem. 19 Ibidem.

20 Cellante G., (2020), I gruppi politici del Parlamento europeo: Il Partito Popolare Europeo, «Lo Spiegone», testo disponibile all’URL: https://lospiegone.com/2020/01/23/i-gruppi-politici-del- parlamento-europeo-il-partito-popolare-europeo/.

21 PPE (Gruppo Partito Popolare Europeo), Come lavoriamo, testo disponibile all’URL: https://www.eppgroup.eu/it/chi-siamo/come-lavoriamo.

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predecessore Jean-Claude Juncker, ma come accennato in precedenza, il PPE ha visto ridotti i propri seggi nell’assemblea di Strasburgo da 270 a 221 nel 2014, e da 221 a 182 nel 2019 ottenendo il peggior risultato dal 1989. La prestazione meno buona è stata quella di Forza Italia e del francese Les Républicains, mentre si sono dimostrate forze trainanti del gruppo la CDU/CSU tedesca, Piattaforma Civica in Polonia, i liberali in Romania e Fidesz in Ungheria.

Grafico n. 10

Andamento elettorale del PPE 1979-2019 23

23 Cellante G., (2020), I gruppi politici del Parlamento europeo: Il Partito Popolare Europeo, «Lo Spiegone», testo disponibile all’URL: https://lospiegone.com/2020/01/23/i-gruppi-politici-del- parlamento-europeo-il-partito-popolare-europeo/.

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Tabella n. 4 Il gruppo parlamentare in oggetto riunisce i

rappresentanti eletti in Parlamento dal Partito Popolare Europeo, costituito nel 1976 dalla DC italiana, dalla CDU-CSU tedesca e dai partiti cristiano-sociali e democratici del Benelux e al quale aderì nel 1973 il partito irlandese Fine Gael. Negli anni Ottanta il PPE decise di «reinventarsi come forza alternativa alla sinistra»24 e di aprirsi quindi a forze conservatrici e liberali non provenienti dalla tradizione politica propria del partito, motivo per cui furono accolti i deputati greci eletti con il partito conservatore Nea Demokratia, i conservatori portoghesi e i popolari spagnoli eredi del regime franchista. 25

Nel 1992 l’ingresso nel Gruppo del PPE di soggetti politici dichiaratamente euroscettici, cioè i Conservatori inglesi e danesi, segnò un cambio radicale nei rapporti di forza interni al Partito Popolare, infatti i «partiti d’ispirazione democristiana furono messi in minoranza dai partiti “right-located”», così come definiti da Hix (2002 cit. in Emanuele 2014). Questa propensione all’inclusione se da un lato minò la coesione interna al gruppo e al partito, dall’altro consentì un importante ascesa elettorale concretizzatasi nella vittoria del 1999, dove il PPE raggiunse il suo massimo storico con il 37.2% delle preferenze. In seguito all’allargamento ad est del 2004 nuovi partiti decisero di aderire al programma della destra europea, tra cui i conservatori e liberali di Ungheria, Repubblica Ceca, Polonia e i partiti cristiano-democratici di Slovacchia e Slovenia, spinti dal

24 Ibidem.

25 Tabella realizzata sulla base delle informazioni ricavate dal sito ufficiale del Partito Popolare Europeo: https://www.epp.eu/parties-and-partners/.

42 desiderio di ottenere una definitiva legittimazione democratica. La forte eterogeneità politica del gruppo, come detto sopra, non ebbe pesanti ripercussioni sotto il piano dei risultati elettorali, ma culminò in contraddizioni ideologiche che nel 2009 portarono alla fuoriuscita degli euroscettici inglesi che andarono a formare il Gruppo de Conservatori e Riformisti Europei (ECR). L’attività principale del PPE è quella di «formulare strategie politiche a lungo termine, per fungere da punto focale di contatto per i politici di centro-destra dell'Europa e agire come un punto di riferimento politico per i partiti nei Paesi europei non appartenenti all'UE»26. Il gruppo parlamentare è rappresentato nel Congresso, nell’Assemblea politica e nella Presidenza del partito e i Capi di Stato e di Governo dell’UE appartenenti alla famiglia dei popolari europei si riuniscono in Vertici prima di ogni Consiglio per discutere e coordinare le posizioni rispetto all’agenda politica27.

Membri del gruppo e del Partito Popolare Europeo 28

26 PPE (Gruppo Partito Popolare Europeo), Come lavoriamo, testo disponibile all’URL: https://www.eppgroup.eu/it/chi-siamo/come-lavoriamo

27 Ibidem.

28 Tabella realizzata sulla base dei dati ricavati dal sito ufficiale del PPE. https://www.europarl.europa.eu/meps/it/search/tab

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2.3 Come opera il gruppo del Partito Popolare Europeo: principi e obiettivi