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I populismi di destra: il fronte sovranista al Parlamento Europeo

Il termine sovranismo fu coniato negli anni Settanta dal Parti Québequois per descrivere la propria azione politica volta all’ottenimento dell’indipendenza della provincia del Québec dal Canada. Oggi, sebbene questa parola sia diventata di uso comune nel linguaggio politico, risulta ancora difficile darne una definizione univoca84. Alles e Badie (2016 cit. in Mastropaolo 2019) ne distinguono tre tipologie, la prima per descrivere il contesto statunitense, ossia il “sovranismo conservatore”; la seconda tipica di alcune potenze emergenti intenzionate a esercitare la loro sovranità in maniera crescente, detta “neo sovranismo” e infine l “archeo sovranismo” utilizzato da leader e formazioni populiste di estrema destra per mascherare alcune posizioni xenofobe e razziste85. Il populismo di destra si caratterizza infatti per una concezione “chiusa, etnocentrica ed esclusiva di

81 Urbinati N. op.cit. p. 17. 82 Urbinati N. op.cit. pp. 22-23. 83 Chiantera-Stutte P. op.cit. p. 182.

84 Mastropaolo A, Mastropaolo A. (2019), “Sovranismi”, «Costituzionalismo.it-Fascicolo 1», testo disponibile all’URL: https://www.researchgate.net/publication/333602070_sovranismi.

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popolo”86, dal quale deriva la richiesta di un ritorno alle sovranità statali e al potere decisionale degli Stati che i «fenomeni della globalizzazione incontrollata e dell’espansione delle realtà sovranazionali» hanno contribuito ad erodere87.

Dall’analisi dei manifesti e programmi d’azione dei partiti e gruppi politici di destra al Parlamento europeo emerge quindi la necessità di revisione dell’architettura politica dell’Unione Europea, con una riforma dei trattati che consenta la valorizzazione delle diverse identità nazionali, viste come un modo per recuperare quella centralità perduta dagli Stati e come antidoto contro la paura percepita nei confronti delle «ondate immigratorie e la possibile fruizione da parte degli immigrati dello status e dei privilegi della cittadinanza»88. Il fronte sovranista sfrutta questi sentimenti di ostilità e pericolo per mobilitare il corpo elettorale contro lo status quo di potere europeo e piuttosto che proporre un’”identità comune europea” a cui fare riferimento, spingono sulla necessità di allentare i vincoli comunitari per arginare quella crisi della rappresentanza e del modello liberale di democrazia, di cui l’UE viene considerata la principale responsabile89. Il sovranismo infatti, così come il populismo, può essere letto come una «richiesta di maggior intervento e assunzione di responsabilità politica» da parte delle istituzioni preposte al governo delle nostre comunità e che sembrano essere sempre più lontane da quegli ideali che ispirarono la nascita dall’UE, in particolare il superamento delle «contrapposizioni nazionaliste e dei totalitarismi» per assicurare ai popoli europei pace e stabilità90. Il riemergere di «spinte secessioniste», secondo questo primo

punto di vista, non solo certificherebbe il fallimento dell’Unione nel perseguire questi obbiettivi, ma rappresenterebbe paradossalmente anche una richiesta di rivedere il cammino di integrazione intrapreso per sviluppare nuove forme di cooperazione più efficaci per tornare a costruire uno spazio alternativo di collaborazione tra Stati91. Si capovolge così la prospettiva rispetto a quanto visto fino a ora ed è quindi l’Unione Europea a essere considerata come uno “spettro che

86 Chiantera-Stutte P. op.cit., p. 177

87 Rodomonte M.G (2019), Il “Populismo Sovranista” e l’Europa. A Proposito Di Crisi Della

Democrazia E Del Processo Di Integrazione Europea, «Nomos, le attualità del diritto: Quadrimestrale di teoria generale, diritto pubblico comparato e storia costituzionale» testo disponibile all’URL: http://www.nomos-leattualitaneldiritto.it/nomos/maria-grazia-rodomonte-il- populismo-sovranista-e-leuropa-a-proposito-di-crisi-della-democrazia-e-del-processo-di-

integrazione-europea/

88 Chiantera-Stutte P. op.cit. p. 177. 89 Rodomonte M.G. op. cit., p. 9. 90 Rodomonte M.G. op.cit., p.10. 91 Ibidem.

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si aggira per il continente”, contro il quale il sovranismo, e non il nazionalismo, diventa l’unica arma possibile92. Lo studioso Valditara (2017) pone l’accento sulla

differenza tra questi due fenomeni, erroneamente assimilati dall’opinione comune. Il primo deve essere considerato come uno “stile di vita”, a differenza del nazionalismo il quale è un’ideologia basata sulla «concezione dell’idea di nazione, a cui si accompagna un sentimento di superiorità o di rivincita violenta verso le altre nazioni e di strumentalizzazione conflittuale dell’interesse nazionale»93. Inoltre,

nonostante in entrambi i casi sia individuato un nemico contro cui mobilitarsi, il nazionalismo si schiera contro avversari esterni, come fu l’Austria per l’Italia Risorgimentale o la Turchia per la Grecia, mentre i sovranisti si oppongono al sistema di vincoli, norme e valori tipici delle istituzioni statali o sovranazionali di cui sono parte94. Il modello alternativo all’Unione Europa proposto dai sovranisti è quindi, come visto nel capitolo due, una Confederazione che limiti la sua attività ad alcuni settori quali la difesa, la lotta al terrorismo e all’immigrazione clandestina. L’attuale situazione interna al PE sembra però più rispecchiare quanto rilevato da Chiantera-Stutte (2019), infatti sebbene queste forze politiche ribadiscano nei propri statuti e piattaforme programmatiche il loro spirito europeo e si dichiarino pronti a collaborare per garantire un nuovo futuro all’UE, in pratica non sembrano realmente intenzionati a percorrere questa strada. I sovranisti quindi si schierano a favore del mantenimento del mercato unico e di tutti i benefici che ne derivano, comprese le politiche di solidarietà, ma dall’altro non rinunciano a individuare nell’Unione il nemico per eccellenza, il colpevole dell’«invasione migratoria e del depauperamento dei valori della civiltà occidentale»95. Si realizza così una situazione di stallo a livello di istituzioni europee e il populismo e l’euroscetticismo si riducono a essere una mera strategia di politica interna utilizzata con il fine esclusivo di consolidare il potere attraverso la mobilitazione collettiva e facendo leva proprio sull’insoddisfazione dell’elettorato che necessita di capri espiatori verso i quali riversare la sua rabbia96. Tra questi, come già in parte detto, vi sono i

92 Bucchi G. (2019), Sovranismo ed elezioni europee, il decalogo delle destre per cambiare questa

Unione, «Libero Quotidiano», testo disponibile all’URL:

https://www.liberoquotidiano.it/news/politica/13466055/sovranismo-unione-europea-22-saggi- ribaltone-ue-sinistra-.html

93 Valditara G. (2017), Sovranismo. Una speranza per la democrazia, Milano, p. 72

94 Romano S. (2019), Nazionalismo e sovranismo: ecco perché non sono sinonimi, «Corriere.it», testo disponibile all’URL: https://www.corriere.it/esteri/19_maggio_11/nazionalismo- sovranismoecco-perche-non-sono-sinonimi-e4c470c0-741b-11e9-a46f-84c039eb72db.shtml 95 Chiantera-Stutte P. op.cit. p.178

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burocrati e tecnocrati europei accusati di coltivare solamente gli interessi del sistema di potere costituito e in antitesi al quale il sovranismo propugna un bisogno di «democrazia plebiscitaria e illiberale», una democrazia diretta che elimini le «distorsioni della rappresentanza istituendo un legame diretto tra il leader e gli elettori che lo investono»97.

Esempi di slogan di destra e populisti per indicare i “mali” dell’UE98

97 Mastropaolo A, Mastropaolo A op.cit. p. 7.

98 Documenti ricavati dai siti ufficiali della Lega-Salvini Premier e Fratelli d’Italia: https://www.leganord.org/eventi/europee-2019; https://www.fratelli-italia.it/grafiche-social/.

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In conformità con gli elementi tipici del populismo, i leader sovranisti si espongono in prima persona, facendo di sé stessi la personificazione del partito e assecondando demagogicamente la volontà popolare.

Esempio di come il leader, tramite slogan che richiamano al buon senso popolare, si faccia portatore di istanze sovraniste99

Esaltazione dei risultati del leader come esempio di personificazione del partito 100

99Lega, Europee 2019, materiale download, testo disponibile all’URL: https://www.leganord.org/eventi/europee-2019.

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Il leader di Vox Spagna riprende il motto sovranista del presidente Usa D. Trump101

Sulla base di quanto descritto è possibile osservare ancora una volta come il sovranismo sia al tempo stesso uno dei principali punti di forza dei partiti di destra euroscettici, ma anche il principale limite per la costruzione di un progetto europeo che sia radicalmente alternativo a quello odierno. L’attenzione rivolta quasi esclusivamente alle convenienze nazionali consente loro di ottenere un ampio riscontro di popolo, grazie all’utilizzo di uno stile e strategia populista, ma al tempo stesso questo limita la possibilità di una reale cooperazione che riesca a superare l’ostacolo degli egoismi statali. Il sovranismo si riduce quindi a essere «un nazionalismo senza afflato e senza nazione, incapace di avanzare alcuna idea circa lo stato futuro del mondo»102.

4.7 I populismi di sinistra: un nuovo modo di guardare alla politica europea