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Ho letto il Vangelo durante il catechismo e ne ho una copia in casa

Nel documento Per te cosa significa credere in Dio? (pagine 22-33)

Enrico D’Antonio

38.

No, non penso di conoscere abbastanza Gesù a dire la verità lo conosco poco, a casa paterna avevamo un Vangelo ma non l’ho mai aperto, ma confesso di avere un certo interesse a comprarne una copia, leggerla per capire di più su di Lui.

Dario Bevilacqua

39.

Gesù, credo di conoscerlo abbastanza; credo in Lui e ogni volta che mi trovo in difficoltà mi rivolgo a Lui per invocare il suo aiuto. Il Vangelo l’ho letto mentre facevo il catechismo per la Comunione, a casa lo possediamo.

Valentina Brannetti

40.

Premetto che non sono una persona che dedica molto tempo alla lettura. Nonostante io abbia una copia della Bibbia credo, anzi so si non conoscer abbastanza Gesù ma ho deciso di iniziare a conoscerlo ora, rinnovando le promesse battesimali fatte dai miei genitori.

Rebecca Mariani

41.

Non penso di conoscere molto bene Gesù. Da bambina avrei risposto che Cristo è il figlio di Dio, che ha diffuso il suo messaggio d’amore e la parola di Dio e che è morto per la nostra salvezza. Ora credo che Gesù è in ognuno di noi e ci guida verso il cammino che porta a Dio, anche se purtroppo a volte ci discostiamo Lui è lì e continua a lottare e a sacrificarsi per l’amore per gli uomini. Sta a noi guardarci dentro, trovarlo e accoglierlo. Ho letto alcuni brani del Vangelo a catechismo o a scuola e altrettanti ne ho ascoltati durante la Messa, ne ho una copia in casa ma solo del Vangelo di Marco, la presi quando nacque mio fratello.

Laura Fiori

42.

Nel corso della mia vita credo di aver acquisito una conoscenza elementare e non approfondita di Gesù, dovuta al fatto che dopo la scuola primaria e dopo la Prima Comunione, purtroppo, non mi sono preoccupata di approfondire personalmente la sua conoscenza. L’uso del Vangelo va di pari passo al discorso precedente ovvero è sempre inerente alla scuola o al catechismo senza consultarlo personalmente e con una mia opinione, nonostante sia in casa. Forse per mancanza di tempo o per pigrizia oggi come oggi non mi sono fatta un pensiero ben preciso.

Valentina Bartoli

43.

Conoscere Gesù, beh, non molto, non credo che nessuno lo conosca così bene. Sì, l’ho letto con mia nonna. Non ne ho una copia.

Francesca Recchia

44.

Non penso di conoscerlo abbastanza. Sinceramente il Vangelo non l’ho mai letto però alcune volte mia nonna l’ha fatto per me e mia sorella.

Giordano Funari

45.

No, non credo di conoscere abbastanza Gesù, perché non ho mai letto il Vangelo però ne ho una copia da qualche parte.

Tiziana Moscariello

46.

Sono stato educato nella religione cristiana e conosco Gesù da quando ho iniziato ad andare alla Messa. non ho letto a fondo il Vangelo ma ne posseggo una copia.

Riccardo Pepe

47.

Sinceramente no.

Mauro De Angelis

48.

Sì, ho una copia del Vangelo ma non ho mai avuto la curiosità di leggerlo, quindi posso dire di conoscere poco Gesù.

Antonio Roffi

49.

Gesù è qualcuno che prova a cambiare il mondo tutti i giorni. Non ho mai letto il Vangelo. Sì.

Alessio De Simone

50.

Penso di conoscere, almeno in parte, la figura di Gesù. Di Lui ho un’immagine stampata nella mente che, probabilmente, è frutto di tutti i film che sono stati trasmessi. Non ho mai letto il Vangelo ma mia madre più di una volta mi ha letto dei passi. Sì, a casa ne ho più di una copia.

Piergiorgio Cascapera

51.

Non so quanto possa conoscere Gesù, il Vangelo l’ho letto da bambino frequentando il catechismo per la Prima Comunione ma, sinceramente, non lo ricordo.

Daniele Bastianelli

52.

Sinceramente non credo di conoscere affatto Gesù o almeno non lo conosco come lo potrebbe conoscere un qualsiasi cristiano praticante. La mia conoscenza del figlio del Signore per me si limita a quello che io reputo sia una sua manifestazione. Nella mia mente Gesù si manifesta spesso in alcune situazioni di vita, piccole realtà, momenti , in cui riconosco che c’è qualcosa di più di solo quello che si vede…non riesco a spiegarlo bene. Spesso però mi viene da dire/sentire che una certa situazione o evento sia indirizzato in qualche maniera che non è riportabile agli eventi in sé, ma … a Gesù.

Il Vangelo tranne qualche volta da piccolo, di cui il ricordo oramai è svanito, non lo ho mai più aperto.

Non ne posseggo neanche una copia.

Marco Romaldini

53.

Beh, sicuramente nel corso degli anni ho avuto modo di conoscere i principali aspetti legati a Gesù non solo come “persona” ma anche come simbolo del cristianesimo. Nel periodo della Comunione in particolare mi sono dedicato alla lettura del Vangelo. no, non posseggo una copia in casa (non nella nuova).

Piero D’Amora

54.

Non quanto lui conosca me, ma credo e sento di conoscerlo abbastanza. Sì, qualche tempo fa la prima volta e in questo periodo lo rileggerò. Ne ho una copia nel comodino della mia cameretta.

Claudio Tagliacozzo

55.

Penso di conoscere abbastanza bene Gesù e i suoi insegnamenti, un po’ meno bene tutte le vicende della sua vita. Del Vangelo ho letto solo poche parti, nonostante ne abbia sempre avuto una copia in giro per casa.

Katia Tagliacozzo

56.

No, non credo di conoscerlo abbastanza e non ho mai letto il Vangelo.

Francesca Moriconi

57.

Non penso di conoscere abbastanza Gesù, anche perché non ho mai avuto la necessità di averlo vicino per sorreggermi nel momento del bisogno. Conosco la sua storia grazie alla lettura del Vangelo e attraverso l’insegnamento della religione cattolica.

Luca Miconi

58.

Conosco la sua storia grazie alla lettura del Vangelo, conoscere Gesù significa sentirlo nell’anima quando si fa un gesto di pace, quando si regala un sorriso, quando si aiuta un amico in difficoltà.

Significa guardare il mondo con occhi diversi, essendo consapevoli che se ognuno di noi facesse un gesto di bontà al giorno, sarebbe di sicuro un mondo migliore. Significa avere un dialogo aperto con chi ci sta intorno in modo da imparare a rispettare (anche se magari non lo si condivide) il pensiero altrui.

Natacha Zeppieri

59.

… non credo di conoscere così bene Gesù ma sono sicuro che solo per sua volontà una persona può migliorare e cambiare la sua vita rispetto a determinati comportamenti e atteggiamenti. A me è successo: ripeto, non sono un forte credente ma non posso dire che lui non intervenga per noi. Tutti nella vita sbagliamo ma sicuramente c’è sempre il momento in cui la nostra vita prende un altro senso, e sicuramente grazie a lui che sa perdonare, nonostante tutto. Ho letto il Vangelo quando tempo fa frequentavo il catechismo e facevo il chierichetto. Non credo di avere una copia in casa del Vangelo.

Daniele Miconi

60.

Circa dieci anni fa ero molto impegnata nella vita dell’A.C.R. (azione cattolica ragazzi) e sì, allora lo conoscevo abbastanza bene Gesù, leggevamo sempre il Vangelo e, certo, ne ho una copia. Ma in questo istante, mentre sto rispondendo alla domanda mi accorgo che è proprio da tanto che non leggo il Vangelo e che, forse, un po’ mi sono allontanata da Lui. Vado qualche domenica a Messa e non è che mi annoio o sono svogliata ma comunque è un impegno che non riesco a mantenere sempre.

Clarissa Tucciarelli

Purtroppo esiste il male e il male sono i cattivi comportamenti dell’uomo. Secondo te, guardandoti attorno e osservando il mondo che ti sta vicino, quali sono le colpe più gravi che potrebbero sciupare i rapporti con Dio, con gli altri e con se stessi?

1.

La colpa più grave che può commettere l’uomo è l’omicidio, per me è la cosa più brutta che possa accadere, non riesco a capire come un essere umano possa arrivare fino a questo punto. Non c’è spiegazione né giustificazione per un atto simile.

Michela Segna

2.

Guardandomi intorno vedo continuamente violenza, se non fisica mentale. Questo perché le persone non hanno ormai più rispetto per niente e nessuno. Penso che la colpa più grande sia l’egoismo poiché rovina il rapporto con sé stessi e gli altri. Altre colpe possono essere lo stupro, che tocca la cosa più intima di te, l’omicidio che priva l’uomo di vivere la vita che Dio ha stabilito per lui.

Jessica Segna

3.

Ci sono diversi tipi di colpe e ogni persona la valuta in modo diverso. Il male stesso cambia interpretazione da una persona all’altra. Un bambino potrebbe vedere il male nella mamma che li sgrida oppure in una persona che non conosce. Una madre potrebbe vedere il male nelle cattive amicizie dei figli. Non ho una definizione per male, non so quali colpe possano rovinare i rapporti con Dio. Un rapporto tra amici può essere rovinato da una parola di troppo che in quel caso per noi può essere il male. Definire ciò che per noi è male non è un compito facile, potrebbe essere una cosa in un momento e un’altra completamente diversa 5 minuti dopo. Il male ha 1000 facce diverse e nessuno sa mai quale deciderà di indossare. I rapporti tra amici possono essere rovinati da un semplice “ma” e quelli con Dio? Forse non ho fede, la tendenza a seguire la massa che non ama la Chiesa, allora forse quello potrebbe essere il male.

Vanessa Cedroni

4.

Purtroppo esiste il male, il bene. A volte penso perché delle persone buone, generose, scoprono di avere tumori oppure improvvisamente muoiono d’infarto e le persone cattive sono vive e vegete? A me sono morte tante persone care, fortunatamente ero piccolo quindi non me le sono godute bene, non so se è un male o un bene, però non so dare la colpa a Dio, la malattia fa parte dell’essere umano, quindi è umano ammalarsi. La domanda che mi faccio però è “perché si ammalano o perché succedono cose brutte soltanto alle persone buone? Perché alle persone cattive non succede niente? Perché Dio fa questo? E tanta gente sciupa la fede in Dio perché vede gente buona che se ne va e gente cattiva che resta, le domande sono sempre queste: “Perché le persone cattive restano? “ Elia Sambucci

5.

Una delle colpe che può sciupare il rapporto con gli altri e con sé stessi è l’invidia, un altro potrebbe essere,secondo me, giudicare le persone senza sapere il perché del comportamento che una persona ha, ma soprattutto la colpa che potrebbe sciupare un rapporto è non saper perdonare gli sbagli che una persona può commettere, anche involontariamente. La mancanza di rispetto verso altre persone è un altro cattivo comportamento che purtroppo delle persone hanno. Queste secondo me sono le colpe più gravi.

Francesco Recchia

6.

Per me le colpe più gravi sono le guerre, gli stupratori e i killer, più di tutti gli stupratori e i killer che dovrebbero mettere dentro e buttare la chiave. Purtroppo viviamo in un mondo dove tutti pensano di poter fare quello che si vuole e si perdono di vista la Chiesa e gli insegnamenti che ci lascia.

Alessandro Tarantino

7.

Oggi, il comportamento dell’uomo è diventato pessimo perché si fa del male ai genitori, figli, mogli e più andiamo avanti e più vince il male. Sembra che queste persone si siano dimenticate che esiste il bene e Dio. Le colpe più gravi sono fare del male al prossimo, rubare, violentare, dimenticarsi di avere dei genitori, abbandonarli a sé stessi quando invece loro ci danno la vita, fanno dei sacrifici per noi per non farci mancare il necessario per andare avanti nella vita e assicurarci un futuro.

Gabriele Bellisari

8.

La colpa più grave che potrebbe sciupare i rapporti con Dio è l’omicidio. È la cosa più grave che qualcuno potrebbe fare anche perché l’unico che può togliere la vita è Dio, perché è lui che l’ha creata. Chi uccide va contro gli ideali di Dio e lo sta insultando, non lo sta rispettando come non rispetta la vita degli altri, la rovina per sempre, creando un vuoto incolmabile nella vita dei familiari ma anche nella sua perché si creano i cosiddetti sensi di colpa.

Angelica Cesaroni

9.

A volte si sente in TV di episodi di violenza estrema, di figli che fanno violenza nei confronti dei genitori. Questo tipo di violenza è inaccettabile e non riesco a capire come può avvenire. I genitori ti guidano nel percorso di vita, ti aiutano a crescere e ti danno amore. Chi compie tale tipo di reato perde la dignità di essere umano e non è degno di avere rapporti con gli altri e con Dio. Ci sono anche altri tipi di violenza, di persone picchiate o uccise per denaro. Questi sono cattivi

comportamenti dell’uomo che dimostrano che in loro non c’è il sentimento dell’amore.

Romina Bernani

10.

L’uomo ha cattivi comportamenti e per me alla base di tutti c’è l’egoismo. Spesso vedo dimostrazioni di egoismo anche nei gesti quotidiani. Per esempio ci sono persone che parcheggiano nel posto riservato alle persone disabili, senza pensare che se arriva la persona che ne ha veramente bisogno non può usufruirne. Personalmente ho riflettuto molto su come giudicare una persona cattiva. Si sente spesso parlare di persone che maltrattano gli animali senza motivo. Io credo che chi non ama gli animali, ritenendosi superiore a loro e pensando quindi di poterne fare ciò che vuole, non è una buona persona perché non sa amare il prossimo. questo senso di superiorità a mio parere rende l’uomo solamente più inferiore all’animale.

Serena Taglialatela

11.

Secondo me se parliamo di colpa, di rapporti con Dio e gli altri, quella più grande è il non rispettare gli altri, può essere molto difficile se prendiamo come esempio un uomo che ha ucciso, non riesci a rispettarlo ma è sempre una persona che ha dei sentimenti, delle emozioni, forse molto nascoste ma le ha. Il rispetto vale anche con Dio perché essendo credente, uno crede che Dio sia colui che giudica ricoprendo così un ruolo importante da rispettare e si rispettano anche coloro che non hanno

“peccati” perché solo chi è senza peccato può giudicare gli altri. infine dobbiamo rispettare noi stessi, per la nostra dignità, per amor proprio però non bisogna mai eccedere per il rispetto verso noi stessi perché potrebbe diventare narcisismo, nei confronti degli altri sottomissione e nei confronti di Dio si potrebbe diventare bigotti.

Maria Beatrice Masella

12.

Sicuramente avrai sentito parlare di quel maledetto, vile e vigliacco essere umano che stupra quelle povere ragazze…uno dei quei mali anzi soprattutto quello è un male. Un male è rappresentato da chi quotidianamente commette ca…te su ca…te. Io ad esempio, come tutti, non sono perfetto! A volte mi manca il buon senso, delle volte mi manca anche la semplice capacità di pensare. Non so decidere, non mi so proporre e sono, a volte, anche se non sembra, timido. Il male più grande per me è non sapere amare, vedi come passo da un discorso ad un altro… incoerenza la chiamano, io la chiamo voglia di dirti tanto e non riuscire a farlo. Ad amare io ci ho provato, e lo faccio ancora, ho amato una ragazza come se fosse lei Dio e poi è finita. Boom, si ricomincia, ci ho riprovato ma in testa purtroppo ho lei. Il male in questo è amare e non riuscire ad esprimersi. Io amo lei ma nel senso di affetto, come una sorella. Il male verso Dio è chi non riesce ad esprimere amore per

nessuno, perché chi ama qualcuno ama Dio. Almeno credo sia così che vadano le cose. Chi pecca, chi non rispetta i Comandamenti, questo è male. Chi usa il prossimo per i suoi comodi, chi si approfitta di debolezze altrui, questo è il male. Questo è il male: sentirsi incapaci di essere insieme e far parte di qualcosa di fantastico…

Riccardo Mancini

13.

Per me le colpe più gravi potrebbero essere:l’egoismo, quando qualcuno vive solo per sé stesso, l’indifferenza verso i problemi degli altri e l’egocentrismo, quando un individuo ritiene le proprie opinioni o i propri interessi più importanti di quelli degli altri.

Noemi Pecoraro

14.

Secondo me le colpe più gravi sono l’egoismo, la superbia e l’accidia. Se ognuno di noi riuscisse a pensare un po’ di più agli altri invece di pensare solo a noi stessi ci sarebbe più umanità.

Ambra Varesi

15.

Le colpe più gravi sono rubare, uccidere, perché questi peccati lo fanno allontanare da noi, invece la colpa che può rovinare il rapporto con gli altri è non essere sinceri e quindi si potrebbero cerare delle amicizie basate sulle bugie. Rovinare il rapporto con sé stessi quando non si crede in noi stessi e su cosa si sta facendo.

Giorgia Bagaglini

16.

Ogni giorno mi guardo intorno e mi preoccupo sempre di più perché vedo che il mondo viene sommerso dal male. Vedo la gente sempre più cattiva e questa cosa mi fa un po’ paura perché siamo comuni mortali e ci stiamo distruggendo e la natura se ne sa accorgendo. La colpa più grave siamo noi.

Giulia Dominizi

17.

Le colpe più gravi verso sé stessi è il non amarsi. Questo è ciò che porta a giudicare gli altri con lo stesso parametro con cui ci si rapporta ai propri sensi di colpa, derivanti dai condizionamenti che la società ci impone sin da piccoli. Tutto ciò fa sì che anche i nostri rapporti con gli altri siano

discriminatori. Dio osservandoci ed essendo noi una parte di Lui , è ovvio che rispecchi il nostro animo tanto da poter pensare che il rapporto non sia buono, in verità ci ama così come siamo. Noi siamo Lui.

Francesco Droghini

18.

Il male esiste, è sempre esistito. Esiste con la nascita dell’uomo. Bisogna capire cosa intendiamo per male. Comportamenti sbagliati che distruggono la natura, ci allontanano da Dio dagli altri e da noi stessi. La corruzione, la pedofilia, i giudizi verso gli altri e verso noi stessi ci allontanano ma,

soprattutto, ci allontana il pensare solo a noi stessi, alla nostra tranquillità, solo al nostro benessere.

È male non amare, non guardare l’altro, chiunque esso sia, senza amore.

Vincenza Lenzini

19.

Secondo me, sono molti i peccati che sciupano il nostro rapporto con Dio, con gli altri e con noi stessi. Il più grave è uccidere. In linea di massima comunque basterebbe conoscere i Dieci

Comandamenti. Un altro potrebbe essere tradire le altre persone in ogni modo: facendo del male, dare dispiaceri e non aiutare nel momento del bisogno. “Ama il prossimo tuo come te stesso” forse adesso si crede molto poco in questo Comandamento perché ognuno pensa solo alla propria felicità ed è questo che rovina il rapporto tra le persone. Altri peccati potrebbero essere rubare o dire falsa testimonianza. Con tutti questi elementi posso dire che il rapporto con Dio non esiste perché queste cose lo fanno allontanare da noi. il male è una cosa bruttissima, purtroppo esiste e fa parte della realtà dei nostri giorni.

Irene Rossetti

20.

Il male non è un modo giusto per esprimersi in qualsiasi modo e con qualsiasi persona. È un modo non corretto, per niente opportuno. Le colpe più gravi secondo me sono, infrangere le regole, uccidere, violentare, e quindi non rispettare i Comandamenti di Dio. Secondo me, quello più grave è

“UCCIDERE” perché dopo aver compiuto questo atto non hai risolto niente, e di certo non hai migliorato la tua vita ma ti saresti fatto solo del male ed è un atto da pagare con la galera e che peserà sulla coscienza per tutta la vita. anche la violenza sulle donne, sui bambini, sulle persone indifese è un atto molto grave e che l’unica persona indifesa, in quel momento, è la persona che compie l’atto, perché è un debole che non ha un modo concreto per comportarsi… e che non capisce

“UCCIDERE” perché dopo aver compiuto questo atto non hai risolto niente, e di certo non hai migliorato la tua vita ma ti saresti fatto solo del male ed è un atto da pagare con la galera e che peserà sulla coscienza per tutta la vita. anche la violenza sulle donne, sui bambini, sulle persone indifese è un atto molto grave e che l’unica persona indifesa, in quel momento, è la persona che compie l’atto, perché è un debole che non ha un modo concreto per comportarsi… e che non capisce

Nel documento Per te cosa significa credere in Dio? (pagine 22-33)

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