I prestiti linguistici nel nuovo periodo
10. I problemi della codificazione dei prestiti linguistic
Con le riforme di apertura economica la forza della Cina è gradualmente aumentata e la sua posizione sul palcoscenico internazionale si è sempre più innalzata diventando ancora più rilevante negli affari internazionali. La Cina sta andando verso il mondo, ma anche il mondo si sta avvicinando alla Cina, le reciproche valutazioni tra Cina e il resto del mondo promuovono gli scambi e la cooperazione tra i diversi settori cinesi e il mondo e i prestiti linguistici sono il risultato del sopperire alle reciproche necessità.
Da un punto di vista soggettivo, dopo l’avvio delle riforme economiche, le conoscenze e le notizie si sono diffuse ad una nuova velocità, la pressione per la competizione è aumentata e questo ha sollecitato positivamente l’assorbimento di nuove conoscenze e nuove notizie, con l’aumento degli scambi e la diffusione dei notiziari dei media è nata ammirazione e speranza in ciò che era straniero, ciò ha fatto sì che si prestasse volontariamente maggiore attenzione alle cose straniere e i prestiti linguistici sono stati assorbiti più attivamente. Ovviamente c’è chi lo fa per seguire la moda, la mentalità del “riverire l’Occidente” ha spinto ad utilizzare lingue straniere (tra cui numerose sono le lingue straniere pidgin). Noi riteniamo che bisogna accogliere positivamente e con atteggiamento aperto i prestiti linguistici, ma anche che sia necessario rispettare ed amare la lingua nazionale e non sia corretto ammirare ciecamente l’Occidente abusando dei forestierismi. Abbiamo notato una certa confusione nell’utilizzo dei prestiti linguistici e parleremo separatamente delle influenze positive e negative dei prestiti linguistici rispetto al sistema lessicale del cinese. Qui esporremo alcuni punti di vista sulla codificazione nell’utilizzo dei prestiti linguistici.
Affronteremo gli attacchi nei confronti dei prestiti linguistici ricordando che non si può usare una visione nazionalista per eliminare i prestiti linguistici, ma non si possono nemmeno dimenticare le norme di codificazione quando li si utilizza.
• L’utilizzo dei prestiti linguistici all’interno dei parametri concessi dalle politiche nazionali relative alla lingua scritta e parlata
L’utilizzo dei prestiti linguistici deve essere in accordo con gli articoli contenuti nella “Legge della Repubblica Popolare Cinese sulla Lingua Standard Scritta e Parlata”
(“ЁढҎ⇥݅ ᆊ䗮⫼䇁㿔᭛ᄫ⊩”) al cui interno ci sono tre articoli che riguardano direttamente l’utilizzo di lingue straniere scritte e parlate. L’undicesimo articolo afferma che nelle pubblicazioni in lingua cinese, quando si devono usare termini in lingua straniera, bisogna fornire una necessaria spiegazione in cinese. Il dodicesimo articolo regola la terminologia utilizzata nelle trasmissioni radiofoniche e televisive. L’articolo venticinque regola la traduzione in lingua comune scritta e parlata della terminologia scientifica e dei nomi tecnici (come i nomi propri o di luoghi stranieri) organizzata e approvata dal Dipartimento sul Lavoro della Lingua Scritta e Parlata del Consiglio di Stato o da altri dipartimenti correlati. La codificazione ha determinate basi a livello teorico, ma, nella pratica concreta, si presentano comunque delle complicazioni. Nei notiziari della CCTV ad esempio vengono spesso utilizzati termini come “GDP”, “IT” e “IP” senza darne una spiegazione. Questo può essere considerato come una trasgressione del sopracitato articolo undici?
• Un certo ordine nelle norme49
L’ordine delle norme, cioè l’insieme delle norme che regolano i prestiti linguistici, deve effettuare una codificazione in base alle caratteristiche dei diversi gruppi e alle necessità ai diversi livelli. Abbiamo già esaminato i diversi metodi con cui i prestiti linguistici vengono introdotti nel cinese, bisogna quindi condurre una codificazione in base alle diverse pronunce fonetiche, al lessico e alle caratteristiche grammaticali, ad esempio le traduzioni dei nomi propri e dei toponimi devono essere approvate dai dipartimenti competenti, vengono tradotti attraverso la scelta della pronuncia della lingua comune. Al contrario, la semantica è importante nella standardizzazione dei termini tradotti in base al significato.
A seconda delle funzioni dell’utilizzo dei termini si può effettuare una codificazione anche in base ai diversi livelli della terminologia tecnica, dei nomi propri, del gergo professionale e del lessico quotidiano. Quando le funzioni all’interno della società sono diverse, anche gli obbiettivi e le richieste della codificazione sono diversi. Le richieste della codificazione della terminologia tecnica sono le più alte, non solo bisogna raggiungere una codificazione e una standardizzazione, ma bisogna raggiungere
49 Su Jinzhi 㢣䞥ᱎ, Lun dangqian hanyu wailaici guifan de yuanze 䆎ᔧࠡ∝䇁ᴹ䆡㾘㣗ⱘॳ߭
(Principi di normalizzazione degli attuali prestiti linguistici nel cinese), Cishu yanjiu 䕲кⷨお, 2002, vol. III.
anche una internazionalizzazione. I nomi propri richiedono che la persona o la cosa a cui si riferiscono vengano individuate correttamente così da evitare errori interpretativi. Attualmente in Cina per i nomi propri e i toponimi si utilizzano traduzioni fonetiche, mentre per i nomi delle strutture organizzative si utilizza il metodo delle traduzioni di senso o di quelle sia di senso che di fonetica. L’attuale situazione di utilizzo di tali prestiti linguistici è abbastanza caotica, per questo motivo urge una codificazione. Il gergo professionale è limitato all’utilizzo nel proprio settore di appartenenza, per cui è sufficiente che ci sia comprensione tra chi lavora nello stesso settore per essere considerata una terminologia codificata, tuttavia, se un certo nome o una certa cosa iniziano a diffondersi nella società, bisogna discutere per individuarne una sola traduzione. Il lessico quotidiano al contrario viene tradotto il meno possibile.
Non si può lasciare incontrollato l’utilizzo dei prestiti linguistici, tuttavia non si può effettuare una codificazione troppo rigida, altrimenti ciò potrebbe influenzare lo sviluppo della lingua. Con l’entrata a far parte del WTO, la Cina si troverà ad avere sempre un maggiore ingresso di imprese straniere nel suo territorio, gli scambi educativo-culturali tra Cina e il resto del mondo potranno aumentare, così l’ambito, la quantità e il grado dei prestiti linguistici potrà estendersi a diversi livelli. Per questi motivi il lavoro di codificazione e standardizzazione non può essere immutabile, ma deve cambiare col variare delle circostanze. Per quanto riguarda le differenze nei metodi di traduzione di Hong Kong e Taiwan bisogna adottare il principio della ricerca dell’unità nonostante le reciproche differenze aumentando progressivamente le comunicazioni per cercare di raggiungere un’armonizzazione.