I prestiti linguistici nel nuovo periodo
4. Introduzione di nuovi termini non tradotti della lingua cinese
Ci sono parecchi neologismi che appaiono contemporaneamente con la forma non tradotta e i caratteri cinesi tra parentesi, ad esempio “IMF (䰙䋻Ꮥ䞥㒘㒛,
Guójì Huòbì JƯjƯn z·zhƯ, International Monetary Fund)”, “WTO (Ϫ⬠䌌ᯧ㒘㒛, Shìjiè Màoyì Z·zhƯ, World Trade Organisation)”, eccetera. Altri utilizzano direttamente solo
l’inglese e sono privi di caratteri cinesi. L’aumento di questo fenomeno linguistico è importante nell’utilizzo dei prestiti linguistici nella lingua cinese a partire dalle riforme economiche di apertura.
Questo tipo di utilizzo apparso attualmente è dal punto di vista numerico senza precedenti ed è anche estremamente esteso per quanto riguarda i contenuti. L’ultima edizione del Xiàndài Hàny· cídin conta trentanove lemmi che iniziano con una lettera alfabetica occidentale comprendenti prestiti linguistici e acronimi di lingue straniere, tra questi, diciotto sono costituiti da caratteri cinesi con inseriti caratteri alfabetici occidentali, ad esempio “AA ࠊ” (AA zhì, metodo di pagamento in cui si dividono le spese in modo equo), “AB 㾦” (AB jio, sistema in cui A ha maggiori responsabilità e B è di supporto, n.d.t.), “B 䍙” (B chƗo, ultrasuoni di tipo B), “X ᇘ㒓” (X shèxiàn, raggi X). Questi termini vengono anche chiamati “⏋㸔䆡䇁” (hùnxuè cíy·, ibridi).
Tra i termini non tradotti ora in voga e utilizzati con grande frequenza ci sono: BASIC (codice che indica i principianti), BBS (sono banche dati elettroniche, l’acronimo viene dall’inglese Bulletin Board Sistem), BBC (British Broadcasting Corporation), EQ (Emotional Intelligence Quotient, quoziente di intelligenza emozionale), GRE (Graduate Record Examinations, test di ammissione alle università americane per la specializzazione post laurea), CALL (chiamare col cercapersone), CD- ROM (una tecnologia che legge solo ciò che è immesso nella memoria del CD), IBM (International Business Machines), IDD (International Direct Dialing), MTV (Music Television), NEC (Nippon Electric Company), NBA (National Basketball Association), MBA (Master in Business Administration), MPA (Master of Public Administration), TOEFL (Test of English as a Foreign Language), VIP (Very Important Person), CD (Compact Disc), VCD (Video Compact Disc), WC (Water Closet), OK (Oll Korrect), Y2K (Year 2000, sigla che ha identificato il problema del cambio di data nell'anno 2000 nei computer), OTC (Over The Counter , farmaci da banco), eccetera. Ce ne sono anche di poco noti, come ad esempio AQ (Adversity Quotient, cioè la capacità di affrontare le avversità), BTV (acronimo per la vendita diretta in televisione), DIY (Do It Yourself, col senso di provare da solo a fare le cose), DJ (presentatore di una trasmissione o colui
che mette i dischi in discoteca, è l’acronimo di Disk Jockey), FANS (ammiratori, appassionati).
Oltre a ciò, ci sono anche numerosi ibridi che combinano lingue occidentali ai caratteri, ad esempio “A 㙵” (A g·) e “B 㙵” (B g·) che sono due tipi di azioni cinesi, “T ᘸ” (T xù, T-shirt, maglietta), “AC ㉇݄” (AC mlán, AC Milan, squadra di calcio italiana), “CALL ᴎ” (CALL jƯ, cercapersone), “KTV ࣙ᠓” (KTV bƗofáng, stanza affittata al karaoke), “ATM ᴎ” (ATM jƯ, postazioni per il prelievo automatico), “IC व” (IC k, Integrated Circuit Card), eccetera.
I prestiti linguistici non tradotti sopra elencati per la maggior parte hanno la funzione di nome e non ce n’è quasi nessuno che funge da verbo. Durante la nostra osservazione dei prestiti linguistici non tradotti abbiamo notato che gli ambiti in cui sono implicati sono numerosi, vengono utilizzati in modo abbastanza stabile, alcuni di questi termini non si sono ancora adattati alla loro corrispettiva forma in cinese oppure, nonostante abbiano una forma cinese, essa non è abbastanza coincisa, ad esempio “B
䍙” (B chƗo, ultrasuoni di tipo B), “वᢝ OK” (klƗ OK, karaoke), “CT” (tomografia
computerizzata ai raggi X), eccetera. Ci sono poi termini che hanno sia la forma in cinese che la forma in inglese, ad esempio “BP ᴎ” (BP jƯ) equivale a “Ӵᴎ” (chuánhnjjƯ, cercapersone) e “MTV” a “䷇Ф⬉㾚” (yƯnyuè diànshì). Ci sono poi prestiti linguistici poco utilizzati, come CPU (Central Processing Unit), DNA (Acido DesossiriboNucleico), ISO (International Organization for Standardization), eccetera. C’è chi definisce questa categoria di termini come ambigui, che rompono l’intera forma del cinese e che per questo non andrebbero sostenuti. La lingua in realtà si sviluppa incessantemente e una società aperta entrando in contatto con lingue straniere vedrà sempre apparire cambiamenti. La lingua cinese ha avuto negli ultimi vent’anni cambiamenti piuttosto notevoli e questo è dovuto alle significative riforme di apertura della società cinese. Rispetto alle diverse situazioni appena esposte riteniamo che i termini della categoria di B chƗo o klƗ OK debbano essere approvati e si debba far sì
che la loro componente in lingua inglese rimanga, dato che, ad esempio, per il termine “B 䍙” sembra difficile trovare un termine cinese appropriato per sostituirlo, per il termine klƗ OK invece c’è stato chi ha sostituito le lettere in inglese con i caratteri “୨
Non c’è attualmente fretta nel trarre conclusioni relativamente all’osservazione dell’esistenza contemporanea di forme in cinese e in inglese. Riteniamo comunque necessario porre maggiori restrizioni rispetto ai termini non tradotti.
Abbiamo condotto una statistica grossolana su Xiàndài Hàny· xƯncíy· cídin
1978-200043 e JƯngxun Hàny· xƯncíy· cídin 44 : il primo raccoglie in tutto centosessantotto prestiti linguistici, mentre il secondo ne raccoglie sessantotto, di cui trentatrè in comune. Il numero totale dei neologismi raccolti nei due dizionari è di duecentotre, di cui trentaquattro sono composti esclusivamente da lettere alfabetiche, ventiquattro sono composti da lettere alfabetiche insieme a caratteri cinesi, cinquantotto sono termini non tradotti equivalenti al 28,6% dei neologismi totali. Questa è una proporzione abbastanza alta.
La ragione principale per cui riteniamo che sia doveroso porre maggiori restrizioni ai termini non tradotti è la difficoltà di fusione tra il sistema di scrittura del cinese (il sistema dei caratteri) e quello delle lingue occidentali. Tra lingue con lo stesso alfabeto linguistico assimilare prestiti linguistici è molto più facile rispetto alla lingua cinese, questo perché sono lingue che usano lo stesso alfabeto o alfabeti comunque simili tra loro e la differenza maggiore spesso sta nella pronuncia, ma a parte questo non ci sono grossi problemi, si può usare il proprio sistema fonetico per leggere il termine straniero. Quando si utilizza l’alfabeto giapponese kana per leggere un prestito linguistico, esso fa sì che lo si riesca subito a leggere e anche la pronuncia risulta facile. Nel cinese al contrario risulta poco agevole assorbire prestiti linguistici sia per la forma di scrittura che per il modo di lettura. Non risulta mai piacevole utilizzare insieme lettere alfabetiche e caratteri cinesi, inoltre la pronuncia nella lettura di molta gente non è del tutto corretta, risulta quindi piuttosto difficile comunicare. Anche scrivere al computer risulta poco agevole data la scomodità a cambiare il metodo di input quando si devono inserire lettere alfabetiche. Inoltre l’ambito di utilizzo dei termini non tradotti è spesso abbastanza limitato ed essendo essi utilizzati solo all’interno di un certo ambito chi ne sta al di fuori trova delle difficoltà nel comprenderlo. Per questi motivi negli articoli letterari pubblicati o resi pubblici la cosa migliore è utilizzare un metodo con le note così da rendere l’articolo maggiormente comprensibile.
43Lin Lunlun, Xiandai hanyu…, op. cit.. 44 Zhou Hongpo, Jingxuan hanyu…, op. cit.